23/10/2025 - 09:15

Oggi ultima giornata degli Stati Generali su Salute e Sicurezza sul lavoro. L’appuntamento è alle ore 10 in Sala della Lupa con gli interventi della presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Chiara Gribaudo, Tino Magni, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia al Senato, Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato, e Antonio di Bella, presidente ANMIL. Durante la tavola rotonda ci sarà la presentazione degli esiti dei gruppi di lavoro riunitisi ieri per discutere insieme di patente a crediti e il nuovo accordo Stato-Regioni sulla formazione, logistica e benessere mentale. Gli Stati Generali saranno chiusi alle 11.30 con l’intervento della procuratrice della Corte di Cassazione Rita Sanlorenzo, che parlerà di salute e sicurezza sul lavoro in rapporto con la giustizia.

 

22/10/2025 - 19:50

“Dietro il nome rassicurante di Filiera della Moda certificata, il governo introduce una norma preoccupante: svincola le imprese committenti, cioè i grandi brand, dalle responsabilità lungo la filiera produttiva, scaricandole tutte sulle PMI. Sono proprio le piccole e medie imprese il cuore del Made in Italy, quelle che producono la qualità su cui si fondano le grandi firme” così la vicepresidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera, Simona Bonafè, il capogruppo dem in commissione attività produttive, Alberto Pandolfo e il democratico Andrea Gnassi che annunciano la presentazione di un emendamento per cancellare la norma voluta dal governo non appena il provvedimento arriverà alla camera.

“Quella che viene presentata come una semplificazione rischia infatti di colpire chi rispetta regole, contratti e standard di qualità del lavoro. Le aziende corrette si troveranno a competere con chi potrà aggirare più facilmente le norme, generando concorrenza sleale e indebolendo la parte più sana del settore.

La moda italiana non ha bisogno di scorciatoie. Servono regole chiare, responsabilità condivise e strumenti che valorizzino chi produce nel rispetto delle persone e del territorio, ma con Urso non c’è verso: sembra un Re Mida al contrario, qualsiasi cosa tocchi la trasforma in qualcosa di negativo”, concludono i dem.

 

22/10/2025 - 18:29

“Quello che è accaduto nel corso delle audizioni in Commissione Moby Prince è inaccettabile. Ci vuole rispetto per le istituzioni e soprattutto per le vittime e le loro famiglie”: è quanto dichiarano i deputati Pd della Commissione di Inchiesta, Simona Bonafè, Matteo Mauri e Andrea Casu, sulle dichiarazioni rilasciate da Tito Neri, uno dei primi soccorritori della nave in fiamme.
“Continuare a parlare di ‘fatalità’ ed ‘errore umano’ come uniche cause della strage significa sconfessare tutte le indagini appurate dalle due precedenti Commissioni parlamentari di Inchiesta in 10 anni di lavoro ed allontanare la verità. E' fondamentale evitare passi indietro inammissibili che minano il lavoro e la credibilità delle istituzioni ed impedire che ricostruzioni parziali possano infangano la memoria di chi non può più difendersi”: concludono.

22/10/2025 - 16:11

"L'aumento dell'età pensionabile è il modo più facile per ottenere la sostenibilità del sistema pensionistico. Facilissimo: si aumenta il periodo che si deve passare al lavoro, lasciando fermo quello che si passa in pensione. Questa modalità, progettata da Maroni e messa a regime da Berlusconi, non può essere una soluzione per sempre, non è socialmente  sostenibile, specie in Italia, che ha la più alta età pensionabile di tutta Europa. È da gennaio che come Pd chiediamo che si discuta, anche nel confronto con i sindacati, una soluzione strutturale. Il governo ha passato questo tempo ad alimentare la speranza di un congelamento dei tre mesi di aumento, per arrivare a ipotizzare una pezza al problema, pasticciata, a due giorni dalla legge di bilancio. Una finta soluzione che penalizza i soggetti più fragili, tra cui caregiver, invalidi civili, disoccupati e donne con problematiche familiari". Lo dichiara la deputata e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra in replica al ministro Giorgetti durante il Question Time alla Camera.
"La manovra ha l'esito di sconfessare il proclama numero uno del governo Meloni: il superamento della legge Fornero. Il governo ha fatto al contrario, restringendo così tanto la possibilità di uscita anticipata - ape sociale, opzione donna e persino quota 103 - da renderne quasi irrilevante la totale soppressione. In definitiva l'unica cosa che è andata in pensione anticipata con l'azione di questo esecutivo sono le sue mendaci promesse", conclude Guerra.

22/10/2025 - 16:10

“Dopo un’inaugurazione toccante con i famigliari dei morti sul lavoro e la seconda giornata dedicata prima alle scuole e alla formazione e con i tavoli tematici successivamente, domani restituiremo gli spunti raccolti con delle proposte politiche per concludere questa tre giorni di Stati Generali. Lo ha detto il Presidente Mattarella e lo abbiamo fatto in questi giorni, producendo e generando attenzione alla cultura della sicurezza. Il percorso però deve andare avanti anche con atti adeguati in Parlamento”.

Così Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, al termine della seconda giornata degli Stati Generali su Salute e Sicurezza sul Lavoro, tenutisi a Montecitorio e in collaborazione con la Presidenza della Camera dei Deputati.

L’appuntamento di domani è alle 10 in Sala della Lupa con gli interventi della presidente Gribaudo, Tino Magni, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni idi lavoro in Italia al Senato, Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato, e Antonio di Bella, presidente ANMIL. Durante la tavola rotonda ci sarà la presentazione degli esiti dei gruppi di lavoro riunitisi oggi per discutere insieme di patente a crediti e il nuovo accordo stato-Regioni sulla formazione, logistica e benessere mentale. Gli Stati Generali saranno chiusi alle 11.30 con l’intervento della procuratrice della Corte di Cassazione Rita Sanlorenzo, che parlerà di salute e sicurezza sul lavoro in rapporto con la giustizia.

 

22/10/2025 - 12:23

Promesse tradite: crescono tasse, età pensioni e lavoro povero

“Siamo alla quarta Manovra del Governo Meloni ma il bilancio, quello vero, è fallimentare: promesse elettorali disattese, famiglie e imprese lasciate sole, lavoro sempre più povero”: è quanto dichiara il deputato Dem e segretario Pd della Toscana, Emiliano Fossi sul provvedimento bollinato oggi, mercoledì 22 ottobre, dalla Ragioneria generale dello Stato.

“Giorgia Meloni aveva promesso meno tasse e più sostegni. Oggi la pressione fiscale è al 42,8 per cento del Pil, la più alta degli ultimi dieci anni. L’età pensionabile aumenta, ‘Opzione Donna’ viene cancellata e le donne continuano a essere penalizzate. È un governo che parla di famiglia, ma ignora che oltre 2,2 milioni di nuclei familiari vivono in povertà assoluta.”

“Con il governo della destra è cresciuto il lavoro precario, sottopagato e nei settori a bassa produttività: un lavoratore su dieci è povero, e tra le donne la quota supera il 25 per cento. Altro che rilancio dell’occupazione stabile. Dopo quattro anni di promesse mancate, la Premier non può più dare la colpa agli altri: i numeri certificano che ogni promessa è stata tradita. Il Partito Democratico continuerà a battersi per un fisco più giusto, pensioni dignitose e lavoro stabile per tutti”: conclude.

 

22/10/2025 - 10:53

“Ancora una volta, la cultura viene trattata dal Governo come un costo da tagliare, non come un investimento per il futuro del Paese. Il taglio di oltre mezzo miliardo di euro al Fondo Cinema è un colpo durissimo per un settore già provato da incertezze, decisioni improvvisate e assenza di visione strategica. Le associazioni di categoria, con una rinnovata e non scontata unità, denunciano le gravissime ricadute occupazionali e produttive di questa scelta e chiedono lo stop a uno smantellamento che colpisce una delle eccellenze italiane riconosciute nel mondo”

Così in una nota il deputato democratico, componente della commissione cultura della Camera, Matteo Orfini. “Il Governo, - aggiunge il democratico - invece di ascoltare, continua a usare la cultura come strumento politico e ideologico, colpendo in modo pretestuoso i settori considerati “ostili” solo perché liberi e non allineati.

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ignora colpevolmente gli appelli del mondo del cinema e delle arti, limitandosi a eseguire, come un liquidatore fallimentare, il mandato politico della Presidente Meloni: smantellare un comparto vitale, indipendente e pluralista. Un settore che fino alla "cura Meloni" ha restituito lavoro e ricchezza in misura assai superiore alle risorse pubbliche investite.

Chiediamo al Governo di fare marcia indietro su questi tagli irresponsabili e ingiustificati e di avviare un confronto serio con chi ogni giorno fa vivere la cultura italiana”, conclude Orfini.

 

22/10/2025 - 09:32

“Uno strano silenzio da parte di chi, di fronte a certi fatti di cronaca, non perde occasione per commentare come un qualsiasi influencer. Non si perde mai occasione per puntare il dito quando la violenza riguarda ‘il diverso’, un manifestante o un migrante. Quando però la violenza nasce altrove, quando affiora in contesti che toccano certe aree o ambienti, allora tutto tace. Non si tratta di fare propaganda o di usare un episodio per colpire l’avversario politico. Sarebbe stupido, e anche ingiusto. Ma è altrettanto sbagliato fingere che non esista un problema, che la violenza non si annidi anche in luoghi e ambienti che preferiamo non guardare o vogliamo non vedere”. Così il deputato dem Andrea Rossi in un lungo post pubblicato sui social.

“Il tema – prosegue l’esponente Pd - non è nuovo. È la conferma di un fenomeno che attraversa la nostra società e che abbiamo già discusso: la violenza non è più un’eccezione, ma un linguaggio diffuso. È dentro le piazze, nelle curve, nei bar, nei social. È diventata un modo di stare nel mondo, una forma di appartenenza tossica. Proprio per questo serve uno sguardo più lucido e meno ipocrita con frange del tifo organizzato, che non va confuso con i tifosi e parte del mondo ultras. Non amo i giudizi affrettati e le contrapposizioni, il bianco e nero esiste solo come colore della squadra amata. Lo dico quindi a ragion veduta e per esperienza personale, visto la mia conosciuta passione per il calcio e per il tifo, di chi nella sua vita per decenni ha fatto l’abbonamento in curva. Chi vive la curva sa che quella è una comunità fatta di passione, di identità popolare, di emozione condivisa. Ma dentro quella stessa comunità, da anni, si muovono anche realtà che nulla hanno a che vedere con lo sport: gruppi che usano la passione per costruire potere, intimidazione, affari”.

“Ecco perché – conclude Rossi - serve parlarne, e serve farlo con serietà. Non bastano indagini occasionali o repressioni episodiche: serve un lavoro sistematico, trasparente, come quello proposto dal collega Mauro Berruto con l’idea di una commissione parlamentare d’inchiesta sul mondo del tifo organizzato. Non per generalizzare o condannare, ma per conoscere e capire se si annida uno strano intreccio con infiltrazioni malavitose, affari e ideologie. Se lo sport e il tifo rappresentano un fenomeno sociale che coinvolge milioni di italiani, devono essere anche un terreno di responsabilità politica e istituzionale. Il calcio, come lo sport in generale, è un patrimonio collettivo: appartiene a chi lo vive con passione, non a chi lo usa per fare violenza, propaganda o affari illeciti. Per questo mi chiedo perché il Parlamento continui a ignorare la proposta seria e concreta del collega Berruto di istituire una commissione d’inchiesta sul tifo organizzato. Non è un tema di destra o di sinistra: è una questione di verità, trasparenza e rispetto per chi vive lo sport per quello che è. Perché se di fronte a tutto questo si continua a tacere, allora sì, tutto tace, ma a perdere è la nostra idea di comunità”.

 

21/10/2025 - 19:16

“La libertà di stampa è un principio fondamentale e irrinunciabile in ogni democrazia. Il tentativo di isolare o intimidire i giornalisti rappresenta un segnale grave e preoccupante per la salute del nostro sistema democratico. È inaccettabile che si cerchi di limitare l’informazione o di colpire chi svolge con serietà e indipendenza il proprio lavoro. Per questo chiediamo che il Governo e tutti coloro che hanno promosso querele temerarie contro il giornalista Ranucci le ritirino immediatamente. Allo stesso modo, è urgente che venga sbloccata la Commissione di Vigilanza RAI, ferma da oltre un anno. Il suo stallo impedisce il corretto funzionamento del servizio pubblico e costituisce, di fatto, un ostacolo alla libertà e al pluralismo dell’informazione. Bloccare l’informazione di un Paese significa minare le basi stesse della democrazia. È tempo che le istituzioni dimostrino rispetto per la libertà di stampa e per il diritto dei cittadini ad essere informati” così il capogruppo democratico in commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano a margine della manifestazione di piazza stanti apostoli a Roma ‘per la libertà di stampa’.

 

21/10/2025 - 18:37

“La carenza di infermieri non si risolve accorciando i percorsi di studio, ma valorizzando la professione: migliori condizioni di lavoro e riconoscimento del ruolo. Chi lavora ogni giorno per la salute pubblica merita più riconoscimento e più risorse, non scorciatoie che rischiano di compromettere la qualità e la sicurezza delle cure. Poi magari arriveremo a proporre anche un liceo per avvocati e uno per commercialisti? Sono davvero senza parole”.

 

Così sui social il deputato democratico Mauro Laus replica alle parole del leghista Garavaglia, Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato che ha detto “Crisi infermieri? Colpa della formazione troppo lunga. Meglio un liceo abilitante.”

 

21/10/2025 - 18:11

“Il Partito Democratico si asterrà sul ddl in materia di minori in affidamento, per un atteggiamento di responsabilità ma anche per una valutazione critica di un testo che, pur nascendo con buone intenzioni, rischia di produrre più burocrazia che tutela”. Lo ha detto in Aula alla Camera, la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione Infanzia e Adolescenza, nel corso delle dichiarazioni di voto finali.

“Condividiamo pienamente l’obiettivo di migliorare il monitoraggio dei minori collocati fuori dal nucleo familiare, ma la costruzione normativa approvata dalla maggioranza – spiega l’esponente dem – rischia di appesantire un sistema già complesso. I nuovi registri e osservatori istituiti dal provvedimento duplicano banche dati già esistenti, come il sistema informativo del ministero del Lavoro, creando sovrapposizioni e disallineamenti che non aiutano i Comuni né gli operatori del settore. Preoccupa inoltre la vaghezza della norma sui cosiddetti ‘collocamenti impropri’, che rischia di generare confusione sulle competenze tra servizi sociali, Tribunali e amministrazioni locali. E soprattutto, ancora una volta, non ci sono risorse: la clausola di invarianza finanziaria rende questo intervento un’operazione solo formale”.

“Per il Pd – conclude Di Biase – la vera priorità resta il rafforzamento delle famiglie, la prevenzione, il sostegno economico e psicologico ai nuclei fragili, e un fondo nazionale per l’affido. Continueremo a vigilare perché la tutela dei minori resti al centro delle politiche pubbliche, non della burocrazia”.

 

21/10/2025 - 17:01

Dopo una prima giornata ricca di spunti e di dialogo, mercoledì 22 ottobre proseguono gli Stati Generali sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, organizzati dalla Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro della Camera dei Deputati presieduta dall’onorevole Chiara Gribaudo, in collaborazione con la Presidenza della Camera dei Deputati.

L’appuntamento è alle 9.30 a Montecitorio, nella Sala della Lupa, dove si terrà il panel sulla formazione e sugli infortuni nell’ambito scolastico, con un saluto della Vicepresidente della Camera dei Deputati Anna Ascani e un intervento introduttivo di Patrizia Marrocco, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta. Gli interventi saranno di Nunzia Catalfo (INAIL), Alessia Rosolen (assessora al Lavoro della Regione Friuli-Venezia Giulia), Mariaelena Dentesano e Dino Parelli che presenteranno la Carta di Lorenzo, Chiara Marciani (Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli) che racconterà Percorsi Sicuri. Educazione alla salute e sicurezza sul lavoro nei percorsi di formazione scuola-lavoro, Marco Ferro (fondatore Mindful safety), Raffaella Briani (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), Massimiliano Sonno (Formedil).

Alle 11.30 si prosegue parlando di tecnologie nell’ambito della salute e la sicurezza sul lavoro, con un intervento introduttivo di Marco Cerreto (Deputato componente della Commissione parlamentare di inchiesta), con la presentazione del progetto Start da parte di Vincenzo Cangemi, Melania Talarico e Patrizia Agnello, con Stefano De La Torre (Safety on Chain Srl), Matteo Vellone (Antea Studio Srl), Giovanni Maria Riccio (Università di Salerno). Nel pomeriggio, dalle 14.30, si discute di Intelligenza Artificiale con uno studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che analizza le pratiche più virtuose adottate dalle imprese italiane in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con Tiziano Treu e Michele Faioli, mentre a seguire ci saranno tre tavoli su patente a crediti e il nuovo accordo stato-Regioni sulla formazione, logistica e benessere mentale.

 

21/10/2025 - 16:56

“Quasi duemila ex lavoratori Alitalia rischiano di restare definitivamente esclusi dal mercato del lavoro dopo anni di servizio e un lungo periodo di cassa integrazione. È una ferita sociale e istituzionale che il governo non può ignorare”. Lo dichiara il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti e primo firmatario di un’interrogazione ai ministri del Lavoro, delle Imprese e del Made in Italy e dell’Economia, insieme ai colleghi dem Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti e Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.

“Con la cessazione delle attività di volo di Alitalia e il subentro di ITA Airways – spiega l’esponente Pd – quasi duemila lavoratori, molti dei quali con oltre 25 anni di servizio, si sono ritrovati senza tutele, senza prospettive e con una NASpI insufficiente a garantire una reale transizione occupazionale. È necessario prorogare gli ammortizzatori sociali e avviare un tavolo di confronto permanente con le parti sociali per individuare percorsi di reinserimento e riqualificazione professionale”.

“Il governo – conclude Barbagallo – deve inoltre verificare i criteri di assunzione adottati da ITA Airways, accertando se sia stata rispettata la priorità nei confronti del personale proveniente da Alitalia. Non è accettabile che chi ha servito per anni una compagnia di bandiera pubblica venga oggi abbandonato”.

 

21/10/2025 - 15:34

“Mentre alla Camera maggioranza e opposizioni lavorano in concerto per contrastare la piaga delle morti sul lavoro e per dialogare sulla sicurezza durante gli Stati Generali con le parti sociali, quanto sta avvenendo al Senato è di una gravità assoluta: approvare la cosiddetta ‘certificazione di filiera’ significa fare un passo indietro sulla sicurezza e delegittimare il lavoro di qualità”.

Così Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, al Senato per il convegno ‘Il decalogo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro’.

“Dobbiamo dircelo chiaramente: mentre ai convegni proposte utili dal confronto, qualcuno forza e al Senato si approvano norme che legalizzano il caporalato - prosegue la deputata dem - Lo dico al Governo presente in sala: siamo ancora in tempo, fermatevi” ha concluso Gribaudo.

 

21/10/2025 - 13:25

“Esecutivo intervenga subito per stanziare risorse promesse”

“Con un livello di dilettantismo inarrivabile, la destra prima annuncia i fondi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego negli enti locali, indicati dalla stessa Premier Meloni in conferenza stampa come una priorità per i nostri territori, e poi nella bozza della legge di bilancio che circola in queste ore quei fondi spariscono. È la propaganda che supera di molto la realtà. Una scelta che lascia senza parole e che, se confermata, rappresenterebbe un colpo durissimo per i Comuni, già schiacciati da tagli e vincoli di bilancio. Chiediamo al Governo di chiarire immediatamente e di garantire il rinnovo dei contratti, per riconoscere il valore del lavoro pubblico nei territori e assicurare ai cittadini servizi efficienti e di qualità.”

Lo dichiara la deputata Silvia Roggiani, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

 

Pagine