16/11/2023 - 13:43

"Sul decreto Bollette il governo si è dimostrato incompetente e arrogante. Dovevano ridurre il costo delle bollette. La verità è un'altra: il governo Meloni ha tolto le agevolazioni sulle accise, quindi è rincarato il costo della benzina e hanno fatto aumentare anche la bolletta elettrica. Peraltro, il decreto che avevano fatto a gennaio sui carburanti, con lo sbandierato cartello sul prezzo medio regionale, non ha diminuito il prezzo della benzina ed è stato bocciato dal TAR, per questo incompetenti e arroganti”. Lo ha detto il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

“C’è anche – ha aggiunto l’esponente Pd - un rischio rincari per l’elettricità. Dal primo aprile, la bolletta dell’energia elettrica costa il 25 per cento in più perché questo governo ha deciso di togliere la sterilizzazione degli oneri generali di sistema che aveva fatto il governo Draghi. In più c'è una scadenza importante il 10 gennaio, con il superamento della maggior tutela con il rischio di aumento delle bollette. Ieri l'antitrust ha sanzionato, per 15 milioni di euro, 10 società dell'energia, proprio perché avevano fatto aumentare i prezzi. La proposta avanzata dal Pd è quella di prorogare per un anno il mercato a maggior tutela proprio per evitare che aumentino ulteriormente le bollette elettriche”.

“Occorre un governo – ha concluso Peluffo - che la smetta di raccontare una cosa per un'altra e che si decida ad ascoltare o quantomeno confrontarsi con le opposizioni, le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori. Il governo non solo non ha accettato i nostri emendamenti ma ha posto l'ennesima fiducia proprio per evitare la discussione nel merito. Tuttavia, nella discussione sugli ordini del giorno, l'intervento di Rampelli, ha dimostrato quanto la maggioranza sia spaccata su questi provvedimenti. E la verità è che questa volta la fiducia l'hanno messa, sì, contro l'opposizione, ma l'hanno messa anche contro la loro maggioranza".

15/11/2023 - 20:33

“I contenuti di questo decreto e il metodo usato sono un esempio fulgido dell’incompetenza e dell’arroganza di questo Esecutivo”. Lo ha detto in aula alla Camera il capogruppo dem in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo, annunciando il voto contrario del Gruppo Pd al Dl energia.

“Eravamo pronti ad una discussione nel merito – ha aggiunto Peluffo fra le altre cose – ma ancora una volta vi siete sottratti, svilendo ancora una volta il Parlamento, rompendo la corretta dialettica con le opposizioni.

“Con la legge di bilancio dello scorso anno avete reintrodotto le accise, poi avete varato un decreto che pomposamente doveva contenere i prezzi ma che non ha avuto nessun risultato. Una scelta sbagliata, ma siete andati avanti senza essere capaci di scrivere bene la norma attuativa visto che il Tar del Lazio ha annullato il decreto del ministro Urso.

Sui costi della bolletta elettrica abbiamo proposto di sterilizzare gli oneri di sistema, di riorganizzarli spostando alcune voci sulla fiscalità generale in linea con i richiami dell’Autorità di settore per sgravare famiglie e imprese; abbiamo proposto il credito d’imposta per Pmi e artigiani e un fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili.

Abbiamo proposto con un altro emendamento una cosa semplice e di buon senso come la proroga di un anno per il superamento della maggior tutela perché mancano solo 56 giorni alla scadenza del prossimo 10 gennaio e il governo non ha fatto la campagna di comunicazione per informare i cittadini e perché è forte il rischio di aumenti incontrollati dei prezzi delle bollette.

Purtroppo però siete scappati dal confronto nel merito perché volete fuggire dalla realtà quotidiana che affrontano le famiglie e le imprese”.

15/11/2023 - 20:24

"Il Governo Meloni cambia idea sul mio ordine del giorno al Decreto Boette e garantirà che i pagamenti per le utenze, sospese nei territori alluvionati della Toscana, vengano rateizzati. Si tratta di una vittoria del Pd e delle opposizioni unite, che dopo una lunga battaglia parlamentare che non mi ha risparmiato attacchi personali d volgari, manda un segnale concreto ad imprese e famiglie in ginocchio. Purtroppo questo risultato ottenuto con estrema difficoltà ci fa capire l'atteggiamento della destra: se per questa misura minima e simbolica sono state necessarie ore di dibattito figuriamoci quale sarà l'atteggiamento della maggioranza per la ricostruzione e i risarcimenti danni che ammontano ad oltre 2 miliardi di euro. Non ci faremo però intimidire e la nostra battaglia per le risorse continuerà con la legge di Bilancio": è quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.

15/11/2023 - 20:03
“Il governo non ha a cuore il commercio di vicinato. Il Partito Democratico aveva presentato un atto collegato al Decreto energia per impegnare il governo a intervenire per ridurre il costo delle bollette dei negozi dei centri commerciali naturali, la rete di botteghe che anima le strade e le piazze delle nostre città. Il governo, i cui esponenti politici in campagna elettorale avevano promesso in caso di vittoria interventi per contrastare il caro bollette del commercio, ha negato ogni aiuto: si tratta dell’ennesima prova che il commercio, che rappresenta una ricchezza importante del tessuto economico e lavorativo delle nostre città ed è un presidio sociale e di sicurezza per le nostre strade, non è tra le priorità della destra. Continueremo a far sentire la nostra voce affinché le misure di sostegno promesse arrivino a questa categoria il prima possibile” dichiarano i deputati dem Arturo Scotto, Federico Gianassi e Marco Simiani.

 

15/11/2023 - 19:37

“Hanno ritirato tutti gli emendamenti in Commissione, si sono nascosti dietro il voto di fiducia per non spaccarsi in aula, si sono accontentati di un ordine del giorno riformulato dal Governo che è solo acqua fresca. L’intervento in aula dell’onorevole Rampelli ha reso chiare a tutti le divisioni che ci sono nella maggioranza e nel Governo sulla proroga del mercato a maggior tutela. Ma soprattutto ha confermato che non c’è nessuna risposta a 10 milioni di famiglie che dal 10 gennaio rischiano di trovarsi aumentate alle stelle le bollette di luce e gas”. Lo dichiara il capogruppo in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo.

15/11/2023 - 15:31

Il governo ha rifiutato di prendersi qualsiasi impegno per la proroga del regime di maggior tutela nel mercato dell'energia elettrica e del gas per i clienti domestici. Uno schiaffo in faccia a 10 milioni di famiglie che dal primo gennaio vedranno aumentare le bollette di luce e gas, mentre fanno già fatica a sopportare gli aumenti dei prezzi dei beni di consumo causati dall’inflazione.

Niente aiuti, niente sconti e all’orizzonte di una legge di bilancio che colpirà servizi essenziali come sanità e trasporto locale. Non c’è Riforma tanto grande con la quale la Premier Meloni riuscirà a nascondere un paese in affanno e le bugie raccontate in un anno di governo. Il Pd contrasterà in Parlamento la deriva distruttiva e autoritaria.

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

15/11/2023 - 15:10

Dichiarazione di Sara Ferrari, dell’ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera

"Investire di più nelle borse di studio per gli studenti universitari, quelli che con le tende hanno dimostrato la crisi degli affitti. Per valorizzare davvero il merito, di fronte alle condizioni economiche molto diverse delle famiglie e sempre più difficili, il governo deve mettere in campo maggiori aiuti." È quanto ha dichiarato la deputata Pd Sara Ferrari, che aggiunge: "il dl sull'energia è insufficiente ad aumentare l'aumento dei costi di affitti, bollette, trasporti. Il messaggio da dare ai giovani, affinchè non continui a scappare all'estero e che lo Stato crede in loro, li aiuta a formarsi di più, per avere un maggior vantaggio occupazionale e forza contrattuale". "La maggioranza di destra - aggiunge Ferrari - ha invece bocciato la mia proposta di odg che raccoglieva la richiesta delle associazioni studentesche  di aumentare il fondo degli alloggi per i fuori sede". Per l'esponente del Pd, "la mancetta che stanzia il governo non copre nemmeno l'inflazione."
 

15/11/2023 - 12:45

“Che incanto l’’effetto Sinner’, che grande ispirazione per i nostri giovani. Ma tanti ragazzi e ragazze rischiano di trovare chiusi campi da tennis (palestre, piscine) dove vorrebbero andare ad emulare i loro idoli sportivi. I gestori di impianti, allo stremo, sono travolti da bollette esplose con rincari che vanno dal 200 per cento al 400 per cento. Abbiamo ripetutamente chiesto, attraverso ordini del giorno al ‘decreto Energia’, credito di imposta, proroga della norma di riduzione dell’aliquota IVA al 5 per cento per il gas e contribuiti a fondo perduto per combattere il caro bollette. Con questa maggioranza, anche oggi, niente da fare. Tutti bocciati”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Mauro Berruto, responsabile Sport del Partito Democratico, durante l’esame del decreto Bollette.

15/11/2023 - 11:41

“La Toscana è in ginocchio dopo le alluvioni ma il governo si volta dall’altra parte. Oggi l'esecutivo è addirittura andato in tilt prima opponendosi e poi sospendendo la votazione di un mio ordine del giorno al Decreto Bollette che avrebbe dato la possibilità a famiglie ed imprese di rateizzare i debiti che accumuleranno inevitabilmente nei prossimi mesi a seguito della sospensione del pagamento delle utenze deciso da Arera. Un semplice atto di buon senso, che avrebbe dato un primo segnale concreto ad una popolazione devastata, è stato volutamente ignorato da Giorgia Meloni e dai deputati di destra, anche eletti negli stessi territori alluvionati. Soltanto dopo il mio intervento in Aula il governo, messo alle strette, ha sospeso la votazione: spero che riconosca l’errore e approvi il mio atto”: è quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.

15/11/2023 - 11:28

Governo lo proroghi per imprese comparto pesca

 

“Nel decreto Bollette è stato accolto un ordine del giorno, che ho presentato insieme ai colleghi del Pd della commissione Agricoltura, Forattini, Marino e Rossi, che impegna il governo a valutare la necessità di riconoscere alle imprese esercenti l'attività della pesca, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto di gasolio e benzina, un contributo sotto forma di credito di imposta al fine di garantire la sostenibilità economica ed occupazionale del comparto e dell'intera filiera. La proroga del credito di imposta, che la precedente manovra di bilancio aveva previsto per il primo trimestre di quest’anno, rappresenta uno strumento fondamentale per sostenere il settore ittico nell'affrontare l'attuale crisi energetica e nell'incoraggiare donne e uomini della pesca a proseguire la loro attività e il loro impegno a intraprendere una transizione energetica e tecnologica evitando un fermo dei pescherecci e il conseguente pericolo di lasciare che il prodotto italiano venga sostituito da quello importato. Testeremo l’effettiva volontà del governo durante l’approvazione della Legge di bilancio 2024, allorché presenteremo sul tema oggetto dell’ordine del giorno specifici emendamenti. Peraltro le associazioni d’impresa del settore avevano chiesto, già da mesi, la proroga del credito d’imposta che hanno ribadito nelle audizioni sulla manovra finanziaria”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd della commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

14/11/2023 - 16:27

“Il ricorso crescente alla decretazione d'urgenza è come noto una tendenza in atto dalle ultime legislature anche con governi e maggioranze diverse. A parziale giustificazione va ricordato che hanno dovuto agire in una situazione di emergenza dovuta alla pandemia. Ma questo governo, che si vanta di essere un governo politico e che dispone di una solida, in apparenza, maggioranza, ha già battuto ogni record nell'uso e abuso dei decreti e della fiducia. Si accentua un monocameralismo di fatto e alternato nel quale la possibilità di emendare un testo di un decreto legge in sede di conversione è riservato ad una sola delle due camere. In verità noi riteniamo che questo assiduo ricorso alla decretazione d'urgenza risponda alla necessità di superare o evitare divisioni in questa maggioranza, con l'uso complementare della richiesta della questione di fiducia. E corrisponda a un'idea del rapporto tra governo e Parlamento, che mira a spostare l'equilibrio dei poteri a favore dell'esecutivo. E vale ricordare qui i richiami del Presidente della Repubblica e le sentenze della Corte Costituzionale che già sono da tempo inascoltati”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia che il governo ha posto sul dl Bollette.

“l'idea da raggiungere – ha aggiunto l’esponente Pd - anche tentando la strada dei plebisciti referendari, è quella di negare la necessità di rafforzare la democrazia liberale, ma di affermare una democrazia affidata all'imperio della maggioranza. Come Partito Democratico non staremo a guardare questa deriva e questa direzione autoritaria. Siamo pronti a ricorrere a tutti gli strumenti parlamentari per reagire a questo attacco alle prerogative del Parlamento e per rispondere a un'idea di democrazia, molto simile alla democratura in atto in Ungheria e in Polonia, per fortuna, fino a poco fa. Quale fiducia si può dare a un governo che nega tutte le promesse fatte in campagna elettorale? Che non ha una visione, non ha una proposta strutturale di medio e lungo periodo con la quale affrontare i problemi di fondo, quelli del debito, quelli della crescita, quelli del sostegno adeguato ai lavoratori, ai pensionati, alle imprese”.

“Il Presidente del Consiglio – ha concluso Merola - rivolta ai lavoratori autonomi ha affermato di recente, tra virgolette, che il governo combatte l'evasione fiscale non quella presunta. Ma i governi di centrodestra e ora di destra, per rincorrere un consenso elettorale immediato e nocivo per l'etica pubblica del Paese e per le entrate complessive, non combattono sul serio l'evasione fiscale. Anche in questo decreto, all'articolo 4, si introduce una sanatoria sugli scontrini per chi non li ha fatti. Oggi vi accanite contro i sindacati perché scioperano contro le vostre scelte, con i partiti dell'opposizione anche i sindacati intralciano il vostro disegno. Votiamo ‘no’ alla fiducia perché rispettiamo la Costituzione e votiamo ‘no’ perché rispettiamo i lavoratori, le libere associazioni e il loro diritto di lottare e rivendicare. Votiamo ‘no’ perché un'alternativa c'è al vostro governo e sta crescendo nel Paese”.

13/11/2023 - 16:55

“Il re è nudo. Il voto di fiducia non viene apposto per fermare un’ipotetica azione di ostruzionismo dell’opposizione, ma soltanto a causa e per nascondere le divisioni all’interno della maggioranza, come ad esempio sulla questione della proroga del servizio di maggior tutela che interessa circa dieci milioni di italiani. I Gruppi di opposizione, infatti, nel loro complesso avevano presentato circa sessanta emendamenti. Il Partito Democratico, ad esempio, solo venti. Questa scelta riconferma le nostre preoccupazioni per un sostanziale stravolgimento dei rapporti tra Governo e Parlamento e tra maggioranza e opposizione che era stata oggetto di una nostra lettera ai Presidenti di Camera e Senato”.

Così il deputato del Gruppo Pd-Idp, Federico Fornaro, intervenendo nell’Aula sull’ordine dei lavori dopo l’apposizione della fiducia al Dl Bollette.

13/11/2023 - 16:07

“Questo decreto legge è molto ambizioso. Si, nel titolo. Non credo ci sia da gioire dal punto di vista dell'opposizione nel sottolineare che un conto sono i titoli, gli annunci e persino gli intenti e un altro è il merito. Purtroppo per gli italiani, il provvedimento di cui discutiamo è assai modesto, è una sorta di scatola vuota che si annuncia anche attraente, ma è vuota. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la prima osservazione da fare è che il decreto arriva tardi. Cosa succederà per il bonus sociale per l'acquisto di energia e gas? Accadrà che questo decreto, in scadenza a breve, prevedeva solo trecento milioni di euro a favore dei nuclei economicamente svantaggiati. Questo decreto scadrà tra due settimane e arriverà poi la Legge di bilancio che ne prevede duecento, cioè cento in meno. Addio sostegni per il caro  bollette nel 2024, per chi ha bisogno. Sono tagli rispetto agli annunci che si erano fatti. Dopo un anno di governo non è dato sapere qual è l'orientamento, la strategia di medio e lungo periodo, per dare una mano in modo strutturale a chi ha bisogno. Non è dato sapere qual è la politica è la strategia energetica e antinflazionistica. Ci sono interventi anche utili in continuità con gli anni precedenti, interventi avviati dal governo Draghi, ma è una continuità in totale diminuzione e senza una prospettiva in alternativa a ciò che si taglia. Non si sa neanche, mentre tutto il mondo investe, come andremo sulle fonti sostenibili, come sosterremo, per famiglie e impresa il percorso, certo faticoso, verso l'elettrico. Dopo le favole e le promesse ci si aspetta da chi governa strategia e visione".  Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Andrea Gnassi, durante la discussione generale al Dl Energia.

“Tutti gli emendamenti e le proposte dell'opposizione e del Partito Democratico – ha aggiunto l’esponente Pd – sono state respinte. È molto grave anche che il governo poi voglia procedere senza ascoltare le richieste avanzate anche dagli stessi gruppi di maggioranza. Questa postura denota un'assenza di visione di consapevolezza di nodi che sono strutturali per il Paese che bisognerebbe aggredire sciogliere per far ripartire un po' il sistema produttivo italiano. C'è una differenza enorme tra ciò che il governo ha promesso, ciò che ha annunciato e ciò che è stato capace di fare, però adesso parlano i fatti. Questa storia che è colpa di chi è venuto prima o del destino cinico e baro non regge più. Questo decreto è preoccupante e coerente come è preoccupante e coerente la Legge di bilancio 2024: non avrà forza, non sarà espansiva, non aiuterà la crescita”.

“Questo decreto – ha concluso Gnassi - ha annunciato un sostegno sull'energia a chi ne ha bisogno e invece non lo fa. Con grande rammarico ci accingiamo ad esaminare una legge di bilancio e questo decreto, senza la possibilità di intervenire. Noi riteniamo che ci sia un'idea sbagliata in questa manovra, in questo decreto che non serve agli italiani e che sta portando in Europa una caricatura del nostro Paese, che prova a far passare l'idea che basta una sorta di proclama nazionalista per stare nel mondo e risolvere i problemi di casa. Ma il Paese merita di meglio, meritano di meglio gli italiani e il nostro compito è quello di essere qui presenti  proposte puntuali  per provare a dare una mano al Paese.

09/11/2023 - 14:58

“Ora c’è serio rischio impennata prezzi”
“La bocciatura del nostro emendamento al dl bollette per prorogare la fine del regime di maggior tutela dell’energia elettrica e del gas da parte del governo rischia seriamente di farci entrare nel caos e danneggiare pesantemente i consumatori. Il Governo è gravemente inadempiente sui passaggi necessari, a partire dalla mancata campagna di comunicazione.  Il rischio che si profila è un consistente aumento dei prezzi per 10 milioni di utenti. Un rinvio della scadenza è necessario per mettere a punto una vera e propria riforma del mercato dell’energia con una reale difesa dei consumatori. Giudichiamo grave che il governo voglia procedere lasciando inascoltate le richieste avanzate sia da noi che da gruppi di maggioranza”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo.

04/10/2023 - 14:32

“Le notizie di oggi rendono questo decreto lontano dalla realtà. L’autorità della regolazione dell’energia commenta gli aumenti del 4,8% delle bollette di settembre comunicando che siamo solo all’inizio. Continua a crescere il costo di benzina e gasolio, quello della spesa, dei libri scolastici, del numero delle persone che rinunciano alle cure, aumenta il peso dell’inflazione sulle famiglie. E noi parliamo di un decreto agostano, emanato prima delle vacanze pugliesi e albanesi della premier, superato dagli eventi e dalle vostre marce indietro. Pensato per dare l’impressione di un governo attivo, diventa l’ennesimo decreto omnibus che la Camera ha dovuto affrontare in 4 giorni senza la possibilità di esercitare alcun ruolo legislativo. Un ‘decreto Asset’ che parla di tutto, salvo che degli asset strategici del Paese”.

Così il deputato democratico della commissione Bilancio, Silvio Lai, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo Pd al decreto Asset.

“E’ passato un anno - ha aggiunto - da quando Meloni nelle piazze diceva ‘siamo pronti’. E lo siete stati pronti, a promettere la qualsiasi, dal taglio delle accise sui carburanti ai blocchi navali, dalla riduzione delle tasse alla cancellazione della Fornero, sino all’aumento diffuso di stipendi, pensioni ed esenzioni e poi tanti condoni. Per ora sono apparsi solo questi ultimi. Il bilancio è povero, nonostante i depliant celebrativi. Questo decreto doveva servire per ridimensionare gli ingiusti profitti di banche e per le compagnie aeree che facevano cartello contro i consumatori. Ma il governo è fuggito con la coda tra le gambe: la tassa contro gli ingiusti profitti diventa opzionale e non quantificabile e il tetto al costo dei biglietti si tramuta in indagine dell’Autorità della concorrenza (che già poteva farla). Grazie ai margini di crescita del Superbonus avete finanziato le sciocchezze della scorsa manovra. Per vincere le elezioni avevate dato rassicurazioni. Poi avete fatto il contrario: via bonus e blocco alle cessioni dei crediti. Sono otto mesi che aspettiamo soluzioni ai crediti incagliati, mentre migliaia di imprese hanno i cantieri aperti e 300mila famiglie rischiano il baratro. Bugie e false promesse emergono con sempre maggiore evidenza - ha concluso - perché è la realtà a renderle evidenti e il nostro impegno a smascherarle”.

 

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