17/12/2025 - 15:40

“Abbiamo chiesto con forza lo stralcio dell’articolo 30 perché così com’è produce uno scudo per le imprese capofila del settore della moda e indebolisce i controlli lungo tutta la filiera”. Così il deputato Alberto Pandolfo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, intervenendo sulla legge annuale sulle piccole e medie imprese.

“In questo modo – spiega l’esponente Pd - si favorisce un mancato controllo che può portare a casi di caporalato e sfruttamento del lavoro. È qualcosa che il Partito Democratico non può accettare. In commissione abbiamo chiesto lo stralcio dell’articolo. Serve attenzione reale alla filiera della moda, al lavoro e al sistema dei controlli. Non si può pensare di tutelare solo l’impresa capofila senza garantire verifiche sull’intera filiera. Una richiesta che non è stata accolta dall’esecutivo, che ha mostrato una chiusura netta”.

“La volontà della maggioranza non è chiara – conclude Pandolfo – ma è evidente che uno scudo di questo tipo non consente un controllo efficace su una filiera fondamentale per il Paese. Noi continueremo a lavorare su questo tema, perché il contrasto al caporalato e la legalità non sono negoziabili”.

 

17/12/2025 - 12:02

 “Altro che miracolo occupazionale: i dati reali certificano che nel 2024 oltre l’80 per cento dei nuovi occupati ha più di 50 anni. È la fotografia di un paese che non offre futuro ai giovani, costretti a emigrare o a restare intrappolati nella precarietà, mentre il lavoro stabile e di qualità continua a mancare. Crescono i numeri, ma non cresce la prospettiva: l’Italia invecchia come popolazione e come economia, e il ricambio generazionale è fermo”, dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del Pd Toscana, commentando la nuova indagine dell’I-AER, Institute of Applied Economic Research, sull’occupazione delle Pmi italiane.
“Questa è la realtà che smentisce la propaganda del Governo Meloni: un mercato del lavoro che si regge sui lavoratori più anziani, mentre centinaia di migliaia di giovani, spesso laureati, lasciano il Paese. Aspettiamo ora il prossimo post celebrativo della Presidente del Consiglio sui presunti successi dell’esecutivo, ma i dati parlano chiaro: senza investimenti su salari, diritti, formazione e politiche industriali, il lavoro in Italia resta povero e precario. E senza giovani non c’è futuro né per le imprese né per il paese”: conclude.

16/12/2025 - 18:05

Mentre il governo gioca con le tre carte, leva, mette, sposta e rimette risorse pubbliche, la Corte dei conti interviene nuovamente per dichiarare illegittimo il decreto con cui il ministero delle infrastrutture ha approvato le nuove norme per la realizzazione del Ponte sullo stretto. I giudici contabili esprimono preoccupazione proprio per l’incertezza sul costo dell’opera e le difficoltà a reperire le coperture. Ad oggi infatti il ponte è interamente pagato con soldi pubblici mentre in origine si parlava di investimenti privati: cambia così la natura del contratto e non vengono rispettati gli impegni di legge. Assisteremo ora al solito piagnisteo contro i giudici ma la verità è che Salvini non sa nemmeno difendere il suo giocattolo e l’opera si dimostra ogni giorno tanto costosa quanto inutile. A questo punto chiediamo che tutte le risorse vengano usate per una legge di bilancio carente su tutti i fronti dalla sanità alle pensioni, al lavoro.

 

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

16/12/2025 - 17:12

“Sul riscatto della laurea ai fini pensionistici il governo interviene a gamba tesa. Nei fatti cambiando con un emendamento in extremis alla legge di bilancio, senza alcuna possibilità di discussione e di approfondimento, un patto di fiducia con i cittadini e peggiorando i requisiti per andare in pensione prima. Stessa cosa fanno sull’adeguamento previdenziale all’aspettativa di vita. Si tratta di un atto molto grave, senza alcun confronto con le parti sociali. Va ritirato”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

16/12/2025 - 16:41

“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Il ministro Urso, nonostante le critiche arrivate da tutto il mondo industriale – comprese quelle di Confindustria, che ha ribadito oggi stralcio dell’articolo 30 della legge sulle Pmi – ha appena chiuso il tavolo con parti sociali confermando che il Governo andrà avanti con il testo così com’è della legge sulle piccole e medie imprese. La sua ostinazione rischia di far sbattere il Made in Italy contro norme che non tutelano le aziende virtuose e i lavoratori. L’articolo 30 di cui ribadiamo la richiesta di stralcio resta un punto critico: riguarda i subappalti nel settore moda, dove è fondamentale garantire trasparenza, legalità e condizioni dignitose per i lavoratori. Continuiamo a chiedere interventi correttivi che impediscano pratiche di sfruttamento e valorizzino le imprese che rispettano le regole. Il Parlamento deve poter legiferare senza forzature: la legge sulle PMI è troppo importante per il settore moda e per il Made in Italy per essere portata avanti con ostinazione e superficialità”. Così i componenti delle Commissioni Attività produttive e Lavoro della Camera, Alberto Pandolfo, Arturo Scotto e Christian Di Sanzo.

16/12/2025 - 15:38

“La decisione della Corte costituzionale che salva il Testo unico sul turismo della Regione Toscana, compresa la disciplina sugli affitti brevi, conferma la bontà di una scelta lungimirante e coraggiosa. La Toscana ha legiferato bene, nel rispetto della Costituzione e nell’interesse dei cittadini, mentre il Governo Meloni e la sua maggioranza collezionano l’ennesima sconfitta ideologica su un tema che incide direttamente sulla vita delle persone, sull’accesso alla casa e sulla qualità dei territori”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
“Questa sentenza è la dimostrazione che, quando le istituzioni locali affrontano con serietà e competenza fenomeni complessi come quello degli affitti brevi, si possono dare risposte concrete senza violare le regole. Colgo l’occasione per ringraziare l’ex consigliere regionale Gianni Anselmi, che ha seguito con grande attenzione e determinazione il percorso del Testo unico, e l’assessore regionale Leonardo Marras per il lavoro svolto. Mentre il governo continua a non riuscire a portare in Parlamento leggi efficaci sui problemi reali dei cittadini, la Toscana indica una strada chiara: governare il turismo tutelando comunità, lavoro e diritto all’abitare”.

16/12/2025 - 15:19

“Giorgia Meloni, si sa, è la principale nemica dei diritti dei lavoratori italiani, come dimostra la sua feroce battaglia contro la legge sul salario minimo legale. Una battaglia che ha portato lei e il suo Governo ad opporsi persino alla legge approvata dal Consiglio regionale pugliese che prevede la soglia retributiva minima di nove euro l'ora come criterio per poter affidare a un’azienda lavori o servizi nelle gare bandite a livello regionale. Oggi, con la sentenza n. 188, la Corte Costituzionale ha ritenuto inammissibile il ricorso del Governo e dato ragione alla Regione Puglia, certificando l’ennesima pessima figura di Meloni & Co”.
Così Claudio Stefanazzi, Ubaldo Pagano e Marco Lacarra, deputati pugliesi del Partito Democratico.
“Se la Meloni vuole continuare a far finta di nulla, restare sorda alle richieste di condizioni di vita migliori e cieca di fronte ai dati che condannano il nostro Paese agli ultimi posti dell’UE in termini di salari, è libera di farlo, saranno gli elettori, presto, a giudicarla. Ma condurre una guerra ideologica contro le Regioni e i Governatori che invece hanno a cuore la questione sociale più importante nel nostro Paese, non è solo un errore giuridico, come ha dimostrato oggi la Consulta, ma un vero e proprio accanimento ideologico contro milioni di lavoratrici e lavoratori italiani. Se per Meloni e il suo Governo il lavoro può essere soltanto sinonimo di sfruttamento e deprivazione, noi siamo felici di essere dalla parte diametralmente opposta”.

 

16/12/2025 - 15:00

“Il rapporto Made in Immigritaly di Fai Cisl e Centro Studi Confronti, presentato su mia iniziativa oggi alla Camera, mette nero su bianco una verità che la politica, soprattutto al governo, continua a eludere: l’agroalimentare italiano si regge strutturalmente sul lavoro delle persone immigrate. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni. Nel settore agricolo lavorano circa 362mila persone straniere regolarmente occupate. Esse coprono il 31,7% delle giornate lavorative complessive: quasi un giorno di lavoro agricolo su tre è svolto da un lavoratore immigrato. Senza lavoro migrante intere filiere non funzionerebbero. Ma a questa verità economica non corrisponde una verità politica. È qui che entra in gioco la responsabilità del governo. Si moltiplicano gli annunci sulla ‘lotta al caporalato’, ma i risultati concreti restano drammaticamente insufficienti”.

Così Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e componente della commissione Agricoltura, intervenendo alla presentazione della ricerca “Made in Immigritaly” curata da Maurizio Ambrosini, Rando Devole e Paolo Naso, sotto la guida di Claudio Paravati, direttore del Centro Studi Confronti, dove hanno partecipato anche Antonella Forattini, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Alessio Mammi, assessore alle Politiche Agricole della Regione Emilia-Romagna, Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl Nazionale e Sauro Rossi, segretario confederale della Cisl.

“Oltre il 60% delle aziende agricole controllate - ha aggiunto Vaccari - presenta irregolarità. Si stima che circa 230mila lavoratori agricoli siano a rischio grave di sfruttamento, e nove su dieci sono persone di origine straniera. Il caporalato non è un residuo del passato. In questo contesto c'è da registrare anche il fallimento del sistema dei flussi e del click day, figlio di una impostazione ideologica e sbagliata. Occorrerebbe una scelta di responsabilità, a cominciare dalla difesa della dignità del lavoro agricolo che significa qualità del cibo, tenuta dei territori rurali, l’idea stessa di Made in Italy come eccellenza fondata sul lavoro giusto. Allora sì - ha concluso - che potremo valorizzare ulteriormente la cucina italiana quale patrimonio dell'Unesco, anche da un punto di vista etico e dei diritti”.

16/12/2025 - 13:55

“La Consulta ha stabilito che il ricorso del governo Meloni contro la legge pugliese che istituiva il salario minimo negli appalti regionali è inammissibile. Una figuraccia in piena regola, figlia di un modo di governare il Paese e di gestire le relazioni con le autonomie locali arrogante e miope. Chiedano scusa e si riapra immediatamente il dibattito sul salario minimo in Parlamento. La destra da tre anni blocca la proposta delle opposizioni senza contrapporre nessun’altra ricetta credibile. Nel frattempo il lavoro povero continua ad essere una delle emergenze più forti del Paese. E l’unica cosa in cui si è specializzato il governo è quello di sabotare le leggi degli altri”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

16/12/2025 - 13:54

“Abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio della discussione in Commissione Attività produttive del disegno di legge sulle piccole e medie imprese, che contiene al suo interno una norma estremamente controversa sulla regolamentazione dei subappalti nel settore moda. Non c’è alcuna urgenza: la legge non scade e il Parlamento deve poter svolgere fino in fondo il proprio ruolo. È evidente che, alla luce degli incontri che il ministro Urso ha annunciato con le organizzazioni sindacali, eventuali modifiche dovranno necessariamente passare dal Parlamento. Per questo serve ora massima chiarezza da parte del Governo”. Così i deputati democratici delle Commissioni Attività produttive e Lavoro della Camera Alberto Pandolfo, Christian Di Sanzo e Arturo Scotto che aggiungono “oggi il ministro Urso ha finalmente convocato un tavolo di confronto sul punto più critico del provvedimento, l’articolo 30 che, nei fatti, produce un colpo di spugna per le aziende committenti del settore moda che subappaltano ad aziende che pagano i lavoratori sotto gli standard contrattuali. Continuiamo a chiederne lo stralcio immediato: non si può accettare, né direttamente né indirettamente, la legalizzazione dello sfruttamento del lavoro. Il tema è delicatissimo e merita un confronto serio e trasparente. Il Parlamento deve poter legiferare senza forzature, tutelando lavoro, legalità e diritti” concludono i democratici.

 

16/12/2025 - 11:00

"Aspettiamo le risorse annunciate dal governo, ma nel frattempo sarebbe opportuno che la maggioranza ricordasse anche le iniziative parlamentari già messe in campo. Il comparto della castagna ha bisogno di certezze e non solo di promesse: servono finanziamenti veri, continui e programmati, perché parliamo di un settore strategico per l’economia delle aree montane, per la tutela ambientale e per il presidio dei territori più fragili". Lo dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, commentando gli annunci del sottosegretario all'Agricoltura Patrizio La Pietra sul piano nazionale per la castagna
"Proprio per questo sarebbe stato logico e coerente valorizzare il lavoro del Parlamento, a partire dalla legge depositata nel 2022 e poi bloccata proprio dal governo e dal Ministro Salvini nel 2024 perché secondo lui costava troppo: 2,5 milioni di euro all'anno. Si tratta di un provvedimento che offriva risposte concrete ai produttori e alle comunità locali. Ignorare queste proposte mentre si moltiplicano gli annunci rischia di essere un’occasione persa: se la castanicoltura è davvero una priorità, lo si dimostri sostenendo gli atti parlamentari e traducendo finalmente le parole in fatti", conclude Simiani.

15/12/2025 - 19:56

“Sulla cannabis light si è aperto un grande caso generato dal Governo, che sta mettendo in ginocchio un intero settore industriale del nostro Paese. Un clima di incertezza normativa e un vero e proprio pasticcio legislativo stanno compromettendo ingenti investimenti di imprese italiane, penalizzando un comparto agricolo innovativo che dà lavoro a migliaia di giovani. Il Governo smetta di alimentare confusione sul tema della canapa e faccia un passo indietro rispetto a decisioni assurde e ideologiche. Lo faccia immediatamente, lo faccia per salvare una filiera oggi fortemente penalizzata. La canapa industriale, proveniente da varietà certificate e a basso contenuto di THC, non rappresenta una minaccia per la sicurezza pubblica: al contrario, è una risorsa strategica per l’economia verde e per il Made in Italy. Serve una cornice normativa stabile e chiara, che tuteli chi opera nella legalità, garantisca tracciabilità e controlli seri e ponga fine a un approccio punitivo e ideologico. Con un decreto-legge urgente, la maggioranza ha messo in ginocchio un intero settore produttivo. La vera urgenza, oggi, dovrebbe essere quella di porre fine a questa follia” così il responsabile sicurezza del Pd, il deputato democratico Matteo Mauri

 

14/12/2025 - 14:53

Così  l’on. Laura Boldrini, intervenendo all’Assemblea  del Pd:

A tre anni dall'elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd, voluta da chi ci chiese un cambiamento profondo, possiamo dire che quel cambiamento è in atto.
Lo abbiamo visto con le elezioni regionali e amministrative in cui abbiamo vinto con coalizioni ampie , grazie alla linea testardamente unitaria della segretaria.
E Lo abbiamo visto con le politiche sul lavoro e il salario minimo, anche in questo caso portate avanti con gli alleati dell'opposizione.” Così la deputata Dem Laura Boldrini nel corso del suo intervento oggi all’assemblea del Pd.
“ E lo abbiamo visto in politica estera - ha proseguito Boldrini - perché  senza un cambio di linea politica non sarebbero state possibili le iniziative che abbiamo organizzato, dalla manifestazione per Gaza a Roma il giugno scorso con le altre opposizioni, alle due missioni al valico di Rafah e quella all’Aja alla Corte penale internazionale che abbiamo fatto insieme a colleghe e colleghi del Pd e di altri partiti dell'opposizione. Così come non sarebbe stata possibile la presenza sulla Flotilla di Arturo Scotto, Annalisa Corrado e Paolo Romano.
Tutto questo - continua Boldrini - ci ha permesso di essere parte di quel grande movimento che ha riempito le piazze di ragazze e ragazzi per settimane. Siamo stati insieme alla "Generazione Gaza" in molte di quelle piazze e non per "sterile attivismo", come sostiene qualcuno anche qui dentro. Ma perché abbiamo scelto di stare dalla parte del diritto internazionale e della pace, dell'autodeterminazione di un popolo e contro il genocidio.
Nonostante il piano Trump e la tregua, a Gaza centinaia di persone continuano ad essere uccise e a vivere in condizioni disumane, da giorni sotto una pioggia incessante che distrugge ogni riparo: migliaia di tende sono disponibili e anche centinaia di container ma Netanyahu non li fa entrare, tiene i valichi chiusi, un altro volto del genocidio. Vorrei lasciare a questa Assemblea quanto riscontrato dalla nostra recente missione in Cisgiordania dove siamo stati  insieme a Mauro Berruto, Valentina Ghio, Sara Ferrari, Ouidad Bakkali e Andrea Orlando. Abbiamo trovato una situazione senza precedenti: la Palestina è strangolata da un regime del terrore messo in atto dal governo Netanyahu che mira a scacciare i palestinesi per appropriarsi delle proprie terre. Una pulizia etnica che purtroppo viene ignorata da gran parte  del mondo e dei media. Continuiamo  ad occuparcene, a mettere Gaza e la Cisgiordania al centro della nostra azione politica, a richiedere giustizia per le vittime, facciamolo sia in Parlamento che fuori, coerentemente a quanto fatto finora. Questa è una battaglia campale, una battaglia di civiltà di cui noi dobbiamo essere portabandiera.
La linea che abbiamo tenuto finora è quella giusta, va mantenuta e rinsaldata.

 

13/12/2025 - 16:02

I quotidiani rimangono il mezzo più affidabile attraverso il quale ci orientiamo nel mondo, comprendiamo gli eventi e viviamo nella storia. Per questo quando un giornale rischia di scomparire è un problema. E lo è tanto più se quel, quei giornali come Repubbluca e Stampa, sono stati un luogo di dibattito, di stimolo e di riflessione per un movimento di idee di sinistra, riformiste e illuminate. E preoccupa che questo avviene in una stagione difficile per tutta l’informazione, con agenzie di stampa a rischio, la Rai ridimensionata, l’informazione locale ridotta al lumicino e una propaganda di governo sempre più aggressiva, monocorde e determinata ad occupare tutti gli spazi disponibili. Per questo nel ribadire solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dei giornali del Gruppo GEDI, rinnovo l’impegno del gruppo Pd alla Camera a tenere alta l’attenzione sulla vicenda e a seguire la sua evoluzione. Difendiamo posti di lavoro ma anche e soprattutto luoghi di libertà e democrazia.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

12/12/2025 - 16:02

“Valditara preferisce il mestiere di epuratore a quello di Ministro della Repubblica. E’ di oggi la notizia che manderà gli ispettori in alcune scuole toscane che hanno ospitato conferenze con Francesca Albanese. La relatrice dell’Onu per i territori occupati della Palestina, una figura istituzionale, non una passante. D’altra parte, la circolare ministeriale inviata ai dirigenti scolastici nella stessa giornata di oggi richiama a linee guida ferree per gli inviti alle conferenze all’interno delle scuole. Un vero e proprio attacco all’autonomia scolastica attraverso la museruola ai docenti, agli studenti e ai presidi. Presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere se siamo davanti alle prove generali di un regime”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

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