“Ministro Nordio, questo è il calendario della Polizia di Stato con i poliziotti in ospedale insieme a un bambino; qui abbracciano degli immigrati all’arrivo; qui invece ecco i carabinieri sempre con un bambino, mentre qui sono con un’anziana. Nel calendario della Polizia penitenziaria, invece, a marzo l’immagine è di un addestramento con messa a terra per il contenimento fisico di una persona, con tre poliziotti addosso. Ad aprile, agenti antisommossa con scudi, caschi e manganelli in bella vista. A giugno, agente che spara al poligono. A settembre, uomini con il volto coperto e un mitra in mano. Qual è la differenza, le chiedo ministro Nordio? Perché dare questa rappresentazione della Polizia penitenziaria che fa un lavoro durissimo, delicatissimo, alla quale dobbiamo rivolgere un grande ringraziamento? Se la Polizia di Stato dipende dal ministro Piantedosi e i carabinieri dal ministro Crosetto, se la Polizia penitenziaria dipende da lei, la differenza la fa soltanto il ministro?”.
Così la deputata democratica e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, nell’illustrare in Aula il Question Time rivolto al ministro Carlo Nordio sull’iniziativa ‘Il nuovo volto della Polizia penitenziaria 2025’, mostrando alcune immagini anche dei calendari di Polizia di Stato e Carabinieri.
“Complimenti e auguri alla nuova giunta dell’Emilia Romagna. Ottima squadra, a prevalenza femminile e competente. Grazie a Tosiani che ancora una volta resta alla guida del partito, dopo gli ottimi risultati elettorali. Adesso al lavoro sui punti che De Pascale ha evidenziato in campagna elettorale” così in una nota il deputato democratico, Virginio Merola.
“Grazie al lavoro delle opposizioni, che unitariamente hanno chiesto di sospendere la seduta, si è riusciti a superare l’impasse sull’estensione degli ammortizzatori sociali sul settore moda. Abbiamo costruito anche insieme alla maggioranza una soluzione che allarga la platea dei beneficiari fino al 31 gennaio. Un piccolo segnale per un settore che va rilanciato”. Così in una nota congiunta i capigruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto (Pd), Valentina Barzotti (M5S), Francesco Mari (AVS), e le capigruppo in commissione Cultura a Montecitorio, Irene Manzi (Pd), Elisabetta Piccolotti (AVS) e Valentina Grippo (Azione).
“Il primo giornale che ha dato voce al volontariato, la comunicazione non ostile; le notizie buone; il lavoro con i giornalisti africani e russi dissidenti. L’eredità di Riccardo Bonacina è grande ed è la misura di quanto mancherà. Un pensiero alla sua famiglia e a tutta la redazione di Vita” così sui social la deputata democratica, Lia Quartapelle.
"Congratulazioni ed auguri di buon lavoro alla nuova giunta regionale dell' Emilia-Romagna. Una giunta forte e di grande qualità, nominata dal Presidente Michele De Pascale. So che faranno un ottimo lavoro. Grazie a Luigi Tosiani per il lavoro prezioso e di grande valore che ha fatto fino a qui e che continuerà a fare alla guida del PD dell'Emilia-Romagna". Così Andrea De Maria, deputato PD.
“La Cassa integrazione straordinaria per il settore della moda sarà estesa anche per il tutto il mese di gennaio 2025. Questo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro delle opposizioni e del Partito Democratico. Il governo infatti, nonostante gli accordi presi in sede di discussione in commissione, voleva approvare il decreto senza alcuna proroga. Siamo perfettamente consapevoli che l’estensione a questo periodo è ancora insufficiente per un comparto in gravissima crisi. Il nostro obiettivo sarà adesso quello di ottenere un ulteriore rinnovo degli ammortizzatori sociali, almeno per tutto il nuovo anno con la Legge di Bilancio e il Decreto Milleproroghe”: è quanto riporta una nota congiunta dei parlamentari Pd eletti in Toscana Simona Bonafè, Arturo Scotto, Emiliano Fossi, Marco Simiani, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli, sull’emendamento al Decreto Pnrr approvato oggi, mercoledì 11 dicembre, dall’Aula di Montecitorio.
"Quello che arriva oggi in quest’Aula è un provvedimento contenente davvero disposizioni eterogenee e poco organiche tra loro, mescolando tematiche in materia di lavoro, università, istruzione, senza una visione strutturale e di sistema.
In questo decreto per esempio a proposito dei progetti di internazionalizzazione degli Its Academy si fa cassa utilizzando risorse che dovrebbero servire per altro e, in particolare, per una finalità fondamentale come quella della divulgazione della cultura della sicurezza e della salute sul lavoro. Per non parlare dell'ennesimo intervento correttivo d’urgenza per la realizzazione degli obiettivi relativi ai posti letti per gli studenti universitari entro giugno 2026. L’ennesima norma tampone che deve affrontare la grave carenza di posti letto pubblici e di alloggi a prezzi accessibili per studenti universitari. Non sono sufficienti interventi parziali o finanziamenti limitati una tantum, per risolvere la crisi abitativa servono interventi seri e strutturali che aiutino a creare un sistema universitario più equo, accessibile e inclusivo.
Questo purtroppo è l’ennesimo decreto del Governo Meloni temporaneo e senza prospettive". Lo ha detto in Aula Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, intervenendo in discussione generale sul dl Pnrr lavoro, università, ricerca e istruzione.
“Un decreto che investe davvero poche risorse in istruzione e ricerca, come del resto fa la stessa manovra di bilancio - ha aggiunto Manzi - con i tagli al personale scolastico o al Fondo di finanziamento ordinario delle università.
I prossimi giorni saranno molto importanti per avviare una discussione seria all’interno della Commissione bilancio su questi ed altri temi, ci auguriamo che la maggioranza sia disponibile a farla insieme a noi. Altrimenti non è all’opposizione che avrete fatto un torto, ma al Paese e al suo futuro”.
I parlamentari democratici della Commissione di Vigilanza Rai chiedono all’amministratore delegato Giampaolo Rossi di riferire e fornire immediati chiarimenti sulle preoccupazioni espresse dall’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti del Giornale Radio. È indispensabile conoscere il progetto aziendale per il futuro della Radio e garantire il mantenimento del perimetro occupazionale.
La Rai è un servizio pubblico fondamentale e, in quanto tale, deve tutelare il lavoro dei professionisti che ne garantiscono qualità e credibilità. Porteremo il caso in Vigilanza”, concludono i democratici, sottolineando che è grave che l’amministratore delegato Rossi non si sia ancora presentato in Commissione dal suo insediamento.
“L’ex ministro Fitto continua a raccontarsi una verità parallela alla realtà. Dopo mesi, insiste nel dire che l’elevato numero di richieste per il credito di imposta Zes Unica sia un grande successo suo e del governo. Eppure tutti, imprenditori in primis, la vedono all’opposto: la Zes unica è stato un inganno in piena regola che ha comportato soltanto l’abbassamento vertiginoso del credito dal 60% promesso a percentuali irrisorie, inferiori addirittura al 20%. Fitto prima o poi capirà che il successo di una politica pubblica non si misura sulla grandezza di ciò che prometti, ma sull’effettiva capacità di mantenere la promessa che hai fatto. In questo senso, la sua Zes è un fallimento da ogni punto di vista”.
Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera.
“Sulla necessità di interventi strutturali - aggiunge - ci basterebbe sottolineare che sotto la sua gestione è stato definanziato l’80% del fondo infrastrutturale perequativo, è cessata ‘decontribuzione Sud’ e con questa manovra sono stati tolti 5,3 miliardi di euro al Mezzogiorno per il prossimo triennio. Dal 1° gennaio sulle imprese meridionali graveranno tutti i costi derivanti dalla mancata proroga dell’esonero contributivo. Ma noi abbiamo fiducia che dall’alto del suo ruolo europeo si adoperi giorno e notte per uno strumento concreto che blocchi almeno l’aumento del costo del lavoro nel Mezzogiorno a partire dal prossimo anno. Continueremo a vigilare - conclude - sugli impegni che ha preso”.
Sarracino e Scotto, irresponsabile taglio fondi automotive da parte del Governo
“Stamattina abbiamo accompagnato i lavoratori Trasnova al tavolo istituzionale convocato presso il Mimit. Si trattava dell’ennesima crisi aziendale che colpisce il comparto dell’indotto Stellantis. Dopo una dura lotta dei lavoratori che hanno presidiato gli ingressi di Pomigliano d’arco, la vertenza ha avuto un esito positivo anche se provvisorio, attraverso il rinnovo della commessa per Trasnova per tutto il 2025. Sono salvi, al momento, quasi 400 posti di lavoro in tutta Italia, tra gli stabilimenti di Melfi, Cassino, Pomigliano e Mirafiori. Tuttavia, l’atteggiamento di Stellantis appare ancora poco responsabile nei confronti della prospettiva dell’automotive nel nostro paese. Per questo, in vista del tavolo convocato per il 17 dicembre, da parte di Stellantis servono impegni certi, risorse chiare e un piano industriale che mantenga e rilanci le produzioni nel nostro paese. Il governo, invece, ripristini il fondo di 4,6 miliardi per l’automotive e apra una discussione in Europa per un fondo a sostegno della transizione e della protezione sociale dei lavoratori” così in una nota i deputati democratici Marco Sarracino e Arturo Scotto, rispettivamente responsabile Mezzogiorno del Pd e capogruppo in commissione lavoro alla Camera.
“Consiglio dei ministri e vertice di maggioranza non hanno sciolto i nodi del confronto al loro interno, se non per confermare le strategie che accontentano i soliti noti di questo Paese. Il problema dei 21 mesi di calo ininterrotto della produzione industriale resta purtroppo solo sullo sfondo. Ogni giorno registriamo nuove crisi aziendali e nuovi posti di lavoro a rischio, ma nella legge di bilancio presentata dalla destra non c’è alcuno strumento per invertire la rotta”.
Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.
Nel corso dell’audizione del Commissario Falco in Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia di questa mattina la Presidente Chiara Gribaudo ha dichiarato: “Continuo a leggere le ricostruzioni dei giornali di queste ore. È doloroso, perché ancora una volta sembra si tratti di una tragedia annunciata. Sarebbero stati ignorati gli appelli e gli allarmi, esponendo così lavoratori e lavoratrici a rischi altissimi. Rischi che poi, puntualmente, si sono verificati.”
Continua Gribaudo: “È ancora più grave considerato che il tutto avviene in uno stabilimento di una delle più importanti aziende di Stato, che dovrebbe essere polo di eccellenza e riferimento anche per quel che riguarda la sicurezza e la prevenzione.”
”Alle famiglie delle vittime va il mio più sentito cordoglio. Vogliamo verità e giustizia e che paghi chi ha sbagliato, in questo abbiamo piena fiducia nella Magistratura e nelle forze inquirenti e come Commissione d'inchiesta faremo la nostra parte” conclude la parlamentare dem.
Bocciato emendamento Pd alla Manovra
“Il governo continua con scelte discriminatorie che fanno cassa sui diritti dei lavoratori stranieri. È stato ingiustamente bocciato il nostro emendamento che avrebbe eliminato una norma discriminatoria nei confronti dei contribuenti extracomunitari”. Così la deputata democratica Matia Cecilia Guerra commenta la bocciatura del suo emendamento alla manovra da parte della Commissione Bilancio della Camera.
“La disposizione proposta dal Governo esclude ingiustamente dalle detrazioni per familiari a carico i lavoratori stranieri i cui familiari risiedono all’estero, una misura che appare in contrasto con il diritto dell’Unione Europea. Ricordiamo che i titolari di permesso di lungo periodo e di permesso unico lavoro hanno diritto a un trattamento paritario rispetto ai cittadini italiani per quanto riguarda le agevolazioni fiscali.
Una simile esclusione genera disuguaglianze in palese contrasto con i principi di equità e giustizia sanciti dal quadro normativo europeo e nazionale”.
“Di fronte alle drammatiche immagini di Calenzano abbiamo il dovere di interrogarci sui meccanismi di funzionamento delle nostre grandi aziende partecipate. Nell’ultimo anno e mezzo tre grandi incidenti - Brandizzo, Suviana, Casteldaccia - hanno investito aziende come Rfi, Enel, Amap. Oggi tocca a Eni. Vedremo gli sviluppi delle indagini, ma le garanzie di sicurezza e salute sul lavoro dovrebbero essere scontate in settori dove la presenza dello Stato o degli enti locali è preponderante o decisiva. Forse sarebbe ora di aprire un dibattito vero su questo, sul ricorso alla compressione dei costi e delle tutele anche nel settore pubblico”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto
“Pare che anche la maggioranza stia ripensando a tornare indietro su alcune delle misure sbagliate della sua legge di bilancio, cosi come da subito abbiamo chiesto con gli emendamenti del Partito Democratico. Penso all'abolizione del blocco parziale del turn over per gli enti locali, al rifinanziamento del fondo affitti azzerato dalle due precedenti manovre, allo stop a un ampliamento ingiustificato della web tax a piccoli operatori che gia pagano l'imposta sui redditi. Bene, ma ci sarebbe piaciuto discuterne insieme gia oggi in commissione.
Niente invece ancora sulle proposte finalizzate a fronteggiare le gravi crisi industriali che attanagliano il paese o a stabilire infine un salario minimo legale che metta uno stop alla corsa al ribasso dei salari.
Temi che non sembrano appassionare questa maggioranza quanto la battaglia per intestarsi questa o quella riduzione, temporanea, di imposta per questa o quella categoria di fortunati contribuenti. Questione di priorità”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata Pd e responsabile nazionale Lavoro.