07/10/2025 - 12:56

“Il governo non può restare alla finestra mentre l’export agroalimentare italiano rischia di subire un colpo durissimo. E non solo il settore agroalimentare ma anche tutte le filiere produttive ad esso collegate. L’ipotesi di dazi USA al 107% sulla pasta italiana non è una questione marginale né rinviabile. Parliamo di una filiera strategica per il Paese, che vale miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro. Davanti a questa minaccia, sorprende la vaghezza delle parole di Salvini: non bastano buoni propositi e missioni future, servono risposte concrete e immediate. Il governo Meloni chiarisca se è al lavoro su un piano di difesa dell’agroalimentare e dell’export italiano, e con quali strumenti. O se invece preferisce fare il vago per assecondare l’amico oltreoceano Trump. Noi non accettiamo che il governo, con il suo appiattimento totale agli Stati Uniti, abbandoni completamente le aziende italiane e i loro lavoratori”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, Vicepresidente PD della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.

07/10/2025 - 12:07

“Le parole del ministro Salvini sull’ipotesi del super dazio USA del 107% sulla pasta italiana destano profonda preoccupazione e anche parecchio sconcerto. Di fronte ad un attacco potenzialmente devastante per una delle eccellenze del Made in Italy, non basta sperare: servono azioni chiare, urgenti e incisive. Il governo non può limitarsi a vaghe “interlocuzioni”, mentre rischiamo di perdere quote di mercato costruite in anni di lavoro. Al netto dei miliardi promessi dal Governo per mettere in sicurezza il nostro sistema produttivo e mai arrivati, è grave l'incapacità e l'assenza di impegno per sostenere la capacità negoziale di Bruxelles rispetto all'amministrazione americana. Del resto questo è il Governo che ha già festeggiato l'intesa sui dazi delle scorse settimane. Ora basta. Non possiamo più tollerare generici propositi o viaggi estemporanei dei membri del Governo. È inaccettabile che si sottovaluti l’impatto che una misura del genere avrebbe su migliaia di imprese e lavoratori, soprattutto al Sud. Il governo riferisca subito in Parlamento sulle reali iniziative in corso. La difesa del Made in Italy non può essere un optional. Il passaggio dell'intervista di Salvini rievoca il titolo di una nota canzone, in ginocchio da Trump”. Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo PD in commissione politiche UE alla Camera, commentando le parole del Ministro Salvini in una intervista al Corriere della Sera.

06/10/2025 - 16:31

“Apprendiamo che l’amministrazione Trump vorrebbe mettere un dazio sulla pasta italiana del 107%. Un’azione scellerata contro il prodotto simbolo del Made in Italy, la pasta, che negli Stati Uniti è fra l’altro molto consumata e apprezzata. Chiediamo immediati chiarimenti al Governo italiano ed in particolare al Ministro Lollobrigida. Lollobrigida da che parte sta? Sta dalla parte dei dazi di Trump o dell’Italia e delle aziende italiane?”. Lo dichiara Alberto Pandolfo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera.

06/10/2025 - 15:23

“È inaccettabile che l’Italia subisca in silenzio un’aggressione commerciale senza precedenti come quella annunciata dagli Stati Uniti, che con dazi fino al 107% minaccia di mettere in ginocchio una delle eccellenze più riconosciute del nostro Made in Italy: la pasta, simbolo della nostra cultura agroalimentare, costruita con fatica da migliaia di imprese e lavoratori che oggi rischiano di essere spazzati via nel totale immobilismo del governo Meloni, troppo impegnata a compiacere Trump invece di difendere gli interessi strategici del nostro Paese”. Lo scrive in una nota Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche Ue alla Camera e neo segretario regionale del Pd Campania

“Siamo di fronte all’ennesimo atto di forza di un’amministrazione americana che ha preso di mira l’Italia approfittando della debolezza politica di un governo che non ha alzato la voce, non ha mosso un dito a Bruxelles e ha lasciato sole le aziende italiane. Se questa decisione entrerà in vigore, da gennaio le nostre imprese non potranno più esportare pasta negli Stati Uniti a condizioni sostenibili, verranno espulse da un mercato strategico da 670 milioni di euro l’anno. Davanti a questo scenario drammatico serviva un governo capace di battersi con serietà e credibilità in ogni sede istituzionale, invece ci ritroviamo con un esecutivo Il cui unico pensiero è non intaccare il rapporto con un’amministrazione che ci sta taglieggiando. Non possiamo accettare, rincara il dem, che il destino di un’intera filiera venga deciso fuori dai nostri confini mentre Roma tace e Washington detta le condizioni. Serve una reazione immediata, forte, un piano straordinario di difesa del Made in Italy, un’azione coordinata con l’Unione Europea e misure concrete di supporto per le aziende coinvolte, altrimenti sarà chiaro a tutti che il governo Meloni è solo spettatore inerte di una guerra commerciale che sta distruggendo il nostro sistema produttivo. Il tempo è finito, ora scelga da che parte stare: con l’Italia che lavora o con chi la vuole mettere in svendita”.

 

06/10/2025 - 14:49

Più che sovranità alimentare è sottomissione a Trump
“Se confermato, il rincaro del 107%, frutto della somma tra il dazio del 15% già in vigore e la maxi tariffa aggiuntiva, applicata dal Dipartimento del Commercio Usa che accusa arbitrariamente le aziende italiane di dumping, travolgerà uno dei prodotti simbolo del Made in Italy, la pasta italiana, che proprio negli USA ha il suo secondo più importante mercato di riferimento”. Lo dichiara Antonella Forattini, capogruppo Pd in commissione Agricoltura di Montecitorio, firmataria insieme ai componenti Pd della commissione Agricoltura, di una interrogazione al ministro Lollobrigida sulle misure che il governo intende adottare per tutelare la pasta italiana dalla minaccia americana del super dazio.

“È arrivato il momento che il Ministro metta in pratica la tutela della sovranità alimentare che ha voluto richiamare nella denominazione del dicastero, ma che per ora è soltanto una sterile etichetta. Più che sovranità, finora abbiamo visto sottomissione e debolezza verso l’amico Trump”, aggiunge Forattini.

“L’impatto sui consumatori americani fra l’altro sarebbe immediato; il costo di un piatto di pasta raddoppierebbe, spingendo le famiglie verso prodotti “Italian sounding”, ovvero imitazioni prive di qualità ma camuffate da italiane. Una deriva che, oltre a ingannare i consumatori, minerebbe il lavoro e gli investimenti di un’intera filiera”, conclude la capogruppo dem.

 

05/10/2025 - 16:12

“Esprimo la mia piena solidarietà alla giornalista dell’Adnkronos vittima di minacce da parte di un gruppo di persone incappucciate durante la manifestazione pacifica in solidarietà a Gaza e alla Flotilla. Si tratta di un episodio gravissimo, che colpisce non solo una professionista dell’informazione, ma l’intero principio della libertà di stampa, pilastro fondamentale di ogni democrazia”.

Lo dichiara il deputato Stefano Graziano, capogruppo PD in commissione di Vigilanza Rai

“In un contesto già carico di tensioni, chi sceglie la strada dell’intimidazione e della violenza tradisce lo spirito stesso della protesta pacifica. Ai giornalisti deve essere garantito il diritto di lavorare in sicurezza e senza paura, qualunque sia il tema che stanno raccontando. Mi auguro che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e che si adottino tutte le misure necessarie per tutelare chi ogni giorno assicura ai cittadini il diritto all’informazione”.

 

29/09/2025 - 15:27

“Gli insulti sguaiati di Maurizio Gasparri a Lucia Goracci sono molto gravi perché rappresentano una vera e propria intimidazione politica nei confronti di una professionista di altissimo livello del servizio pubblico. Non siamo di fronte a critica, ma a un uso distorto del ruolo istituzionale per intimidire il lavoro dei giornalisti, che peraltro arriva da un componente della Commissione di Vigilanza Rai. Attaccare in questo modo Goracci significa colpire la libertà di informazione e il pluralismo che la Costituzione garantisce”. Lo affermano i componenti del Partito democratico della Commissione di Vigilanza Rai.
“A Lucia Goracci va la nostra piena solidarietà” concludono i parlamentari democratici.

25/09/2025 - 17:33

“Esprimiamo solidarietà alla giornalista Chiara Giannini e alla troupe di Porta a Porta per la grave aggressione subita a Padova. Un episodio inaccettabile che colpisce non solo chi svolge con professionalità il proprio lavoro, ma anche il principio fondamentale della libertà di informazione. Ai giornalisti e alla troupe va la nostra vicinanza e il sostegno convinto alla necessità di poter raccontare la realtà senza minacce né intimidazioni” così i componenti democratici della commissione di vigilanza rai.

 

23/09/2025 - 17:33

Domani alla Camera si parlerà degli strumenti per proteggere la stampa e i giornalisti dalle intimidazioni e dalle azioni legali abusive e vessatorie volte ad ottenere una sorta di censura per impedire di rendere pubbliche determinate informazioni". Fondamentale in questo senso la direttiva anti-Slapp su cui il Pd ha chiesto l’audizione dell’Ordine dei Giornalisti.
“È grave che il governo abbia deciso di non inserire la trasposizione di una direttiva del 2024 così importante, in scadenza tra pochi mesi, nella prossima legge di delegazione europea 2025 in discussione in Parlamento”, dichiara Piero De Luca capogruppo pd in commissione affari europei di Montecitorio, che ha richiesto il ciclo di audizioni, nel giorno dell’anniversario dell’omicidio per mano della camorra del giornalista Giancarlo Siani.
“Visto che la maggioranza è sorda a questi temi gli faremo sentire la voce dei professionisti dell’informazione e della comunicazione che stanno denunciando con forza questa grave assenza. Il Pd presenterà un apposito emendamento, perché questa direttiva sia immediatamente recepita dal nostro Paese senza aspettare oltre, per evitare il rischio di non adeguare il nostro ordinamento alle sue norme entro i termini previsti”, aggiunge De Luca.

23/09/2025 - 13:50

Quarant’anni fa la camorra assassinava il giovane cronista del quotidiano Il Mattino, Giancarlo Siani, con l’obiettivo di mettere a tacere una voce libera e coraggiosa che denunciava l’illegalità e il malaffare. Le sue inchieste rappresentano ancora oggi un esempio di coraggio per chi rifiuta l’omertà, le intimidazioni e la violenza, scegliendo di difendere i principi di giustizia e democrazia. La sua memoria e il suo sacrificio restano una guida nella lotta per la legalità e contro tutte le mafie.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

23/09/2025 - 11:41

"A quarant’anni dalla sua tragica uccisione per mano della camorra, ricordiamo Giancarlo Siani come simbolo luminoso di impegno civile, coraggio giornalistico e lotta per la verità. Aveva solo 26 anni, ma una straordinaria determinazione nel raccontare ciò che molti volevano tenere nascosto: i legami tra criminalità organizzata e potere, le storture di un sistema che strangolava la sua terra". Così Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in bicamerale questioni regionali, in occasione dell’anniversario dell’omicidio del giovane cronista de ‘Il Mattino’, assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985.

"È dovere delle istituzioni – continua l’esponente dem - della politica e della società civile continuare a coltivare e a diffondere la sua eredità morale. Ogni giorno, nei luoghi della formazione, nei quartieri più esposti alla violenza e all’illegalità, dobbiamo ribadire che l’informazione libera, il senso delle istituzioni e la giustizia sociale sono le basi su cui si fonda la nostra democrazia che, mai come oggi, ha bisogno di esempi”. “E ricordare Siani significa continuare a batterci contro ogni forma di violenza, censura, manipolazione e intimidazione della stampa, e rafforzare una cultura della legalità che parta dai giovani", conclude De Luca.

 

22/09/2025 - 08:36

“Ieri sera a poco più di duecento miglia dalla costa di Porto Palo si è manifestata in maniera visibile una presenza di droni costante sopra le imbarcazioni della Global Sumud Flottilla. Li abbiamo visti chiaramente anche dalla nostra imbarcazione, la Karma. Non è noto che origine abbiano e per quale motivo abbiano volato per diverse ore della notte sopra le nostre teste. Possiamo solo auspicare che non si tratti di una forma di avvertimento o intimidazione per rallentare o addirittura fermare la missione umanitaria. Facciamo appello ai governi europei affinché viglino perché questo non accada. Nessuno tocchi la Flotilla” così una nota dei democratici Arturo Scotto e Annalisa Corrado che sono a bordo della Flottilla.

 

18/09/2025 - 17:51

“Nessuna minaccia, nessun insulto, nessuna intimidazione. Le parole del ministro Tajani rappresentano una ricostruzione falsa e infondata, che non corrisponde a quanto avvenuto oggi in Aula. I deputati del Pd hanno semplicemente, seppur vivacemente, richiamato il ministro alla prassi parlamentare che impone un comportamento istituzionale ai rappresentanti del governo, ai quali non è consentito applaudire, esultare o assumere atteggiamenti provocatori dai banchi dell’esecutivo. La capogruppo del PD è intervenuta più volte per sollecitare la Presidenza della Camera a ristabilire l’ordine, stigmatizzando comportamenti non consoni da parte del governo. Non vi è stata alcuna intimidazione o minaccia verbale nei confronti del ministro degli Esteri, ma soltanto la difesa delle regole - anche non scritte ma dettate dalla prassi e dal buonsenso - che garantiscono il corretto svolgimento dei lavori parlamentari. Riteniamo pertanto indispensabile che la presidente del Consiglio Meloni venga alla Camera a riferire con comunicazioni formali, su cui l’Aula possa esprimersi. È una questione di chiarezza istituzionale: il Parlamento non può restare all’oscuro della linea che l’esecutivo sta seguendo sul piano internazionale ed europeo, né del mandato affidato alla nostra diplomazia. Come già rappresentato al presidente Fontana, se non vi saranno risposte già dalla prossima settimana, il gruppo del Partito Democratico continuerà a esercitare con determinazione la propria funzione critica e parlamentare, finché non sarà garantito il pieno rispetto delle prerogative dell’Aula. Non siamo disponibili a riprendere i lavori in assenza di comunicazioni del governo che portino a un impegno concreto, e quindi a un voto dell’Aula, sulla posizione avrà sulle sanzioni proposte dall’ Europa e sulle decisioni conseguenti” così una nota del gruppo parlamentare del Pd della Camera.

18/09/2025 - 11:37

“Le decisioni della RAI di cancellare la rubrica RegionEuropa e di spostare in fasce di programmazione penalizzanti rubriche storiche come Mezzogiorno Italia e Mediterraneo rischiano di ridurre  l'approfondita narrazione e la corretta  rappresentazione del Sud e il rapporto tra le realtà locali e l’Unione Europea. È inaccettabile sacrificare trasmissioni che hanno consolidato in determinati orari di programmazione il proprio pubblico e la credibilità dell'offerta informativa, senza alcun confronto con le redazioni. Così facendo non si rispettano gli obblighi del Contratto di Servizio. La RAI deve rafforzare, non indebolire, il racconto dei territori, valorizzando la propria missione di informazione di servizio pubblico”.

Lo dichiarano i componenti PD della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai, che hanno presentato un’interrogazione in Commissione all’Ad della Rai, Giampaolo Rossi.

 

13/09/2025 - 13:36

"Ma quando Giorgia Meloni dice che in politica estera ha rimesso l’Italia al posto che le spetta, a cosa si riferisce esattamente? Ai ripetuti silenzi, su ogni scenario di crisi, in attesa di capire gli umori di Trump? All’inerzia e all’ignavia sul Medio Oriente, dove non ha fatto nulla, nulla, per fermare il suo amico Netanyahu, il macellaio di Gaza? Altri paesi stanno prendendo il nostro posto nel dialogo con il mondo arabo. Meloni, forse per non sentire gli strali di Vannacci, non ha avuto nemmeno il coraggio in Parlamento di difendere la scelta grave e sbagliata di impegnarsi alla NATO per spendere il 5% in spese militari. Ma forse rivendica il 15 a zero sui dazi Usa? Quando voleva fare la pontiera con Trump e invece ha contribuito alla resa dell’Europa, tanto il prezzo della sua amicizia politica lo pagheranno le imprese e i lavoratori. La Premier confonde il protagonismo diplomatico dell’Italia con il suo personale. La diplomazia non sono le cene di gala, è strategia, autonomia, coraggio di compiere scelte nei momenti più difficili. L’Italia ne è stata maestra per un lungo periodo. Giorgia Meloni, schiacciata su Trump, ha dilapidato una lunga tradizione che aveva fatto del nostro paese un protagonista assoluto nella costruzione di pace nel Mediterraneo". Così in una nota Peppe Provenzano, deputato, responsabile Esteri del Partito democratico.

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