Voto presidente Rizzetto sgrammaticatura istituzionale
“Per l’ennesima volta in commissione Lavoro non ci sono i numeri. Il parere sul Def viene approvato con il voto decisivo del presidente della commissione, Walter Rizzetto. Scelta sgrammaticata sul piano istituzionale. Senza il suo voto il parere sarebbe stato sonoramente bocciato. Parliamo dello strumento più importante della politica economica del governo, non di un ordine del giorno qualsiasi. E come si vede la maggioranza ancora una volta politicamente e numericamente non esiste”.
Così il capogruppo Pd della commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Davanti all’arroganza, che è una vergogna, di un imprenditore che fattura decine di milioni di euro grazie al lavoro dei suoi operai e li insulta, addirittura attribuendo loro la colpa degli infortuni, anche la politica deve mobilitarsi. Per questo stiamo organizzando una delegazione del Pd Toscano che domani sfilerà aderendo alla manifestazione dei sindacati a Carrara. Le parole dell’imprenditore intervistato dalla trasmissione Report sono anche un oltraggio alla memoria di chi è morto nelle cave e su tutti i luoghi di lavoro”. Così Emiliano Fossi, deputato e segretario Pd Toscana, in merito alle parole di Alberto Franchi, amministratore delegato della Franchi Umberto Marmi, mandate in onda dal programma Report di Rai3 in un servizio legato agli incidenti nelle cave di Carrara.
“Ancora un suicidio in carcere, chiediamo al governo di intervenire con urgenza per superare l’emergenza umanitaria che si vive negli istituti penitenziari italiani” così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, commenta la notizia di un nuovo suicidio avvenuto oggi nel carcere di Regina Coeli a Roma. “La situazione è drammatica - prosegue Serracchiani - al governo chiediamo una svolta culturale e politica sulle politiche carcerarie. Nel corso della giornata di oggi - sottolinea Serracchiani- oltre 40 parlamentari democratici sono entrati nelle carceri italiane per delle visite ispettive. E quello che ne emerge è un quadro preoccupante: il sovraffollamento ha raggiunto numeri inaccettabili, le condizioni di vita e di lavoro sono al limite nella gran parte delle strutture e il numero del personale è decisamente sottodimensionato. Istituti sovraffollati e personale penitenziario sotto organico sono un mix esplosivo: il governo non deve perdere altro tempo”.
"Sono appena uscito dalla casa circondariale di Prato, accompagnato dal consigliere comunale Lorenzo Tinagli, e ringrazio i funzionari del carcere, la polizia penitenziaria, i sindacati, gli educatori, i volontari per la disponibilità offerta in un quadro vergognoso per loro e per le persone detenute. Il carcere è sovraffollato, con circa 600 detenuti a fronte di 400 posti disponibili, e la polizia penitenziaria è sottoposta a una condizione di stress e pressione disumana. Una carenza di organico, irrisolta nonostante le promesse del governo Meloni, del comparto polizia penitenziaria che riguarda ogni settore: funzionari (-80%), ispettori (-52%), sovrintendenti (-65%), agenti (-6%). Questo si riflette nel funzionamento del carcere e nel compimento delle sue prerogative costituzionali, con questa carenza è impossibile fare corsi, utilizzare l'impianto sportivo, persino attivare percorsi per il lavoro o far arrivare la posta dei familiari ai detenuti. Un quadro desolante, presenterò un'interrogazione affinché il governo decida di smetterla con le promesse e finalmente dia risposte concrete. E invito pure i parlamentari pratesi a fare lo stesso".
Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, a margine della visita alla Casa circondariale di Prato.
Sovraffollamento, personale insufficiente, pochi fondi per l'inserimento lavorativo dei detenuti e personale medico psichiatrico solo 8 ore a settimana in una struttura in cui l'incidenza di problematiche di salute mentale è particolarmente alta. È questa la situazione del carcere di Sanremo dove oggi sono stati in visita il deputato PD ed ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando e la deputata PD Valentina Ghio. La visita di oggi fa parte della giornata ispettiva 'Bisogna aver visto' organizzata per oggi dal Partito Democratico in tutto il territorio nazionale.
"Le condizioni del carcere di Sanremo - dichiarano il deputato PD ed ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando e la deputata PD Valentina Ghio dopo la visita al carcere di Sanremo - confermano le carenze vissute dalle carceri italiane e liguri. Qui si sconta particolarmente la carenza di personale di polizia penitenziaria, con 160 operatori rispetto ai 210 necessari, e il sovraffollamento con 270 detenuti per 250 posti disponibili. È una struttura dove il numero di persone con problemi di salute mentale è particolarmente alto ma l'assistenza psichiatrica è garantita solo 8 ore a settimana. Se il medico di base è presente h24, le visite specialistiche possono essere effettuate solo all'esterno e per la mancanza di personale è difficile gestirle, dovendo in alcuni casi fare delle rinunce. Come per molte strutture penitenziare, anche qui mancano i fondi e il supporto per i progetti per il reinserimento lavorativo dei detenuti che a fatica il personale cerca di portare avanti al meglio. Servono misure per ridare dignità alle persone sia detenute che al personale, costretto a turni massacranti per colmare le carenze e garantire il servizio. Servono investimenti da parte del governo per colmare le carenze di personale e garantire il sostegno a pene alternative e progetti per l'inserimento nel mondo del lavoro dei detenuti. Senza provvedimenti continueremo ad assistere solo a un aumento delle recidive e al fallimento di un sistema che ha come scopo il fine rieducativo della pena”.
Poggioreale è uno dei luoghi che assomiglia di più all’inferno. I numeri parlano chiaro: sono 2060 detenuti ad oggi, quando la casa circondariale ne può ospitare al massimo 1500. In questo momento sono due i padiglioni chiusi per ristrutturazione e, dunque, le condizioni di promiscuità sono ancora più evidenti e drammatiche. Il sovraffollamento di questo carcere è una vergogna nazionale che si salda con la presenza di tantissime persone detenute per ragioni psichiatriche. Sono 200 con problemi di salute mentale, di cui 80 psicotici, alcuni dei quali dovrebbero essere già fuori da tempo perché destinati a centri di riabilitazione. La salute mentale resta il punto più drammatico: la legge prevede uno psichiatra ogni trecento detenuti, ma questi numeri non esistono nella realtà. 660 invece sono i detenuti che sono in carcere per reati legati alla tossicodipendenza, alcuni dei quali potrebbero usufruire di pene alternative. Solo la settimana scorsa sono stati due i tentativi di suicidio, ma dall’inizio dell’anno i numeri sono elevatissimi. Sono stati salvati da piantoni con cui abbiamo parlato a lungo, che però al momento vengono retribuiti per tre ore al giorno, mentre svolgono un lavoro h.24 per evitare incidenti. Molte celle dovrebbero contenere al massimo sei detenuti, ma tantissime ne ospitano nove. Molti detenuti si sono lamentati delle difficoltà a comunicare all’esterno attraverso il telefono, nonostante ne abbiano diritto alcuni giorni al mese: molti apparecchi sono rotti o funzionano a singhiozzo. Chiediamo al Dap di sbloccare la situazione incrementando il numero di telefonate e videochiamate per evitare l’accumulatrice di tensioni. Il Consiglio Regionale e la Giunta della Regione Campania hanno dato il via libera per aprire un secondo Rems (Residenza per esecuzione delle misure di sicurezza): auspichiamo che si proceda in questa direzione perché è una misura necessaria.
Serve però una svolta nazionale, un impegno serio per affrontare e risolvere in futuro in modo strutturale il dramma del sovraffollamento, attraverso il miglioramento delle infrastrutture e l'implementazione di misure alternative, così da poter garantire condizioni davvero dignitose e umane per i detenuti in Italia e a Napoli. Lo dichiarano i deputati Arturo Scotto e Piero De Luca, in visita al Penitenziario d i Poggioreale, accompagnati dal dottor Samuele Ciambriello, Garante del detenuto e dalla dottoressa Maria Rosaria D’Alesio, coordinatrice dell’Ufficio del Garante del detenuto.
Interrogazione su caso Franchi e distretto marmo Carrara
“Morire sul lavoro e passare anche per deficienti. Quello che abbiamo potuto vedere ieri a Report va al di là di ogni immaginazione. Forse non è chiara all’imprenditore del marmo di Carrara, Alberto Franchi, l’enormità di parole così ciniche. Oltre a scomparire qualsiasi forma di responsabilità sociale d’impresa, sono saltati i codici più elementari di umanità. E’ un passo verso la barbarie. Presenteremo un’interrogazione per capire se al ministero del Lavoro non preoccupano tali affermazioni, in un Paese dove muoiono tre lavoratori al giorno e se non intenda agire per verificare come si fa sicurezza li e in altre aziende del distretto di Carrara”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Liste forti, in grado di interpretare l’apertura alla società e il radicamento, l’importanza del lavoro svolto dagli eurodeputati uscenti e la capacità di valorizzare le tante esperienze che vengono dalla comunità del Partito democratico. Abbiamo la grande responsabilità di guidare l’alternativa alla destra e rafforzare il nostro progetto di un’Europa più sociale, democratica e sostenibile. Grazie a Elly Schlein per aver deciso di mettere a disposizione la sua candidatura per un PD più forte a Bruxelles e a Roma. La destra si può fermare.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Ho accettato la proposta di Elly Schlein di candidarmi alle prossime elezioni europee.
Con tutto quello che sta succedendo, fare di tutto per costruire l'alternativa è un dovere e dalle elezioni europee deve e può venire un segnale importante di cambiamento, perché anche in quest'occasione si confronteranno due idee di futuro.
Abbiamo bisogno di un'Europa più forte e più umana.
Più forte e presente perché si dice spesso che "l'Europa non c'è", ed è molte volte vero.
Ma non c'è per colpa dei nazionalismi e del prevalere degli egoismi degli Stati.
Invece bisogna avere il coraggio di fare riforme che rendano l'Europa pienamente protagonista: dall'abolizione del diritto di veto all'aumento del bilancio, per dotarci di politiche comunitarie anche nel campo sociale, della difesa, della politica estera e delle strategie industriali.
Serve un’Europa all’avanguardia nel mondo nelle politiche green, che sono una grande opportunità per creare sviluppo e lavoro, e non un freno come sostengono le destre.
E poi, un'Europa più umana: che crei giustizia per le persone e per il pianeta.
Che difenda la pace e fermi le guerre.
Che sia un'Europa utile a creare lavoro di qualità e non sfruttamento.
Che sia vicina alla condizione umana di solitudine di tante e di tanti.
Che difenda i diritti delle donne e dei giovani.
Noi del centrosinistra lo abbiamo fatto, ottenendo con il Pnrr investimenti per il lavoro, l'inclusione sociale, la formazione, l'innovazione e la transizione energetica. Ma poi si è fermato tutto per colpa degli egoismi nazionali.
Ecco perché è importante esserci e mobilitarsi in tutti i modi possibili.
Ricordo benissimo che 5 anni fa, prima delle scorse elezioni europee, ne parlavo con un uomo straordinario.
Avvertivamo il pericolo che Marie Le pen potesse diventare il nuovo Presidente del Parlamento Europeo.
Abbiamo combattuto uniti e insieme a tante e tanti abbiamo vinto, e quell' uomo è diventato lui il Presidente del Parlamento Europeo: David Sassoli.
Faccio quindi un appello: bisogna mobilitarsi, tutte e tutti!
Nelle case, nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nelle università: indignarsi non basta, dobbiamo accettare con passione la sfida e, anche questa volta, cambiare in meglio il corso della storia”. Così su facebook il deputato del Pd, Nicola Zingaretti.
Governo Meloni dimentica i lavoratori
“Va ascoltata la piazza di Cgil e Uil che oggi a Roma ha manifestato per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Governo continua a non avvertire il senso di un’emergenza che cresce soprattutto nei settori dove il lavoro è più precario e intermittente. Chiediamo di rivedere le misure ancora troppo parziali che sono state introdotte con il decreto Pnrr. Quelle scelte andranno riviste perché saranno inefficaci già nel breve periodo. Non è possibile che in cima alle priorità del Governo Meloni non ci sia mai il lavoro”. Lo dichiara Arturo Scotto capo gruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
Governo faccia chiarezza, Inps sta generando panico nello sport di base
Su proposta del responsabile nazionale sport, il deputato Mauro Berruto, il partito democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare alla ministra Calderone e al ministro Abodi per fare luce sulle diverse mail con cui l’INPS sta contestando alle società sportive l’impiego di pensionati che hanno usufruito di quota cento e collaborano a vario titolo con le società per cifre davvero simboliche. La normativa lo consente prevedendo che si possa cumulare la pensione con redditi da lavoro autonomo occasionale, a condizione che non superino i 5.000 euro di compensi lordi annui. Non si comprendono invece le richieste di informazioni e le indicazioni perentorie dell’INPS che stanno creando panico nel mondo dello sport di base dove spesso operano pensionati, che prestano la loro opera come volontari o poco più. L’interrogazione chiede ai ministri di intervenire per superare le criticità sollevate dall’INPS sulla natura delle prestazioni sportive fino al limite dei 5.000 euro annui, quello che nelle intenzioni della riforma doveva essere proprio completamente defiscalizzato e deburocratizzato.
"Salvare vite umane in mare non è reato: è un obbligo giuridico, oltre che un dovere etico. Anni di propaganda e di criminalizzazione verso le ONG che operano nel Mediterraneo finalmente smentiti dal Tribunale di Trapani. Sempre grata a chi lo fa ponendo rimedio alle carenze degli Stati. Il proscioglimento dei 10 imputati degli equipaggi delle organizzazioni umanitarie Jugen Rettet, Msf e Save the children accusati di favoreggiamento è una vittoria per tutte le persone che non rinunciano all'umanità e alla solidarietà e mette a tacere tutti coloro che per troppo tempo hanno cercato di infangare il prezioso lavoro delle Ong nel Mediterraneo, fabbricando contro di loro una violenta campagna di odio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Un grazie ad Enrico Letta per il suo importante rapporto sul Mercato unico europeo. Il suo lavoro traccia la strada per il futuro di un’Europa più unita, più forte e più solidale. Un'Europa in grado di competere ed incidere negli scenari internazionali. Un’Europa in grado di difendere davvero nei prossimi anni i propri cittadini, i propri lavoratori, le proprie aziende.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.
Secondo il primo rapporto sui lavoratori immigrati nell’agroalimentare italiano presentato nei giorni scorsi al Cnel, il lavoro migrante rappresenta il 50% della manodopera attiva del made in Italy agroalimentare. Eppure i flussi regolari restano gravemente sottodimensionati, con 151.000 quote nel 2024 su 690.000 istanze. E mentre le aziende faticano a reclutare manodopera attraverso i canali ufficiali, vi sono 519mila stranieri presenti irregolarmente in Italia, spesso in balia di mediatori e datori di lavoro che speculano sulla loro invisibilità forzata. Un fenomeno che va fermato con una regolamentazione dei flussi aderente alle esigenze del comparto e con il potenziamento delle attività ispettive. Purtroppo, anche su un tema così importante c’è stato il totale disimpegno della maggioranza, che ha approvato l’ordine del giorno ma senza l’impegno a reperire le risorse per attuarlo”.
Così Antonella Forattini, deputata Pd in commissione Agricoltura, intervenuta in Aula per illustrare l’ordine del giorno che, nell’ambito del Pnrr, impegna il governo a contrastare il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura.
Ha ragione Enrico Letta, l’Europa è “molto di più di un mercato”. È un progetto di solidarietà e condivisione che va difeso e sostenuto. Il suo lavoro è un prezioso contributo per rilanciare dimensione sociale e debito comune e costruire un futuro più giusto e sostenibile.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.