03/12/2025 - 16:30

“È ormai chiaro che l’operazione Albania, presentata dal governo come un modello da esportare, si sia trasformata in un monumento allo spreco e all’opacità. Proprio mentre il governo sta raschiando il fondo del barile per cercare di reperire risorse per una legge di bilancio tra più povere degli ultimi anni, è inammissibile che continuino ad essere sperperati centinaia di milioni di euro di risorse pubbliche in strutture che restano vuote, in ritardo e circondate da gravi anomalie negli appalti e nelle procedure. Ad aggravare questo quadro vi è ora l’esposto formale di ActionAid Italia alla Corte dei Conti che conferma, con dati e documenti, i dubbi sulla gestione economica, sulle deroghe utilizzate e sulla reale utilità di questi centri. Di fronte a informazioni così gravi, il governo non può più negare la trasparenza. Per questo motivo presenterò una interrogazione in Parlamento”. Così in una nota la vicepresidente dei deputati Pd, Simona Bonafè.
“Mentre i costi esplodono e le responsabilità si accumulano, l’esecutivo continua a scaricare le responsabilità tutto su giudici nazionali ed europei. Pretendiamo trasparenza, responsabilità e l’intera documentazione tecnica e contrattuale. I cittadini non possono continuare a pagare per un’operazione fallita che neppure il governo riesce più a difendere”, conclude Bonafè.

03/12/2025 - 11:36

Sottratti milioni a sanità e scuola

“I Cpr in Albania stanno sottraendo risorse alla sanità e alla scuola italiane mentre il governo continua a difendere un’operazione costosa, opaca e inutile. È un progetto costruito in deroga continua alle norme nazionali ed europee, più volte bloccato, che si regge su un’idea di ‘stato di eccezione’ diventato metodo politico”. Così il deputato Pd Matteo Orfini, commentando i dati dello studio realizzato da ActionAid e dall’Università di Bari e riportati oggi dal quotidiano Domani.

“Siamo davanti – prosegue l’esponente dem - a costi fuori controllo: 133 milioni solo per la parte italiana dell’appalto, affidamenti diretti, deroghe e procedure che l’Anac definisce tutt’altro che trasparenti. Per la costruzione dei centri risultano stanziati oltre 82 milioni, ma 10 milioni sono stati stanziati dal ‘fondo Difesa per costruzione di Cpr in Italia’; gli altri, ad eccezione di 15,8 milioni dal fondo per le esigenze indifferibili, sono stati sottratti a diversi ministeri: 3,2 milioni di euro al ministero della Salute 3,8 alla Cultura, quasi 3,6 all'Istruzione, 3,8 all'Università e ricerca. Il governo decide di investire in un’operazione che non affronta i flussi migratori e non porta alcun beneficio reale al Paese”.

“Questa vicenda – conclude Orfini - è un manuale di cattiva amministrazione: procedure in deroga, scarsa trasparenza, sprechi. Una scelta ideologica che produce solo danni e rischi contabili. Il governo rinunci a questo progetto fallimentare e riporti al centro le vere priorità: rafforzare i servizi pubblici, garantire legalità e costruire politiche serie sull’immigrazione. È tempo di smettere con la propaganda e di dire con chiarezza che i Cpr in Albania sono un errore costoso, inefficace e profondamente sbagliato”.

 

14/11/2025 - 13:43

“Non tornano i numeri: è uno spreco di denaro pubblico che invece servirebbe per esempio a sostenere le famiglie in difficoltà e una crescita economica che non c’è”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, in diretta a La7 a L’Aria che tira, dopo l’incontro tra Giorgia Meloni ed Edi Rama sui Cpr in Albania.

“Questo Governo non ha realizzato niente di utile, anzi si sono solo mossi contro il diritto internazionale, portando avanti una spesa ingente di denaro pubblico e una vergogna dal punto di vista dei diritti umani: è un fallimento totale" ha proseguito la deputata dem.“Ancora una volta Giorgia Meloni prova a fare la vittima per non ammettere il proprio fallimento e a cercare un altro nemico immaginario. Ma chissà di chi è la colpa, forse delle opposizioni, se finora il piano vergognoso in Albania non ha funzionato?” Ha concluso Gribaudo.

 

 

13/11/2025 - 17:34

“Sì è stata una ‘giornata storica’ perché dal vertice intergovernativo Italia-Albania, la presidente Meloni finalmente ammette e certifica che sono stati due anni fallimentari per il suo governo e per gli impegni presi con Rama per cui sono stati buttati dalla finestra centinaia di milioni di euro e impegnato inutilmente tantissimi agenti di polizia in mezzo al nulla. Ora Meloni dovrà chiarire chi sta accusando per il fallimento del suo progetto. Troverà sicuramente un colpevole, come ha sempre fatto quando le cose non vanno per il verso giusto, quindi sempre. Ma noi del Pd abbiamo un segreto da svelarle. La colpevole del fallimento ha un nome e un cognome: Giorgia Meloni”. Così in una nota il deputato e responsabile Sicurezza del Partito democratico, Matteo Mauri.

 

12/11/2025 - 16:10

“Da quando esiste il rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes – spiega il deputato del Partito Democratico Fabio Porta, eletto nella circoscrizione Estero – la mobilità degli italiani è in costante aumento, con un saldo negativo mai compensato dai rimpatri. I dati del 2024 e del 2025 confermano che i giovani non trovano nel nostro Paese prospettive di lavoro e crescita, e per questo scelgono l’estero”.
Secondo Porta, le politiche del governo aggravano un trend già allarmante: “L’Italia non è attrattiva – osserva – né per i propri giovani né per gli immigrati, che in molti casi la attraversano solo per andare altrove. È un Paese che, senza una visione diversa, rischia il declino demografico ed economico”.

Il deputato dem invita a “ripensare il concetto stesso di progresso, investendo su salari più alti, meritocrazia e università capaci di offrire opportunità reali”. Sul fronte dell’inclusione, aggiunge: “Serve una legge sulla cittadinanza opposta a quella voluta dalla destra, che oggi esclude invece di includere. Un Paese che nega diritti e chiude le porte ai nuovi italiani – conclude Porta – è un Paese che si condanna da solo alla recessione demografica e alla perdita di futuro. E’ un Paese destinato a morire”.

 

11/11/2025 - 19:03

“Palazzo Chigi ha tutti i motivi per essere nervoso: i centri in Albania sono un fallimento e i pochi numeri disponibili, ottenuti solo grazie alle ispezioni dei parlamentari di opposizione, parlano da soli. Sono la punta dell’iceberg di uno spreco enorme che, appena emergerà, farà tremare le vene ai polsi ai contribuenti italiani”. Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, commentando le rivelazioni de L’Espresso sui timori del governo per un possibile danno erariale legato alla gestione dei centri per migranti in Albania. Secondo quanto riportato dal settimanale, il nervosismo a Palazzo Chigi cresce non solo per i risultati deludenti del progetto, ma anche per il rischio di un’inchiesta della Corte dei Conti.

“È l’ennesima prova – aggiunge l’esponente dem – che la propaganda del governo Meloni si scontra con la realtà. Il progetto dei centri in Albania non solo è crudele e disumano, non solo è inefficace, ma è anche potenzialmente dannoso per le casse pubbliche. Servirebbero chiarezza, trasparenza, rispetto dei diritti umani e dei cittadini che pagano i contributi, non operazioni di facciata fatte per nascondere il fallimento delle politiche migratorie”.

“La destra – conclude Scarpa –ha scelto di fare propaganda sulla pelle delle persone e ha prodotto soltanto violazioni e sprechi. Ora Palazzo Chigi teme che la verità venga a galla: e farà bene, perché il Paese merita di sapere come sono stati spesi i suoi soldi”.

 

05/11/2025 - 10:24

“Ha vinto contro i miliardari, contro Donald Trump ed Elon Musk, contro una macchina del potere che sembrava imbattibile.
Ha vinto parlando chiaro, guardando le persone negli occhi, rimettendo la politica dove deve stare: per strada, tra la gente.
Ha parlato di affitti che divorano stipendi, di autobus gratuiti, di scuole accessibili, di supermercati pubblici per combattere il carovita, di un’economia che non lasci indietro nessuno.
Ha difeso Gaza, la giustizia sociale, i diritti civili.
Ha detto le cose come stanno, senza paura di perdere voti o di urtare i potenti.
Per questo Zohran Mamdani, figlio di migranti, musulmano, socialista democratico, cresciuto tra le scuole pubbliche del Bronx e del Queens, non ha semplicemente vinto: ha stravinto.
E lo ha fatto come si dovrebbe sempre fare: mettendo gli orecchi a terra, tra la gente.
Ascoltando, camminando, rispondendo ai problemi veri, non alle chiacchiere dei talk show o alle lezioni di chi da trent’anni perde le elezioni e continua a spiegarti come si vince.
Oggi è davvero un bel giorno.
Complimenti, Zohran.
Buon lavoro, sindaco Mamdani”. Lo scrive su Facebook Marco Furfaro, deputato e responsabile Welfare del Pd.

15/10/2025 - 12:40

“Mi dispiace che nella risoluzione di maggioranza, non sia spesa una sola parola per affermare che si tratta di una tragedia umanitaria che produce migliaia di morti nel Mar Mediterraneo diventato un cimitero. Il piano del 2017 del memorandum con la Libia, l'esternalizzazione delle frontiere, è fallito. Di fatto si trattava di violare i diritti per procura, chiedere ad altri quello che sarebbe illegale se lo facessimo noi”. Lo dichiara il deputato Pd, Matteo Orfini intervenendo in Aula per ribadire il no dei democratici al rinnovo del Memorandum d'intesa del 2017 con la Libia.

“Rivendicare i numeri, come fa la maggioranza dei cosiddetti salvataggi in mare  – continua il parlamentare dem - significa rivendicare delle deportazioni. Le persone non vengono rimpatriate in 'centri' come la risoluzione sostiene, ma in lager dove vengono uccise, torturate e stuprate. Addestrare e finanziare la guardia costiera libica, a anni di distanza, non ha funzionato e anche oggi la Libia non è un Paese stabile o sicuro. Anzi la situazione è peggiorata: chi dovrebbe salvare i migranti, spara alla testa delle persone o alle navi delle Ong”.

“Le migrazioni vanno gestite strutturalmente, con la cooperazione internazionale, con missioni europee e redistribuzione in Europa dei flussi migratori. Lo si fa aprendo canali legali di migrazione e accoglienza diffusa. Lo si fa superando l'orribile legge Bossi-Fini e non liberando il capo dei trafficanti, Almasri, rimandandolo in Libia”, conclude Orfini.

 

10/10/2025 - 12:15

"Congratulazioni a Maria Corina Machado, leader dell'opposizione venezuelana, a cui è stato conferito il premio Nobel per la Pace. Il comitato norvegese per il Nobel ha dimostrato di essere davvero indipendente. A niente sono servite le pressioni, improprie e imbarazzanti, che Donald Trump ha tentato di esercitare perché il prestigioso riconoscimento venisse assegnato a lui.
Il presidente statunitense in diverse occasioni ha sostenuto che tutti appoggiavano la sua candidatura. Tutti chi? Giusto Netanyahu, un ricercato internazionale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Come si poteva pensare di conferire il Nobel per la pace a un presidente che ha cambiato il nome del Ministero della Difesa in Ministero della Guerra, che ha continuato a fornire armi ad un paese che sta commettendo un genocidio, che ha riempito le strade delle città statunitensi di agenti armati fino ai denti che danno la caccia ai migranti letteralmente casa per casa, che ha abolito i finanziamenti ai programmi umanitari di UsAid, che perseguita la comunità LGBTQIA+, che sta tentando di mettere il bavaglio alla ricerca e alle università con il ricatto dei finanziamenti?
Davvero una proposta surreale che, per fortuna, non ha trovato sponda nel Comitato che assegna il Nobel. Ci auguriamo che questa decisione, che ricordiamo è stata presa da un Comitato autonomo e indipendente, non abbia delle ricadute sulla Norvegia, data l'attitudine alla vendetta di Donald Trump". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

08/10/2025 - 16:33

“Esprimiamo sincera soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Trapani che ha riconosciuto come legittima la decisione della nave Mediterranea di non dirigersi verso il porto di Genova, stabilito dal ministro Piantedosi, ma di sbarcare i migranti salvati in alto mare a Trapani. Una scelta sacrosanta che era costata però a Mediterranea il blocco amministrativo della nave e una multa salata. Abbiamo sempre detto che obbligare le Ong a trasportare i naufraghi salvati nei porti più lontani fosse un’assurdità che prolungava le sofferenze di queste persone sopravvissute a viaggi allucinanti su gommoni o carrette dei mari. Lo scopo di queste decisioni del ministero dell’Interno è chiaro e allo stesso tempo molto triste: tenere le navi delle organizzazioni umanitarie il più lontano possibile dal mar Mediterraneo centrale impedendogli di svolgere il proprio compito. Una scelta grave e inaccettabile perché può costare vite umane. Confidiamo che Mediterranea possa tornare immediatamente in mare. E ringraziamo le persone che generosamente la animano e la sostengano”.

Così il deputato Pd ed ex viceministro dell'Interno, Matteo Mauri.

 

23/09/2025 - 15:59

"La commemorazione di Charlie Kirk alla Camera dei deputati è una provocazione della destra che sta strumentalizzando un fatto gravissimo ed esecrabile, un crimine che non può avere giustificazioni". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine della commemorazione che si è svolta nell'aula di Montecitorio.
"Trasformare Kirk in un'arma da scagliare contro gli avversari politici è, però, una strategia di chi pretende di denunciare la violenza di altri. Sono gli stessi che non hanno detto una parola quando a morire sotto il fuoco di un antiabortista sono stati la deputata democratica Hartman e suo marito - ricorda -. Kirk ha fatto dell’odio la sua bandiera e il testimone di quell'odio l'ha raccolto, al suo funerale, il presidente Trump che ha detto "io odio i miei avversari".
"Kirk non era un paladino della libertà - prosegue Boldrini -: era un paladino del razzismo, dell'omofobia, del sessismo. Nessuna di queste sue posizioni ne giustifica l'assassinio, in alcun modo. Ma non ne giustifica neanche la santificazione. In quali altri parlamenti europei è stato ricordato? In quello ungherese e in quello romeno. Commemorare alla Camera un uomo portatore di valori contrari alla nostra Costituzione è stata una forzatura insopportabile".
"Le destre italiane, Meloni e Salvini in primis, cavalcano questa vicenda per compiacere Trump e per trarre vantaggio politico da una narrazione violenta e aggressiva - sottolinea la deputata dem -. Tentano di ribaltare la realtà addossando ad altri l'odio politico, ma sono loro che hanno sempre usato un linguaggio violento e sessista. Loro hanno organizzato campagne di odio contro chi la pensa diversamente, contro le avversarie politiche, contro i migranti, le persone Lgbtqia+: che oggi ci facciano la lezione è veramente paradossale".
"Stanno usando questa vicenda drammatica in modo spregiudicato per alzare la tensione - conclude Boldrini -. Davanti a fatti di tale gravità, chi governa dovrebbe abbassare i toni, non gettare benzina sul fuoco con conseguenze pericolose e imprevedibili".

17/09/2025 - 11:54

“Quanto denunciato da Mediterranea è davvero grave ed è l'ennesima dimostrazione che le forze libiche a cui è affidata la gestione dei flussi migratori agiscono contro ogni regola, nel disprezzo dei diritti umani e della dignità dei migranti. Sono loro a organizzare il traffico di esseri umani e a causare volontariamente dolore e morte.  Ovviamente chiediamo al governo di fare chiarezza su quanto accaduto, ma non sarebbe sufficiente limitarsi a questo. Lo ripetiamo ancora una volta: il memorandum Italia Libia non va rinnovato. Bisogna interrompere il rapporto incestuoso tra il nostro paese, i nostri apparati e le milizie libiche. Come dimostra il caso Almasri questo rapporto attribuisce di fatto un potere a bande di criminali che tengono sotto ricatto il governo. Ed è semplicemente intollerabile”. Così il deputato democratico Matteo Orfini che chiede di fare chiarezza su quanto denunciato dall’ong Mediterranea.

16/09/2025 - 16:32

“Per fortuna Crosetto è ancora il ministro della Difesa e non della Guerra come negli Stati Uniti, e come tale ha espresso una valutazione”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, in diretta a Tagadà su La7.

“Il disaccordo con il ministro Salvini però è un problema politico enorme: quest’ultimo dovrebbe occuparsi delle proprie tematiche, come quella dei trasporti, anziché fare continuamente campagna elettorale su questioni che non gli competono - ha proseguito la deputata dem - Anche su un argomento così serio riesce a mettere in mezzo la questione migratoria quando non c’entra nulla. Salvini è il vicepremier di questo Governo, rappresenta la seconda forza politica della Maggioranza, eppure non pensa mai a risolvere un problema che gli competa”.

“Continuiamo a essere in balia di questa spaccatura tra chi ci governa. Non solo: servirebbe, come Paese e come Maggioranza, la decenza di rispettare le posizioni del ministro competente. Provo solo un grande imbarazzo” ha concluso Gribaudo.

 

15/09/2025 - 17:14

"Come si permettono le destre di dire che la sinistra alimenta l'odio? La politica dell'odio e l'odio in politica non nascono a casa nostra. Ne so qualcosa: sono stata per anni oggetto di attacchi orchestrati dalla cosiddetta "bestia", quella macchina di propaganda salviniana che non ha niente da imparare da nessuno in quanto a violenza politica. Salvini per molto tempo ha associato il mio nome a qualsiasi crimine commesso dai migranti come se io ne fossi la mandante, facendo un'operazione scellerata di violenza politica e scatenando contro di me una campagna che tuttora trova seguito e mette a rischio la mia sicurezza personale. Quindi sorprende che ora vengano a farci la lezione, proprio loro.
Ricordo alla premier, che accusa la sinistra di violenza politica, che a marzo scorso, il Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) ha presentato un rapporto in Parlamento in cui si legge che si registra un innalzamento del rischio che viene dal mondo dell'estrema destra suprematista. Lo dice il Dis, non noi.
Questo alzare i toni da parte del governo e della presidente del Consiglio contro la sinistra è del tutto pretestuoso, ma anche irresponsabile e pericoloso". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, in un video pubblicato sui suoi canali social.

14/09/2025 - 12:26

Finalmente partiti. Da Augusta alle 16 del pomeriggio di ieri, sulle note di Bella Ciao. Siamo sulla Karma, che abitualmente si occupa di salvataggio, segnalazione e assistenza in mare dei migranti. È una barca della flotta di Tom ovvero 'Tutti gli Occhi sul Mediterraneo'. Si tratta di un omaggio esplicito dell’Arci – che promuove questa iniziativa – a una figura straordinaria del pacifismo italiano, Tom Benettollo. Un uomo verso cui tanti della mia generazione, che hanno iniziato a militare a sinistra agli inizi degli anni ’90, conservano un debito morale. Per il coraggio, per l’intelligenza politica, per il respiro culturale della sua testimonianza". Si apre così il diario di bordo che il deputato democratico Arturo Scotto sta tenendo della sua partecipazione alla Global Sumud Flotilla consultabile online su questo link: https://compagnoilmondo.it/rotta-per-gaza-siamo-partiti-con-la-flotilla-...
"Il nostro equipaggio - continua il parlamentare dem - è formato da otto persone: Annalisa, Paolo, Margherita, Giacomo, Mirta, Saverio, Yassin e il sottoscritto. Esperienze e generazioni diverse che si sono incrociate in questa avventura inedita". "Ci vorranno almeno dieci giorni per raggiungere le coste di Gaza - scrive ancora Scotto - ma la cosa più complessa alla fine era proprio mettere le barche a mare. Oggi, mentre costeggiamo la zona orientale della Sicilia e ci avviciniamo a Porto Palo, la punta estrema dell’Italia, sembra tutto meno difficile. Perché il vento comincia a soffiare forte”.

Pagine