16/10/2025 - 12:39

“I dati dell’Istat confermano un quadro preoccupante per l’export italiano, in forte contrazione soprattutto verso gli Stati Uniti, a causa delle pesanti tariffe doganali imposte dall’amministrazione americana. Un crollo che non viene compensato dai mercati alternativi e che rischia di travolgere migliaia di imprese e posti di lavoro nel settore manifatturiero. In questa fase cruciale, il governo Meloni è scomparso. Ancora una volta immobile, assente, afono e senza una strategia concreta né misure efficaci per tutelare le imprese italiane più esposte ai dazi unilaterali imposti da Trump. Sei mesi fa, quando la crisi si è manifestata con chiarezza, era stato annunciato un piano da 25 miliardi per sostenere le imprese colpite dai dazi, ma oggi di quel piano non si vede traccia né in legge di bilancio né in altre misure. L'ennesima bugia di un governo preoccupato solo di non disturbare Trump e disinteressato alle sorti del nostro tessuto produttivo. Mentre altri Paesi europei, come la Spagna, si stanno muovendo con interventi mirati per difendere le proprie industrie e salvaguardare migliaia di posti di lavoro, l’Italia continua a navigare a vista, con una politica economica che sacrifica la crescita. Serve un cambio di passo immediato. Il Pd chiede al governo Meloni di chiarire quali azioni intenda mettere in campo per contrastare l’effetto devastante dei dazi sul sistema produttivo italiano; sostenere con risorse adeguate le imprese esportatrici; promuovere investimenti per aumentare la competitività del Made in Italy sui mercati globali; tutelare i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro a causa di questa crisi. Difendere le imprese italiane è un dovere del governo. A meno che per la Premier Meloni non sia più importante difendere l'alleanza politica con chi sta distruggendo Italia e Europa” così una nota del capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.

 

15/10/2025 - 15:00

“Quali sono le iniziative urgenti che i ministri competenti intendono portare avanti per salvare la Cerence? L’ho chiesto in un’interrogazione alla Camera questo pomeriggio, dopo il presidio dei sindacati sotto alla Regione Piemonte, e la risposta, per ora, non è soddisfacente”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, che oggi in Commissione ha interrogato il Governo sulla situazione dello stabilimento torinese.

“Si parla di 54 lavoratori e lavoratrici con competenze di eccellenza: il Made in Italy, tanto difeso dal Governo, comporta anche avere la volontà politica di mantenere l’occupazione - ha proseguito la deputata - Invece qui sta avvenendo l’opposto: i dati dello stabilimento mostrano che non c’è alcuna motivazione per chiudere, contraddicendo questa scelta e contraddicendo anche l’azione del Governo, che porta a Torino una fondazione sull’intelligenza artificiale e poi non preserva questi posti di lavoro”.

“Mentre il Consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione per scongiurare i licenziamenti e promuovere tavoli istituzionali di confronto, la Regione Piemonte sceglie di incontrare le parti sociali solo tardivamente dopo settimane di silenzio. È molto grave ed è il motivo per cui portiamo il question time alla Camera, sperando che venga creato un tavolo nazionale sul tema” conclude Gribaudo.

 

09/10/2025 - 17:10

"Conosco Marta Logli e so quanto impegno e passione mette ogni giorno nella sua battaglia politica. Per questo quello che le è successo stamattina mi colpisce ancora di più. Trovare davanti alla porta di casa un volantino con insulti sessisti è una violenza che nessuna donna dovrebbe subire. Marta non si fermerà. Lo so perché la conosco e so che ha la forza e il coraggio di chi crede davvero in quello che fa. Ma non deve essere lasciata sola. Dobbiamo essere tutti al suo fianco. Ogni attacco a una donna impegnata in politica è un attacco alla democrazia e alla convivenza civile.  Chi usa la violenza verbale e l'intimidazione ha già perso. Noi continueremo a lottare insieme a Marta per una società libera dalla violenza di genere". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale, sugli attacchi sessisti a Marta Logli, capolista del Pd a Prato alle elezioni regionali toscane.

09/10/2025 - 16:05

“Dal primo gennaio 2026 la pasta italiana rischia di essere colpita negli Stati Uniti da un super dazio del 120%. È un dato drammatico, che avrà un impatto pesantissimo sulla nostra economia e in particolare su un settore strategico come quello agroalimentare”. Lo dichiara Antonella Forattini, capogruppo del Partito Democratico in commissione Agricoltura della Camera, commentando la sua interrogazione al governo depositata in commissione.

“L’Italia – evidenzia l’esponente dem - esporta circa il 60 per cento della pasta prodotta, e una quota significativa di questa va proprio negli Stati Uniti. Se non si interviene subito, il nostro comparto rischia un colpo durissimo, con gravi conseguenze anche sull’occupazione e sull’intera filiera produttiva. A oggi non abbiamo visto un euro delle risorse che il ministro Lollobrigida aveva annunciato per il piano ‘Coltiva Italia’. Solo propaganda, nessun fatto concreto”.

“La nostra richiesta – conclude Forattini - è chiara: il governo Meloni deve stanziare subito fondi a compensazione dei dazi già in vigore e attivarsi in sede europea per difendere un prodotto simbolo del Made in Italy. Lo abbiamo ribadito in commissione e lo chiederemo di nuovo in occasione della legge di bilancio. Senza un intervento immediato, l’intero comparto della pasta, che produce ogni anno oltre 4 milioni di tonnellate, non riuscirà a reggere l’urto di un dazio così pesante, con effetti disastrosi per migliaia di lavoratori e per le nostre imprese”.

 

09/10/2025 - 14:42

dichiarazione Marco Simiani, deputato Pd

“Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza a Marta Logli per il vile episodio di questa mattina. Le frasi sessiste e offensive trovate davanti alla sua abitazione sono un gesto inaccettabile che colpisce non solo Marta, ma tutte le donne impegnate in politica e nella vita pubblica. È intollerabile che ancora oggi ci siano persone che pensano di poter intimidire chi partecipa al dibattito democratico con coraggio e passione. Gli insulti e le minacce non fermeranno Marta, che ha sempre dimostrato entusiasmo, competenza e dedizione".  E' quanto dichiara Marco Simiani, deputato Pd che aggiunge: "A lei va il mio abbraccio personale e quello di tutta la comunità democratica. Continueremo a sostenerla con convinzione e a contrastare con fermezza ogni forma di violenza, sessismo e intimidazione. E' necessario un impegno bipartisan per evitare che lo 'stile' Vannacci contamini la dialettica politica".

 

08/10/2025 - 15:55

“A pochi mesi dal suo annuncio, il disegno di legge “Consolidamento e sviluppo del settore agricolo”, ribattezzato “Coltivitalia”, non è altro che carta straccia. Presentato dal Governo il 24 luglio come collegato agricolo alla legge di bilancio, rilanciato in pompa magna dal ministro Lollobrigida a fine agosto per un impegno economico di un miliardo, si è perso nei meandri del Mef, in un rimpallo con la Ragioneria. Nell’imbarazzo dei rappresentanti del Governo e dei parlamentari di maggioranza, oggi abbiamo sollevato la questione in Commissione Agricoltura della Camera, senza ricevere risposte adeguate. Ora leggiamo che nel Dpfp, che anticipa la prossima manovra di bilancio, verrà riproposto il collegato. È lo stesso scomparso nel nulla? Sarà diverso perché dovrà rispondere ad alcune criticità che nel frattempo sono emerse? Nel Documento discusso oggi, sul quale abbiamo espresso parere contrario nel silenzio generale, tra i temi da affrontare con urgenza nella legge finanziaria non sono contemplati i contraccolpi dei dazi sul comparto agroalimentare italiano, a cominciare dalla crisi del grano. Un comparto già duramente colpito dalla annunciata decisione della Commissione Europa di inglobare le risorse della Pac nel Fondo Unico Europeo che ricomprende le politiche di coesione, con dotazione ridotta di 8 miliardi di euro.
Se queste sono le premesse, si prefigura un’insopportabile presa in giro per gli operatori e una pessima legge di bilancio per il comparto agricolo, nonostante il soccorso della rimodulazione delle risorse Pnrr, utile peraltro a risanare i contenziosi dei contratti di filiere, bloccati nei tribunali”
Così la capogruppo democratica in commissione agricoltura alla Camera, Antonella Forattini.

07/10/2025 - 16:56

“Esprimiamo la nostra solidarietà a Bruno Vespa per le intimidazioni e le offese subite. Questo inaccettabile clima d’odio che si è venuto a creare non è più tollerabile soprattutto all’interno dell’azienda dell’informazione pubblica, l’informazione di tutti i cittadini, la casa della democrazia. Occorre una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche perché solo in questo modo si riuscirà a ristabilire un clima civile”. Così in una nota il capogruppo pd in commissione di vigilanza sulla Rai Stefano Graziano.

07/10/2025 - 14:54

«Nel condannare con fermezza ogni forma di violenza, non possiamo che criticare duramente le misure evocate dal Ministro Salvini, che mirano alla criminalizzazione del dissenso e ledono diritti fondamentali come quello di sciopero.
Salvini dimentica di essere il Ministro dei Trasporti e si sostituisce a quello dell'Interno Piantedosi, che non trova niente di meglio da fare che rilanciarne le parole.
Le dichiarazioni su leggi più severe contro le manifestazioni e addirittura sull’imposizione di cauzioni per gli organizzatori rappresentano un attacco diretto a chi si oppone alle scelte del governo, confermando l’approccio repressivo di questa maggioranza.
Salvini vuole trasformare la libertà di manifestare e scioperare in un privilegio riservato a chi dispone di mezzi economici. È evidentemente una vera e propria intimidazione.
Ci opporremo con forza a ogni tentativo di restringere la libertà di espressione e di protesta, difendendo i diritti democratici del nostro Paese. Difendiamo anche il diritto di manifestare contro di noi quando torneremo al governo. Perché per noi sopra a tutto c'è il rispetto dei diritti e la difesa della democrazia".
Lo dichiara, in una nota, il responsabile Sicurezza del Partito Democratico, Matteo Mauri.

07/10/2025 - 14:24

“Con i dazi USA sulla pasta al 107%, ci troviamo di fronte all'ennesimo attacco politico ed economico che il governo Meloni non riesce a contrastare, illuso dall’amicizia con Trump. Le chiacchiere di Salvini, Lollobrigida e Tajani non producono risultati. Molte imprese italiane rischiano crisi di liquidità, delocalizzazioni forzate e la perdita di migliaia di posti di lavoro in zone del Paese, specialmente al Sud, dove la pasta non è solo un prodotto, ma un pilastro economico che sostiene famiglie e filiere agricole. Il governo, che si proclama paladino del Made in Italy e della sovranità nazionale, anche se oggi abbiamo grossi dubbi su quale nazione intenda tutelare, ha il dovere di agire con urgenza per proteggere gli interessi delle aziende italiane, non con parole vuote, ma con azioni concrete e incisive. Chiediamo misure di sostegno per le imprese colpite, e una rapida risposta facendo fronte comune con l’Europa per evitare ulteriori cedimenti." Lo dichiara in una nota il Vice Presidente del gruppo PD alla Camera, Toni Ricciardi.

07/10/2025 - 13:31

«I dazi imposti da Trump sulla pasta italiana, che potrebbero schizzare al 107% a partire da gennaio 2026, rischiano di rivelarsi l’ennesimo colpo mortale per il nostro settore agroalimentare, un settore che questo governo sembra incapace di difendere. Mentre Salvini si limita a invocare “interlocuzioni con gli USA” e a riporre speranze nel lavoro dei colleghi ministeriali, il tempo stringe. Servono azioni concrete e immediate per tutelare le nostre imprese, le filiere agricole e le migliaia di posti di lavoro a rischio. L’Italia non può accettare delocalizzazioni forzate che getterebbero sul lastrico intere famiglie, in un Paese dove il governo Meloni continua a ignorare la povertà. Questo governo ha ribattezzato un ministero “Made in Italy” senza però tradurre il nome in politiche reali a sostegno delle nostre imprese. È ora di agire, prima che sia troppo tardi.» Così la capogruppo democratica in commissione Agricoltura della Camera, Antonella Forattini che conclude” i dazi di Trump sono una sciagura ma Salvini irresponsabilmente li protegge”.

07/10/2025 - 12:57

“L’allarme lanciato da Confindustria Moda non può e non deve cadere nel vuoto: il sistema tessile e moda italiano è sotto attacco, e il governo Meloni continua a restare in silenzio. I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2025 l’export italiano è crollato del 4% mentre l’import è salito del 6% spesso con produzioni che ogni giorno invadono il nostro mercato aggirando regole, controlli e standard che le imprese italiane rispettano con sacrificio e serietà.  Mentre i nostri marchi storici, le nostre manifatture, i nostri distretti produttivi lottano per sopravvivere, il governo Meloni non muove un dito. Nessuna strategia, nessuna difesa, nessun piano industriale per tutelare un settore che rappresenta un pilastro del Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo. Peggio ancora: per compiacere Donald Trump e assecondare scelte commerciali dettate da interessi geopolitici altrui, il governo sta penalizzando proprio quei settori che fanno grande l’Italia nel mondo. Dazi, politiche ostili, mancanza di tutela verso la concorrenza sleale: è un mix esplosivo che rischia di distruggere migliaia di imprese e posti di lavoro. L’allarme sta suonando forte. Ma da Palazzo Chigi solo silenzio. Se nella prossima legge di bilancio non ci saranno interventi concreti saremo al punto di non ritorno. È ora che il governo scelga da che parte stare: con chi produce valore, o con chi distrugge il futuro del Made in Italy” così una nota dei deputati democratici Simona Bonafè e Alberto Pandolfo.

07/10/2025 - 12:56

“Il governo non può restare alla finestra mentre l’export agroalimentare italiano rischia di subire un colpo durissimo. E non solo il settore agroalimentare ma anche tutte le filiere produttive ad esso collegate. L’ipotesi di dazi USA al 107% sulla pasta italiana non è una questione marginale né rinviabile. Parliamo di una filiera strategica per il Paese, che vale miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro. Davanti a questa minaccia, sorprende la vaghezza delle parole di Salvini: non bastano buoni propositi e missioni future, servono risposte concrete e immediate. Il governo Meloni chiarisca se è al lavoro su un piano di difesa dell’agroalimentare e dell’export italiano, e con quali strumenti. O se invece preferisce fare il vago per assecondare l’amico oltreoceano Trump. Noi non accettiamo che il governo, con il suo appiattimento totale agli Stati Uniti, abbandoni completamente le aziende italiane e i loro lavoratori”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, Vicepresidente PD della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.

07/10/2025 - 12:07

“Le parole del ministro Salvini sull’ipotesi del super dazio USA del 107% sulla pasta italiana destano profonda preoccupazione e anche parecchio sconcerto. Di fronte ad un attacco potenzialmente devastante per una delle eccellenze del Made in Italy, non basta sperare: servono azioni chiare, urgenti e incisive. Il governo non può limitarsi a vaghe “interlocuzioni”, mentre rischiamo di perdere quote di mercato costruite in anni di lavoro. Al netto dei miliardi promessi dal Governo per mettere in sicurezza il nostro sistema produttivo e mai arrivati, è grave l'incapacità e l'assenza di impegno per sostenere la capacità negoziale di Bruxelles rispetto all'amministrazione americana. Del resto questo è il Governo che ha già festeggiato l'intesa sui dazi delle scorse settimane. Ora basta. Non possiamo più tollerare generici propositi o viaggi estemporanei dei membri del Governo. È inaccettabile che si sottovaluti l’impatto che una misura del genere avrebbe su migliaia di imprese e lavoratori, soprattutto al Sud. Il governo riferisca subito in Parlamento sulle reali iniziative in corso. La difesa del Made in Italy non può essere un optional. Il passaggio dell'intervista di Salvini rievoca il titolo di una nota canzone, in ginocchio da Trump”. Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo PD in commissione politiche UE alla Camera, commentando le parole del Ministro Salvini in una intervista al Corriere della Sera.

06/10/2025 - 16:31

“Apprendiamo che l’amministrazione Trump vorrebbe mettere un dazio sulla pasta italiana del 107%. Un’azione scellerata contro il prodotto simbolo del Made in Italy, la pasta, che negli Stati Uniti è fra l’altro molto consumata e apprezzata. Chiediamo immediati chiarimenti al Governo italiano ed in particolare al Ministro Lollobrigida. Lollobrigida da che parte sta? Sta dalla parte dei dazi di Trump o dell’Italia e delle aziende italiane?”. Lo dichiara Alberto Pandolfo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera.

06/10/2025 - 15:23

“È inaccettabile che l’Italia subisca in silenzio un’aggressione commerciale senza precedenti come quella annunciata dagli Stati Uniti, che con dazi fino al 107% minaccia di mettere in ginocchio una delle eccellenze più riconosciute del nostro Made in Italy: la pasta, simbolo della nostra cultura agroalimentare, costruita con fatica da migliaia di imprese e lavoratori che oggi rischiano di essere spazzati via nel totale immobilismo del governo Meloni, troppo impegnata a compiacere Trump invece di difendere gli interessi strategici del nostro Paese”. Lo scrive in una nota Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche Ue alla Camera e neo segretario regionale del Pd Campania

“Siamo di fronte all’ennesimo atto di forza di un’amministrazione americana che ha preso di mira l’Italia approfittando della debolezza politica di un governo che non ha alzato la voce, non ha mosso un dito a Bruxelles e ha lasciato sole le aziende italiane. Se questa decisione entrerà in vigore, da gennaio le nostre imprese non potranno più esportare pasta negli Stati Uniti a condizioni sostenibili, verranno espulse da un mercato strategico da 670 milioni di euro l’anno. Davanti a questo scenario drammatico serviva un governo capace di battersi con serietà e credibilità in ogni sede istituzionale, invece ci ritroviamo con un esecutivo Il cui unico pensiero è non intaccare il rapporto con un’amministrazione che ci sta taglieggiando. Non possiamo accettare, rincara il dem, che il destino di un’intera filiera venga deciso fuori dai nostri confini mentre Roma tace e Washington detta le condizioni. Serve una reazione immediata, forte, un piano straordinario di difesa del Made in Italy, un’azione coordinata con l’Unione Europea e misure concrete di supporto per le aziende coinvolte, altrimenti sarà chiaro a tutti che il governo Meloni è solo spettatore inerte di una guerra commerciale che sta distruggendo il nostro sistema produttivo. Il tempo è finito, ora scelga da che parte stare: con l’Italia che lavora o con chi la vuole mettere in svendita”.

 

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