21/10/2023 - 17:04

“Togliendo 350 milioni di euro alla disabilità, per coprire il buco da 15 miliardi del Superbonus, il governo dimostra, ancora una volta, di colpire sempre le fasce più fragili e bisognose della popolazione. Quei fondi, che dovevano andare per l’attuazione della legge delega sulla disabilità, anziché essere usati per altro, con il gioco delle tre carte, potevano essere trasferiti su un capitolo di spesa a sostegno di servizi essenziali per le persone disabili, come il diritto alla mobilità, al lavoro, alla scuola, per costruire progetti di vita autonomi e indipendenti. Ma il governo, invece di programmare e pianificare, decide di agire in emergenza e lascia indietro il welfare: anche perché quei soldi non verranno riportati nel capitolo di spesa a cui sono stati tolti fino al 2025, quando sarà pronta la legge delega sulla disabilità. Questo vorrà dire meno risorse per servizi essenziali, gravando su molte famiglie che fanno i salti mortali ogni giorno, e già da tempo segnalano le difficoltà ad avere risorse e servizi. In Liguria ad esempio, la scuola inclusiva per i bambini con disabilità è iniziata molto in ritardo e a macchia di leopardo per mancanza di personale, come più volte segnalato dalle associazioni, e il problema delle liste d’attesa per le attività ambulatoriali di riabilitazione per centinaia di bambine e i bambini disabili, non è ancora stato risolto. In questo modo il governo non garantisce la tutela dei diritti essenziali ai cittadini, soprattutto a chi ha più bisogno di sostegno e rischia di far diventare un miraggio le politiche per progetti di vita indipendente”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio rispetto alla decisione del governo di tagliare 350milioni di euro alla disabilità.

21/10/2023 - 13:12

Giù le mani dall’assegno unico. Ogni euro rimasto venga usato per le famiglie. Non si fa propaganda e non si fa una legge di bilancio con i giri di cassa. Difenderemo una misura voluta dal Partito Democratico che ha aiutato milioni di bambini e di ragazzi.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

21/10/2023 - 10:15

E dopo l'esaurimento del bonus trasporti rivolto in prevalenza agli studenti, dopo l'annunciata riduzione dei fondi per il Cinema del Ministro Sangiuliano, il Governo esaurisce il bonus cultura rivolto ai diciottenni #18app
I neo diciottenni che stanno facendo domanda non hanno diritto ad accedere a opportunita' di cultura per esaurimento fondi. Ancora una volta colpite i ragazzi e il loro diritto alla cultura, acuite le disuguaglianze fra chi ha piu' possibilita'e chi meno.
E poi non parlateci di merito.

 Lo scrive su X la vice capogruppo del Pd alla Camera Valentina Ghio

19/10/2023 - 14:54

Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport del Partito democratico

In questo mondo al contrario il Governo dei patrioti vuole, con la legge di bilancio, tagliare i bonus fiscali per ricercatori e ricercatrici italiani che hanno deciso di tornare in Italia e vuole lasciarli alle società di calcio che ne hanno fatto il più distorsivo e improprio degli usi, azzerando i vivai e i settori giovanili di ragazzi italiani per acquistare improbabili giovani calciatori stranieri solo per averne un vantaggio fiscale. Poi l’Italia non si qualifica per i Mondiali e gli stessi patrioti chiedono le dimissioni dei vertici federali. Sembra una barzelletta, ma non fa ridere.

19/10/2023 - 12:19

Siamo alle solite. Ogni giorno siamo costretti a registrare un nuovo provvedimento iniquo e ingiusto messo in atto da questo governo. Oggi apprendiamo dell’idea irragionevole di escludere i Btp dal calcolo dell’isee, che com’è risaputo è un indicatore di calcolo del benessere delle famiglie per accedere ai sussidi messi a disposizione dello stato. Una misura che in maniera insensata decide che il patrimonio non è ricchezza. L’iniziativa rientra nel cosiddetto pacchetto famiglia, ma per le famiglie ha solo il sapore dell’ingiustizia visto che equipara chi detiene milioni di euro a chi ne ha zero. Complimenti, il solito capolavoro del governo Meloni continuare a sottrarre sempre più welfare ai più poveri. Da "prima gli italiani" a "prima i milionari"". Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.

18/10/2023 - 11:05

11 novembre andremo in piazza per ascoltare 5 milioni di persone che non sono riuscite a curarsi

"Il Servizio sanitario nazionale è arrivato al capolinea. Attualmente il rapporto spesa sanitaria/PIL è in rapida decrescita, passando dal 6,7% del 2022 al 6,4% del 2025: una percentuale decisamente al di sotto della media europea. Basta bugie, dunque, basta dire che questo governo ha fatto il più grande investimento in sanità pubblica, perché non è vero: il dato numerico assoluto, pari a 136 miliardi, non ha infatti nessun senso se avulso dal contesto, dall'aumento dei prezzi e della inflazione. In questo quadro, ci verrebbero in aiuto le risorse importanti stanziate dal PNRR: peccato che anche nella bozza del Piano di revisione del Governo abbiamo visto sono tagli. La verità è che siamo al collasso anche sul fronte del personale, dove mancano 15.000 medici e va ancora peggio con gli infermieri, ma la parola “assunzione” non c'è nella NADEF, non c'è nella legge di bilancio e non c'è nemmeno l'impegno ad eliminare il tetto di spesa sul personale, così anacronistico da essere ancorato alla spesa del 2004. Investire sul personale con nuove assunzioni è l'unico modo per affrontare il problema delle liste di attesa, ma per questo stesso problema si promuove invece la sanità privata: per abbattere le liste di attesa, infatti, il governo Meloni ha trovato 600 milioni in più, facendo diventare lo Stato il principale cliente del sistema privato, sdoganando in modo surrettizio la privatizzazione del sistema sanitario nazionale, sul modello di alcune Regioni governate dal centrodestra. Per tutti questi motivi l'11 novembre andremo in piazza per ascoltare - cosa che non fa questo Governo - la voce e la preoccupazione dei cittadini italiani, di 5 milioni di persone che quest'anno non sono riusciti a curarsi". Lo dichiara Ilenia Malavasi, deputata Pd componente della commissione Affari sociali della Camera.

18/10/2023 - 08:55

"Anche oggi, in diverse città, anche qui a Roma, in piazza Montecitorio, gli studenti chiedono una cosa chiara e semplice che va a legittimare il loro diritto allo studio, il loro diritto al futuro e il diritto al futuro anche di questo Paese: che abbiano la possibilità, che siano messi in condizione di poter accedere al percorso universitario, quindi, avendo posti negli studentati, avendo affitti che siano in grado di pagare. La riduzione dei posti negli studentati, l'azzeramento del Fondo per gli affitti fatto da questo governo e la diminuzione del potere d'acquisto dei salari dei loro genitori li mette davvero in difficoltà nel proseguire in quello che è un diritto costituzionale, il diritto allo studio". Lo ha detto ieri in Aula alla Camera la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd, negli interventi di fine seduta.

"La ministra dell'Università e della ricerca - ha concluso Ghio - non ha risposto alle loro richieste di incontro. Loro stanno manifestando in modo pacifico e ci mettono davanti alla palese violazione di un loro diritto. In questi mesi, sono stati presi in giro dal governo che, prima, ha annunciato un finanziamento di 600 milioni di euro, salvo poi ritirarlo dopo poche ore. La prossima manovra finanziaria, al momento, non prevede nulla di tutto questo, zero su tutta la linea. Noi chiediamo che non siano ignorate le legittime richieste di questi studenti, che la ministra Bernini risponda alle loro richieste di incontro e che venga in Parlamento per un'informativa urgente su una questione così importante e sugli interventi che intende mettere in campo per consentire il diritto allo studio agli studenti".

17/10/2023 - 15:04

"Il ministro Salvini ormai non riesce nemmeno più a pronunciare la parola pensioni. Lo stesso che in campagna elettorale affollava i talk show e le piazze al grido di: "aboliremo la legge Fornero è una promessa che, costi quello che costi, porteremo fino in fondo" ora balbetta e si nasconde. Ieri abbiamo visto presentate le linee guida della manovra di Bilancio dal ministro Giorgetti, dello stesso partito di Salvini che era al suo fianco, e scopriamo non solo che non c’è traccia dell’abolizione della legge Fornero o di quota 41 ma che addirittura il governo di Salvini restringe ancora di più i requisiti di ape social, opzione donna e quota 103, ora quota 104, per accedere a meccanismi di uscita anticipata. Sono davvero imbarazzanti e senza vergogna. Su questa vicenda gli italiani hanno, se servisse, un’altra prova di cos’è questa destra che governa: un misto di bugie, populismo e incompetenza". Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in Commissione Affari Sociali e responsabile welfare in segreteria nazionale del Partito Democratico.

17/10/2023 - 11:00

"È gravissimo che per il secondo anno consecutivo il Governo scelga la scuola come obiettivo per i tagli in manovra fiscale. Sommato ai tagli alla sanità e al trasporto pubblico si rischia di produrre un danno alle famiglie, in modo particolare a quelle più fragili". Lo afferma in una nota la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
"Il quadro che si delinea da questa legge di bilancio presentata dal Governo - aggiunge Di Biase - è la rinuncia a colmare le diseguaglianze economiche e territoriali. Si fa debito senza un'idea di Paese, per rincorrere gli slogan politici come con il Ponte sullo Stretto. Il risultato - conclude la deputata Pd - è che con questa manovra economica l'Italia rischia di essere più fragile".

16/10/2023 - 19:48

“Da una parte annunciano una riduzione del canone, come ha fatto con enfasi il vice premier Salvini. Dall’altra con la nota del Mef comunicano che quelle risorse saranno comunque recuperate dalla fiscalità generale. Quindi sempre dai cittadini che pagano le tasse. Anche in questo caso il governo fa il gioco delle tre carte”. Lo dichiara il deputato democratico Stefano Graziano, capogruppo in Vigilanza Rai.

16/10/2023 - 19:20

Alla faccia del ritorno della politica! Un Governo che vieta alla sua maggioranza di fare emendamenti alla legge di bilancio è un Governo debole e che non si fida di chi lo sostiene. Perché dovrebbero fidarsi gli italiani?

Lo scrive su X il deputato democratico Nicola Zingaretti

16/10/2023 - 18:56

"La sovranità appartiene al popolo recita la Costituzione. Un principio che non appartiene al governo Meloni che sta esautorando il Parlamento delle sue prerogative legislative e di rappresentanza dei cittadini. Peraltro già a partire dall'inizio della legislatura sono stati imposti alle Camere decine di decreti legge senza che vi fossero casi straordinari di necessità ed urgenza.

Gravissima l'affermazione, in questo contesto, del vicepremier Salvini che annuncia che non ci saranno emendamenti alla manovra finanziaria da parte dei gruppi di maggioranza. I deputati e i senatori del centrodestra saranno relegati ad alzare la mano secondo i voleri dell'esecutivo. La loro democrazia è confinata nell'esercizio del potere nelle mani di pochi. Siamo già al regime presidenziale". Lo dichiara il deputato PD Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera

16/10/2023 - 18:34

"Anche se per la prima volta nella storia della Repubblica la destra vuole silenziare il Parlamento nella discussione della Legge di Bilancio, è necessario comunque aspettare che il testo venga trasmesso alle Camere per avere una idea complessiva dei contenuti. Quello che ad oggi traspare dalle dichiarazioni della Premier Meloni è che ancora una volta, e per il secondo anno consecutivo, le promesse elettorali della destra sono state infrante: dalla soppressione della legge Fornero, alle pensioni minime a 1000 euro, ai tagli alle accise. Appare comunque evidente che questa sarà esclusivamente una manovra elettorale al ribasso senza alcuna programmazione per il futuro e basata su stime di crescita già smentite dalle ultime rilevazioni per non parlare delle privatizzazioni. Le poche risorse per i redditi bassi sono soltanto per un solo anno a fronte della riduzione dei servizi essenziali a partire dai fondi non sufficienti per la sanità. Senza dimenticare che la legge di Bilancio penalizzerà i nuclei familiari a monoreddito e anche il ceto medio che non avrà alcun beneficio economico": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice presidente vicaria dei Deputati Pd.

16/10/2023 - 18:06

Interrogazione al Ministro della salute su gravi disfunzioni e carenze del sistema sanitario ligure

"La manovra di bilancio è insufficiente e inadeguata: senza misure strutturali per affrontare il caro vita e per sostenere scuola, trasporto pubblico e sanità. In particolare nella manovra di bilancio non sono previste misure puntuali e capitoli di spesa adeguati per sostenere la sanità pubblica. L'incremento di soli tre miliardi della spesa sanitaria, previsto in manovra di bilancio, è totalmente insufficiente e inadeguato a garantire nuove assunzioni e ridurre le liste d’attesa. Il rapporto tra spesa sanitaria e Pil ci colloca in coda rispetto agli altri Paesi europei e, dallo scorso anno, è un rapporto in progressiva riduzione. Ieri la trasmissione Report ha reso tangibile quello che in Liguria il Partito Democratico evidenzia da tempo e in modo puntuale nelle sedi istituzionali e sui territori. Liste di attesa di oltre un anno per la prenotazione di esami medici e visite specialistiche; privatizzazione di strutture ospedaliere pubbliche per oltre il 20 per cento; chiusura di servizi di pronto soccorso; ospedali sottoutilizzati; sottovalutazione dei costi delle case di comunità previste dal Pnrr e in alcuni casi, la loro sovrapposizione con strutture già esistenti. Soprattutto è emersa l'assenza di una pianificazione organizzativa e previsione pluriennale di incremento di personale per consentire il funzionamento delle nuove strutture e per sopperire alla carenza di personale medico sanitario che determina disfunzioni e attese non più sopportabili dai cittadini liguri. Ho impostato una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute per chiedere se è a conoscenza di queste gravi disfunzioni e carenze nel sistema sanitario ligure e come intende intervenire per garantire ai cittadini e alle cittadine liguri, oltre il 5 per cento dei quali ha rinunciato a curarsi, il diritto costituzionale di una sanità universale che garantisca a tutti la cura”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio commentando la manovra di bilancio e dopo la trasmissione di Report sulla sanità ligure.

16/10/2023 - 18:05

“I deputati operano senza vincolo di mandato. Così come danno la fiducia al Governo, la possono togliere. L’appello di Meloni a non presentare nessun emendamento al bilancio trasforma il Parlamento in un soprammobile. Auspico che i parlamentari di maggioranza si ribellino”.

Lo scrive su X il capogruppo democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

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