11/11/2022 - 13:21

“Dopo una Nadef completamente priva di ogni contenuto, il governo vara un decreto assolutamente insufficiente a coprire i bisogni del Paese in un momento di gravissima crisi. Lì dove servivano risposte chiare, ci siamo scontrati con il silenzio del governo o con soluzioni del tutto ipotetiche, quasi come se la destra avesse bisogno di sondare il terreno per paura di far danno. Mi riferisco soprattutto al Superbonus, dove i rischi paventati dall’Ance sono più che reali: sui crediti incagliati non è stata messa in campo nemmeno un’idea di lavoro, mentre sul bonus si colpiscono come al solito le fasce più deboli.”

Lo dichiara il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio a Montecitorio.

“Nel frattempo, però - conclude Pagano - si è trovato tempo e modo di introdurre una misura utile solo a favorire evasione e circolazione illegale di denaro grazie all’innalzamento del tetto per l’uso del contante a 5000 euro. Come pure, nonostante le tantissime voci contrarie che si sono levate in questi giorni, il governo ha voluto insistere con le trivellazioni nell’Adriatico. Un intervento che non solo non avrà alcun effetto benefico nell’attenuazione del prezzo delle bollette energetiche, ma che creerà danni irreparabili all’ambiente e al potenziale turistico delle nostre coste. Insomma, il tesoretto che abbiamo lasciato in eredità alla destra, a parte prorogare le misure già messe in campo dal governo Draghi, è stato malamente sperperato in misure inutili ad alleviare il peso dei rincari e in alcuni casi controproducenti. Se questo è l’antipasto della manovra che ci aspetta, siamo pronti a portare avanti un’opposizione inflessibile per difendere gli interessi dei cittadini.”

09/11/2022 - 13:03

“La Nadef presentata dal governo è un documento omissivo. In contrasto con le previsioni normative non contiene alcuna indicazione né sulla dimensione complessiva della manovra, né sulla sua composizione. Il Gruppo Partito democratico - Italia democratica e progressista è invece convinto che al centro della Legge di Bilancio debbano esserci le misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie. Con la nostra risoluzione chiediamo invece con determinazione un pacchetto di interventi anticrisi finanziati non solo dalle risorse previste in manovra, ma anche da quelle che potrebbero aggiungersi dal rafforzamento della tassazione degli extraprofitti e da ulteriori misure a carattere redistributivo. Il sostegno delle retribuzioni e del potere d’acquisto dei salari deve avvenire anche attraverso un abbattimento del cuneo fiscale, in continuità con il processo avviato nella scorsa legislatura, e garantendo che gli interventi previsti per fronteggiare il caro energia e l’incremento dei prezzi di altri beni primari siano applicati per tutto il periodo che si renderà necessario.  Fondamentale sarà anche intraprendere le iniziative necessarie presso le sedi istituzionali europee al fine di concordare politiche e strumenti comuni di intervento orientati ad evitare che la persistenza dell’inflazione abbia ricadute negative sulla diseguaglianza sociale e sulla continuità operativa delle imprese, sull’occupazione e sulle famiglie. Purtroppo sembra che l’esecutivo sia più interessato a misure molto discutibili sul piano dell’equità fiscale, come l’estensione della flat tax per i professionisti e l’inaugurazione di una nuova stagione di condoni indiscriminati”.

 

Così la deputata Maria Cecilia Guerra, firmataria della risoluzione presentata dal gruppo Pd-Idp alla Camera.

09/11/2022 - 12:49

Dichiarazione di Irene Manzi, deputata Pd

La nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2022 del governo rappresenta per noi Democratici un segnale di forte preoccupazione, in particolare per la scuola italiana. Come gruppo del Partito Democratico siamo stupefatti  per la mancanza  di qualsiasi intervento nel nostro sistema scolastico. La scuola non viene nemmeno citata, semplicemente non c’è. E sicuramente non si tratta  di una svista o di una dimenticanza. Temiamo  che sia invece frutto di una precisa volontà politica. Ed è una colpa grave. La scuola italiana ha necessità e urgenza di profonde iniezioni di risorse per adeguarla e ammodernarla. Risorse che dovrebbero finanziare innanzitutto il rinnovo del contratto di lavoro per migliaia di insegnanti e favorire un settore primario che è quello  da 0 a 6 anni. Nella nostra risoluzione al Nadef presentata alla Camera, suggeriamo al governo che  le risorse liberate dalla riduzione della spesa per l’istruzione conseguente al calo demografico siano reinvestite nel medesimo settore a beneficio dei giovani e delle future generazioni. La scuola non può essere lasciata a se stessa. Invitiamo il governo a ripensare alle proprie strategie e a prevedere nella nuova manovra di bilancio  risorse adeguate per migliorare un servizio vitale come quello scolastico.

09/11/2022 - 11:49

“La Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2022 presentata dal governo è carente, presenta molte lacune, e non risponde alle aspettative concrete del Paese. Per queste ragioni abbiamo presentato una risoluzione che impegna il governo a destinare a lavoratori, imprese e famiglie maggiori risorse. Riteniamo fondamentale che l’esecutivo si impegni nella riduzione strutturale del cuneo fiscale, nel rafforzamento dell’assegno unico, nell’introduzione del salario minimo, nel proseguimento dell’azione di contrasto dell’evasione, nella salvaguardia della progressività e dell’equità orizzontale e verticale del nostro sistema fiscale. In materia di pensioni, riteniamo necessario introdurre, per le nuove generazioni, una pensione di garanzia, e consentire l’accesso alla pensione a condizioni più favorevoli a chi ha svolto lavori gravosi o usuranti o lavori di cura in ambito familiare, rendendo strutturali Ape sociale (da estendere agli autonomi) e Opzione donna. Il governo deve inoltre sostenere le imprese nella transizione ecologica, un tema invece uscito dai radar della maggioranza, dando piena e rapida attuazione al Pnrr e garantendo la realizzazione delle opere messe a bando, anche prevedendo lo stanziamento di ulteriori risorse a copertura dei rincari dei prezzi dei materiali”.

Così il deputato dem, Ubaldo Pagano, primo firmatario della risoluzione presentata dal Pd alla Camera.

08/11/2022 - 12:31

Proposta di legge Pd per fermare strage sulle strade

 

“Abbiamo presentato una proposta di legge per tentare di porre rimedio alla strage di ciclisti sulle nostre strade. Dai dati delle Associazioni sostenitori e amici della polizia stradale, infatti, emerge un dato preoccupante: muore un ciclista ogni due giorni. Lo scorso anno i decessi sono stati 180, 11 in più rispetto al 2020. Secondo l’International Transport Forum, inoltre, l’Italia è il Paese con il più alto tasso di mortalità per km pedalato. Tale situazione impone necessariamente un intervento normativo. Diversamente da quanto avviene in altri Paesi europei, nel nostro codice della strada è assente l’individuazione della distanza minima da far rispettare agli automobilisti che sorpassano i ciclisti. Ecco perché la nostra Pdl introduce con apposita segnaletica uno specifico regime in materia di sorpasso: impone all’automobilista la distanza laterale minima di un metro e mezzo, proprio per favorire una manovra in sicurezza sia per l’auto che la bicicletta. Qualora la distanza laterale non possa essere rispettata, ad esempio a causa della ridotta ampiezza della strada, il conducente del veicolo che si approssima a un velocipede deve rallentare al fine di adeguare la propria velocità a quella del ciclista, per poi sorpassarlo solo quando è possibile e a velocità molto ridotta. Siamo convinti che per fermare questa scia di morte, oltre a sensibilizzare gli automobilisti a un maggior rispetto dei ciclisti, occorra adeguare al più presto il nostro Paese alle normative degli altri Paesi Ue”.

 

Lo dichiara Mauro Berruto, deputato dem e responsabile Sport della segreteria nazionale del Pd.

01/11/2022 - 13:53

“È un provvedimento “identitario”, che sfrutta l’occasione per mettere in chiaro come funzioneranno le cose da qui in avanti per chi esprime dissenso. La voce “pericolo per l’ordine pubblico” significa tutto e niente. Serve chiarezza. Bene tutelare beni e garantire ordine pubblico. Ma a quali raduni si riferisce? Chi decide cosa è pericoloso? Un rave o un raduno di camicie nere che insultano la nostra Costituzione? Temo ci sia ampio spazio di manovra per interventi repressivi”.
Lo scrive in un post su Facebook, la deputata del Pd, Ilenia Malavasi

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