04/11/2025 - 17:38

Con la scomparsa di Oria Gargano perdiamo una femminista energica e battagliera, una donna che ha dedicato la vita alla libertà e ai diritti delle altre donne”. Così Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e presidente del Comitato Diritti Umani della Camera, ha ricordato oggi in Aula la fondatrice della Cooperativa Sociale Befree, scomparsa lo scorso 29 ottobre. “Oria ha creato un argine concreto contro la violenza di genere e le discriminazioni – ha detto Boldrini – e ha sostenuto l’affermazione delle donne con progetti pionieristici come la Scuola Politica, giunta alla quindicesima edizione, e lo Sportello antiviolenza attivo 24 ore su 24 al San Camillo di Roma”.

Boldrini ha ricordato Gargano anche come “alleata preziosa della comunità Lgbtqia+ e convinta sostenitrice della legge contro l’omofobia e la misoginia che il Paese, purtroppo, non è ancora riuscito ad approvare”. “Era certa – ha proseguito – che i diritti non siano mai contro qualcuno, ma a favore di tutte e tutti, perché garantiscono libertà e uguaglianza”.

La deputata dem ha poi espresso “indignazione per le parole di odio comparse sui social dopo la sua morte”, definendole “un atto di barbarie”. “Oria era un uragano – ha concluso Boldrini – passava con la forza del turbine e con quella stessa forza combatteva ogni giorno la violenza di genere. Grazie, Oria, per il tuo esempio”.

 

30/10/2025 - 13:06

“Il caso Ranucci ha riportato all’attenzione il tema cruciale della libertà di stampa, pilastro della nostra democrazia. Come Partito Democratico abbiamo espresso piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e a tutti i cronisti che negli ultimi tempi sono stati oggetto di minacce e intimidazioni. I dati sono allarmanti: 81 giornalisti minacciati nel primo semestre del 2025, con un incremento del 76% rispetto al 2024. Non basta più la solidarietà: bisogna agire con strumenti concreti”. Lo afferma il deputato Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche dell’Unione europea.

“La direttiva europea Anti-Slapp, approvata nel 2024, tutela i giornalisti da azioni temerarie e intimidatorie volte ad ostacolare o limitare la libertà di informazione. Ma l’Italia – spiega l’esponente dem – non l’ha ancora recepita nel proprio ordinamento. Per questo, abbiamo presentato un emendamento alla legge di delegazione europea per chiedere al governo di recepirla subito, rafforzando così le garanzie per la stampa libera e per il diritto dei cittadini a essere informati”.

“Il governo Meloni – conclude De Luca – deve smettere di avere un rapporto difficile con la stampa. La ritrosia alle conferenze stampa sono il segno di una chiusura verso un confronto trasparente sui temi reali: pensioni, salari, energia, sanità, scuola. Chiediamo che la maggioranza approvi subito la direttiva Anti-Slapp e che ministri e politici ritirino le querele temerarie contro i giornalisti. È tempo di difendere con forza la libertà di stampa e la trasparenza democratica”.

 

30/10/2025 - 10:38

"Quanto può far paura e scandalizzare il racconto di una giovane alunna di una scuola Secondaria di primo grado? Un racconto corredato di disegni colorati che raffigurano mucche che mostrano cartelli con le scritte "Stop allevamenti intensivi". Un racconto pubblicato su "Diario Amico" realizzato dall’Ufficio scolastico territoriale del Verbano Cusio Ossola, uno strumento che raccoglie testi e illustrazioni nati dal concorso “Leggere la montagna”. Tra questi, l’intervista immaginaria in cui una mucca racconta la propria condizione negli allevamenti che ha generato tanto sdegno e livore da spingere alcuni deputati leghisti a presentare una interrogazione parlamentare invocando la censura e il ritiro, dunque la distruzione, delle 7.000 copie del Diario Amico.

Siamo al paradosso: invece di educare i ragazzi al pensiero critico e alla consapevolezza, si tenta di censurare un racconto che invita a riflettere sul rispetto degli animali e sull’impatto delle nostre scelte alimentari”. Lo dichiara Eleonora Evi, deputata del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione e del Merito per difendere la libertà educativa e di espressione.

“È vergognoso e, questo si, profondamente antieducativo – prosegue Evi – che si tenti di imbavagliare una libera iniziativa scolastica perfettamente in linea con le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, emanate dal Ministero dell'Istruzione stesso, che prevedono esplicitamente che l’insegnamento favorisca il rispetto delle persone, degli animali e della natura.

“La scuola deve restare un luogo libero e pluralista, non piegato agli interessi di categoria o alla censura ideologica. La Lega dovrebbe preoccuparsi di migliorare la qualità dell’istruzione, non di mettere il bavaglio alle favole. Chi ha paura delle parole di una mucca, forse teme che dica troppo la verità”, conclude la deputata dem.

 

29/10/2025 - 13:57

“Oggi il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha promosso con enfasi i progetti del bando “Il cinema e l’audiovisivo a scuola”, parte del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola. Peccato che proprio le risorse di cui si vanta siano state cancellate dalla manovra di bilancio che porta la sua stessa firma. I dieci milioni di euro di cui oggi Giuli si vanta non esistono più: sono stati sforbiciati dall’articolo 110 della Legge di Bilancio depositata al senato, che interviene sui fondi previsti dalla lettera i) del secondo comma dell’articolo 27 della Legge Cinema. In questo modo è stata rimossa ogni certezza di finanziamento, anticipando di fatto un ulteriore taglio. Giuli continua così a dimostrarsi ridicolo: si vanta di progetti che la sua stessa politica sta affossando. Forse sarebbe opportuno che rivedesse la sua strategia di comunicazione — o quantomeno che facesse chiarezza tra annunci e realtà. Questi progetti, che portano il cinema e l’audiovisivo nelle scuole, sono fondamentali per la formazione culturale dei ragazzi, per educarli a un uso consapevole delle immagini, contro il bullismo, la violenza di genere e la dispersione scolastica. Non è comprensibile perché il Ministero della Cultura scelga di mettere a rischio un’esperienza così preziosa, che unisce creatività, educazione e partecipazione” così Matteo Orfini, Componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

28/10/2025 - 18:40

“Verrebbe da dire: al fatto di cronaca, il governo Meloni risponde con un decreto legge. È accaduto con il decreto Rave, poi con quello Caivano e con i mille decreti sicurezza. Oggi tocca al cosiddetto ‘decreto Maturità’ figlio dell’ennesima reazione a caldo, nata sull’onda delle proteste studentesche di questa estate”. Lo ha detto in Aula alla Camera, Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, durante le dichiarazioni di voto finali al decreto per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e con le norme per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026. “Quelle proteste, condivisibili o meno, lanciavano un allarme – spiega – sulla capacità del nostro sistema di valutare davvero il percorso di crescita degli studenti. Potevano essere l’occasione per aprire un dibattito serio e laico, coinvolgendo studenti, docenti, famiglie, sindacati, esperti. Invece si è preferito ricorrere ancora una volta al decreto legge”.

“La riforma del governo – aggiunge l’esponente dem – non rivede in profondità i meccanismi di valutazione, ma si limita a cambiare nome all’esame e a bocciare chi prova a protestare. Si riduce il numero dei commissari, non per finalità pedagogiche ma per risparmiare, e si torna a un modello di scuola trasmissivo, che rinuncia all’interdisciplinarità e alla costruzione di competenze trasversali. Si invoca l’ordine e la disciplina, ma si dimentica che la scuola non è una caserma o un carcere: è un luogo che deve attrarre, motivare, sostenere chi apprende”.

“Il governo – conclude Manzi - continua a svuotare la scuola di risorse e di visione. Mancano fondi veri, idee nuove e rispetto per chi ogni giorno tiene insieme studenti, docenti e famiglie. Dopo anni difficili, segnati dalla pandemia, servirebbero investimenti, partecipazione e fiducia. Invece arriva un decreto senz’anima, utile solo a titolare sui giornali. Ma il futuro del Paese nasce in quelle aule: alla scuola vanno dedicati tempo, passione e ascolto, non slogan e decreti d’urgenza”.

 

28/10/2025 - 15:18

“Come è possibile che davanti all'ingresso del liceo Einstein di Torino ci siano alcune persone tra i 30 e 40 anni, sicuramente non studenti di quella scuola, che in maniera provocatoria fanno del volantinaggio contro la “cultura maranza”? E come è possibile che dalle tensioni che ne derivano, con studenti liceali che entravano per fare regolarmente lezione con scontri anche con le forze dell'ordine, uno studente sedicenne venga fermato e ammanettato, che quelle immagini facciano il giro del web, e che quel ragazzo venga portato in questura? Era necessario tutto questo?” Lo dichiara il deputato torinese del Pd, Mauro Berruto intervenendo in Aula per chiedere un'informativa urgente del ministro Piantedosi su quanto accaduto nel quartiere Barriera di Milano, a Torino, davanti al liceo Einstein.

 

27/10/2025 - 15:50

“Sabato sera un gruppo di persone, a volto coperto, ha fatto irruzione all'interno del liceo Da Vinci di Genova che in quei giorni era in autogestione. Diversi studenti si sono trovati davanti a un vero e proprio assalto: arredi devastati, muri imbrattati con svastiche, cori inneggianti il duce e ragazzi inseguiti con spranghe e terrorizzati con violenza. Vedere svastiche sui muri del luogo educativo per eccellenza unite ad atti di grande e pianificata violenza è inaccettabile”. Lo dichiara la deputata e vicepresidente del Gruppo Pd, Valentina Ghio per chiedere un'informativa urgente del ministro Piantedosi su quanto accaduto a Genova nel liceo scientifico Leonardo Da Vinci.
“A rendere più grave la vicenda – sottolinea la parlamentare - sono le testimonianze secondo cui l'intervento delle forze dell'ordine sarebbe avvenuto solo dopo un'ora e mezza dalla tempestiva richiesta d'aiuto. Un ritardo che ha consentito agli aggressori di proseguire l'opera di devastazione e di allontanarsi indisturbati. È necessario che il ministro dell'Interno venga in Aula a chiarire le dinamiche dell’accaduto e, soprattutto, a dire cosa il governo intenda fare per contrastare la diffusione di comportamenti violenti, spesso con connotazioni di violenza politica. che continuano a trovare terreno fertile”, conclude Ghio.

 

27/10/2025 - 15:38

“Con il ddl Valditara questo Governo continua a trattare la scuola come una voce di spesa da tagliare, non come una comunità da valorizzare. Ancora una volta si interviene a colpi di decreti legge, senza confronto e senza visione. Cambiare nome all’esame di Stato e ridurre i commissari non è una riforma pedagogica, ma un taglio mascherato da semplificazione, che vale quasi trenta milioni di euro in meno per l’istruzione.
Dietro la retorica del merito si nasconde un modello di scuola sempre più verticistica e dove la partecipazione democratica degli organismi collegiali perde valore.
Il Partito Democratico dice no a un modello che accentra poteri e taglia risorse, che ignora la voce di studenti e docenti. La scuola non ha bisogno di maquillage o propaganda, ma di investimenti veri, stabilità e fiducia.
Il Governo non può continuare a trattare l’istruzione come un costo o un adempimento burocratico: la scuola è il cuore della Repubblica e come tale merita dignità ”. Lo ha detto in Aula Valentina Ghio, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, in discussione generale sul ddl Valditara.

27/10/2025 - 14:11

“Quanto avvenuto oggi a Torino e nel fine settimana a Genova è molto grave. Viene fatto, da questo Governo, un evidente distinguo sulle violenze: quando vengono spaccate due vetrine durante una manifestazione si condanna senza se e senza ma, quando viene devastata una scuola o vengono caricati degli studenti per una contestazione e, da quanto apprendiamo, portati in Questura sedicenni senza motivazioni tutti tacciono”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, su quanto avvenuto questa mattina al Liceo Einstein di Torino.

“La differenza è evidentemente la matrice politica, trattandosi a Genova di azioni neofasciste e oggi della difesa di Gioventù Nazionale, la giovanile di Fratelli d’Italia - prosegue la deputata dem - Provvederò con un’interrogazione parlamentare per avere chiarimenti da parte del ministro dell’Interno, perché vogliamo che si faccia luce su quanto avvenuto”.

 

26/10/2025 - 14:40

“Siamo profondamente preoccupati e condanniamo fermamente l’attacco al Liceo Leonardo Da Vinci. Atti come questi non si devono più ripetere. Vedere porte divelte e svastiche sui muri di una scuola fa male: è un attacco alla democrazia e alla libertà in un luogo che invece dovrebbe essere di dialogo e incontro, dove si formano i giovani. Chiediamo che venga fatta chiarezza al più presto”, cos’ i parlamentari liguri del Pd Lorenzo Basso, Valentina Ghio, Alberto Pandolfo, Luca Pastorino.

 

25/10/2025 - 12:57

“Mentre la sottosegretaria Borgonzoni si fa bella con i numeri del Piano Cinema e Immagini per la Scuola, la realtà è che la manovra del governo Meloni mette in discussione l’intero sistema del cinema e dell’audiovisivo italiano. Altro che festa: con tagli complessivi superiori al mezzo miliardo di euro, il Governo rende incerti perfino i progetti per le scuole di cui oggi la stessa Borgonzoni si vanta. Progetti che, a causa di un comma inserito nella Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri e trasmessa alle Camere, non avranno più garanzia di finanziamento stabile”, lo dice Matteo Orfini, deputato democratico e componente della Commissione Cultura della Camera.
“Ai tagli al Fondo per il Cinema — spiega Orfini — che perderà 150 milioni nel 2026 e altri 200 milioni dal 2027, si aggiungono i tagli lineari e la decisione drammatica annunciata ieri dalla sottosegretaria di ridurre il tax credit dal 40% al 30%.
Scelte che colpiranno duramente le produzioni italiane e allontaneranno quelle internazionali, con effetti pesanti sull’occupazione e sull’intera filiera.”
“Borgonzoni prenda atto della realtà — conclude Orfini —: non c’è nulla da festeggiare. Il governo di cui fa parte sta affossando il cinema italiano.”

21/10/2025 - 17:01

Dopo una prima giornata ricca di spunti e di dialogo, mercoledì 22 ottobre proseguono gli Stati Generali sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, organizzati dalla Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro della Camera dei Deputati presieduta dall’onorevole Chiara Gribaudo, in collaborazione con la Presidenza della Camera dei Deputati.

L’appuntamento è alle 9.30 a Montecitorio, nella Sala della Lupa, dove si terrà il panel sulla formazione e sugli infortuni nell’ambito scolastico, con un saluto della Vicepresidente della Camera dei Deputati Anna Ascani e un intervento introduttivo di Patrizia Marrocco, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta. Gli interventi saranno di Nunzia Catalfo (INAIL), Alessia Rosolen (assessora al Lavoro della Regione Friuli-Venezia Giulia), Mariaelena Dentesano e Dino Parelli che presenteranno la Carta di Lorenzo, Chiara Marciani (Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli) che racconterà Percorsi Sicuri. Educazione alla salute e sicurezza sul lavoro nei percorsi di formazione scuola-lavoro, Marco Ferro (fondatore Mindful safety), Raffaella Briani (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), Massimiliano Sonno (Formedil).

Alle 11.30 si prosegue parlando di tecnologie nell’ambito della salute e la sicurezza sul lavoro, con un intervento introduttivo di Marco Cerreto (Deputato componente della Commissione parlamentare di inchiesta), con la presentazione del progetto Start da parte di Vincenzo Cangemi, Melania Talarico e Patrizia Agnello, con Stefano De La Torre (Safety on Chain Srl), Matteo Vellone (Antea Studio Srl), Giovanni Maria Riccio (Università di Salerno). Nel pomeriggio, dalle 14.30, si discute di Intelligenza Artificiale con uno studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che analizza le pratiche più virtuose adottate dalle imprese italiane in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con Tiziano Treu e Michele Faioli, mentre a seguire ci saranno tre tavoli su patente a crediti e il nuovo accordo stato-Regioni sulla formazione, logistica e benessere mentale.

 

18/10/2025 - 15:43

"Sarà pure uno dei più duraturi, ma quello Meloni è un governo che pensa solo a sopravvivere. Ne è la riprova la legge di bilancio, una manovra dove non c’è crescita, non ci sono investimenti ma solo e ancora tagli ai servizi essenziali che sono poi anche diritti: sanità, scuola, lavoro. Non possiamo accettare che che non ci siano risposte per le famiglie, per le imprese, per i giovani. Ieri la premier è fuggita dalla conferenza stampa, oggi attacca la segretaria del Pd, ma non potrà fuggire per sempre davanti ai problemi del paese". Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

17/10/2025 - 15:46

“Le parole del Ministro Nordio sull’educazione sessuale sono gravi e fuori dalla realtà. Dire che debba essere insegnata solo in famiglia e non a scuola significa ignorare un bisogno educativo essenziale per la crescita consapevole e sicura dei nostri ragazzi. Quello di maggioranza e governo è un passo indietro per tutto il Paese. L’educazione sessuale è prevenzione, rispetto, consapevolezza. Toglierla dalle scuole significa lasciare un vuoto, culturale e normativo, che mette l’Italia indietro rispetto alla maggior parte dei paesi europei, dove da moltissimi anni è già obbligatorio l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole”. Così in una nota Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio.

17/10/2025 - 15:43

“Nordio riesce ancora una volta a banalizzare un tema cruciale. Dire che “l’educazione sessuale si fa in famiglia” è solo un modo per lavarsene le mani.

Vorrei ricordare al ministro Nordio, che afferma amenità del genere, che le due comunità educanti piu importanti nella vita dei ragazzi, la scuola e la famiglia, non possono essere scisse ma devono lavorare strettamente connesse e di pari passo.

Da ministro della Giustizia dovrebbe sapere che la prevenzione della violenza di genere inizia proprio dall’educazione, quella vera, fatta di rispetto, empatia e consapevolezza, non di slogan. E che l’educazione si fa a scuola già dai primi anni, e non solo in famiglia.

La sua dichiarazione è grave non solo per quello che dice, ma per ciò che rivela, cioè un’inquietante distanza dalla realtà sociale del Paese e un disprezzo per il ruolo della scuola come spazio di crescita collettiva. Nordio dovrebbe preoccuparsi dei dati dei femminicidi, che dovrebbe conoscere bene e che lo dovrebbero spingere a utilizzare il proprio ruolo istituzionale per aggredire un fenomeno ancora tropo diffuso”. Così in una nota la deputata del Pd, Patrizia Prestipino, nonché docente nelle scuole superiori.

“Ho vissuto personalmente tutte le problematiche affettive di molti studenti - aggiunge Prestipino - che siamo riusciti ad affrontare solo grazie al costante dialogo fra la scuola e le famiglie. L’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole è importantissimo. Ci auguriamo che il governo ne tenga conto”.

 

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