13/04/2023 - 16:27

“Ancora nessuna certezza sul rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici in scadenza: nonostante gli impegni presi il ministero della Funzione pubblica ha ammesso che mancano le risorse per adeguare i salari all’inflazione e di non poter addirittura indicare quando tali aumenti potranno essere erogati”: è quanto dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera sulla discussione di oggi dell’interrogazione sul Ccnl della Pubblica amministrazione.

“Il governo - aggiunge - continua a non prendersi le proprie responsabilità addossando le colpe ad altri e limitandosi, come ha fatto anche oggi, ad annunci generici sulla volontà di reperire le risorse senza però indicarne modalità e tempistica. Questo atteggiamento - conclude - mortifica migliaia di lavoratori in prima linea per l’erogazione dei servizi ai cittadini, già penalizzati da carenze di organico e che hanno anche un ruolo strategico per la corretta attuazione del Pnrr”.

13/04/2023 - 16:12

Il Governo Meloni taglia la sanità pubblica. Sono a rischio i fondi del Pnrr per le case di comunità, strutture che garantiscono una sanità più vicina ai cittadini. Quella per gli anziani, per i fragili, per chi è solo. Il diritto alle cure è scritto in Costituzione.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

13/04/2023 - 16:02

“La drammatica esperienza della pandemia dovrebbe aver insegnato a tutti l'importanza decisiva di investire nel rafforzamento dei presidi sanitari pubblici nel nostro Paese.
Il Governo invece sta facendo l'esatto contrario. Dopo una legge di bilancio in cui ha ridotto i futuri impegni economici in sanità, la destra conferma questo grave disinteresse nel Def appena approvato e annuncia di considerare addirittura irrealizzabili i progetti delle case di comunità previsti dal Pnrr”. Così l'on. Piero De Luca, capogruppo PD in Commissione politiche europee alla Camera, intervenendo a Fuori campo su SkyTg24.
“È un atteggiamento grave e pericoloso per i nostri cittadini. Ci opporremo con forza a questi tagli sulla sanità, perché il diritto alle cure per tutti va difeso e tutelato in modo assoluto”, conclude.

13/04/2023 - 15:02

"C'è una linea chiara e strategica del governo: il diritto alle cure si paga, non deve essere garantito in modo universale, chi può ricorrerà ai privati, gli altri dovranno accontentarsi di ciò che resta di una sanità pubblica definanziata e lasciata allo sbando. Prima, una legge di bilancio che copre a malapena gli aumenti del costo dell'energia e delle materie prime nel settore sanitrio, quindi una previsione di finanziamenti a scendere verso livelli pre pandemia, infine pochissime risorse nel Def e ieri pure gli annunci del ministro Fitto che considera le case di comunità, uno dei progetti importanti del Pnrr, irrealizzabili. La pandemia sembra non aver insegnato niente a questa destra. A pagare saranno come al solito i più fragili e chi non può permettersi di ricorrere ai privati. Penalizzare la sanità pubblica è uno schiaffo alla Costituzione italiana e agli operatori sanitari che ogni giorno tra mille problemi garantiscono agli italiani il diritto alle cure". Così Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali.

13/04/2023 - 13:09

“Il Def che taglia i fondi alla sanità e il rischio di perdere i fondi Pnrr per le case di comunità sono due facce della stessa medaglia: il governo Meloni smantella il servizio sanitario nazionale. I ricchi potranno curarsi, pagando meno tasse, tutti gli altri dovranno attendere”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Alessandro Zan, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega ai diritti.

13/04/2023 - 12:28

“Il Documento di Economia e Finanza licenziato dal Consiglio dei Ministri riflette fedelmente la sconsiderata leggerezza con cui questo Governo sta gestendo l’eredità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la governance dei fondi strutturali europei. L’idea che emerge, e che rafforza il sospetto sorto dopo le recenti decisioni di accentramento del Ministro Fitto, è che queste risorse non siano ritenute utili allo sviluppo economico del Paese. Al contrario, tra lo smantellamento dell’Agenzia della Coesione e le ricorrenti uscite della maggioranza sulla possibilità di rinunciare a una parte delle risorse del PNRR, sembra sempre più chiaro che questo Governo non abbia alcun interesse nell’utilizzare questi importanti strumenti per rilanciare la nostra economia e i territori svantaggiati.”
Così, in una nota congiunta, Claudio Stefanazzi e Ubaldo Pagano, deputati del Partito Democratico, rispettivamente componenti delle Commissioni Finanze e Bilancio a Montecitorio.
“I numeri del DEF sulla crescita dei prossimi anni restituisce la fotografia di un Governo arrendevole rispetto alle capacità del Paese di risollevarsi. Invece di guardare ai fondi europei come una grande opportunità per rigenerare interi territori, continuiamo a registrare regolarmente passi indietro frutto dell’incapacità amministrativa di molti Ministri e della totale mancanza di lungimiranza nella gestione della cosa pubblica.”

12/04/2023 - 15:38

L’allarme sul Pnrr non rientra, in Senato si discute il decreto sulla governance e ogni giorno sorgono nuovi interrogativi su come viene gestito il più grande piano di crescita e di sviluppo del paese degli ultimi decenni. Per questo il Ministro Fitto faccia sapere quando intende venire in Parlamento per una relazione dettagliata sullo stato dei progetti, su come il Governo vuole superare ritardi e quali progetti potrebbero essere ridimensionati, visto che nel dibattito in corso al Senato l’esecutivo si sta dimostrando incapace di darci risposte nel merito. Così come è arrivato il momento che Fitto faccia chiarezza sullo stato di attuazione RepowerUe, il piano della Commissione europea per rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili. Non è più possibile rinviare: i cittadini devono sapere come vengono utilizzate le risorse europee e il governo Meloni deve rinunciare a scaricare su altri le responsabilità di ritardi, confusione e scarsa trasparenza.

Lo scrivono in una nota Francesco Boccia e Chiara Braga, capigruppo Pd Senato e Camera.

12/04/2023 - 12:33

“Come testimoniato dal documento di economia e finanza, sono bastati pochissimi mesi a questo Governo per abbattere la crescita del Paese e riportarla ai tempi dello “zero-virgola”. “Merito”, sì, di misure inique e controproducenti, a vantaggio di pochi e – com’è sempre più evidente – sulle spalle di tutti gli altri, con chiare ripercussioni sull’intero sistema produttivo; ma anche della completa incapacità di realizzare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e persino di dare attuazione alla loro stessa legge di bilancio. Ben l’85% delle misure è ad oggi inattuato e per un quarto dei decreti attuativi da adottare i tempi sono già scaduti. Ritardi e incompetenza che costano miliardi e miliardi di euro agli italiani. Ma non erano loro quelli bravi?

Lo dichiara Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

11/04/2023 - 18:09

“Cala il costo dell’energia ma l’inflazione rimane alta. Crolla il potere d’acquisto dei salari e con i ritardi sull’attuazione del Pnrr diminuiranno gli investimenti, sviluppo e lavoro. La verità è che la destra sta spegnendo il futuro dell’Italia”.  Lo afferma il deputato dem Nicola Zingaretti.

11/04/2023 - 15:34

“La destra al governo sta mostrando tutta la sua incapacità a gestire i fondi del Pnrr. Un’occasione storica, un’opportunità di crescita e sviluppo senza precedenti, ottenuta grazie all’impegno in particolare dei Democratici e progressisti a Roma e a Bruxelles”. Così il vice capogruppo alla Camera del Pd, Piero De Luca, in un’intervista a euroactiv.it. “Il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto - continua De Luca- ha chiaramente detto che ‘alcuni interventi’ non potranno essere realizzati entro il 2026, senza precisare a quali progetti si riferisca e a cosa stia lavorando da mesi per evitare di perdere queste risorse straordinarie. Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha rincarato la dose affermando che è meglio non spendere i soldi piuttosto che spenderli male’. Questa inadeguatezza e questa confusione politica mettono a rischio un Piano che non è nella disponibilità di un singolo Esecutivo, ma è patrimonio dell’intero Paese. Ed è decisivo soprattutto per il Mezzogiorno, cui è destinato il 40% delle risorse. Per questo abbiamo chiesto con forza che il ministro Fitto chiarisca in Parlamento. È necessaria una vera operazione trasparenza”.

11/04/2023 - 12:21

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd commissione Trasporti Camera

“Il Pnrr è un’occasione unica per il nostro Paese. Ma c’è un buco nero che riguarda la trasparenza sui reali dati di attuazione dei progetti. Il Governo Meloni è inadempiente, anche da questo punto di vista, non rispettando quanto previsto dalla legge di bilancio 2021 che impegnava il governo a pubblicare i dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale di ciascun progetto. Così non è, sul sito www.italiadomani.gov.it l’ultimo aggiornamento risale a fine ottobre scorso. Un black-out informativo inammissibile su cui chiediamo chiarimenti urgenti all’Esecutivo”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che ha depositato una interrogazione urgente sulle criticità sull’attuazione del Pnrr “in seguito ad una analisi approfondita basata su un corposo dossier realizzato da Cleo Li Calzi, componente della segreteria regionale del PD Sicilia e coordinatrice del dipartimento regionale Pnrr. “La mancata e costante diffusione dei dati di attuazione – spiega Barbagallo – impedisce di avere la reale situazione sulla spesa. Desta quindi perplessità pure l’ultimo provvedimento del governo che modifica la governace del Pnrr accentrando ulteriormente i poteri nelle mani di Palazzo Chigi senza offrire una concreta soluzione alle criticità sollevate da Bruxelles. Per l’esponente Pd, “desta inoltre preoccupazione che nel settore strategico della Salute il tasso di avanzamento della spesa a marzo 2023 sia dello 0,5%. Inoltre - conclude Barbagallo- non c’è ancora traccia delle  piante (oltre un milione e 700 mila)  che avrebbero dovuto rigenerare e rendere più salubre l’aria nella 14 Città metropolitane, già nel 2022. Conosciamo i dati solo attraverso la Corte dei Conti. Da queste verifiche – come scrivono i giudici contabili - è emerso che ‘solo alcune Città metropolitane sono andate oltre la fase di progettazione e la quasi totalità di esse ha piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già cresciute nei luoghi prescelti”.

06/04/2023 - 20:42

"Ho presentato interrogazione al ministro"

I fondi ci sarebbero, anche grazie al Pnrr, eppure continuano i ritardi sulle borse di studio, le mancate erogazioni e ci sono ancora idonei non beneficiari. In tutto questo mancano i dati complessivi necessari per avere contezza e affrontare il problema anche con eventuali ulteriori risorse.

Per questo il mese scorso, con il Partito democratico, ho presentato un'interrogazione proprio sulle borse di studio. Il Governo e il Ministro diano le risposte.

Così il deputato del PD Nicola Zingaretti.

06/04/2023 - 14:11

Dichiarazione Simona Bonafe’ , vicepresidente deputati Pd

"La frattura nella maggioranza e nel governo sulla possibilità di non spendere tutte le risorse del Pnrr è sempre più evidente e si sta allargando. Questo caos non sta soltanto compromettendo l'immagine dell'Italia nell'Europa e nel mondo sulla capacità e professionalità della nostra classe dirigente ma rischia di vanificare la modernizzazione e la crescita del paese per i prossimi anni". È quanto dichiara la vice presidente dei Deputati Pd, Simona Bonafè, intervenendo oggi giovedì 6 aprile alla trasmissione "L'aria che tira" su la 7.

06/04/2023 - 12:47

“La fotografia dell’Italia che ci consegna oggi l’Istat conferma tutte le nostre preoccupazioni. Abbiamo un Paese in cui le differenze tra Nord e Mezzogiorno sono drammatiche. Al Sud, ad esempio, la spesa pro-capite per il welfare territoriale è la metà della media nazionale e poco più di un terzo di quella del Nord-Est. Quasi un comune su tre nelle regioni meridionali non è in grado di offrire assistenza domiciliare agli anziani fragili. Abbiamo 155 euro di spesa in meno in media per ciascun minore residente, 917 euro in meno per una persona con disabilità, 49 euro in meno per l’assistenza agli anziani. Certo, parliamo di problemi storici e nessuno pensa di dare responsabilità dirette al governo Meloni. Ma una cosa è certa, la strada intrapresa da questa destra va nella direzione di ampliare queste divergenze. L’incapacità, se non addirittura la resa, nello spendere presto e bene le risorse europee attraverso il Pnrr, da un lato e il progetto di riforma costituzionale con la cosiddetta autonomia differenziata, dall’altro, rappresentano due macigni su ogni ipotesi di riscatto nazionale. Avevano detto di essere pronti, ma in questi sei mesi abbiamo visto solo issare bandierine propagandistiche e nulla per il futuro dell’Italia”.

Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca.

05/04/2023 - 16:05

“L'auto elettrica si è già imposta come innovazione del settore e richiede un radicale ripensamento organizzativo e tecnologico delle filiere produttive: su questa linea Stati Uniti e Cina si sono attivati in modo deciso supportando l'industria e il mercato dei consumi con enormi investimenti.  Il  28 marzo scorso l’Unione europea ha adottato definitivamente il regolamento che stabilisce lo stop alla vendita di veicoli a motore endotermico dal 2035. Chiediamo al ministro Urso quali politiche industriali il governo intenda attuare per affrontare la transizione e realizzare un piano straordinario per l'automotive, valorizzando le potenzialità nazionali di innovazione, prevedendo strumenti per la trasformazione industriale e l'innovazione e stanziando risorse adeguate per investimenti, ricerca, ammortizzatori sociali e formazione per la salvaguardia occupazionale”. Così il deputato del Pd Roberto Morassut nel corso del Question time alla Camera, rivolgendosi al ministro delle imprese e del made in Italy.
Nella replica a Urso il capogruppo del Pd in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo si è detto “del tutto insoddisfatto della risposta del ministro, che ha ereditato dal governo Draghi il fondo istituito per favorire la transizione ecologica della filiera automotive di 8,7 mld da qui al 2030. Così come ha ereditato i fondi del Pnrr. Per citare solo la Missione 2: sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica (risorse 740 m di euro), rinnovo delle flotte bus e treni verdi (risorse 3,64 mld di euro), rinnovabili e batterie (risorse 1 mld euro), bus elettrici (risorse 300 milioni euro). A cui si aggiungono le misure trasversali previste dal Pnrr nella Missione 1, 2 e 5. Il ministro Urso ha ereditato questi fondi, non è merito suo e adesso dimostri almeno di saperli spendere. Infine, il governo dispone anche del lavoro dell’Osservatorio sull’automotive promosso da Federmeccanica Fim, Fiom e Uilm, un contributo sostanziale delle parti sociali, un laboratorio di idee, di studi e di approfondimenti che esprimono posizioni condivise sulle condizioni e sulle prospettive del settore automotive italiano, che ha ancora grandi potenzialità di innovazione ma ha bisogno di una politica nazionale strutturata di sostegno al settore per renderlo protagonista nella transizione ecologica e digitale”.

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