08/07/2025 - 15:03

“Oggi a Torino abbiamo presentato la proposta di legge Griseri Prisco, a mia prima firma, che prevede per i rider dipendenti un’integrazione salariale nei giorni di allerta meteo, senza provvedimenti emergenziali. Questo perché il cambiamento climatico è un dato di fatto innegabile: non possiamo più permetterci di arrivare impreparati a ogni avversità metereologica, occorrono misure strutturali e non emergenziali. Non solo: per quanto riguarda i rider autonomi e parasubordinati, che ad oggi non hanno alcuna tutela se non la possibilità di non lavorare e non avere alcun compenso, sarà previsto l’avvio di una sperimentazione triennale con ammortizzatore sociale dedicato. Chiediamo un fondo di 10 milioni l’anno per 3 anni. Ma soprattutto chiediamo la volontà del Governo e di questa maggioranza a lavorare per la salute e la sicurezza di questi lavoratori”. Così la vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo che questa mattina, insieme al sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente di ARCI Torino Daniele Mandarano e il segretario di Nidil Cgil Torino Danilo Bonucci, ha illustrato l’iniziativa.
“L’obiettivo della legge è di sospendere le consegne e tutelare economicamente i rider nei giorni di emergenza climatica. Pioggia torrenziale, caldo estremo, vento, eruzioni vulcaniche: lavorare non deve significare rischiare la vita. L’immagine che ha acceso la legge è quella descritta da uno degli ultimi articoli scritti dal giornalista di Torino Paolo Griseri, che pochi giorni prima di mancare descrisse le condizioni di lavoro dei rider durante l’alluvione di Bologna, a ottobre 2024. Contemporaneamente, abbiamo scelto di dedicare la legge anche ad Antonio Prisco, rider e sindacalista”.

08/07/2025 - 14:13

Le opposizioni hanno abbandonato oggi i lavori della Commissione sul DL Infrastrutture in segno di protesta contro l’ennesima forzatura della maggioranza e del governo.

“Siamo ormai alla terza versione dell’emendamento ANAS, segno evidente della confusione totale in cui versa l’esecutivo”, dichiarano Marco Simiani e Anthony Barbagallo, capigruppo del Partito Democratico nelle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. “Si continua a giocare con norme improvvisate e incerte, tentando di scaricare sulle spalle dei cittadini i costi di scelte politiche sbagliate.”

“Dopo il tentativo fallito di introdurre una tassa estiva attraverso l’aumento dei pedaggi autostradali, arriva una nuova proposta che elimina l’obbligo di comunicazione preventiva alla Commissione europea sulla proroga della concessione fino a 50 anni ad ANAS. Il tutto senza chiarire come verranno finanziati gli investimenti sulla rete stradale. Una manovra opaca e pericolosa.”

“Per questo abbiamo deciso di lasciare i lavori della Commissione: non è possibile continuare a discutere un provvedimento che viene modificato fuori sacco, senza condivisione e senza rispetto per gli impegni assunti. Solo pochi giorni fa, il governo aveva dichiarato che non ci sarebbero stati ulteriori emendamenti. Una promessa puntualmente tradita.”

“Non accetteremo che l’incapacità della maggioranza venga pagata dai cittadini. Le risorse per le infrastrutture esistono: basterebbe investirle nella manutenzione e nel potenziamento della rete viaria nazionale, anziché sperperarle in un’opera ideologica e insostenibile come il Ponte sullo Stretto, che continua ad assorbire miliardi sottraendoli alle vere priorità del Paese.”

 

08/07/2025 - 13:56

Sul decreto Infrastrutture si consuma un’ennesima forzatura per le opere della difesa. Il Ministro dell’Ambiente viene completamento esautorato delle competenze sulla Valutazione di impatto ambientale di progetti destinati alla difesa nazionale, che passa nelle mani del Ministero della Difesa. Opere anche rilevanti che non saranno più assoggettate alla VIA, su decisione autonoma del Ministro della Difesa.

Senza nessuna competenza, nessuna garanzia di rispetto delle normative ambientali e nemmeno delle ragioni dei territori che si vedranno calare dall’altro infrastrutture militari.

Un attacco inaccettabile alle norme e uno stravolgimento delle normative ambientali, che non trova nessuna giustificazione se non quella di eliminare ogni minima garanzia di tutela.  Esiste ancora un Ministero dell’Ambiente in questo Paese?

 

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

08/07/2025 - 11:58

"Approvato l'emendamento dei relatori al dl Infrastrutture che sopprime l'emendamento che era stato approvato la scorsa settimana sulla comunicazione antimafia. Passare dalla informativa alla comunicazione avrebbe ristretto la platea di quelli che non avrebbero i requisiti per partecipare alle gare e avrebbe aumentato il rischio di permeabilità rispetto alle infiltrazioni mafiose.
Eravamo molto critici e già ci eravamo espressi per la soppressione di tale emendamento, perché andava a restringere troppo il campo dei controlli antimafia. Un clamoroso passo indietro nelle norme antimafia ma la destra ci prova sempre. Per fortuna oggi i relatori si sono espressi per la soppressione di quell'emendamento, un passo indietro necessario per una normativa illogica e incomprensibile". Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd della bicamerale Antimafia Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, e Valentina Ghio della presidenza del gruppo Pd alla Camera e componente della commissione Trasporti, in merito alla soppressione da parte dei relatori di un emendamento del governo al dl Infrastrutture che andava ad allentare i controlli antimafia nelle gare d'appalto.

07/07/2025 - 19:05

“Aboliremo il pedaggio sull’A24 per i romani”, diceva Giorgia Meloni in una diretta social del 2016 insieme a Matteo Salvini. Oggi, invece, il governo da loro guidato ha bocciato in Commissione alla Camera l’emendamento presentato dal Partito Democratico per rendere gratuito il tratto urbano dell’A24, tra Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini.
Un gesto grave e incoerente, che rappresenta l’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini delle periferie romane, costretti ogni giorno a pagare un pedaggio inaccettabile che incide fortemente sui redditi.  Tra gli emendamenti segnalati dal gruppo del Partito Democratico al Decreto Infrastrutture, vi era proprio quello per l’esenzione del pedaggio. Un’iniziativa sottoscritta da tutti i parlamentari romani e da tutti i componenti dem della Commissione Trasporti, che il governo ha respinto con parere contrario.
“Con questo emendamento – dichiara Andrea Casu, deputato del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Trasporti, primo firmatario insieme ai colleghi Morassut, Barbagallo, Bakkali, Ghio, Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Orfini, Prestipino e Manzi – volevamo dare un segnale forte e chiaro: la mobilità urbana deve essere accessibile, sostenibile ed equa. Garantire la gratuità dell’A24 urbana significa migliorare la qualità della vita di chi ogni giorno si sposta per lavoro, studio o esigenze familiari”. “La presidente Meloni, che all’opposizione prometteva la gratuità del pedaggio, oggi – da capo del governo – la nega con il voto contrario della sua maggioranza. Le sue parole non valgono più nulla. È sempre più lungo l’elenco delle promesse tradite da questo governo”, conclude Casu.

04/07/2025 - 18:25

“C'erano una volta due oppositori indignati.

Uno si chiamava Matteo Salvini e guidava i presidi ai caselli: "IO NON PAGO!", gridava nel 2014 contro l'aumento dei pedaggi autostradali.
L'altra si chiamava Giorgia Meloni e tuonava contro i favori ai concessionari: "NO all'aumento indiscriminato dei pedaggi!", scriveva.
Oggi governano insieme. E indovinate un po'? Dal 1° agosto i pedaggi aumentano.
Non per sbaglio, non per colpa dell'Europa, non per colpa di Soros, dei magistrati, del gender o della sinistra brutta e cattiva, ma perché Lega, Fdl e Fl hanno inserito un emendamento nel decreto Infrastrutture.
Perché vogliono recuperare 90 milioni di euro scaricandoli sui cittadini in vacanza.
Perché i proclami populisti finiscono sempre così: con voi che pagate e loro che incassano consenso.
Dicevano "basta fare cassa sulle spalle degli italiani". Ma appena arrivati al governo, tassano pure le vacanze.
Non hanno limiti all'indecenza” così sui social il deputato democratico Marco Furfaro.

 

04/07/2025 - 17:09

“Quello delle condizioni di lavoro dei rider è un tema che ci sta a cuore da ben prima che arrivasse il caldo estivo. La proposta di legge Griseri Prisco è depositata da dicembre 2024, ora siamo in attesa che venga calendarizzata. Proprio per smuovere le acque abbiamo deciso di promuoverla sui vari territori, in particolare nelle strutture che hanno scelto di mettere a disposizione i propri spazi per i rider. Si inizia martedì a Torino, città natale del giornalista Paolo Griseri che con i suoi articoli ha molte volte sottolineato le necessità del settore”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico e prima firmataria della Proposta di Legge Griseri Prisco, che verrà presentata pubblicamente per la prima volta martedì 8 luglio a Torino. L’appuntamento è alle ore 11 al Circolo Risorgimento di via Giovanni Poggio 16. Insieme all’onorevole ci saranno il sindaco di Torino Stefano Lorusso, il presidente di ARCI Torino Daniele Mandarano e rappresentanti dei sindacati di categoria.   

“La legge vuole includere i rider sia dipendenti sia autonomi o parasubordinati tra i destinatari degli ammortizzatori per gli eventi climatici estremi, siano essi le piogge torrenziali o le ondate di calore. Le ordinanze di questi giorni sono un primo passo ma non sufficienti: servono risposte strutturate e non emergenziali, perché il cambiamento climatico è un dato di fatto che puntualmente si ripresenta ogni anno. Non possiamo più permetterci di arrivare impreparati giocando con le vite di chi lavora” conclude Gribaudo.

 

04/07/2025 - 16:13

“Quelle di Rixi sono affermazioni gravi e inaccettabili soprattutto se arrivano da chi ricopre un ruolo di governo, quello stesso governo che da due anni tiene commissariato il porto di Genova e che non rende consultabile la relazione della commissione ispettiva del MIT piu ' volte formalmente richiesta. Rixi si mostra nervoso oltre misura e l'annunciata riformulazione dell’emendamento di cui ha parlato ne e' la prova oltre che una clamorosa marcia indietro. Lunedì in commissione trasporti verificheremo a cosa corrispondono i ripensamenti del vice ministro e nel frattempo continuiamo a chiedere il ritiro dell’emendamento così formulato come abbiamo già fatto. Le norme vanno discusse in modo organico e in un contesto di chiarezza, non si procede a colpi di emendamenti su questioni toccate da procedimenti giudiziari in corso.”, così la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente Commissione trasporti Ghio e i deputati PD Pandolfo e Pastorino

 

03/07/2025 - 17:51

“L’emendamento della Lega sulle concessioni portuali che discuteremo la prossima settimana alla Camera è sbagliato. Non è opportuno intervenire su una materia così delicata con emendamenti inseriti in modo estemporaneo, tanto più se riguardano un tema attualmente oggetto di contenzioso giudiziario, pendente sia davanti al Consiglio di Stato che alla Corte di Cassazione. È tempo di visione di sistema, non di scorciatoie normative, né di provvedimenti spezzettati che già in passato hanno prodotto malfunzionamento e stallo nello sviluppo delle aree portuali, che in taluni territori perdura ancora oggi”, così i deputati PD Valentina Ghio, Alberto Pandolfo e Luca Pastorino e il senatore PD Lorenzo Basso sull’emendamento presentato dalla Lega al decreto infrastrutture, sulle concessioni portuali.

“Se il Governo e la maggioranza sentono la necessità di intervenire per rivedere le norme concessorie in ambito portuale, ciò non può esaurirsi ed essere trattato col testo proposto dall’emendamento leghista che prevede che le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree portuali siano d’ora in avanti riferite agli ambiti considerati nel loro complesso, così come delineati nel Piano Regolatore Portuale, e non più alle singole porzioni di concessione che li compongono. Un emendamento che, soprattutto a Genova entra a gamba tesa nel contenzioso relativo alle aree Spinelli e che vedrà il nostro voto contrario”.

“Riteniamo che una discussione su questo tema debba essere affrontata in modo organico, attraverso un confronto ampio e trasparente, nel contesto adeguato per tale discussione, ad esempio a partire dalla riforma complessiva del settore, quella riforma più volte annunciata e mai presentata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che naturalmente negli strumenti urbanistici e regolatori previsti dalla legge ossia il nuovo Piano regolatore portuale. Percorso che prendendo il caso di Genova va avviato con sollecitudine per garantire alla città di Genova opportunità e risposte che aspetta da tempo e per assicurare ogni tutela ai lavoratori del settore che rappresentano la priorità da cui partire nella discussione futura”, concludono Ghio, Pandolfo, Pastorino e Basso.

 

03/07/2025 - 16:58

“In risposta alla surreale nota stampa di Bonguerrieri urge rispondere perché la solita pratica di propaganda e disinformazione che questo governo pratica si fermi e smetta di speculare sulla pelle di alluvionati e dei territori. Nessuna schizofrenia, patologia che eviterei di tirare in ballo nel rispetto di chi ne soffre davvero. La malafede invece la rimandiamo al mittente, ovvero a coloro che da una parte usano toni trionfalistici approvando migliorie che vi chiediamo da due anni e che avete sempre, voi sí, rifiutato o ignorato. Oggi arrivate, dopo aver ripristinato un clima collaborativo che avevate contribuito ad avvelenare con le accuse dei vostri ministri a regione e sindaci - questo governo non è un bancomat, accuse di mala gestione, conferenze stampa in piena emergenza per polemizzare contro chi stava salvando vite, ricordate? Siamo al secondo Commissario in due anni, il quale con spirito repubblicano sta lavorando a stretto contatto con regione e sindaci e che grazie a questa cooperazione si sono fatti significativi passi in avanti. A loro, ai territori, ai sindaci, ai comitati degli alluvionati va il sostengo per aver lavorato nonostante tutto e nonostante le mancanze e le migliorie che solo oggi avete concesso loro dopo due anni di richieste. Il decreto risulta insufficiente sulla prospettiva, quella chiedono i cittadini, sapere se potranno rimanere nei propri territori perché le Istituzioni stanno realmente affrontando la crisi climatica e le sue conseguenze con serietà e responsabilità. Questo il punto che abbiamo reputato gravemente insufficiente e che ha motivato il voto contrario. Lasci stare quindi i malati psichiatrici e se ci chiedete se siamo in malafede allora no, siamo coerenti ed esigenti per i nostri territori e per il diritto a restare dei nostri cittadini e delle nostre imprese” così la deputata democratica Ouidad Bakkali.

03/07/2025 - 15:27

“L'emendamento del governo approvato oggi in commissione sul dl infrastrutture e' un preoccupante passo indietro sulla normativa antimafia in un settore particolarmente permeabile come quello dell'autotrasporto”, così il capogruppo democratico in commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo che aggiunge “si tratta di un pericoloso passo indietro che restringe molto il campo dei controlli antimafia”.

 

03/07/2025 - 11:29

“Proprio mentre si espone a Montecitorio la borsa di Paolo Borsellino come simbolo del contrasto alla criminalità organizzata, il Governo in fase di conversione del decreto presenta un emendamento al DL Infrastrutture che va nella direzione opposta: dare rilevanza soltanto alle comunicazioni interdittive della prefettura e non più alle informazioni interdittive significa restringere di molto il campo dei controlli antimafia.

È un passo indietro pericoloso. Significa abbassare la soglia di attenzione e aumentare il rischio di infiltrazioni mafiose nei cantieri pubblici. Uno strumento rigoroso viene oggi messo in discussione con una forzatura che il Quirinale aveva già evidenziato in passato. Non si tratta di un dettaglio tecnico, ma di una scelta politica. Una scelta che, combinata al DL Sicurezza, disegna un sistema opaco e pericoloso: da un lato si limita il dissenso delle comunità e dei territori su temi che li riguardano, dall’altro si accelerano gli affidamenti smorzando l'entità dei controlli, anche per opere già senza trasparenza sui costi, come il Ponte sullo Stretto”, dichiara Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo PD alla Camera e componente della Commissione trasporti.

“Abbiamo presentato immediatamente un sub emendamento per contrastare questa deriva pericolosa: la prevenzione antimafia non è un ostacolo, ma una garanzia per lo Stato, per le imprese sane, per i cittadini. la legalità si difende, ogni giorno, con scelte coerenti e responsabili, non indebolendo i suoi strumenti più solidi”, conclude Ghio.

 

02/07/2025 - 19:00

“E’ appena pervenuto un emendamento firmato dal governo, in fase di conversione del Decreto Infrastrutture, che di fatto allenta le maglie della legislazione antimafia. La destra ci aveva già provato in passato, ma il Quirinale era intervenuto. Passare dalla informativa alla comunicazione restringe la platea di quelli che non avrebbero i requisiti per partecipare alle gare e aumenta il rischio di permeabilità rispetto alle infiltrazioni mafiose. Non possiamo permettercelo. Utilizzeremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per impedire questo scempio”.

Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

 

 

02/07/2025 - 18:25

“Oggi la Camera ratifica l’ennesimo decreto sugli eventi catastrofali. Un testo non all’altezza delle emergenze che stiamo vivendo, a partire dalla mancanza di prospettiva e organicità. Un provvedimento che ha un approccio sbagliato e di corto respiro, che aggiusta i precedenti decreti anche grazie a proposte che il Pd aveva presentato ormai due anni fa, se parliamo dei territori alluvionati, e un anno fa, se ci riferiamo ai territori dei Campi Flegrei. Richieste che erano giunte dai territori e dai loro amministratori. Bene almeno che la maggioranza abbia compreso che commissariare i governi locali non paga né elettoralmente, né sul fronte della ricostruzione e della prevenzione”.

Così la deputata democratica Ouidad Bakkali, intervenendo in Aula alla Camera per annunciare il voto contrario del Pd al Dl Alluvioni.

“Un programma straordinario di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico da un miliardo in dieci anni - ha aggiunto - è un segnale insufficiente, disarticolato e non in grado di rendere efficace una strategia nazionale, che purtroppo continuiamo a non avere. Non si garantisce così il diritto a restare nei propri territori. Non si contrasta in questo modo l’abbandono progressivo di molte zone a partire da quelle collinari, spesso all’origine della forza devastatrice di fango e acqua che arrivano a valle. Anche sui Campi Flegrei nessuna strategia chiara: siamo al terzo decreto dopo 10mila scosse, 130 edifici inagibili e una popolazione in allarme. In questo modo - ha concluso - il negazionismo climatico e l’approccio emergenziale continuerà a fare morire le persone e a portare distruzione e disperazione nei nostri territori”.

 

02/07/2025 - 12:49

Servono poteri speciali per presidenti di Regione

“Sul tema delle alluvioni, il punto è non 'se' ma 'quando' accadrà di nuovo. Il cambiamento climatico travolge il pianeta, ma questo governo non se ne accorge e non dà risposte. Per le alluvioni in Romagna, l'esecutivo provó a dire che la responsabilità era della Regione e dei comuni. Poi ciò che successe e sta succedendo in tutta Europa, purtroppo ha evidenzato che il cambiamento climatico produrrà ancora danni soprattutto per i territori fragili che, per loro natura, sono sotto il livello del mare o in ambiti idrografici morfologicamente vulnerabili. L'intervento statale non può fermarsi alla sola emergenza tamponata con le nomina governativa di commissari nelle regioni, spesso come una clava politica per attaccare i territori. Quando si parla di calamità come le alluvioni c'è il tema delle risorse necessarie, dell'impianto normativo e della governance per i ristori e il pronto intervento nell'emergenza e la pianificazione. Chi è sul territorio, i presidenti di Regione, devono avere la responsabilità, ma anche gli strumenti per agire e rispondere”. Lo dice il deputato Pd, Andrea Gnassi, intervenendo in Aula sul decreto eventi alluvionali.
“Ci ricordiamo – continua il parlamentare - i cittadini romagnoli nel fango a rimboccarsi le maniche mentre la politica del governo arrancava nelle polemiche e il ministro Musumeci da Roma alimentava le difficoltà dando colpe ai comuni e alle regioni del centrosinistra". ”Sono necessarie misure e leggi che diano strumenti e poteri speciali ai presidenti di Regione e questo per far sì che la responsabilità di agire a cui sono chiamati, possa avere gli strumenti perché possa essere esercitata. Bisogna dare ai presidenti di Regione la possibilità di avvalersi, come per i Commissari, di soggetti tecnici competenti a supporto delle decisioni importanti, sia di emergenza sia di pianificazione. I commissari passano i presidenti restano sul campo. Il resto, è davvero inutile, a parte la propaganda che un governo non dovrebbe fare, almeno sulla prevenzione delle calamità  governativa”, conclude Gnassi.

 

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