“Dobbiamo compiere tutti insieme uno sforzo fondamentale. Poiché condividiamo il giudizio su Hamas, anzi noi siamo forti come Unione europea di essere stati coloro che hanno dichiarato per primi Hamas organizzazione terroristica, rivelata la natura di Hamas, a questo punto la lotta contro Hamas non possiamo delegarla soltanto ad Israele. Ma è una lotta che deve condurre la comunità internazionale con due linee politiche, che peraltro avevamo condiviso con il governo, che noi richiamiamo alla coerenza: isolamento politico e internazionale di Hamas e separazione netta di Hamas dalla causa palestinese. Perché noi abbiamo chiesto all’Anp, per quanto debole e delegittimata, di prendere le distanze da Hamas. La tregua umanitaria serve a isolare sul piano internazionale Hamas e ad evitare di infiammare le piazze arabe sulla catastrofe umanitaria che si sta realizzando a Gaza. La comunità internazionale, allo stesso tempo, deve farsi carico della causa palestinese e della soluzione ‘due popoli, due Stati’, perché questo svuota e separa definitivamente Hamas dalla causa palestinese. Da lì deriva anche la sicurezza stessa di Israele, che Netanyahu in questi anni e non solo il 7 ottobre non è stato in grado di garantire, nonostante fosse la sua promessa”.
Così il deputato e responsabile Esteri del Pd, Giuseppe Provenzano, a Omnibus su La7.
"Nella sua conferenza stampa, il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha fatto cenno a trattative per liberare gli ostaggi, ma solo ad azioni militari, al punto che i familiari hanno chiesto l'intercessione dei leader degli altri Paesi. Ha rigettato gli appelli ad un cessate il fuoco umanitario senza fare alcun riferimento ai soccorsi necessari alla popolazione civile di Gaza, ridotta allo stremo e in preda alla fame tanto da assaltare i magazzini dell'Onu in cerca di cibo.
Guerra e solo guerra: non c'è spazio per altro nei discorsi di Netanyahu.
Così non si fa che alimentare sentimenti di odio che tolgono qualsiasi spazio e qualsiasi speranza ad una necessaria fine del conflitto e a una prospettiva di pace". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Mi auguro che la manifestazione per tutelare tutta la popolazione civile nel conflitto in Medio Oriente, prevista per oggi in piazza dell'Esquilino alle 18.30 sia molto partecipata.
C'è un grande bisogno di riportare al centro del dibattito i temi della pace in un periodo in cui, invece, viviamo grandi tensioni e conflitti, a Gaza come in Ucraina e in tanti altri posti nel Mondo.
L'iniziativa di oggi è convocata da Amnesty International e AOI (Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale) e hanno aderito decine di altre associazioni: una società civile che non si stanca mai di chiedere la fine di ogni conflitto e il rispetto dei diritti umani in ogni angolo del Pianeta. Purtroppo non potrò esserci per impegni già presi da tempo e mi auguro che sia un'occasione di riflessione senza tentativi di strumentalizzazione né di esasperazione dei toni. Spero pure che partecipino numerosi altri esponenti politici e, nel rispetto della natura civica dell'appuntamento, si dia in questo modo un segnale chiaro e inequivocabile sulla volontà, anche della politica, di adoperarsi per affermare la pace". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"L'Ue si faccia promotrice di un percorso che porti, prima di tutto, a un cessate il fuoco umanitario, come chiesto anche dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, e che dia il via a un nuovo processo di pace.
La proposta del ministro degli Affari esteri spagnolo, José Manuel Albares, di una conferenza internazionale per la pace e di una tregua per fermare il conflitto nella striscia di Gaza è la via giusta da seguire.
A Gaza la situazione è gravissima: ad oggi si contano 5.300 morti, di cui il 70 per cento donne e bambini, e più di 18mila feriti. I dispersi sotto le macerie sono oltre 1500 di cui 830 bambini. Inoltre, sarebbero 12 gli ospedali e 32 i centri sanitari fuori servizio a causa degli attacchi mirati e della mancanza di carburante.
Difendersi dal terrorismo di Hamas è sacrosanto, ma non può voler dire colpire i civili, gli ospedali e i luoghi di culto, ridurre allo stremo la popolazione, distruggere quasi la metà delle abitazioni della Striscia e sfollare oltre 1 milione di persone su una popolazione di 2 milioni e 200mila abitanti.
Liberare gli ostaggi, fermare l’uccisione di civili e rifornire Gaza dei beni di prima necessità sono le priorità assolute". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"L'apertura del valico di Rafah, tra l’Egitto e Gaza, oggi, è una buona notizia attesa da tempo. Chiaramente venti convogli di aiuti sono del tutto insufficienti a soccorrere i 2 milioni e 200mila abitanti della striscia e per questo bisogna adoperarsi perché il passaggio non cessi .
Come dice il segretario generale dell'Onu António Guterres, serve un cessate il fuoco umanitario immediatamente. A Gaza la situazione peggiora di ora in ora: nei 14 giorni trascorsi dall'atroce e spietato attacco di Hamas al rave in Israele e al rapimento degli ostaggi, a Gaza, secondo i dati Ocha, si registrano 4.137 morti, tra cui 1.524 bambini e bambine e 13.000 feriti.
Nella Striscia manca tutto: viveri, medicine, acqua, carburante. È indispensabile dunque garantire un flusso continuo di aiuti tale da evitare il disastro totale e sostenere lo sforzo di chi opera in quel difficile contesto, incluse le associazioni e le Ong italiane che a Gaza da anni soccorrono i civili". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
“Apprezziamo le parole del ministro Tajani, ma chiediamo al governo uno sforzo in più per evitare che il Medio Oriente possa diventare un drammatico detonatore di violenza e terrore, che mette a rischio la sicurezza degli ebrei, dei palestinesi e la nostra. Ieri c’è stato il Consiglio Ue dei 27. Chiediamo che l’Italia sia all’altezza della sua storia, moltiplichi gli sforzi diplomatici per fermare l’escalation e rilanci la prospettiva dei due Popoli e due Stati, unica soluzione possibile. Israele ha diritto a esistere e difendersi, e teniamo alta l’allerta sull’antisemitismo. Ma quel diritto si esercita nel rispetto del diritto internazionale e umanitario. Bisogna colpire i terroristi di Hamas, non punire collettivamente i palestinesi, che hanno il medesimo diritto a esistere. I crimini di guerra vanno denunciati e condannati sempre. Il rispetto del diritto internazionale deve valere sempre. Oggi condanniamo la Russia per l’attacco terroristico a Zaporizhzhia. Se vogliamo preservare la credibilità dei nostri principi, non possiamo reiterare in Medio Oriente doppi standard, doppie morali. La morale dell’umanità è una sola. C’è un confine, invalicabile, tra giustizia e vendetta. Noi dobbiamo presidiare quel confine, da lì passa la nostra civiltà”.
Così il deputato e responsabile Esteri del Partito Democratico, Giuseppe Provenzano, replicando in Aula al ministro Tajani nel corso del Question Time alla Camera. Nell’illustrazione del Q/T, Provenzano ha denunciato come a Gaza sia “in corso una catastrofe umanitaria. È necessaria l’apertura immediata di corridoi per la salvaguardia dei civili e la creazione di ‘safe zones’ che includano scuole e ospedali. Assedio e bombardamenti hanno causato oltre 3 mila vittime e 12.500 feriti. La strage di civili all’ospedale Al Ahli - ha aggiunto - impone a questo Parlamento un messaggio, forte, unitario, di solidarietà al popolo palestinese e a chi lo rappresenta. Che non sono i terroristi di Hamas”.
"Giunge in queste ore la notizia che l'ospedale Al-Ahli Arabi, gestito dalla Chiesa battista americana a Gaza City, sia stato bombardato.
Sembrerebbe che ci siano almeno 500 morti. Oggi anche due campi profughi di Gaza sono stati colpiti con decine di morti e feriti.
Dal 7 ottobre sono stati uccisi 15 giornalisti, abbattute le scuole dell'Unrwa e numerosi funzionari dell'Unrwa stessa sono morti sotto gli attacchi.
Condanniamo l'uso indiscriminato della violenza contro i civili, le scuole, gli ospedali, le ambulanze, gli operatori umanitari . Condanniamo la punizione collettiva di un intero popolo: questa è barbarie. È una modalità che non può essere mai usata da uno Stato di diritto.
I dati di ieri parlavano di oltre 2800 morti civili a Gaza: un numero che oggi è drammaticamente cresciuto.
Tutto questo non può essere tollerato dalla comunità internazionale, è indispensabile che si ponga fine a questi crimini anche attraverso una missione urgente del Segretario generale dell'Onu António Guterres e della Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i bambini e i conflitti armati, Virginia Gamba". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel Mondo.
A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria. La Striscia ha urgente bisogno di aiuti umanitari per non far pagare alla popolazione palestinese il prezzo dell’attacco terroristico indiscriminato di Hamas. È necessaria l’apertura immediata di corridoi per la salvaguardia dei civili e la creazione di “safe zones” che includano scuole, ospedali e altre strutture di uso pubblico. Per questo domani durante il Question time chiederemo al ministro degli Esteri quali iniziative internazionali ha assunto il Governo per garantire il pieno rispetto dei principi del diritto internazionale umanitario e per garantire l’incolumità dei civili palestinesi e dei nostri cooperanti e ristabilire le loro condizioni di operatività.
Così una nota del Gruppo Pd Camera.
Gaza prigione a cielo aperto, dobbiamo salvare i civili
“La situazione dell’Italia e dell’Europa rispetto alla guerra fra Israele e Palestina è molto delicata. Dopo la guerra russa ucraina e tutta la situazione del nord africa con tunisia e sudan, con il tema dell’immigrazione e delle mancate politiche di integrazione, e la tensione molto alta fra Kosovo e Serbia che spesso viene sottovalutata, noi come Italia e come Europa ci ritroviamo in una condizione di estremo pericolo. Un intervento militare a ridosso del Libano, dove sono coinvolti circa 1500 militari italiani, potrebbe portare a conseguenze disastrose e inimmaginabili”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, ospite di Agorà su Rai tre.
“Va fatto un lavoro strutturato per isolare Hamas, combatterla militarmente, creare corridoi umanitari per i civili, condannare Hamas in modo netto cosi come tutta la comunità internazionale ha fatto, ma soprattutto dobbiamo isolare pesantemente l’azione terroristica di Hamas - ha aggiunto Graziano -. Oggi il problema del popolo palestinese è esattamente Hamas. Lo stesso fatto che non hanno fatto evacuare la popolazione e la vogliono utilizzare come scudo umano è segno di un’azione folle, di un posizionamento ideologico terroristico al pari dell’Isis”, ha spiegato il dem.
“Ci vuole un grande sforzo di diplomazia internazionale per isolare Hamas, costruire corridoi umanitari per fare uscire i civili da Gaza che è diventata una prigione a cielo aperto”, ha concluso Graziano.
Hamas intende usare i palestinesi come scudo'
"Se l'esercito israeliano entrerà a Gaza, come pare che avverrà, bisogna prima mettere in salvo i civili. A Gaza ci sono circa 900mila bambini e tante persone che non hanno nulla a che vedere con i miliziani di Hamas. E' necessario aprire i corridoi umanitari: a questo sta lavorando la comunità internazionale. E' di questa mattina la notizia che Al-Sisi, dopo l'intervento del segretario di Stato americano Blinken, avrebbe accettato di aprire il corridoio al valico Rafah non solo per far entrare aiuti umanitari, ma anche per far uscire dalla Striscia di Gaza". Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini, presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Il rifiuto di Hamas di consentire l'uscita dei civili da Gaza perché poi, secondo loro, non sarebbe più permesso il ritorno, nasconde, anche, l'uso cinico che i miliziani intendono fare della popolazione palestinese come scudo per le loro operazioni. E' l'ennesima conferma che, nei fatti, sono nemici del proprio popolo e stanno giocando una partita di potere per allargare la leadership. E' ovvio - aggiunge Boldrini - che si debba colpire Hamas, ma non i civili. Le pressioni della comunità internazionale devono riuscire in questo intento e nella liberazione degli ostaggi". Chi, come alcuni esponenti della destra, sta sostenendo che sia legittimo l'assedio totale a Gaza, con l'utilizzo indiscriminato delle armi contro la popolazione civile, anche se al di fuori del diritto internazionale, cosa pensa di ottenere? L'uccisione di quasi un milione di bambini che vivono a Gaza? Sarebbe esattamente questa - conclude la deputata - la ricetta per continuare ad alimentare il conflitto, l'odio e la distruzione e allontanare ogni prospettiva di rilanciare il dialogo".
“La condanna al terrorismo, la solidarietà a Israele, riprendere al più presto un'iniziativa politica e diplomatica, per isolare Hamas nei Paesi della regione, sono i punti sui quali abbiamo concentrato la nostra iniziativa in Parlamento. Poi c’è l'attenzione all'aspetto umanitario. La risposta di Israele deve tenere conto del diritto internazionale: ci devono essere dei corridoi e aiuti umanitari che arrivino alla popolazione di Gaza, che non deve essere messa nelle condizioni di sostenere Hamas”. Lo ha detto la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri, intervistata sul sito web dei deputati Pd.
“Per quanto possa apparire lunare in questo momento – ha concluso Quartapelle - in cui vediamo continue immagini di morti da un lato e dall'altro, noi pensiamo che la strada politica che si può riprendere prima possibile, è una strada che deve riguardare il diritto ad esistere, la sicurezza di Israele, insieme al riconoscimento della statualità e della rappresentanza politica dei palestinesi”.
"Da giorni è cominciata una vera e propria opera di discredito e diffamazione nei miei confronti per la mia posizione sulla questione israelo-palestinese: condanna nettissima ad Hamas, comprendere come si sia potuti arrivare a questo punto, puntare alla de-escalation per fermare il bagno di sangue e chiedere il rispetto del diritto umanitario e dell'incolumità dei civili nella risposta da parte di Israele. Ripresa del dialogo tra le due parti troppo a lungo abbandonato. Posizione ribadita anche nella Risoluzione del pd votata alla Camera.
Dopo il terribile e feroce attacco di Hamas che ho immediatamente condannato senza riserve, hanno cominciato subito con illazioni in qualche articolo. Poi, ieri sera, l'incredibile fuoco incrociato durante la puntata di "E' ancora Cartabianca" in cui il direttore Alessandro Sallusti e l'onorevole Giovanni Donzelli si sono spalleggiati accusandomi di essere vicina a organizzazioni che finanziano Hamas e perfino di essere l'ispiratrice di irripetibili frasi pro-Hamas pronunciate in un liceo milanese: una tesi che ha lasciato allibita non solo me, ma anche altri come Andrea Scanzi, che ringrazio per la solidarietà che mi ha espresso.
Oggi un articolo sull'home page del Giornale in cui, associando la mia foto a quel titolo, si lascia intendere che io abbia a che fare con finanziamenti ai terroristi. Questa è vergognosa diffamazione. Solo dopo aver comunicato alla redazione che avrei passato tutto ai miei legali, la foto è stata rimossa.
Non è accettabile che, in questo Paese, non ci sia spazio per l'analisi e per il ragionamento perché a chi lo fa viene immediatamente attribuita un'etichetta pro o contro qualcuno. La politica non è tifo da stadio e non può fermarsi alla cronaca: ha il dovere di capire, argomentare, contestualizzare i fatti altrimenti non può intervenire sulle cause né prevenire ulteriori effetti drammatici.
Parlare di quello che sta succedendo in Israele e a Gaza a colpi di slogan e frasi ad effetto, cercando solo di screditare chi la pensa diversamente, nasconde una povertà di conoscenza e di capacità politica ormai troppo diffusa anche tra chi influenza l'opinione pubblica e tra chi ha il dovere di prendere decisioni importanti.
Non riuscirete a trascinarci su questo misero piano, non ci zittirete urlando e tentando di dileggiarci.
Mettetevi il cuore in pace". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Sono ore di angoscia per tutti noi che osserviamo quanto sta accadendo in Israele e a Gaza, e a nome del Pd ci teniamo ad esprimere la massima solidarietà allo Stato di Israele, vittima di un attacco terrorista e a tutte le vittime della violenza di questi giorni e a chi vive ore cariche di preoccupazione per gli ostaggi". Lo ha detto, prendendo la parola nell'aula della Camera e intervenendo sull'ordine dei lavori, la vicepresidente della commissione Esteri e deputata Pd, Lia Quartapelle. "Ci teniamo a condannare fermamente il terrorismo di Hamas di matrice fondamentalista, islamista, che ha colpito con violenza Israele in un giorno di festa nazionale senza farsi nessuno scrupolo - ha aggiunto la deputata Dem -. Chiediamo un'informativa urgente del ministro Tajani. Vogliamo sapere che cosa sta facendo il governo per evitare un'escalation regionale che preoccupa molto e per favorire qualsiasi tentativo di mediazione per stemperare la tensione" ha concluso Quartapelle.