14/12/2024 - 14:57

“Il governo nel dl fiscale si è impegnato, approvando un mio ordine del giorno, a valutare l’innalzamento del tetto al 5 × 1000 per il terzo settore. In queste ore determinanti per l’esame della legge di bilancio alla Camera ci aspettiamo un atto concreto, reperendo le risorse necessarie e auspicando anche il sostegno della maggioranza , perché questa misura va nella direzione di aiutare il terzo settore in questo particolare momento di crisi sociale che sta attraversando l’intero Paese. La normativa vigente infatti prevede un tetto massimo di risorse che possono essere destinate al riparto del 5 per mille, a prescindere dalle volontà espresse dai cittadini. Noi chiediamo di incrementare queste risorse a favore delle realtà sociali che fanno volontariato, solidarietà sociale, ricerca scientifica e sanitaria, al fine di garantire il rispetto delle scelte operate dai contribuenti nell'espressione della volontà di devolvere il 5 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche. Non possiamo abbandonare il terzo settore, non lo chiede soltanto il partito democratico ma lo chiedono gli operatori stessi del terzo settore che hanno bisogno di essere sostenuti”. Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio, a proposito dell’esame della manovra di Bilancio in corso alla Camera.

14/12/2024 - 14:00

“Una gestione dei lavori parlamentari che calpesta le regole e le prerogative delle opposizioni con un governo che continua a muoversi senza trasparenza  non fornendo relazioni tecniche e rimandando di ora in ora la presentazione dei propri emendamenti. Non c’è alcun dettaglio sulla manovra né sulle coperture né sul contenuto complessivo e questo atteggiamento priva il Parlamento di un vero dibattito e svilisce il confronto democratico. Il governo e la maggioranza  stanno portando avanti un esame che rasenta il surreale: un comportamento inaccettabile e privo di rispetto istituzionale. Non accettiamo questo atteggiamento e continueremo a dare battaglia senza sconti per difendere i principi di trasparenza,  democrazia e rispetto delle regole parlamentari”. Così la deputata democratica Maria Cecilia Guerra, intervenuta nel corso dell’esame parlamentare in commissione bilancio.

14/12/2024 - 13:48

“Parlano tanto di famiglia, ma quando si tratta di fare qualcosa per la famiglia non ci sono mai. Ho chiesto alla maggioranza e al governo di approvare l’emendamento unitario delle opposizioni a prima firma della nostra segretaria Elly Schlein a sostegno del congedo paritario obbligatorio per entrambi i genitori. Non è solo welfare, è un’idea diversa di famiglia, di rapporti tra i genitori, di gender gap. Permetterebbe infatti di condividere davvero il lavoro di cura all’interno della famiglia ma anche di tutelare la continuità professionale, salvaguardare l’occupazione femminile e contribuire in modo sano alla crescita del Pil, come dimostrano tutti gli studi dedicati al tema. 5 mesi retribuiti al 100% per entrambi i genitori, esteso anche ai lavoratori autonomi: una sfida al governo per promuovere davvero la natalità senza fare la solita vuota propaganda”.

Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

14/12/2024 - 10:22

"Denunciamo un metodo di gestione della Manovra inaccettabile da parte del governo e della maggioranza, che si sono rimangiati tutti gli impegni presi in commissione in questi giorni. Una legge di tale importanza dovrebbe garantire certezza sulle misure adottate e sulle relative coperture economiche. Invece, assistiamo a un vero e proprio assalto alla diligenza, con una riscrittura profonda della Manovra, fatta con maxi-emendamenti dei relatori, al solo scopo di non fornire al Parlamento le informazioni su quantificazioni e coperture”. Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

"Tra le criticità evidenziate - conclude - spicca il ritorno della cosiddetta 'legge mancia', caratterizzata da micro interventi scollegati tra loro e dal sapore clientelare, che ignorano le vere priorità del Paese. A ciò si aggiunge la gestione arbitraria che con l’arroganza dei numeri sta imponendo al Parlamento una ‘dittatura della maggioranza’, minando trasparenza e correttezza amministrativa. Gli emendamenti presentati ieri mancano delle necessarie relazioni tecniche e di una corretta quantificazione, rendendo impossibile un esame adeguato. Nel merito, continuano a mancare interventi concreti per affrontare le principali problematiche degli italiani: dalla sanità alla scuola, fino al lavoro e alle politiche industriali. Invece di rispondere alle reali esigenze dei cittadini, il Governo sottrae ancora risorse al Fondo sanitario nazionale, introduce nuove tasse sui cittadini, dalle tariffe autostradali a quelle aeroportuali".

14/12/2024 - 10:22

“Col favore delle tenebre, stanotte la maggioranza ha presentato un maxi emendamento che di fatto era una nuova legge di bilancio. Con idee piuttosto chiare: aumentare gli stipendi ai membri del governo, aumentare i pedaggi autostradali, aumentare il prelievo fiscale sui voli. Nemmeno un euro in più per i salari, la sanità o la scuola. Neanche quel ridicolo aumento delle pensioni minime per il quale cercano ancora la copertura. Unica spesa certa gli 800 milioni di euro per i centri in Albania, quello scandaloso spreco di risorse che sarebbero potute essere usate per asili, assunzioni o sanità. Ora si fermino e utilizzino le prossime ore per accogliere le proposte delle opposizioni per limitare i danni della loro incompetenza che vogliono far pagare al paese”.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

13/12/2024 - 19:26

“Inaccettabili gli emendamenti dei relatori, presentati senza nessuna relazione tecnica, che prevedono una nuova proroga delle concessioni autostradali e di quelle della distribuzione elettrica, addirittura di 40 anni e senza nessuna garanzia per gli utenti. Mentre il Governo non fa nulla per ridurre il costo dell’energia a cittadini e imprese si prorogano di 40 anni concessioni per cui erano previste gare dalle norme vigenti entro il 2030, con la certezza che il costo degli investimenti verrà scaricato sulle bollette. Una norma a rischio di infrazione comunitaria e che ha un impatto enorme sul sistema energetico del Paese che non può essere affrontato con questa modalità, senza nessun confronto vero con il Parlamento ”. Così la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga è intervenuta durante la discussione della manovra di bilancio

13/12/2024 - 17:14

“Mentre le promesse di Giuli cadono nel vuoto, il governo lo premia aumentandogli lo stipendio”. Così Irene Manzi, capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, esprime la sua “indignazione per il fatto che il governo trovi risorse per incrementare gli stipendi dei ministri, ma non per mantenere gli impegni annunciati in favore dei settori culturali italiani che, ancora una volta sono fuori dall’agenda del governo. Giuli aveva promesso fondi per l’editoria e la correzione dei tagli feroci al ministero della cultura: ancora non si vede nulla”.

13/12/2024 - 15:03

“Mentre il Paese lotta per arrivare a fine mese, il governo decide di destinare risorse pubbliche all’aumento degli stipendi dei ministri. Una scelta che lascia increduli e appare ancora più grave alla luce di una manovra di bilancio che non investe in sanità, scuola, lavoro e casa. Il governo fa finta di non capire: noi chiediamo un miglioramento delle condizioni e degli stipendi degli italiani, non di quelli dei ministri e dei membri del partito della presidente Meloni”. Così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della camera, Ubaldo Pagano, commenta l’anticipazione dell’emendamento del governo che aumenta glli stipendi dei ministri non parlamentari.

13/12/2024 - 13:34

“Nei giorni scorsi abbiamo visto molti amministratori locali, sindaci e presidenti di provincia protestare per la mancanza di un sostegno adeguato alla casa. Rinnoviamo in queste ore l’appello al governo affinché rifinanzi almeno il fondo per le morosità incolpevoli. Si tratta di un tema che unisce molte forze politiche, e ci auguriamo che il governo lo metta finalmente in cima alle sue priorità” così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.

13/12/2024 - 13:26

“Quando, dal primo gennaio 2025, verrà a mancare “Decontribuzione Sud”, le imprese del Mezzogiorno si troveranno a fare i conti con un aumento vertiginoso del costo del lavoro. Come hanno denunciato i sindacati e molte associazioni di categoria, il rischio è che tanti imprenditori si vedranno costretti a licenziare personale. Svinez ha stimato che circa 25.000 lavoratori dipendenti potrebbero perdere il posto a causa del venire meno dell’esonero contributivo. In questo clima di paura per il moltiplicarsi di crisi occupazionali in tutto il Mezzogiorno, l’unico assente è il Governo Meloni che nulla ha fatto per sostituire la misura.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio alla Camera.
“L’anno scorso - aggiunge - ‘Decontribuzione Sud’  ha coinvolto 3,2 milioni di lavoratori. Solo nel prossimo anno le aziende dovranno far fronte a maggiori costi per quasi 6 miliardi di euro. Il Governo si dia una svegliata e promuova iniziative degne a sostituire questa misura, perché gli striminziti bonus occupazionali che sono stati introdotti faranno la figura del tappo di sughero per riparare una falla enorme nella diga”.

13/12/2024 - 11:44

“Il governo deve fermarsi e ripensare i tagli contro i lavoratori di Aci Informatica. L’impatto sociale ed economico di questa misura sarebbe disastroso. Oltre ad essere un durissimo colpo per i 500 dipendenti di Aci Informatica e le loro famiglie, si colpisce un servizio pubblico essenziale e di conseguenza si penalizzano cittadini e imprese, oltretutto aumentando i costi per lo Stato. Da subito come Pd ci siamo mobilitati a fianco dei lavoratori per difendere i loro diritti e la continuità di servizi indispensabili per i cittadini. Facciamo ancora adesso appello al governo e alla maggioranza affinché riveda questa norma prima che sia troppo tardi. Non possiamo permettere che scelte miopi distruggano eccellenze italiane e lascino per strada centinaia di lavoratori e le loro famiglie” così in una nota i deputati democratici Silvia Roggiani e Andrea Casu.

13/12/2024 - 11:17

“Questa destra è davvero incredibile: con la manovra prima disfa e poi fa, rivendendo come obiettivi raggiunti quello che all’inizio non aveva fatto o aveva tagliato”.

Così la deputata dem Silvia Roggiani, componente della commissione Bilancio, intervista per i social dei deputati Pd.

“Sugli enti locali – prosegue l'esponente Pd - avevano messo il turnover al 75 per cento, che avrebbe messo in ginocchio i servizi dei nostri Comuni, e adesso sono tornati indietro dopo che il Pd, Anci, tutti, si sono mobilitati. Avevano deciso di estendere la ‘web tax’ anche alle piccole e medie imprese e alle start-up digitali e poi, dopo la giusta sollevazione, sia nostra che ovviamente delle imprese, sono tornati indietro anche su questo. Sull’automotive annunciano lo stanziamento di un miliardo di euro ma dopo che ne hanno tagliati più di quattro. Hanno deciso di promuovere l'IRES premiale, molto richiesta dalle imprese, ma a fronte del fatto della cancellazione dell’ACE. Ora abbiamo un ultimo punto su cui forse vogliono tornare indietro: con la prima Manovra, il governo Meloni ha azzerato il fondo sostegno affitti e morosità incolpevole. Sappiamo benissimo che il tema casa è prioritario per tantissime persone, lo diciamo da almeno tre anni. Forse torneranno indietro, ci auguriamo innanzitutto che non siano stanziate solo briciole e che magari riconoscano tutti gli errori che con questa Manovra hanno fatto. Una manovra contro l'Italia e contro le persone”.

“Anche sulle donne – conclude Roggiani – Meloni dà e Meloni toglie. Prima Meloni abbassa la ‘tampon tax’ e poi Meloni rialza la ‘tampon tax’. Quindi la Premier, donna che dovrebbe essere paladina delle donne, in realtà le donne le va a colpire con una spesa che riguarda le donne per oltre 650 euro all'anno”.

12/12/2024 - 20:00

"Di fronte all’impossibilità di dare una risposta a migliaia di persone, il governo e la maggioranza scelgono la fuga, bocciano l’emendamento sul salario minimo e proseguono nell’attacco sistematico alla rappresentanza nella contrattazione collettiva” lo ha detto intervenendo in commissione bilancio alla Camera la capogruppo democratica, Chiara Braga. “Bocciare il salario minimo dicendo che non serve perché basta la contrattazione collettiva è un grande inganno, peraltro aggravato da un governo impegnato in un attacco senza precedenti al sistema di rappresentanza nella contrattazione collettiva. Il correttivo del codice appalti ne è la conferma, poiché contribuisce a impoverire ulteriormente i salari e a ridurre le tutele dei lavoratori”.

12/12/2024 - 19:50

“Le dichiarazioni del Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ci confermano ancora una volta che stiamo assistendo a una gestione fantasiosa del bilancio dello Stato. La manovra economica in discussione si basa su previsioni di crescita del PIL che sono state dimezzate dall’Istat, e nonostante questo il Ministro continua a rassicurare che non ci sarà alcuna manovra correttiva. I conti però non tornano e questa ostinazione nel negare la necessità di un intervento correttivo non fa che aggravare i rischi di instabilità finanziaria per il Paese” così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.

12/12/2024 - 17:40

Nessun fondo per edilizia sociale e vittime morosità incolpevole

“Per il diritto alla casa serve edilizia sociale ma anche sostenere le famiglie vittime di morosità incolpevole. Per questo il Pd ha chiesto al governo di intervenire nella legge di bilancio con un emendamento che stanzia 50 milioni di euro per il fondo affitto e le situazioni di emergenza. Il governo non può ignorare un problema che coinvolge migliaia di famiglie e in tutto il paese. Leggiamo tanti annunci da Fdi ma alla prova dei fatti nella manovra non c’è niente per la casa” così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della camera, Ubaldo Pagano, replica alla deputata di Fdi, Augusta Montaruli.

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