15/07/2025 - 17:28

“I dazi di Trump determineranno dei contraccolpi pesantissimi sul piano occupazionale. I numeri dei posti di lavoro a rischio sono impressionanti e come al solito a pagare il prezzo più grande saranno i più deboli. Serve uno scudo per salvare l’occupazione, altrimenti saranno mesi difficili. Domani andrà al voto la mozione sulla povertà lavorativa presentata da Pd, M5S e Avs: chiediamo al governo per una volta di aprire un confronto autentico con le nostre proposte contro la precarietà, per rafforzare la contrattazione collettiva fino al salario minimo”.

Così i capigruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto (Pd), Dario Carotenuto (M5S) e Franco Mari (Avs).

 

14/07/2025 - 18:50

"I dati diffusi oggi dall’ISTAT confermano una realtà drammatica: in Italia oltre due milioni di minori vivono in famiglie a rischio povertà ed esclusione sociale. È una vera emergenza nazionale che dovrebbe scuotere le coscienze e orientare con urgenza le scelte politiche del Governo", così la deputata Michela Di Biase, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Infanzia e Adolescenza.
"È inaccettabile che il 6,1% dei bambini e dei ragazzi nel nostro Paese si trovi in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale. E altrettanto grave è il dato sull’accesso agli asili nido: solo il 30% dei bambini può usufruirne, mentre oltre 850.000 restano esclusi da un diritto fondamentale, quello a un percorso educativo sin dai primi mesi di vita. La povertà minorile – prosegue Di Biase – non è solo una questione economica: riguarda la qualità della vita, l’accesso alla salute, alla casa, all’istruzione. Servono politiche strutturali, non interventi episodici o marginali. E invece nei piani adottati dal Governo, i servizi educativi per la prima infanzia risultano del tutto assenti o irrilevanti. È un segnale preoccupante, che rivela disinteresse verso il futuro dei nostri bambini".
"Continueremo a batterci in Parlamento per un investimento serio e continuativo sull’infanzia, a partire da un piano straordinario per nidi e scuole dell’infanzia, soprattutto nel Mezzogiorno, dove il divario è più ampio. Il Governo – conclude – deve cambiare rotta: contrastare la povertà minorile non è una scelta facoltativa, è un dovere costituzionale e morale".

14/07/2025 - 14:25

“I dati parlano chiaro: Eurostat, Ocse e Istat attestano che l'Italia è un Paese dove i redditi da lavoro sono troppo bassi e il rischio povertà è sempre più alto. Solo con questo governo lavoro e povertà sono diventati sinonimi e il 9% dei lavoratori dipendenti a tempo pieno è scivolato sotto la soglia di povertà. Per non parlare di chi ha un contratto precario o intermittente, chi vive di voucher, chi in part-time: sono oltre 6 milioni i lavoratori che vivono con meno di mille euro, e 4 milioni quelli che guadagnano meno di 9 euro lordi l'ora. Servirebbe una via d'uscita e una strategia comune in Parlamento e non anatemi contro le opposizioni”. Lo dichiara il deputato Artuto Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, presentando la mozione dei dem sul 'lavoro povero' alla Camera.

“Se 22 paesi europei su 27 – sottolinea l'esponente Pd - hanno adottato il salario minimo legale, non sono impazziti. Occorre una riforma subito. Il salario minimo non è una misura redistributiva ma un dispositivo selettivo di politica industriale: la soglia dei 9 euro lordi che il Pd propone è sopravvivenza e lotta contro lo sfruttamento della vergogna dei contratti pirata che buttano giù il salario e la qualità del lavoro”.

“Dopo l'allarme lanciato dal Presidente Mattarella sui bassi livelli salariali e soprattutto sui rischi che questi determinano sulla fuga dei giovani dal nostro Paese, la risposta del governo è stata quella di negare la povertà e il problema salariale con un video molto discutibile della presidente Meloni proprio il 1 maggio, la Festa dei lavoratori. La risposta che l'Italia si aspetta dal governo è salari alti e tutele alte. Il fallimento del governo è sotto gli occhi di tutti: 28 mesi consecutivi di calo della produzione industriale. E quando un Paese si deindustrializza, il lavoro diventa povero”, conclude Scotto.

 

 

13/07/2025 - 15:38

"I dazi di Trump rischiano di piegare la nostra struttura produttiva e bruciare decine di miglia di posti di lavoro. Serve uno scudo a difesa della tenuta occupazionale del Paese, altrimenti rischiamo di avere un ulteriore drammatico scivolamento dei salari. Domani alla Camera inizia l’iter della mozione unitaria delle opposizioni per combattere la povertà lavorativa. Una serie di risposte che intervengono sui rinnovi contrattuali alla necessità di contrastare i contratti pirata e la precarietà, dal sostegno al reddito al salario minimo. Chiediamo al governo di aprire una riflessione su queste proposte: mai come in questa fase il lavoro va protetto". Cosi Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

10/07/2025 - 11:20

“L’allarme lanciato oggi da Confcommercio con il nuovo aumento del Misery Index è un segnale gravissimo che il governo Meloni non può continuare a ignorare. A giugno l’indice del disagio sociale ha raggiunto il livello più alto da inizio anno, segno che l’Italia sta andando nella direzione sbagliata. Eppure dall’esecutivo nessuna risposta concreta: né sul lavoro, né sui salari, né sulla qualità della vita delle famiglie italiane”. Lo dichiara Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

“Il quadro delineato dal Centro studi di Confcommercio è preoccupante – prosegue l’esponente dem –: inflazione ancora alta sui beni di prima necessità, disoccupazione estesa stabile al 7,3%, consumi fermi. Le famiglie faticano sempre di più a trasformare gli aumenti contrattuali, spesso risicati, in potere d’acquisto reale. È la fotografia di un Paese che si impoverisce nel silenzio di un governo che parla di crescita ma ignora le persone. Se la destra pensa che basti qualche dichiarazione spot per affrontare una stagnazione strutturale, si sbaglia di grosso. Servono misure robuste: il salario minimo legale, il rinnovo dei contratti scaduti da tempo, misure di stabilizzazione del lavoro per ridurre la precarietà.

“Il Partito Democratico – conclude Scotto – chiede al governo di uscire dalla propaganda e affrontare finalmente la realtà: l’Italia è in difficoltà e chi lavora è sempre più povero. Non ci può essere ripresa economica senza giustizia sociale”.

 

09/07/2025 - 20:05

“Io credo che le sentenze non vadano commentate, ma vadano, prima di tutto, rispettate. La vicenda di Bibbiano ha segnato un punto di non ritorno nella becera e violenta strumentalizzazione politica, cui io non mi voglio accodare perché penso che la politica sia altro. In questo caso - come ho sempre fatto - il mio primo pensiero va all’intera comunità di Bibbiano, che ha sopportato attacchi pesantissimi, che hanno generato ferite nel tessuto sociale e nelle relazioni davvero molto difficili da sanare, ma che ha saputo resistere, con dignità e restando unita. Sono poi al fianco delle tante famiglie che accolgono i bambini e le bambine vittime di violenze e lo fanno con enorme generosità: a tutte loro che sono state umiliate da una propaganda insensata e durissima, vanno la mia vicinanza e il mio abbraccio.
Infine, occorre fare una riflessione sulla delegittimazione cui è stato sottoposto l’intero sistema dei servizi: altro che “affidi zero”! Le fragilità, le emarginazioni, le povertà, vanno affrontate per trovare, insieme, soluzioni. Questa è politica, il resto è populismo inutile, con cui riempirsi ignobilmente la bocca solo per qualche voto in più” così la deputata democratica Ilenia Malavasi.

 

02/07/2025 - 16:30

“Un’altra vergogna sulla pelle dei più fragili. Il governo Meloni ha deciso di tagliare 13 milioni di euro dal Fondo per la povertà per finanziare un bonus da 40 euro al mese destinato alle madri lavoratrici con due o tre figli fino a 10 anni. Un sostegno minimo, per di più costruito sottraendo risorse a chi vive in povertà assoluta. E non perché i soldi manchino. Ma perché si è scelto di prenderli proprio da lì. Si potevano trovare altrove. Tra i miliardi stanziati per i condoni fiscali a chi evade le tasse, tra i 150 milioni di euro usati per cancellare le multe ai No Vax, nel miliardo buttato via per costruire degli inutili centri per migranti in Albania. Ma no. Hanno scelto di tagliare il fondo che dovrebbe garantire dignità a chi non ce la fa. Un fondo che Giorgia Meloni aveva già ridotto e indebolito di un miliardo di euro. E così, nel 2025, in Italia, se sei povera e non produci, non meriti nemmeno un aiuto. Ma se lavori e fai abbastanza figli, allora sì: un piccolo contentino lo meriti.

Non è un errore, è una scelta politica. Una strategia che riserva briciole per alcuni e il nulla totale per gli altri. Il governo fermi questa ennesima follia”. Cosi sui social il deputato Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari sociali e responsabile nazionale Welfare del Partito Democratico.

 

30/06/2025 - 13:18

Doveva abbassare le tasse, invece aumentano: la pressione fiscale è al 37,3%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ecco il regalo del governo Meloni per le vacanze. Lo dice oggi l’Istat che dice pure che è aumentata l’inflazione, è aumentato il costo del carrello della spesa e sono aumentati i prezzi del trasporto aereo. Non si governa senza una politica economia strategica e solo mantenendo in ordine i conti, magari con qualche accorgimento contabile. Si chiama “vivacchiare”, non si dà futuro a un paese e chi non arriva a fine mese scivola verso la povertà.

 

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

27/06/2025 - 12:14

“In Germania il salario minimo salirà da 12,82 a 14,60 euro l’ora. Una scelta intelligente e coraggiosa per contrastare le disuguaglianze che stanno colpendo i paesi Europei. In Italia, invece, grazie al Governo Meloni, non ci sarà alcun salario minimo legale. Per la destra è normale che esistano contratti da 5 euro l’ora. È normale che migliaia di persone lavorino senza diritti, nella precarietà, spesso sotto la soglia della povertà. Ma noi non ci stiamo. Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, continuerà a battersi per una misura di giustizia sociale e dignità, che esiste in gran parte d’Europa e che in Italia viene ancora negata” così il deputato democratico, componente delle segreteria nazionale del Pd, Marco Sarracino.
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico.

20/06/2025 - 11:06

"Un bimbo che ha finito la scuola e non è figlio della presidente del consiglio o di un parlamentare che fa? Dove va?". Ieri in una conferenza stampa sulla mancanza di centri estivi ho posto questa domanda. Chiara, semplice. E invece di rispondere, Fratelli d’Italia ha preferito ironizzare sul mio cognome e, da veri patrioti del coraggio, usare la figlia di Giorgia Meloni per difendersi. Ma forse non l’hanno letta bene. Allora la riformulo. In un Paese in cui un centro estivo costa 180 euro a settimana, i salari sono fermi da anni e un quarto della popolazione è a rischio povertà, chi non è privilegiato cosa fa con i figli? Si licenzia? Sta tre mesi a casa senza stipendio? Perché il punto è tutto qui: Giorgia Meloni può portare la figlia su un aereo di Stato. Ma milioni di genitori italiani non possono permettersi nemmeno di pagare una settimana di campo estivo.

E allora rilancio la domanda.

Visto che parlate tanto di natalità, di famiglia, di futuro: cosa fate concretamente per aiutare chi ha figli, ma non ha un aereo di Stato? Perché finora per le famiglie non c’è stato un solo provvedimento degno di questo nome. Presidente, mi risponde o fa un’altra card?” Così il responsabile nazionale welfare del Pd, Marco Furfaro.

 

19/06/2025 - 11:05

“I dati diffusi da Istat e Caritas confermano che l’Italia è un Paese sempre più povero, dove un lavoratore su tre è povero anche se ha un impiego. Eppure, di fronte a questa emergenza sociale, il governo Meloni continua a ignorare la realtà e a rifiutare la nostra proposta sul salario minimo legale”.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro intervistato sui social dei deputati dem.

“In questi giorni in Parlamento – prosegue l’esponente Pd – abbiamo discusso dell’istituzione della Giornata Nazionale della Ristorazione, mentre migliaia di lavoratori sono costretti a mettersi in fila per ricevere pacchi alimentari. La verità è che Giorgia Meloni e la sua maggioranza non conoscono l’umiliazione di chi, pur lavorando, non riesce a garantire un pasto quotidiano ai propri figli. Ignorano la sofferenza di un Paese reale che chiede dignità e giustizia sociale. Il Partito Democratico ha presentato una proposta chiara e sostenuta da decine di migliaia di firme: il salario minimo legale. Pretendiamo che venga calendarizzata al più presto. E se ciò non accadrà, continueremo senza esitazione la nostra battaglia, ricordando a ogni seduta parlamentare che la priorità deve essere quella dei salari, dei rinnovi contrattuali, della sanità pubblica e della scuola”.

“Il centrodestra vive in una realtà distopica, alimentata dalla propaganda – conclude Scotto – mentre i giovani laureati fuggono all’estero per salari più dignitosi. Noi non ci faremo mettere nell’angolo. Riporteremo il dibattito politico sulle cose che contano, perché il Parlamento non può essere trattato come un soprammobile di Palazzo Chigi. È tempo di rispetto, verità e giustizia sociale”.

 

19/06/2025 - 10:50

“In un’Italia dove un cittadino su dieci vive in condizione di povertà assoluta, la risposta del governo Meloni è istituire una giornata della ristorazione italiana, con una spesa prevista di 43 mila euro per distribuire medaglie. Un'iniziativa di facciata, del tutto inadeguata rispetto alla gravità della crisi che il Paese sta attraversando.” Lo dichiara Stefano Vaccari, deputato del Partito Democratico, componente della Commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

“Davanti a dati allarmanti forniti da Istat e Caritas – prosegue l’esponente dem – servirebbero misure concrete, risorse vere, azioni efficaci. Ma l’esecutivo preferisce dedicarsi alla propaganda, mentre gli agricoltori, già colpiti duramente dai cambiamenti climatici, dall'aumento dei costi energetici e ora minacciati da nuovi dazi, restano senza risposte. Il governo Meloni non sta sostenendo con forza l’azione dell’Unione Europea. È rimasto alla finestra, prigioniero di un atteggiamento di sudditanza verso il presidente Trump. Invece di difendere gli interessi del comparto agroalimentare italiano, tace di fronte ai ricatti statunitensi: dai dazi punitivi al gas liquido, dai disciplinari imposti su alcuni prodotti europei fino alla pressione per ridurre le misure Ue sulle auto americane.”

“Quello che emerge – conclude Vaccari – è un’Italia priva di visione strategica e incapace di difendere i propri interessi. Il settore agricolo ha bisogno di risposte strutturali, non di passerelle o medaglie. Serve una politica estera commerciale forte, capace di tutelare davvero il made in Italy e di rispondere alle sfide globali con serietà e determinazione”.

 

19/06/2025 - 10:22

“L’Italia che emerge dai rapporti dell’Istat e della Caritas è un Paese in forte sofferenza sociale, ben lontano dalla narrazione trionfalistica del governo Meloni. I dati parlano chiaro: 2,2 milioni di persone vivono in povertà assoluta, 5,8 milioni hanno rinunciato a curarsi, e un lavoratore su quattro è povero nonostante abbia un impiego”. Lo dichiara Silvia Roggiani, deputata del Partito Democratico e componente della commissione Bilancio della Camera.

“Di fronte a numeri così drammatici – prosegue l’esponente dem – ci aspetteremmo un governo all’opera per dare risposte concrete. Invece assistiamo all’ennesimo teatrino propagandistico: il centrodestra preferisce raccontare un’Italia che cresce e dove l’occupazione aumenta, ma omette di dire che si tratta spesso di lavori precari, malpagati, insufficienti a garantire una vita dignitosa.

Nel frattempo la maggioranza è impegnata in dibattiti sterili sul terzo mandato e nel coltivare relazioni personali con leader stranieri come Donald Trump. Intanto, il 9 luglio è ormai alle porte e ancora non sappiamo quale sarà l’impatto dei dazi sull’export italiano. Le imprese aspettano risposte, il governo tace”.
“Il Partito Democratico – conclude Roggiani – ha presentato proposte chiare e concrete in Parlamento per affrontare l’emergenza sociale: dal sostegno ai redditi bassi al rafforzamento del sistema sanitario pubblico. Basta propaganda. È ora che chi governa metta al centro la vita reale delle persone, che si confronti con la realtà dei dati e non con la retorica di Palazzo Chigi”.

 

18/06/2025 - 18:14

Oggi, alla Camera dei Deputati, su impulso della segreteria nazionale nell'ambito del contrasto alle diseguaglianze,  Marco Furfaro, e sotto il coordinamento del Presidente per il Reddito Alimentare Leonardo Cecchi, il Partito Democratico ha avviato ufficialmente il tavolo parlamentare permanente sul sovraindebitamento e le fragilità sociali. Al tavolo siedono oltre 50 realtà tra sindacati, associazioni dei consumatori ed enti del Terzo Settore, chiamati a lavorare fianco a fianco con a deputati e senatori per costruire una nuova proposta di legge organica che affronti il tema del sovraindebitamento nel nostro Paese. Presenti al primo incontro la coordinatrice nazionale del partito Marta Bonafoni, la responsabile pubblica amministrazione Stefania Bonaldi, il capogruppo in bilancio Ubaldo Pagano, il capogruppo in ecomafie Stefano Vaccari per i deputati, il deputato della commissione Finanze Claudio Stefanazzi, la presidente dell'intergruppo Economia Sociale Silvia Roggiani, la senatrice Cristina Tajani, vice presidente Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo per i senatori.

"I numeri - spiega Marco Furfaro - parlano chiaro e richiedono risposte strutturali: in Italia oltre 1 milione di cittadini risultano sovraindebitati e milioni di famiglie convivono quotidianamente con situazioni di debito difficilmente sostenibili. Un fenomeno trasversale che produce precarietà lavorativa, esclusione sociale e povertà crescente. È un’emergenza sociale che il legislatore non può più ignorare. Il nuovo tavolo nasce proprio con l’obiettivo di mettere intorno allo stesso tavolo le competenze e le esperienze di chi ogni giorno affronta sul campo le conseguenze di un sistema del credito sempre più sbilanciato. Arriveremo a una nuova proposta di legge che affronti il tema di petto. È una priorità sociale, è una priorità di giustizia. E dobbiamo occuparcene".

 

17/06/2025 - 14:49

“Abbiamo chiesto nell’ufficio di presidenza della Commissione Lavoro della Camera che si calendarizzi immediatamente la legge di iniziativa popolare sul salario minimo avanzata dalle opposizioni. Anche alla luce dell’intervista del Presidente dell’Istat sulla fuga dei giovani laureati a causa delle basse retribuzioni e dell’ultimo rapporto Caritas sulla povertà lavorativa , riteniamo che non ci sia più tempo da perdere”.

Così i capigruppo in commissione Lavoro, Arturo Scotto (Pd), Valentina Barzotti (M5S) e  Franco Mari (Avs).

 

Pagine