19/06/2025 - 14:12

Domani incontro con Anm, Camere Penali, Consiglio nazionale forense e giuristi: conclude Elly Schlein

Roma, 20 giugno 2025 – Ore 09:30-13:00

Camera di Commercio di Roma, Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano

 

Il Partito Democratico promuove l’incontro “Giustizia secondo Costituzione”, un evento pubblico per riflettere sullo stato della giustizia in Italia a partire dai principi fondanti della nostra Carta costituzionale. In un contesto in cui l’azione del governo appare sempre più orientata da logiche emergenziali e securitarie, e da proposte di segno punitivo nei confronti della magistratura come la separazione delle carriere, l’iniziativa intende rimettere al centro il rispetto delle garanzie costituzionali e i diritti fondamentali della persona.

La mattinata si articolerà in due panel di approfondimento:

Ore 09.30 – PANEL 1. "L’ultima frontiera del panpenalismo emozionale. Si vive di solo reato? Carcere ed esecuzione della pena". Repressione e diritti fondamentali della persona a 50 anni dall’ordinamento penitenziario, interverranno esperti del diritto e rappresentanti istituzionali, tra cui il prof. Roberto Bartoli dell’Università di Firenze; Samuele Ciambriello (portavoce della Conferenza Nazionale dei Garanti delle persone private della libertà), e le componenti dem nella commissione giustizia della Camera, Michela Di Biase e Rachele Scarpa. Introduce Walter Verini, Capogruppo PD in Commissione Antimafia. Modera Gabriella Cerami (la Repubblica).

Ore 11.00 – PANEL 2. "Le riforme della giustizia: civile, penale, ordinamento giudiziario e separazione delle carriere. A che punto siamo?"

Il confronto vedrà la partecipazione di protagonisti del mondo giudiziario e forense: Rocco Maruotti (segretario generale ANM), Francesco Petrelli (presidente Unione camere Penali), Francesco Greco (presidente del Consiglio nazionale Forense), e Anna Rossomando, Vicepresidente del Senato. Introduce Marco Lacarra, componente dem in commissione Giustizia della Camera. Modera Virginia Piccolillo (Corriere della Sera).

Ore 12.00 – Contributi di Alfredo Bazoli (capogruppo Pd in commissione Giustizia del Senato) e Federico Gianassi (Capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera).

Ore 12.30 – Intervento di Debora Serracchiani, Responsabile Nazionale Giustizia del PD.

Ore 12.45 – Conclusioni di Elly Schlein, Segretaria Nazionale del Partito Democratico.

L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube @DeputatiPD.

Per info e accrediti: pd.ufficiostampa@camera.it 

 

16/06/2025 - 15:08

“I dati pubblicati oggi dalla Caritas italiana sono un grido d’allarme che non può essere ignorato. In Italia ci sono oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, 6 milioni di persone che rinunciano alle cure e un terzo degli assistiti Caritas in grave disagio abitativo. Eppure, di fronte a questa emergenza sociale, il Governo continua a guardare altrove, più preoccupato di alimentare polemiche ideologiche che di affrontare la realtà quotidiana di milioni di famiglie.”

Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Bilancio alla Camera, commentando il Rapporto Statistico 2025 della Caritas.

“Siamo il settimo Paese in Europa per incidenza di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. Il lavoro non basta più a garantire una vita dignitosa: 1 lavoratore su 5 è povero, e tra gli operai la quota in povertà assoluta sale al 16,5%. Mentre i salari reali sono crollati dell’8,7% dal 2008, il peggiore dato del G20, il Governo taglia il reddito di inclusione, smantella il welfare e ignora l’urgenza di un salario minimo legale.”

“Inoltre, quasi il 10% degli italiani rinuncia alle cure sanitarie, soprattutto per costi troppo alti o per le lunghe liste d’attesa. E nelle periferie, nelle aree interne e nei piccoli comuni, dove lo Stato è spesso assente, è solo la rete della Caritas a intercettare i bisogni più urgenti. Questo è un segnale gravissimo di ritirata dello Stato sociale.”

“Di fronte a queste cifre, il silenzio del Governo Meloni è assordante. Si continuano a fare annunci sulla sicurezza e sulle riforme istituzionali, ma non si trova una parola o un euro per chi non ha una casa, una cura, un pasto. È tempo che la politica torni a parlare di giustizia sociale, non di propaganda.”

“Il Partito Democratico chiede al Governo di rispondere immediatamente a questi dati con azioni concrete: rilancio della sanità pubblica, politiche per la casa, lotta alla povertà lavorativa, riforma degli strumenti di sostegno al reddito e introdurre finalmente un salario minimo dignitoso.”

 

12/06/2025 - 13:34

“Mentre il Paese attende risposte concrete, la maggioranza si mostra ancora una volta unita solo di facciata. Forza Italia e Lega non perdono occasione per litigare su ogni dossier: fisco, riforme, politica estera, cittadinanza, terzo mandato e perfino nomine interne. Altro che governo coeso e stabile. Oggi è la volta della rissa fiscale. Da un lato Tajani, che insiste sulla necessità di un taglio strutturale dell’Irpef per aiutare il ceto medio. Dall’altro Salvini, che rilancia l’ennesima rottamazione e invoca una “pace fiscale” che, a conti fatti, non ha copertura. Peccato che i soldi per fare entrambe le cose non ci siano, e che nel frattempo il ministro dell’Economia Giorgetti venga ignorato perfino dalla premier Meloni. Lo scontro di oggi conferma una volta di più che siamo di fronte a una crisi plastica, evidente e sotto gli occhi di tutti” così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.

 

29/05/2025 - 16:16

“Tagliole, tempi contingentati, audizioni ridotte, emendamenti respinti, silenzio assoluto, nessun confronto, testi blindati, voti di fiducia. È così che la maggioranza e il Governo stanno affrontando due riforme costituzionali che rischiano di stravolgere la nostra Carta e cambiare il volto del Paese.”
Lo dichiara Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, commentando l’iter delle riforme sul premierato e sulla separazione delle carriere.
“Siamo di fronte – prosegue – a uno scambio politico tra partiti della maggioranza che stanno mercanteggiando: la Lega ha ottenuto il decreto sicurezza dopo aver dovuto rinunciare a sbandierare l’autonomia differenziata, Forza Italia incassa la calendarizzazione della separazione delle carriere e Fratelli d’Italia il premierato. Nessuna di queste riforme risponde ai bisogni reali dei cittadini, ma servono solo ad agitare bandierine ideologiche in un clima di furore senza freni. Nel frattempo – conclude Serracchiani – i salari calano, la sanità pubblica viene tagliata e i problemi veri del Paese restano senza risposta. Il Partito Democratico continuerà a opporsi con determinazione a queste forzature costituzionali.”

 

28/05/2025 - 16:25

“Nella sua veste di conferenziere, il ministro Nordio discetta di casi di cronaca con una imbarazzante leggerezza. Si occupa della tragica vicenda di Garlasco, suggerisce alle donne minacciate di violenza di rifugiarsi in chiesa o in farmacia e assiste silente alle intollerabili esternazioni del fido Delmastro. Non contento, ogni giorno annuncia mirabolanti riforme della giustizia che dovrebbero ridurre la durata dei processi. E infatti riduce i tempi delle intercettazioni, abolisce i reati, reintroduce la prescrizione e annuncia che le sentenze saranno inappellabili. Con buona pace del diritto, della Costituzione e dei Codici. Piuttosto si preoccupi del fatto che il Giudice di Pace di Busto Arsizio ha fissato la prossima udienza al 7 luglio 2031. E la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere su questo non serve a niente” così la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani.

 

15/05/2025 - 12:42

Subito Stati generali dei Giochi per riscrivere norme

“I dati sul gioco d’azzardo, sia fisico che online, sono inequivocabili e al tempo stesso inquietanti. C’è voluta l’ennesima interrogazione del gruppo Pd per vedere finalmente concessi i numeri del gettito del giocato nel nostro Paese che ci consegnano una realtà ancora più grave di quella immaginata. Nel 2024 il totale del giocato è stato di oltre 157 miliardi, 6,5% in più rispetto al 2023, con una sostanziale stabilizzazione del gioco fisico che è in attesa della riforma di settore ed un aumento concentrato sul gioco online che la riforma l’ha già avuta, godendo dei conseguenti benefici. Dal sistema giochi nelle casse dello Stato vanno poco più di 11 miliardi, una cifra importante ma irrisoria rispetto al totale della raccolta i cui benefici sono ad appannaggio dei grandi interessi.  Senza contare che per anni il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha giustificato l’incremento dei giochi sotto l’ombrello statale per debellare i fenomeni degenerativi che l’azzardo produce, a tutto beneficio delle casse erariali. I dati, oggi, ci dicono il contrario sia sul versante dell’aumento delle situazioni di regressività sociali, economiche e dell’illegalità prodotte da questo fenomeno e sia dalle somme di denaro che rimangono nelle tasse dell’Erario”.

Così i deputati democratici Stefano vaccari, segretario di presidenza della Camera, e Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

“Resta ancora da capire - aggiungono - ed insisteremo per avere anche questi dati, quanti soldi spende lo Stato per contrastare malaffare ed illegalità presente anche nel comparto del gioco legale e il preoccupante fenomeno della ludopatia che colpisce ogni anno migliaia e migliaia di cittadini. Tema autorevolmente segnato anche dalla Corte dei Conti che ha segnalato, in una relazione depositata in Parlamento, come il gioco d’azzardo continua a presentare risvolti anche patologici e costi sociali non trascurabili. Cosa rimane dunque di quegli 11 miliardi non è dato sapere e tantomeno la regressione culturale e sociale di un Paese che investe sul gioco d’azzardo. Si fermi dunque il governo con le sue riforme di parte - concludono - e convochi gli Stati generali dei Giochi, con tutti i portatori di interesse, per una riflessione congiunta che consenta di riscrivere le norme mettendo al centro le persone e tenendo conto delle criticità ormai evidenti”.

 

16/04/2025 - 13:24

"Il decreto liste d’attesa si è rivelato una grande presa in giro dei cittadini. L’ennesimo bluff di un governo che sulla sanità ha saputo solo tagliare le risorse, mettendo a rischio la sostenibilità stessa del sistema sanitario nazionale. Abbiamo denunciato subito l’inutilità di un provvedimento che non affronta in alcun modo il problema delle liste d’attesa, per cui occorrerebbero maggiori risorse, che ovviamente il governo non ha stanziato, un nuovo modello tecnologico e organizzativo e investimenti sul personale a partire dal superamento del tetto di spesa. Occorrerebbero investimenti significativi sul personale e riforme organizzative, che l’esecutivo non ha fatto e non ha intenzione di fare. Esecutivo che peraltro ha già tagliato anche 500 case ed ospedali di comunità dal Pnrr. La drammatica verità è che hanno usato un tema sensibile per i cittadini per consenso in vista delle elezioni europee e adesso che sta venendo giù il castello di carte delle loro bugie, se la prendono con le regioni provando a fare un braccio di ferro alla disperata ricerca di una capro espiatorio”. Così Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione politiche europee.

 

10/04/2025 - 20:14

I gruppi parlamentari del Partito Democratico di Camera e Senato hanno incontrato oggi, presso la sala Berlinguer di Montecitorio, il presidente Cesare Parodi e una delegazione della giunta dell’ANM. Nel corso dell’incontro, i deputati e i senatori delle Commissioni Giustizia e della Commissione Antimafia hanno espresso forti preoccupazioni per le scelte politiche del Governo che, passo dopo passo, stanno minando l’indipendenza e l’autonomia della magistratura.

All’incontro erano presenti la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga, la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, la responsabile nazionale Giustizia del PD, Debora Serracchiani, i capigruppo e i componenti delle Commissioni Giustizia di Montecitorio e Palazzo Madama, Federico Gianassi, Alfredo Bazoli, Michela Di Biase, Marco Lacarra, il capogruppo in Commissione Affari Costituzionali del Senato, Andrea Giorgis, e il capogruppo in Commissione Antimafia, Walter Verini.

Durante la riunione, i parlamentari democratici hanno ascoltato con attenzione le posizioni espresse dai rappresentanti della magistratura, ribadendo le proprie forti preoccupazioni per l’azione del Governo che, provvedimento dopo provvedimento, sta indebolendo la giurisdizione e intaccando l’autonomia della magistratura. Si tratta di un attacco sistematico agli organi di controllo e di garanzia, di fronte al quale il Partito Democratico ha riaffermato il proprio impegno a contrastare con determinazione, in tutte le sedi parlamentari, le scelte dell’esecutivo.

Nel corso del confronto sono stati affrontati anche i principali problemi del sistema giudiziario, con particolare riferimento alla carenza di organico e di personale amministrativo, all’emergenza delle carceri italiane, ai tempi eccessivi dei processi e ai disservizi, come ad esempio il malfunzionamento dell’app per il processo penale telematico. Tutti temi che le riforme del Governo non solo non affrontano, ma rischiano di aggravare ulteriormente.

 

24/03/2025 - 18:29

Snobbato dibattito su riforma governance servizio pubblico

“Grave e inaccettabile l’assenza della maggioranza e l’indifferenza del governo sul futuro del servizio pubblico radiotelevisivo. Oggi, in un’aula parlamentare quasi deserta, il tema cruciale della riforma della governance del sistema radiotelevisivo pubblico è stato affrontato solo con la presenza di un sottosegretario alla sovranità alimentare e senza alcun intervento da parte dei gruppi di maggioranza. Un segnale allarmante di disattenzione verso un settore essenziale per la democrazia e il pluralismo dell’informazione”. Così una nota dei parlamentari democratici della commissione di vigilanza Rai. “Il governo – aggiungono i demo - continua a ignorare l’urgenza di recepire l’European Media Freedom Act, che impone agli Stati membri di garantire indipendenza e imparzialità nei servizi pubblici radiotelevisivi. Quando si tratta di discutere di nomine, la maggioranza è sempre presente e attenta ma quando bisogna affrontare riforme fondamentali per il Paese, l’aula resta vuota. Il servizio pubblico è in stallo – aggiungono i democratici – ed è tenuto in ostaggio dalla maggioranza, che a distanza di mesi dalla nomina del nuovo Cda la Rai non è ancora stata in grado di nominare un presidente di garanzia. Siamo ben oltre il limite del rispetto della legge. Chiediamo un intervento immediato per adeguare il sistema agli standard europei e garantire un servizio pubblico libero da condizionamenti politici. Il governo non può sottrarsi a questa responsabilità”, concludono i democratici.

 

22/03/2025 - 10:08

"Calderoli ci riprova con le riforme senza risorse e a danno del sud. Incurante delle indicazioni della Corte Costituzionale ed anche di quanto già segnalato da Svimez e Ufficio parlamentare di bilancio fa circolare una nuova proposta sull'Autonomia differenziata dove le principali novità sono la delega al governo per realizzarla con decreti attuativi per aggirare la sentenza dell’alta corte.  E comunque non prevedendo oneri aggiuntivi per lo Stato, promette una riforma a costo zero incurante del fatto che servono risorse importanti per accorciare i divari tra Nord e Sud sulle materie delegate". Lo dichiara in una nota il deputato PD, Silvio Lai.
"Dividere l'Italia anche a costo di aumentare le diseguaglianze - continua il parlamentare dem - è ormai chiodo fisso della Lega e del Governo che durante questa legislatura hanno già dato prova della loro propensione. In realtà tentano con il ministro Calderoli l'ennesima iniziativa propagandistica in vista delle prossime elezioni regionali. Quelli che contano sono i voti anche a costo di inganni e promesse irrealizzabili non certo gli interessi degli italiani che stanno affrontando con fatica la crisi economica a cominciare dalle bollette energetiche e che ora dovranno fare i conti con i dazi di Trump che metteranno in ginocchio migliaia di imprese del nostro Paese con rischi grandi sul fronte occupazionale". "Ma si sa, per Caldoreli e Salvini, di Trump si può dire solo bene perché in sintonia con le derive nazionaliste e sovraniste, contro l'Europa, tanto care alla Lega", conclude Lai.

14/03/2025 - 17:01

È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al governo e al paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la Premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

 

05/03/2025 - 13:48

“È veramente un peccato, un’occasione persa. Abbiamo, grazie ai nostri componenti della commissione cultura al Senato, contribuito in modo sostanziale al documento che impegna il Governo su alcune riforme del calcio. Siamo stati propositivi e abbiamo votato favorevolmente su temi che riguardano la necessità di un piano per gli stadi, per i settori giovanili, per il calcio femminile, per un credito d’imposta per chi vuole investire sul calcio. Purtroppo però quel documento, che poteva essere votato all’unanimità, si svela per ciò che vuole essere: il via libera per il ritorno della possibilità di sponsorizzazioni e pubblicità delle scommesse sportive, tema sul quale non retrocederemo mai di un passo rispetto alla nostra contrarietà. Non espungere quel passaggio dal testo è una forzatura per la quale saremo molto curiosi di conoscere le reazioni di Giorgia Meloni, in passato sempre pronta a sottolineare la sua stessa e assoluta contrarietà sul tema, con decine di perentorie e inequivocabili dichiarazioni. La ludopatia non è un gioco e l’attenzione (soprattutto la tutela dei minori) rispetto al fenomeno delle scommesse sportive non è, per il Partito Democratico, negoziabile” così il responsabile nazionale sport, il deputato democratico, Mauro Berruto.

 

04/03/2025 - 18:31

“Il governo ha completamente espropriato il Parlamento sul tema della riforma fiscale avocando a sé la discussione con una delega, mentre aumenta l'iniquità e l'ingiustizia fiscale. Noi siamo per l'uguaglianza sociale, per l'equità tra i contribuenti. Pensiamo che bisogna rispettare il principio costituzionale della progressività fiscale anche nella discussione sul questo provvedimento. Non è più possibile ignorare che il 40 per cento delle imposte pagate risponde a criteri di progressività fiscale e il 60 per cento è fatto da imposte sostitutive e da tassazioni proporzionali che nulla hanno a che fare con la progressività fiscale, dove l'85 per cento dell'Irpef è pagato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. Alla luce di questi dati, che senso ha parlare di rottamazioni? Demolite la progressività fiscale e continuate a fare parti uguali fra diseguali. Sarebbe importante distinguere tra il contribuente onesto e veramente in difficoltà e gli altri, ma questo non è nelle intenzioni di questo governo”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Virginio Merola, capogruppo dem in commissione Finanze, esprimendo il voto contrario del Pd al ddl riordino del sistema sanzionatorio in materia finanziaria.

“Il governo – ha concluso Merola - invece di preoccuparsi, accelerando i tempi di una riforma del testo unico della finanza e di introdurre regole che rispondono e che indicano ai mercati il rispetto delle regole alle grandi società con i loro azionisti rilevanti che chieda un'effettiva trasparenza, rinvia le decisioni senza indicare qual è la strada che vuole percorrere, e in modo anomalo si fa parte in causa della sfida finanziaria e appoggia una cordata di imprenditori bancari rispetto agli altri. Servirebbero regole meno invadenti con maggiore spazio alle Authority. Da un mercato unico europeo dei capitali vi tenete ben lontani, proponendo riforme e deleghe in bianco, fuori dai tempi e dal contesto effettivo che sta vivendo il nostro Paese, riproponendo rinvii e deleghe in bianco perché più che una necessità per voi è una scelta, quella di non intervenire per salvaguardare interessi di parte”.

 

04/03/2025 - 13:28

Pd ha incontrato vertice dei socialisti catalani

“Le scelte progressiste della Spagna stanno dimostrando come politiche economiche e sociali lungimiranti possano generare crescita e rilancio sociale. Mentre in Italia i salari e le tutele sociali restano bloccati e l’economia soffre un preoccupante stallo, con la produzione industriale ferma ormai da due anni, il modello spagnolo si conferma una strada vincente per lo sviluppo equo e sostenibile”. Lo ha detto la capogruppo democratica alla camera, Chiara Braga che ha incontrato oggi a Montecitorio Ferran Pedret i Santos, Capogruppo del Partito Socialista Catalano, e Jordi Riba Colom, Deputato al Parlamento della Catalogna e Viceportavoce del gruppo parlamentare Socialisti e Units per Avançar, accompagnati dal Segretario del PD di Spagna e Portogallo. All’incontro erano presenti la vice presidente della camera, Anna Ascani, il capigruppo del Pd in commissione affari europei della Camera, Piero De Luca, il responsabile nazionale welfare del Pd, Marco Sarracino e il vicepresidente del gruppo della Camera, Toni Ricciardi.

“La Spagna - ha detto Braga - sta portando avanti politiche economiche e sociali che dimostrano come un’alternativa alle destre sia possibile e vincente. E i dati lo confermano inequivocabilmente: la crescita spagnola è sostenuta da riforme progressiste che mettono al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale.

“Il Partito Democratico - ha concluso Braga - intende rafforzare il dialogo con i socialisti catalani e spagnoli per costruire una posizione comune su molti dei temi chiave dell’agenda europea. Un'alleanza strategica che può contribuire a delineare un’Europa più equa, inclusiva e solidale”.

24/02/2025 - 10:32

L’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico in risposta alle recenti modifiche apportate dal Governo per le persone con disabilità ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"È inaccettabile che il Governo continui a utilizzare il decreto Milleproroghe per rimandare riforme fondamentali per le persone con disabilità. La decisione di posticipare ulteriormente l'attuazione dei progetti di vita personalizzati e partecipati, previsti dalla Legge 227/2021, rappresenta un grave passo indietro nei diritti e nell'autodeterminazione di queste persone.
"Questi progetti personalizzati sono strumenti essenziali per garantire alle persone con disabilità una vita dignitosa e autonoma. Rimandare l'implementazione significa ignorare le esigenze di chi quotidianamente affronta barriere e discriminazioni. Inoltre, il meccanismo di riconoscimento unificato dell'invalidità, già dimostratosi inefficace nelle province pilota, viene prorogato senza le necessarie revisioni, perpetuando un sistema inadeguato e penalizzante.
"È evidente che il Governo preferisce mantenere lo status quo, evitando di affrontare le vere criticità del sistema. Questo atteggiamento non solo rallenta il percorso verso l'inclusione, ma tradisce anche le aspettative di migliaia di famiglie che attendono da anni riforme concrete. Chiediamo con forza che si abbandoni la pratica delle proroghe ingiustificate e si dia finalmente priorità alle politiche che promuovono l'autonomia e la partecipazione attiva delle persone con disabilità nella società."

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