12/01/2024 - 11:44

“La mia è una soddisfazione condizionata, posto che ancora nulla di concreto mi è stato appunto riferito dalla sottosegretaria, che ringrazio. La sollecitazione di questa interpellanza mi è giunta dal territorio che però, e vorrei che questo fosse il messaggio trasmesso anche al governo e alla Regione FVG, deve essere assolutamente coinvolto e non sempre è accaduto. Tra le varie ipotesi, c'è quella di un ripristino immediato per quanto precario e provvisorio che garantisca di poter di nuovo avere questo collegamento transfrontaliero prima possibile. Bene si intervenga immediatamente. È chiaro che poi devono essere fatti quegli interventi strutturali, originariamente previsti e non effettuati, nella consapevolezza che il Land Carinzia i suoi di compiti li ha già svolti. L’ipotesi di costruire un tunnel pare essere stata scartata per via dei tempi e dei costi. La scelta sarà probabilmente quella di un percorso alternativo”. Così la deputata dem Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, ha replicato oggi in Aula alla sottosegretaria di Stato al ministero dell’Interno, Wanda Ferro, la quale ha risposto all’interpellanza urgente a prima firma Serrachiani e sottoscritta anche da Andrea Casu, sul ripristino della strada statale 52 bis “Carnica”.

“Aggiungo – ha sottolineato l’esponente dem - che quel territorio è particolarmente caro e anche importante per tutto il nostro Paese, perché quello è uno dei luoghi della Grande Guerra, dove tanti italiani hanno perso la vita, il luogo dove è forte la storia delle nostre portatrici carniche. Ma non è solo il luogo della storia e della memoria, è anche un passaggio transfrontaliero importantissimo per l’economia della Regione FVG, dell’intero nord-est e del Paese tutto, per il nostro turismo e per le merci. Quindi mi auguro che su questa infrastruttura ci sia la massima attenzione da parte del governo”.

“Noi – ha concluso Serracchiani - monitoreremo costantemente questa situazione, per cui posto che il ministero delle Infrastrutture è anche ente vigilante di Anas, mi auguro che questo serva a sollecitare un'iniziativa da parte di Anas in tempi celeri e che finalmente si sblocchi una situazione che per troppo tempo è stata tenuta chiusa in un cassetto”.

01/12/2023 - 13:24

“La prosecuzione dell’attività della Holostem di Modena, centro di ricerca per lo sviluppo, la produzione, la registrazione e la distribuzione di prodotti per terapie avanzate basati sulle colture di cellule staminali, dopo l’acquisizione del 65% della stessa da parte della Fondazione Enea Tech e biomedical, controllata del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è una buona notizia ma non esaustiva delle urgenze e delle necessità. Il tema non è solo aprire il centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari e Holostem ogni mattina e conservare, il pur legittimo posto di lavoro, a tecnici e ricercatori ma che l’attività svolta di entrambe le realtà possa continuare a dare certezze e speranze a migliaia di bambini e adulti farfalla e alle loro famiglie attraverso l’evoluzione della terapia genetica a partire dall’utilizzo di un farmaco, l’Holoclar, autorizzato in ambito europeo, prodotto a Modena. Occorre dunque uscire da una situazione di vaghezza e dare concretezza operativa, con adeguate risorse a disposizione, alla fase del trapasso della governance aziendale e all’avvio del nuovo piano industriale. Le risposte ricevute questa mattina, in Aula alla Camera, dal Governo, a seguito di una interpellanza urgente firmata insieme alla collega Guerra e ad altri deputati del del gruppo del Pd, sono un primo importante passo per la continuità non fugano i dubbi sul percorso e sui tempi rispetto agli impegni assunti. Serve di più. Perché si può tergiversare su tutto ma non sulla sofferenza delle persone e dei bambini in modo particolare. È a loro che occorre dare risposte lontano da logiche di parte. Per questo continueremo a vigilare perché il tempo non passi invano e si continui a lavorare, nella nuova azienda, a Modena per rispondere agli interessi generali della collettività e a garantire il diritto alla salute di tanti concittadini. Un Paese civile non può non investire in ricerca perché le malattie possono essere anche rare ma ciò che non può essere raro è l’impegno dello Stato”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

10/11/2023 - 16:12

Siamo molto preoccupati dopo i ritardi di 10 mesi sul ferrobonus per i tagli presenti in manovra. Se è una scelta di indirizzo, va nella direzione totalmente opposta rispetto agli impegni del governo agli obiettivi comunitari e alle necessità che abbiamo in questo momento, perché il tema dell'intermodalità è decisivo per un comparto che riguarda milioni di lavoratori, centinaia di migliaia di imprese e che ha necessità di avere dei segnali chiari di strategie e di investimento. Altra questione da affrontare è il rincaro dell'energia che non può essere scaricato sui soggetti che sono chiamati a fornire servizi. Chiediamo al governo una politica chiara di interventi per il trasporto ferroviario inserito nella logica di uno sviluppo del trasporto intermodale, di quella grande piattaforma logistica naturale che è l'Italia. Auspichiamo un confronto quotidiano su tutti i temi con tutti gli operatori del sistema, attraverso un tavolo tecnico e l’avvio di un dialogo con tutti i soggetti e le istituzioni anche locali chiamate sul territorio allo sviluppo dell’intermodalità. Se c’è un aspetto di cui non abbiamo davvero bisogno, è la valutazione sul trasporto merci a compartimenti stagni, come se esistessero dei blocchi che devono essere gestiti singolarmente perché poi le merci non si muovono a compartimenti stagni, si muovono grazie alle navi, ai treni e ai mezzi dell'autotrasporto insieme. E lasciare indietro il trasporto ferroviario, rispetto alla media europea, è un errore imperdonabile che non possiamo permetterci. Pertanto se nella pianificazione non teniamo conto di questa integrazione e addirittura diamo segnali devastanti come potrebbe essere la riduzione della missione 2.3 del Bilancio dello Stato, attualmente prevista nello stato di previsione MIT, sull’autotrasporto e l’intermodalità di 235,7 milioni di euro, rischiamo di non perdere competitività in quella che invece può essere una delle grandi mission del nostro paese nei confronti dell'Europa e del mondo. Quindi per non perdere questa occasione serve aprire subito il confronto con tutti gli operatori e creare finalmente dei luoghi per coinvolgerli.”

Così il deputato Pd Andrea Casu nel corso dello svolgimento in Aula di un’interpellanza urgente al governo sul trasporto intermodale delle merci, di cui è primo firmatario insieme alla presidente del Gruppo Pd Chiara Braga, ai capigruppo Pd delle commissioni Trasporti e Ambiente Barbagallo e Simiani, e ai deputati dem Bakkali, Ghio, Morassut, Curti, Ferrari, Scarpa.

10/11/2023 - 13:15

“La fame di personale della nostra pubblica amministrazione che da oggi al 2033 vedrà 1 milione di persone andare in pensione richiede sia lo scorrimento delle graduatorie in corso di validità sia nuovi concorsi. L’alternativa non è tra gli uni e gli altri ma tra fare entrambi per rafforzarla e rinnovarla o mandarla a sbattere. L’unità dei sindacati e dei comitati dimostra come su questo tema si possa costruire una larga condivisione politica e sociale. Ringraziamo il governo per aver detto oggi in Aula di volersi impegnare a dare seguito agli impegni assunti in Parlamento grazie ai nostri emendamenti  e ordini del giorno votati insieme da maggioranza e opposizione per le convenzioni e la riduzione delle tempistiche. La cosa veramente importante da capire ora e che non siamo ancora riusciti a cogliere nella risposta del governo però è sul futuro. Delle 340 mila assunzioni previste dal ministro Zangrillo nel 2023 e 2024 quante arriveranno attraverso gli scorrimenti? In quali settori e relativamente a quali concorsi? Continueremo a sollecitare la maggioranza ad offrire una risposta chiara a questa domanda indispensabile per programmare ogni futura azione politica e istituzionale sul tema”. Con queste parole il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd, ha replicato oggi in Aula alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Giuseppina Castiello, la quale ha risposto all’interpellanza urgente a prima firma Casu e sottoscritta anche da Chiara Braga, Arturo Scotto, Simona Bonafè, Anthony Barbagallo, Nicola Carè, Piero De Luca, Federico Fornaro, Emiliano Fossi, Gian Antonio Girelli, Stefano Graziano, Chiara Gribaudo, Marco Lacarra, Mauro Laus, Ilenia Malavasi, Irene Manzi, Maria Stefania Marino, Matteo Mauri, Ubaldo Pagano, Fabio Porta, Debora Serracchiani, Marco Simiani, Toni Ricciardi, Silvia Roggiani e Marco Sarracino, sulle gravi carenze di personale nella PA evidenziate dal Piano integrato di attività e organizzazione (Piao 2023).

“Al governo - ha concluso Casu - avevamo rivolto tre domande: quali siano state le iniziative messe in campo dal governo per stipulare le convenzioni nel tempo più rapido possibile come ci siamo impegnati insieme a fare 5 mesi fa; quali sono le iniziative messe in campo per accelerare e semplificare le procedure di scorrimento delle graduatorie, come ci siamo impegnati collettivamente a fare tre mesi fa e quale sia il numero complessivo di assunzioni previste per assistenti e funzionari nell'anno 2023/2024 da parte delle amministrazioni centrali e delle agenzie, attraverso l'utilizzo delle graduatorie Ripam in corso di validità, sulla base delle gravi carenze di organico già formalmente dichiarate dalle amministrazioni con la pubblicazione dei Piao 2023”.

10/11/2023 - 13:14

"Oggi ho illustrato alla Camera l'interpellanza urgente, a mia prima firma, sulla crisi de La Perla. L'inaffidabiltà della proprietà appare sempre più evidente, anche a fronte della avvenuta liquidazione in Gran Bretagna della società madre, La Perla Management Limited, di cui abbiamo avuto notizia ieri e che risale allo scorso 3 novembre. Come già al tavolo di crisi di lunedì registro una forte sintonia fra le istituzioni (Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Governo) in una iniziativa volta a garantire insieme ai posti di lavoro la permanenza in Italia di un presidio produttivo di grande valore e di un marchio fondamentale per il Made in Italy. Confermo la mia solidarietà ai lavoratori e ringrazio loro e le organizzazioni sindacali per la mobilitazione che stanno mettendo in campo, con grande impegno e senso di responsabilità. Continuiamo a lavorare insieme uniti, fra i diversi livelli istituzionali e fra tutte le forze politiche. Una unità fondamentale per rendere efficace la nostra azione". Così Andrea De Maria, deputato.

10/11/2023 - 13:12

“Non possiamo non evidenziare che grazie all'iniziativa assunta oggi dal Pd, abbiamo parlamentarizzato l'affaire FS. Fino ad ora è stato un susseguirsi di indiscrezioni, articoli, supposizioni. Gli italiani hanno diritto di sapere! E' insopportabile che l'iniziativa sia dovuta venire dalle opposizioni e il governo, invece, non abbia sentito ii bisogno di un confronto preliminare, sereno, democratico con il Parlamento sul destino di FS. Se da un lato c’è il governo impelagato nelle segrete stanze dall'altra c'è un Paese che aspetta risposte concrete sulle infrastrutture. Con sempre maggiori diseguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese. Come nella mia terra: la Sicilia. Dove la gente deve fare i conti con treni in ritardo o soppressi e tariffe in aumento”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, ha replicato oggi in Aula alla sottosegretaria di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, la quale ha risposto all’interpellanza urgente a prima firma Barbagallo e sottoscritta anche da Casu, Bakkali, Ghio, Morassut, Serracchiani, Orlando, Cuperlo, Porta, Lai, Lacarra, Provenzano, Stumpo, roggiani, Amendola, D'Alfonso, De Luca, Malavasi, De Maria, Gnassi, Graziano, Zingaretti, Andrea Rossi, Fassino, Peluffo, Fornaro, Ubaldo Pagano, Fossi, Marino, Scotto, Forattini, Toni Ricciardi, Bonafè, Iacono, Girelli, Curti, Gribaudo e Berruto, sulla privatizzazione di Fs.

“II governo - ha proseguito l’esponente Pd - non puo vendere asset fondamentali per fare cassa. L’operazione, oltre che essere infruttuosa rispetto all’esiguità della cifra che ne deriverebbe, non porterebbe neanche a un miglioramento in termini di performance o di sviluppo del settore, ma, al contrario, c'e il serio rischio di danneggiare una delle poche aziende sane e in utile del Paese. La risposta ‘tattica’ del governo non ci soddisfa per nulla. La natura statale di FS è il modo migliore per garantirne il controllo anche rispetto alle tratte sociali, ai collegamenti con le aree interne, alla sfida della sostenibilità, agli investimenti nel Mezzogiorno, a colmare il gap con la parte meno infrastrutturata del Paese che rappresentano la mission di una azienda di Stato. Fermatevi finché siete in tempo. II Pd, dentro e fuori il Palazzo sarà contro questo disegno scellerato”. 

“Al ministro - ha concluso Barbagallo - avevamo chiesto quale siano le intenzioni del governo sull’ipotesi di immissione in borsa del 40 per cento di quote di Ferrovie dello Stato e se intenda garantire l'interesse nazionale evitando in ogni modo la privatizzazione della rete ferroviaria, tutelandone, in tal modo, la funzione strategica per il Paese”.

09/11/2023 - 10:48

Domani in Aula alla Camera il Governo risponderà alla mia interpellanza urgente sulla vertenza La Perla. Fondamentale che le istituzioni siano unite. Per difendere i posti di lavoro e un marchio così prezioso per il Made in Italy.

Lo scrive su X Andrea De Maria, deputato Pd.

06/11/2023 - 18:17

"Ho partecipato oggi pomeriggio al tavolo di crisi per "La Perla" al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Purtroppo la totale mancanza di risposte concrete da parte di chi era presente per la proprietà, peraltro accompagnata da generiche ed inaccettabili dichiarazioni su esuberi di personale, conferma tutte le preoccupazioni che abbiamo manifestato come deputati e senatori PD in una interpellanza parlamentare depositata questa mattina. E conferma le ragioni della mobilitazione dei lavoratori e delle loro Organizzazioni Sindacali. Le istituzioni  unite devono assumere tutte le iniziative necessarie per garantire la continuità produttiva e la difesa di un marchio così prezioso per il Made in Italy, di fronte ad una proprietà evidentemente gravemente inadempiente. Questo abbiamo chiesto al Governo nella nostra interpellanza e questa necessità risulta più che mai evidente dopo la riunione di oggi pomeriggio.". Così Andrea De Maria, deputato PD.

27/10/2023 - 13:07

"Salvini ossessionato solo dal Ponte sullo Stretto"

Il settore della logistica e del trasporto ferroviario delle merci costituisce un comparto economico imprescindibile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, «circolarità» dell'economia, sostenibilità della circolazione delle merci e integrazione tra le diverse modalità di trasporto. Tuttavia, in Italia, tale settore rappresenta una quota ancora minoritaria in riferimento al complesso della mobilità delle merci in Europa. Sono necessari investimenti ed interventi mirati per sostenere la competitività della logistica e del trasporto ferroviario delle merci che risulta decisivo per concorrere sui mercati internazionali e per realizzare la transizione ecologica. Al contrario, il ministro Salvini appare concentrato solo ed esclusivamente su questioni di propaganda politica connesse al progetto del ponte sullo Stretto di Messina che non solo rischia di divorare tutte le risorse per le infrastrutture dei prossimi anni, ma già oggi monopolizza l’attenzione del governo causando ritardi su tutti gli altri fronti. Chiediamo con la nostra interpellanza urgente al governo Meloni di aprire gli occhi sulla situazione e avviare immediatamente un tavolo tecnico di confronto con gli operatori del sistema logistico ferroviario per individuare tutte le criticità emergenti, mettere in campo le più adeguate soluzioni per l'intero comparto del trasporto su ferro, soprattutto nel corso della fase attuativa del PNRR, con riferimento agli investimenti che prevedono interventi e lavori sull'infrastruttura ferroviaria. Il ritardo di 10 mesi nell'adozione dei provvedimenti attuativi per l'erogazione del contributo «ferrobonus» per l'annualità 2023 e l’assenza di indicazioni chiare per il 2024 è un campanello di allarme che non può essere ignorato.

Così il deputato PD Andrea Casu primo firmatario del l’interpellanza urgente depositata insieme alla Presidente del Gruppo PD Chiara Braga, ai Capigruppo in Commissione Trasporti e Ambiente Barbagallo e Simiani e ai parlamentari Bakkali, Ghio, Morassut, Curti, Ferrari, Scarpa.

13/10/2023 - 12:15

“Lasci che io le esprima la mia personale vicinanza e solidarietà per essere stato lei chiamato oggi a rispondere ad una interrogazione che si rivolgeva a tre ministri. Nel rispetto delle prerogative di questo Parlamento erano, sono, i ministri dell'Interno, della Difesa e il già citato ministro Salvini delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ministri direttamente o indirettamente interessati e coinvolti nella vicenda e per la quale noi oggi abbiamo chiesto un legittimo, è necessario chiarimento. Ma è comprensibile, basta guardare i banchi di quest’Aula, i banchi del governo, i ministri avevano avuto altri impegni e non hanno ritenuto di rispondere e hanno mandato lei”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Gianni Cuperlo, durante lo svolgimento delle interpellanze urgenti, rivolgendosi al sottosegretario all’Ambiente e la sicurezza energetica, Claudio Barbaro.

“Signor sottosegretario - ha concluso Cuperlo - lei si ricorda quella gag formidabile di Antonio De Curtis alias Totò? Lui entrava in scena ridendo come un pazzo e raccontava la sua spalla comica di un tizio che la mattina chiamandolo Pasquale lo aveva ricoperto di ceffoni. E alla domanda su che cosa trovasse da ridere, quel genio della comicità napoletana replicava ‘e che so Pasquale io?’. Ecco, lei da oggi in avanti, glielo dico con sincera simpatia, sarà per me il sottosegretario Pasquale. Nessuna polemica nei suoi confronti, ma se può e non le costa fatica, io le sarei personalmente grato se vorrà far pervenire ai tre ministri in questione la nostra insoddisfazione per il testo che le hanno consegnato da leggere qui questa mattina”.

15/09/2023 - 11:50

“La risposta è stata veramente insoddisfacente, Viceministro Cirielli. Però abbiamo appreso due notizie: la prima è che la Presidente del Consiglio non andrà a New York al ‘Forum politico di alto livello per lo sviluppo sostenibile’. Lo trovo gravissimo perché ci saranno capi di stato e di governo a fare il punto sull'attuazione dell'Agenda 2030. Vuol dire che la premier Meloni non considera questo incontro importante per le sorti del pianeta. L'altra notizia che ci ha dato è che il governo ha ‘un'agenda parallela’. Non abbiamo bisogno di agende parallele, ma che l’Agenda 2030 venga attuata. C'è un allarme mondiale sulla povertà e voi abolite il reddito di cittadinanza, uno strumento perfettibile, certo, ma che sosteneva le fasce più povere della popolazione. E ancora, il vostro fantomatico Piano Mattei è solo uno slogan vuoto su cui, dopo quasi un anno dall'annuncio, non abbiamo uno straccio di documentazione, un progetto, un piano finanziario. Niente di niente. Inoltre snobbate le associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e rifiutate di incontrarle, in contrasto all’articolo 118 della Costituzione e non sappiamo se aumenterete gli stanziamenti. Altro che grande nazione. Voi state mettendo le basi per un’Italietta, impaurita e chiusa, che teme il nuovo e che conserva il peggio di sé. Il contrario della visione e degli obiettivi dell'Agenda 2030". Con queste parole la deputata dem Laura Boldrini, Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo, ha replicato oggi a Montecitorio al viceministro Cirielli che ha risposto alla sua interpellanza urgente sui gravi ritardi nell'attuazione dell'Agenda 2030.

Nel testo, a firma Boldrini - Braga, capogruppo del Pd alla Camera, si chiede come il governo intenda intervenire: ‘Il Segretario generale Antonio Guterres ha affermato ‘Se non agiamo ora, l'Agenda 2030 diventerà un epitaffio per un mondo che avrebbe potuto esistere’. L’Italia è in grave ritardo su molti fronti, tra cui l’obiettivo di sconfiggere la povertà; il target dello 0,7 per cento per la cooperazione allo sviluppo; il raggiungimento dell'eguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e ragazze. Non avete ancora approvato la nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile (SNSvS) e vi opponete al Green Deal europeo. Questo dimostra un atteggiamento negazionista che non fa i conti con la realtà. Chiediamo al governo il perché dei numerosi ritardi e con quali iniziative intenda superarli e quali impegni assumerà nel Forum di New York sui temi elencati”.

18/07/2023 - 14:47

"Siamo di fronte ad una ministra del Turismo, che dovrebbe promuovere le nostre aziende nel mondo, che scopriamo dall'inchiesta di Report aver mentito spudoratamente e su più punti in Senato. Siamo di fronte ad una ministra che da sempre critica i percettori di reddito di cittadinanza chiamandoli 'fannulloni' ma allo stesso tempo ha scarsissimo rispetto dei propri lavoratori dipendenti. Bilanci in rosso, lavoratori mandati a casa senza liquidazione, ditte strozzate per mancato saldo delle forniture. A questo punto la domanda è una sola: la maggioranza ancora vuole tenere una persona che ha dimostrato una così scarsa etica imprenditoriale ed istituzionale a capo del Ministero del Turismo? E' una questione di rispetto delle istituzioni, di opportunità politica, e non certo di giustizialismo. Per questo chiediamo che la ministra faccia un passo indietro, per tutelare il prestigio e la dignità dell'istituzione che presiede, poiché al momento non sembra sia in grado di fornire risposte chiare ed inequivocabili sull'accuse di illecito mosse proprio dai dipendenti delle sue aziende. Non riteniamo che una persona così possa e debba ricoprire il ruolo di ministra della Repubblica". Lo ha detto intervenendo in Aula la deputata del Pd, Chiara Gribaudo, che ha illustrato l'interpellanza urgente del Pd al Governo sul caso sollevato dalla trasmissione televisiva Report che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
"La vicenda che riguarda la ministra Santanchè è molto grave e imbarazzante per tutte le istituzioni democratiche - ha replicato al Governo il deputato del Pd Emiliano Fossi -. Il Governo continua a non rispondere con la precisa volontà di cambiare le modalità di stare all'interno delle stesse istituzioni. Non si presenta in Aula la ministra Santanchè, non si presenta la presidente del Consiglio, che interviene dall'estero. Qui abbiamo due questioni: non solo la responsabilità soggettiva ed oggettiva dell'imprenditrice Daniela Santanchè, nonché attuale Ministra del Turismo, ma vi è anche e soprattutto una questione di dignità: la ministra ha mentito al Paese e alle Camere nell'esercizio delle sue funzioni, mentre riferiva in Parlamento. E di fronte a questo un ministro con una dignità personale, politica ed istituzionale avrebbe immediatamente presentato le sue dimissioni, anche per tutelare la dignità del proprio Governo".

18/07/2023 - 14:45

"La ministra Santanchè rappresenta perfettamente questa destra incapace, arrogante e che pretende di governare al di sopra delle regole, penalizzando i deboli e sfruttando i lavoratori: è stata nominata ministro del Turismo nonostante gli evidenti conflitti di interesse come imprenditrice del settore, ha ottenuto finanziamenti statali senza restituirli, ha fatto fallire società aumentandosi lo stipendio ma licenziando i dipendenti senza versare il tfr, ha mentito in Senato e minacciato i giornalisti. Tutto questo con la complicità della Premier Meloni che quando era all'opposizione ha chiesto dimissioni a ruota libera per accuse spesso infondate e marginali": così il deputato Pd Emiliano Fossi, a margine della interpellanza urgente sulla condotta del Ministro del Turismo che si è svolta oggi a Montecitorio.

07/07/2023 - 15:05

“Per il governo ogni valutazione in merito al rischio di richieste risarcitorie milionarie dopo il ricorso al Tar da parte del Consorzio Eteria è prematura e la Diga di Genova non è a rischio realizzazione, perché non c'è ancora un giudizio definitivo: una risposta che, rispetto  alla necessaria attenzione che quello che il principale progetto del Pnrr richiede, per la sua portata sia in termini economici sia di impatto a livello lavorativo, portuale, ambientale, risulta troppo semplificativa e parziale. Pertanto, per quanto sia vero e doveroso attendere tutti i gradi di giudizio, credo che su un progetto di questo genere sia necessario prefigurare tutti gli scenari possibili ed essere pronti. Visto che giuristi interpellati sul caso arrivano a ipotizzare risarcimenti milionari, si parla del 5% o addirittura del 10% dell’opera, nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del Tar. Per questo occorre predisporre percorsi certi e prefigurare scenari che non destabilizzino la realizzazione e il completamento dell’opera. Quello che oggi il governo non ha fatto”, dichiara la deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio dopo la risposta in aula all’interpellanza di cui è prima firmataria.
“Il cronoprogramma è molto stretto e richiede che non ci siano più incidenti di percorso come quelli che hanno caratterizzato la gestione fino ad oggi. - osserva Ghio - Si tratta di diversi episodi che nel caso di un progetto così rilevante hanno dato colpi significativi alla credibilità gestionale di chi dovrebbe realizzare l’opera più significativa del PNRR in Italia, fra tutte quelle dell’intero Paese. Questi elementi uniti ai tempi di costruzione, che da indicazioni di diversi esperti appaiono più lunghi di quelli promessi, richiedono una attenzione massima, anche perché ci sono ancora temi in fase di definizione, come quello della collocazione dei cassoni necessari per la costruzione dell’infrastruttura (sui quali c’è il percorso aperto con l’amministrazione di Vado Ligure), ma che devono trovare una collocazione che non vada a caricare ulteriormente aree di città già compromesse e sulle quali i cittadini si sono espressi in modo forte e chiaro. Decisioni che vanno condivise e che richiedono un rapporto del Governo con le istituzioni locali e una interlocuzione costante e doverosa di queste con la città, più di quanto sia accaduto fino ad oggi”.
“Una infrastruttura così significativa e rilevante per la Liguria e per tutto il Paese - prosegue Ghio - deve essere collocata in un ragionamento strategico di sviluppo economico, di diversificazione di modelli di sviluppo che devono coinvolgere tutte le diverse attività presenti nel porto di Genova e che danno lavoro a decine di migliaia di persone e che devono massimizzare le opportunità. Anche su questo occorre una riflessione di contesto e di scenario che deve coinvolgere tavoli di valenza nazionale. È lo spirito con cui è nato il PNRR che deve essere rispettato, quella definizione appropriata di Next Generation che ha l’obiettivo di produrre ricadute di futuro con le opere finanziate”.
“Chiediamo - conclude Ghio - che la stessa nostra preoccupazione per la prima opera italiana del PNRR sia anche del Governo e quindi chiediamo di monitorare passo passo il percorso con l’Autorità di Sistema Portuale, con il Comune di Genova e la Regione Liguria e di riferire in Parlamento, nelle commissioni competenti eventuali criticità in modo tempestivo”.

07/06/2023 - 13:16

Adottare urgenti misure per affrontare le gravi criticità del Tribunale di sorveglianza di Roma. E’ quanto chiedono al ministro Nordio Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd e Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera. Il Tribunale di sorveglianza di Roma – scrivono nell’interpellanza al ministro – soffre da tempo di una seria carenza di organico e di risorse finanziarie: la carenza di magistrati di ruolo, soprattutto in relazione alla mole di lavoro, e di personale amministrativo comporta gravi conseguenze sia in termini organizzativi sia di risposta efficiente alla domanda di giustizia dei cittadini, con riflessi sull’attività giudicante e istruttoria delle pratiche>. Oltre le misure di carattere organizzativo, che prevedano lo stanziamento di risorse finanziarie per colmare con sollecitudine le carenze di organico e le difficoltà amministrative, anche individuando soluzione alernative al dislocamento della sede, per garantire un’efficiente erogazione del servizio giustizia per tutti i cittadini e gli operatori, migliori condizioni di lavoro per gli uffici coinvolti e al contempo assicurare il diritto alla difesa e contribuire al decongestionamento dei sovraffollati istituti penitenziari del territorio Serracchiani e Gianassi chiedono a Nordio di dotare il tribunale di sorveglianza di Roma del personale e del modello organizzativo dell’Ufficio del processo

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