22/07/2025 - 13:27

“Il ritiro dell’emendamento Pogliese è una vittoria delle opposizioni. Volevano con una furbizia travolgere il diritto del lavoro e imbracare la magistratura sulle sentenze che restituivano il giusto salario ai lavoratori. Hanno dovuto fare un passo indietro, nonostante sostengano che lo presenteranno in un altro provvedimento. Troveranno un muro da parte nostra: l’articolo 36 della Costituzione non può essere aggirato”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

22/07/2025 - 12:54

“Apprendiamo con profonda preoccupazione la notizia del ritiro, annunciato dal presidente Donald Trump, degli Stati Uniti d’America dall’Unesco. Si tratta di una scelta grave, miope e profondamente ideologica, che rappresenta un ulteriore attacco al principio di multilateralismo su cui si fondano le relazioni internazionali e la cooperazione culturale globale. L’Unesco svolge un ruolo insostituibile nella tutela del patrimonio culturale dell’umanità, nella promozione del dialogo interculturale e nella valorizzazione della cultura come strumento di pace e comprensione reciproca – valori oggi più che mai essenziali in un mondo attraversato da nuove tensioni e conflitti. Le accuse  rivolte all’Unesco appaiono non solo strumentale, ma profondamente lesive del lavoro imparziale e coraggioso condotto dall’Agenzia nel corso degli anni a difesa della diversità culturale e della memoria collettiva. Sarebbe importante e doveroso, a questo punto, conoscere con chiarezza la posizione del Governo italiano. Da che parte sta l’Italia? Riteniamo indispensabile una presa di posizione netta della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Ribadiamo il nostro sostegno pieno e convinto all’Unesco, alla sua missione e ai suoi operatori in tutto il mondo” così la capogruppo democratica in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi.

21/07/2025 - 15:07

“La Corte costituzionale certifica le ragioni dei promotori e dei 13 milioni di cittadini che hanno votato il referendum per rimuovere il tetto di 6 mensilità alle indennità per licenziamenti illegittimi nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Erano dalla parte giusta. La Corte  lo ha fatto usando le stesse motivazioni per cui quel referendum era stato promosso: la forbice fra 0 e 6 mesi non permette al giudice di tenere conto delle circostanze in modo adeguato, e il numero dei dipendenti non è indicatore corretto della forza economica dell’impresa. La Corte sollecita un intervento normativo che dia seguito alla pronuncia di incostituzionalità. Solleciteremo il governo a rispondere a questa richiesta della Corte anche presentando nei prossimi giorni una proposta di legge sul tema”.

Così la deputata e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra, e il capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

21/07/2025 - 14:21

“Il disegno di legge Schlein per il rilancio delle aree interne finalmente mette al centro la grande questione della Pubblica Amministrazione, della sua modernizzazione e del suo rafforzamento. Anche in termini di personale. Sono anni che ci battiamo per un piano straordinario di assunzioni nel pubblico impiego per garantire servizi essenziali e welfare per i cittadini, a partire dalle aree più svantaggiate. Chiediamo che questa proposta venga subito discussa in Parlamento“.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

21/07/2025 - 13:48

    “Al governo Meloni, che ha deciso di abbandonare le aree interne al proprio destino, bollando lo spopolamento come un fenomeno irreversibile, Il Partito Democratico risponde con una proposta di legge che va nella direzione opposta: le aree interne restano una risorsa e una opportunità di sviluppo sostenibile". Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato e segretario Pd della Toscana, commentando la presentazione della proposta di legge di Elly Schlein che prevede un investimento strutturale di 6 miliardi di euro.

    “Nel Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne (PSNAI) - sottolinea l'esponente dem - il governo ha sostituito la strategia con la rassegnazione, parlando apertamente di ‘accompagnamento’ delle comunità verso lo svuotamento. È una vera e propria eutanasia culturale: le risorse vengono spostate verso l’industria bellica e opere inutili, mentre scuole, sanità e trasporti locali crollano nell’indifferenza".

    La proposta Pd, invece - conclude Fossi - mette al centro i servizi, il lavoro, la coesione territoriale. Parliamo di fiscalità di vantaggio, incentivi per imprese e professionisti, agevolazioni per l’acquisto della prima casa, bonus edilizi mirati, trasporto pubblico gratuito per gli studenti, investimenti sulla sanità e sulla scuola nelle aree interne. Continueremo a batterci per una visione diversa, solidale e lungimirante. Lo abbiamo fatto con la legge sulla Toscana diffusa in Regione e lo faremo con questa proposta in Parlamento".

 

20/07/2025 - 17:37

"Con l’emendamento Pogliese al Decreto Ilva in Senato sta andando in scena uno degli atti piu cinico della destra dall’inizio della legislatura. Una vendetta nei confronti dei lavoratori ed un avviso di sfratto alla magistratura attraverso un sotterfugio parlamentare. Se tu vuoi ricorrere contro gravi violazioni contrattuali lo puoi fare se in costanza di rapporto di lavoro: in sostanza si chiede agli operai mobbizzati o sottopagati di fare gli eroi, togliendogli qualsiasi forma di garanzia ed eliminando qualsiasi responsabilità in capo ai datori di lavoro. E allo stesso tempo si dice alla magistratura che non può esagerare con le sentenze in cui si prova a ripristinare per i lavoratori i diritti violati. Solo se sono ritenuti /atti con “grave inadeguatezza”. Ma chi stabilisce se una violazione è grave o meno? Se io ti devo pagare 9 euro l’ora per contratto e te ne riconosco sette è grave o non è grave? Si rischia la legge della giungla. Siamo davanti a una vergogna assoluta, pensata e costruita da Fratelli d’Italia che da un lato chiede la collaborazione tra impresa e lavoro dividendo il sindacato in buoni e cattivi e dall’altro lascia mano libera a chi vuole sfruttare. Ci domandiamo quale sia la manina che ha prodotto questo colpo di spugna peraltro totalmente estraneo alla materia trattata nel decreto Ilva. Ne chiediamo il ritiro". Lo dichiara il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

19/07/2025 - 16:01

"Apprendiamo da un quotidiano nazionale la possibilità della cessione di 1200 punti vendita in Italia da parte di Carrefour. Non è chiaro ancora chi sarà l’acquirente. E’ una scelta enorme visto che parliamo di oltre 18000 dipendenti. Vanno salvaguardati tutti i livelli occupazionali perché ci troviamo davanti a numeri enormi. Il Governo non faccia finta di niente". Lo dichiara in una nota il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

18/07/2025 - 18:53

“E’ chiarissimo il motivo per cui hanno bocciato la nostra mozione sul lavoro povero due giorni fa alla Camera. Perché stavano preparando il colpo di spugna sui salari attraverso l’emendamento al decreto Ilva che metterà la museruola alla magistratura in caso di gravi violazioni degli obblighi contrattuali. La loro idea è sempre la stessa: pensano di competere su salari bassi e compressione dei diritti. Chiediamo al governo di far ritirare l’emendamento Pogliese. Non si possono fare operazioni così spregiudicate attraverso emendamenti che non hanno alcuna attinenza con il provvedimento in corso”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

18/07/2025 - 17:24

“Nordio non ha trovato tempo e parole per tornare in Parlamento e dire la verità sul caso Almasri dopo che erano emerse reticenze e omissioni grandi come una casa. Ma trova tempo e parole, proprio nel giorno in cui la Germania arresta il collaboratore di Almasri, per offendere magistrati che su questo caso hanno detto quello che tutti gli italiani sanno: il comportamento del Ministero della Giustizia ha determinato la liberazione dell’assassino libico, comportamento vergognoso.
E ora addirittura, non contento di questo “capolavoro”, chiede parole chiare al Pd. Gliele diciamo subito come è nostro costume: Nordio è un ministro inadeguato, che cerca di nascondere la sua inadeguatezza attaccando i magistrati, e sarebbe un bene per il nostro Paese se andasse a casa.
L’Italia ha bisogno di un Ministro vero, non di un seminatore di zizzania che scappa a gambe levate davanti alla verità.” Così il capogruppo Pd in commissione giustizia alla camera, Federico Gianassi.

18/07/2025 - 12:18

“I tagli annunciati alla Politica Agricola Comune sono un colpo durissimo per la Sicilia e per i territori a vocazione agricola come le province di Enna e Messina, dove il comparto primario riveste da sempre un ruolo significativo dal punto di vista economico ed occupazionale oltre che ambientale e sociale”: è quanto dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, commentando la proposta della Commissione Europea di ridurre del 20 per cento le risorse della PAC nel periodo 2028–2034.
“In un momento storico segnato da instabilità geopolitica, crisi climatica e difficoltà dei mercati, togliere fondi all’agricoltura, soprattutto nei territori marginali. è semplicemente irresponsabile. Nelle province di Enna e Messina ci sono filiere agricole e zootecniche che tengono insieme economia, lavoro, ambiente e presidio del territorio. Cereali, olive, frutta, ortaggi, carni e latticini di qualità, molti dei quali certificati Dop e Igp, sono il frutto di un’agricoltura che non solo produce cibo ma garantisce coesione e identità culturale”.
“La proposta avanzata dalla presidente Von der Leyen e dal commissario Fitto di trasformare la Pac in una semplice linea guida nazionale è un grave passo indietro, che cancella anni di programmazione europea a vantaggio di un’improvvisata ‘rinazionalizzazione mascherata’. Così facendo, si rischia di penalizzare ulteriormente territori spesso periferici e compromettere la continuità delle imprese più fragili”, prosegue la parlamentare Dem.
“Il Partito Democratico si opporrà con determinazione a questa deriva. La Pac non è un capitolo di spesa da ridurre, ma una leva strategica per la sostenibilità, la sovranità alimentare e lo sviluppo delle aree interne. La Commissione ascolti le realtà agricole e modifichi radicalmente questa impostazione. E al governo italiano chiediamo di far sentire la propria voce: il ministro Lollobrigida e il ministro Fitto dicano chiaramente da che parte stanno, e se hanno intenzione di difendere gli agricoltori italiani oppure compiacere le pulsioni sovraniste dei loro alleati”: conclude.

18/07/2025 - 12:16

“La Toscana esporta in Usa oltre 10 miliardi di euro dei 67 totali nazionali. E' palese come i dazi Usa al 30 per cento rischierebbero di devastare l'economia regionale e colpire al cuore una delle eccellenze del Made in Italy: il settore vitivinicolo e agroalimentare. E' altrettanto evidente come ormai Giorgia Meloni sia stata messa all'angolo dall'amministrazione americana mentre i partiti del suo governo litigano ogni giorno sulle misure da prendere. Se non agiamo però subito con un piano straordinario di interventi da mettere in campo a sostegno dei territori maggiormente colpiti sarà il disastro”: è quanto dichiara il segretario Dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi depositando una interrogazione urgente per chiedere misure concrete a difesa delle imprese e dei lavoratori colpiti.

“Già con il 10 per cento i contraccolpi sarebbero stati notevoli, se questa cifra verrà aumentata i danni saranno insostenibili. La filiera vitivinicola toscana vale oltre 1,2 miliardi di euro di export annuo, dà lavoro a oltre 20.000 persone tra agricoltura, trasformazione e turismo, e rappresenta un presidio economico e sociale per interi territori. Ora, a causa dei dazi centinaia di milioni di euro di milioni di export sono già in bilico, con ordini a rischio e importatori americani che si rivolgono altrove. Serve subito un piano straordinario di interventi per le regioni colpite, a partire dalla Toscana: aiuti alle imprese, promozione sui mercati alternativi, strumenti finanziari per sostenere l’export, e una trattativa ferma con gli Stati Uniti. Difendere il vino toscano significa difendere il lavoro, il territorio e un pezzo identitario del nostro paese. Il tempo dell’attesa è finito. Il governo si muova”: conclude.

 

17/07/2025 - 17:41

“Il protocollo firmato dalle parti sociali sugli ammortizzatori per il caldo verrà recepito con un emendamento al decreto Ilva. Interviene sui laboratori più esposti al rischio di temperature elevate e purtroppo  arriva con colpevole ritardo. E soprattutto senza risorse nuove: i trentatré milioni sono presi dal fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Non c’è un euro in più. Come sempre il governo fa il gioco delle tre carte”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

17/07/2025 - 15:56

Si è tenuto oggi alla Camera dei Deputati, presso la Sala Berlinguer, il tavolo tecnico convocato dalle forze di opposizione per avviare i lavori sulla riforma della governance della RAI, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’European Media Freedom Act.

L’incontro, promosso con il coinvolgimento delle principali associazioni impegnate per la libertà e la trasparenza dell’informazione, rappresenta l’apertura ufficiale del “cantiere delle opposizioni” per costruire un nuovo modello di servizio pubblico radiotelevisivo, finalmente autonomo dalla politica e all’altezza degli standard europei.

L’obiettivo dichiarato è giungere in tempi rapidi alla definizione di un testo unitario che faccia sintesi delle diverse proposte già presentate autonomamente dai gruppi parlamentari, da sottoporre al Parlamento per aprire una vera sfida di merito alla maggioranza – che, come dimostra il perdurante stallo sulla nomina del presidente di garanzia della RAI, appare ancora priva di una linea comune e di una visione riformatrice condivisa.

La riforma si pone anche come strumento per evitare che agli italiani venga imposta, per via indiretta, una nuova “TeleMeloni Tax”, ovvero un uso opaco e politicizzato della RAI finanziata con risorse pubbliche. La proposta delle opposizioni intende invece rafforzare il ruolo della RAI come servizio pubblico indipendente, trasparente e pluralista, nel pieno rispetto del diritto dei cittadini a un’informazione libera e corretta, così come sancito dalle nuove direttive europee.

Hanno partecipato all’incontro:

* Stefano Graziano (Partito Democratico)

* Dario Carotenuto (Movimento 5 Stelle)

* Vincenzo Vita (Alleanza Verdi e Sinistra)

* Maria Elena Boschi (Italia Viva)

* Niccolò Scibelli (+Europa)

* Valentina Grippo (Azione)

Associazioni presenti: Articolo 21, MoveOn, NoBavaglio, Libera Informazione, Articolo 5, Giovani Democratici – Unione degli Studenti.

Nei prossimi giorni il gruppo di lavoro proseguirà le consultazioni tecniche e politiche per arrivare alla stesura di una proposta legislativa condivisa.

 

17/07/2025 - 15:40

“Leggo le cronache sull’inchiesta milanese e proverò a commentarle (riflettendo su cosa sia stato e sia il cosiddetto “modello Milano”), da subito, però, vorrei dire che nel solito e completo rispetto del lavoro dei magistrati continuo ad avere piena fiducia nella correttezza dell’amministrazione che col sindaco Sala è stata in questi anni alla guida della città” così sui propri canali social il deputato democratico Gianni Cuperlo che stasera sarà alla festa regionale del Pd lombardo a Melzo in provincia di Milano.

 

17/07/2025 - 14:56

 “L’emendamento presentato dal senatore Pogliese, di Fratelli d’Italia, relatore del decreto Ex Ilva, è una pugnalata, l’ennesima, ai diritti dei lavoratori, a Taranto e in tutto il Paese. È assolutamente inaccettabile e va immediatamente ritirato.» Così l’On. Ubaldo Pagano, deputato del Partito Democratico e Capogruppo in Commissione Bilancio a Montecitorio.
“La proposta di Poglisi ha un solo intento: punire chi lavora. Secondo quell’emendamento, infatti, un magistrato potrebbe intervenire solo in presenza di salari gravemente inadeguati. Come se l’inadeguatezza rispetto ai principi della nostra Costituzione non bastasse. È un tentativo di spostare l’asticella sempre più in basso, legittimando il lavoro povero.”
“Chi lavora nell’acciaio, in condizioni già difficili, si vedrebbe negata persino la possibilità di recuperare i propri crediti retributivi nei confronti del datore di lavoro, ossia ciò che semplicemente gli spetta di diritto. È una forzatura ideologica che rivela la vera faccia della destra: niente salario minimo, sì ai salari compressi, e un modello industriale che scarica le crisi sulle persone e sui territori. Se tutto questo è inaccettabile in generale, calato nel contesto di Taranto diventa un vero e proprio attentato alla dignità delle persone.”

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