Il Pd condanna sempre ogni forma di violenza politica
“Sono veramente imbarazzato per le dichiarazioni della Presidente Meloni: pur di non dover commentare la sua sconfitta politica ai ballottaggi amministrativi con 6 capoluoghi di Regione su 6 al centrosinistra preferisce denunciare dopo diversi giorni l'intervento di una parlamentare 5stelle che ha evocato Piazzale Loreto. Oltre a condannare tale episodio vorrei ricordare a Meloni che il primo a fare una cosa del genere è stato il suo amico, leader di Vox, Santiago Abascal contro Pedro Sanchez ricevendo come 'premio' l'invito di Meloni sul palco di Atreju”. Lo dichiara il deputato dem Andrea Casu, segretario d'Aula alla Camera in un'intervista di Simona Arrigoni durante la trasmissione 'Aria Pulita' di Telecity Netweek.
“Mi piacerebbe che la Presidente del Consiglio condannasse non solo chi evoca con le parole la violenza senza distinzione ma anche chi la compie direttamente come hanno recentemente fatto in aula esponenti della sua maggioranza . E farebbe bene a cominciare a occuparsi anche delle inquietanti dichiarazioni di esponenti di Fratelli d'Italia e di Gioventù Nazionale emerse grazie all’inchiesta di Fanpage. Chi è fascista in privato è fascista in pubblico” ha concluso Casu.
"Oggi era necessario essere a Piazza Vittorio, a Roma, accanto a quelle ragazze e a quei ragazzi che hanno lanciato un appello dopo la brutale aggressione neofascista contro quattro di loro della Rete degli studenti medi e di Sinistra universitaria che tornavano dalla manifestazione delle opposizioni contro l'autonomia differenziata e il premierato.
Non un fatto isolato, che sarebbe già grave di per sé, ma l'ennesimo episodio in pochi giorni dopo un'aggressione in Parlamento contro un deputato di opposizione, dopo l'inchiesta di Fanpage sui giovani di Fdi che inneggiano a Mussolini e a Hitler, dopo i candidati e gli eletti del partito della premier che evocano i forni crematori.
È un clima generale. Un clima che deve destare preoccupazione e spingerci all'unità contro i rigurgiti neofascisti e i tentativi di reprimere il dissenso. "Chi tace è complice", recitava uno striscione esposto oggi in piazza. E noi non staremo zitti né nelle strade né nelle aule parlamentari'. Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Persino Almirante meglio di Meloni. Almirante si incontrava segretamente con Berlinguer ai tempi del terrorismo per collaborare a fermare l’estremismo nero e rosso. Oggi la Meloni da presidente del Consiglio non ha la forza di dire una parola contro le violenze di casapound, ultime quelle dell’Esquilino. E non dice nulla su quello che è emerso dalla recente inchiesta di Fanpage, che mostra la deriva estremista della giovanile del suo stesso partito. Un segno di debolezza e di mancanza di coraggio inquietante. Ci si domanda di cosa ha paura e se qualcuno la ricatti”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico e vicepresidente della Fondazione Matteotti, Roberto Morassut.
“Solidarietà alle studentesse e studenti di Rete degli studenti medi Lazio e Sinistra Universitaria Sapienza, aggrediti vergognosamente ieri nel rione Monti di Roma mentre facevano ritorno dalla manifestazione a Santi Apostoli contro l’autonomia differenziata. Un’aggressione fascista da manuale. Nei pressi di Via Merulana, sono stati fermati da delle persone che hanno cominciato a prendere a calci e pugni due dei ragazzi. Uno degli studenti è stato trascinato a terra dai due aggressori, gli è stata strappata a forza una bandiera del sindacato studentesco ed è stato preso, infine, a calci mentre era ancora a terra col tentativo di sfilargli la maglietta di Spin Time Labs”. Lo afferma in una nota la deputata dem Rachele Scarpa.
“Non è – aggiunge la deputata Pd - il primo episodio di questo genere che si verifica a danno dei sindacati studenteschi. Il quartiere in cui c'è stata l'aggressione è lo stesso del circolo di estrema destra di ispirazione neofascista di “Colle Oppio” che si riunisce e organizza abitualmente attività nella sede sita nell’omonimo parco, storico spazio del Movimento Sociale Italiano e passato alle cronache anche per i legami con Gioventù Nazionale emersi nella recente inchiesta di Fanpage”.
“C’è un clima di violenza squadrista – conclude Scarpa - che si respira su tutti i livelli, dalle strade al Parlamento, che non va in alcun modo legittimato, nemmeno col silenzio. Non è normale che chi manifesta pacificamente e democraticamente debba temere per la propria sicurezza. Questi gruppi neofascisti andrebbero sciolti. Cosa dice e cosa intende fare il governo rispetto a tutto questo? Presenterò un’interrogazione parlamentare”.
“Cosa è Gioventù nazionale? Non una frangia estremista, ma il movimento giovanile di Fratelli d'Italia e dall’inchiesta di Fanpage emerge una doppia identità del movimento: quella ufficiale, vanto di Giorgia Meloni, di giovani militanti che si mostrano moderati davanti ai giornalisti, ma che nella loro dimensione interna si trasformano e inneggiano liberamente al fascismo e ai terroristi NAR, fanno il saluto romano, urlano 'Duce' e 'Sieg Heil'. Dalle immagini sembra emergere anche l'intenzione di voler finanziare l'organizzazione utilizzando come escamotage l'attivazione, con altro ente, di un programma di Servizio Civile finanziato dallo Stato”. Lo dichiara in Aula di Montecitorio la deputata dem Valentina Ghio presentando la domanda del question time al ministro Ciriani su l'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale.
“Nessuna risposta né sulla grave e reiterata apologia del fascismo da parte dei giovani di Fratelli d'Italia – continua Ghio -, né sul vantato progetto di utilizzo di fondi statali. Nessuna parola di scusa, nemmeno alla memoria di chi ha pagato con la propria vita la realizzazione della democrazia che il nazi fascismo a cui inneggiano i rappresentanti di Gioventù Nazionale, aveva barbaramente cancellato. Le parole di risposta del ministro Ciriani al nostro question time ci lasciano increduli. Una difesa d'ufficio senza la minima consapevolezza della gravità dei fatti e della palese violazione del dettato costituzionale”.
Bastava condannare parole e comportamenti di giovani fascisti ripresi da Fanpage. E magari assicurare indagini e provvedimenti. Invece Ciriani ha risposto nel Question Time con una disquisizione sul giornalismo d’inchiesta. Non ci resta che constatare che in FdI non c’è nessuna volontà di rompere con quella tradizione e con le pagine più buie della nostra storia. Ci troverete sempre dalla parte opposta a difendere la libertà, la democrazia e la Costituzione antifascista.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Con le risposte date da Ciriani in Aula, oggi ho avuto il dubbio di avere davanti l'avvocato difensore del gruppo Gioventù Nazionale e non un ministro della Repubblica. Oltretutto voglio stigmatizzare che non è presente il ministro Piantedosi e che a questo question time avrebbe dovuto rispondere lui. Qui non si parla della qualità del servizio giornalistico ma della nostra grande preoccupazione che un gruppo politico legato a Fdi inneggi al fascismo e al nazismo”. Lo dichiara a Montecitorio la deputata dem Michela Di Biase intervenendo nella replica del question time al ministro Ciriani sulle vicende emerse dall'inchiesta giornalistica di Fanpage concernente attività del movimento Gioventù Nazionale.
“Siamo sconcertati – ha continuato Di Biase -, ci saremo aspettati altre risposte ma questo ci conferma che che il governo è in profonda contraddizione con i valori della democrazia della nostra Repubblica. Il Pd non vuole dimostrare con il manuale alla mano se siamo di fronte ad un reato perché le immagini parlano chiaro: siamo davanti all'apologia di fascismo, con ragazzi e ragazze che si formano nel mito di chi ha macchiato con il sangue delle persecuzioni la storia del nostro Paese. E il ministro Ciriani non risponde sul fatto Gioventù Nazionale riceva o no finanziamenti dal Servizio Civile nazionale. Ma c'è una certezza: dopo la violenza degli ultimi giorni in Aula e nelle piazze ora sappiamo che il frutto non è caduto lontano dall'albero!”, ha concluso Di Biase.
Nel presentare l'interrogazione la deputata dem Valentina Ghio ha chiesto al Ministro “se non ritenga urgente intervenire per fare immediata chiarezza sui fatti inquietanti emersi dall'inchiesta di Fanpage e se non ritenga doveroso intervenire per impedire la propaganda legata al fascismo”.
"Un consigliere di FDI appena eletto a Manfredonia che dice che loro sono "abituati ai forni crematori" e la platea ride, il monumento alla memoria di Matteotti danneggiato con la scritta "w fascio", la tomba di Enrico Berlinguer, mai toccata prima, profanata per la terza volta in due mesi, l'inchiesta di Fanpage sui militanti di Gioventù nazionale che inneggiano a Mussolini e gridano "Sieg Heil", l’aggressione fisica di un deputato, il segno della Decima Mas e l'urlo "Presente!" fatti nell'aula di Montecitorio: questi sono i fatti accaduti in meno di una settimana.
Ci accusano di parlare sempre di fascismo e di antifascismo ed è vero. Non passa giorno infatti che la destra non faccia o dica cose gravissime che non possono essere trascurate. Tacere infatti sarebbe complice. E' il tentativo di normalizzare metodi, linguaggi, atteggiamenti inaccettabili in una democrazia matura, e che hanno una matrice chiara e inequivocabile e sui quali la presidente del Consiglio, che ufficialmente celebra Matteotti, non dice una sola parola finendo per farsi isolare nei consessi internazionali. Com'è accaduto ieri a Bruxelles dove la Commissione europea non ha potuto che condannare "la simbologia fascista", definendola "non appropriata" e "moralmente sbagliata".
Quanto dobbiamo aspettare, ancora, prima di sentire da Giorgia Meloni e dai ministri del suo partito parole chiare di condanna e presa di distanza da fatti del genere? O dobbiamo pensare che la sintonia e l’affinità siano tali da coprire tutto? E per questo proprio non riescono a dichiararsi antifascisti, nonostante abbiano giurato sulla Costituzione antifascista?". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Commissariare organizzazione è il minimo per chi giura su Carta
“Meloni riferisca in aula sull'inchiesta su Gioventù nazionale di Fanpage. Non parliamo di Casapound e altre organizzazioni di estrema destra che andrebbero sciolte in questo Paese, ma dell'organizzazione giovanile ufficiale del principale partito di maggioranza e pagata e finanziata da FdI, elogiata in più occasioni anche da Giorgia Meloni e dentro la quale si scelgono i futuri candidati. Non c’è uno dei dirigenti di Fratelli d’Italia che ha chiarito, tranne Trancassini, che ha annunciato querele. Ma Trancassini dovrebbe denunciare i suoi. Perché si tratta di continua e consapevole apologia di fascismo, reato che nel nostro Paese va perseguito. Meloni venga in aula e chiarisca, ci dica se prende distanze da quello che emerge, se commissaria quella organizzazione. È il minimo sindacale per chi ha giurato sulla costituzione nata dall'antifascismo. Su questo noi non consentiremo mai ambiguità”.
Lo ha detto a nome del Gruppo del Partito Democratico, in apertura della seduta pomeridiana della Camera, il deputato dem, Matteo Orfini.
“Dalla video inchiesta di Fanpage emerge chiaramente il tentativo di mostrare la doppia identità di Gioventù nazionale: quella ufficiale ‘vanto della leader Meloni’ di giovani leve impegnate in politica che si mostrano moderate davanti ai giornalisti e la ‘dimensione comunitaria’ dove questi stessi giovani inneggiano al fascismo, fanno il saluto romano, urlano ‘duce’ e ‘sieg heil’, rimpiangono l’operato dei terroristi neri NAR, cantano ‘boia chi molla’ identificandosi come ‘camicie nere’ e ‘camerati’. Dalle immagini emerge anche l’intenzione di alcuni esponenti di Gioventù nazionale di voler finanziare l’organizzazione utilizzando come escamotage l’attivazione, con altro ente, di un programma di servizio civile finanziato dallo Stato”. Questo è parte del testo del question time a Piantedosi con cui la segretaria del Pd, Elly Schlein, la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga e tutto il gruppo del Pd chiedono al ministro dell'Interno “di intervenire per impedire ogni forma di propaganda legata al fascismo, alla sua apologia e se sia vero che all'interno dell'organizzazione politica giovanile di cui ni premessa operino volontari del Servizio Civile Universale, in palese violazione della legge”.
"Dopo quattro giorni dall'uscita dall'inchiesta di Fanpage che abbiamo visto a Piazza Pulita, in cui si vedono e si sentono i militanti di Gioventù nazionale inneggiare al duce, manifestare nostalgia per i Nar e perfino urlare "Sieg Heil", Giorgia Meloni non ha ancora detto una parola. Né un biasimo, né una presa di distanza: niente di niente. Cosa dirà, oggi, agli altri leader europei che incontra per decidere degli equilibri dell'Ue?
Farà finta di niente anche con loro come sta facendo con l’opposizione in Italia che da giorni le chiede conto?
Davanti alle scene che abbiamo visto, Scholz, come altri, ha tutte le ragioni di definire Meloni "di estrema destra": se la sua base, il vivaio di Fratelli d'Italia si riunisce attorno al fuoco cantando le canzoni del regine fascista, come altro possiamo definirla? Ci sono solo due possibili modi: fascista o, quanto meno, di estrema destra". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“È vero che le associazioni giovanili di Fdi impiegano per la propria attività operatori volontari del servizio civile nazionale?” Lo chiede la deputata democratica, Lia Quartapelle, che sottoporrà il quesito in parlamento a seguito di quanto sembra emergere dall’inchiesta di Fanpage dal titolo “gioventù meloniana”. “Il servizio civile nazionale che sottostà al dipartimento della presidenza del ciancio dei ministri, e che è quindi sotto diretta responsabilità della presidente Meloni, consiste nella scelta volontaria di dedicare fino a un anno della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio. Non è prevista la possibilità di operare all’interno di partiti politici. Se quanto riportato da Fanpage fosse confermato sarebbe molto grave anche alla luce delle attività che appaiono a tutti gli effetti finalizzate all’apologia del fascismo”.
"I fatti che emergono dall'inchiesta di Fanpage sull'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia e la sua articolazione a Roma sono inquietanti e richiedono risposte chiare e immediate. Stiamo depositando un'interrogazione parlamentare per chiedere che sia fatta immediata chiarezza. Se confermate, le accuse che emergono dall'inchiesta richiedono risposte in primis dalla presidente Meloni, tanto sull'aspetto politico della vicenda che su eventuali implicazioni legate al finanziamento dell'organizzazione giovanile. Sono gravissimi i linguaggi violenti e razzisti, è inaccettabile che un'organizzazione giovanile possa organizzare manifestazioni in cui si fa apologia di fascismo". Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.
"L'inchiesta di Fanpage andata in onda su La7 a Piazza Pulita è inquietante. Inni al Duce, a Hitler, ai NAR. C'è tutto il peggio della nostra storia. I miti di molti giovani di gioventù nazionale sono i responsabili di eccidi, torture, violenze, omicidi, stragi. Non c'è persona che non abbia visto quel servizio e abbia detto "che schifo". Ma da Giorgia Meloni e dagli esponenti del suo partito solo silenzi incomprensibili. Perché non riescono a dire che quella roba è vergognosa e verrà punita ed espulsa dal partito? Perché non riescono a dire che non hanno niente a che fare con quelle parole di morte e violenza? Perché non riescono a chiarire che non c'è nessuna doppia morale e che non sono democratici di giorno e fascisti di notte? La risposta purtroppo sta proprio nell'inchiesta: quei giovani sono indottrinati, portati da adulti sulla strada dell'ideologia fascista. Con la solita codardia, tipica: gli viene detto di non parlarne con i giornalisti, di non fare foto e video mentre si inneggia al fascismo. Il silenzio di Giorgia Meloni allora diventa chiaro, lampante, illuminante". Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del PD, in una nota commenta l'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale.
“Fanpage alza il velo sull’’inquietante realtà che gravita attorno al movimento giovanile di Fratelli d’Italia che, da quanto riportato nell’inchiesta giornalistica, sembrerebbe inneggiare e promuovere il
fascismo anche attingendo impropriamente fondi dalle casse dello stato. Nell’inchiesta vi sono diversi aspetti che, se confermati, dovranno essere chiariti dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, a partire dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dell’organizzazione giovanile che parlano di un escamotage per utilizzare dei fondi del servizio civile per finanziare attività politiche e campagne di propaganda e apologia del fascismo. Presenteremo un’interrogazione parlamentare a riguardo” così in una nota il responsabile sicurezza del Pd, l’ex vice ministro degli interni, Matteo Mauri.