“Il regalo di Buon Ferragosto agli Italiani di Meloni e Salvini: questa settimana l’alta velocita rallenta con 100 minuti in più tra Roma e Milano senza diminuire il costo per i passeggeri. Oltre al danno la beffa: non solo non è stato previsto come avevamo chiesto insieme alle associazioni degli utenti nessun indennizzo per compensare gli enormi disagi e disservizi che i passeggeri stanno vivendo, in particolare nelle aree interne sempre meno collegate dal resto del paese, ma i nuovi orari entreranno in vigore senza nemmeno prevedere uno sconto sui costi di chi viaggia a velocità ridotta pagando lo stesso costo di una freccia. L’ennesima ingiustizia che conferma che il problema dell’Italia non sono i cantieri ma un Governo per cui conta solo la propaganda e non la vita delle persone in carne ossa su cui ha deciso di scaricare tutte le responsabilità della propria incapacità.”
Così in una nota congiunta il responsabile economia, finanze, impresa e infrastrutture della segreteria nazionale del Pd, Antonio Misiani e il vicepresidente della commissione trasporti della Camera, Andrea Casu.
“In occasione del voto sul decreto infrastrutture del luglio scorso il partito democratico alla Camera dei Deputati ha sollevato la questione dell’emendamento “salva Anas“ presentato all’ultimo minuto dal governo in commissione trasporti e ambiente. Un vero e proprio pasticcio perché il governo nella finanziaria di dicembre 2024 aveva previsto l’obbligo di subordinare alla comunicazione formale alla Commissione europea, ai sensi dell articolo 108 del Trattato UE, la proroga della Concessione ANAS sino al 2052, salvo poi nel decreto infrastrutture di luglio cancellare quell’obbligo previsto 7 mesi prima. Il partito democratico, rilevando subito il rischio dell’infrazione europea e di gravi criticitá per la tenuta dei bilanci ANAS, che ha chiuso in rosso anche il 2024, così impattando negativamente anche sulla capogruppo FS, aveva presentato un emendamento soppressivo, che però la maggioranza ha bocciato così come ha bocciato l’ordine del giorno con il quale chiedevamo di poter visionare le mail di interlocuzione che il governo dice di aver avuto con la commissione europea. “Alla luce del silenzio del ministro Salvini, il PD presenterá un’interrogazione con la quale chiederá al governo di rendere pubbliche quelle e-mail e che cosa intenda fare per consentire ad ANAS una proroga della concessione che rispetti la direttiva UE, per porsi su un piano di legittimità che superi la situazione di rischio nella quale ha posto lo Stato italiano e la società ANAS con i suoi numerosi dipendenti e un importante indotto” lo dichiarano i parlamentari del partito democratico Antonio Misiani, Marco Simiani, Antony Barbagallo, Andrea Casu.
“Apprendiamo dalla stampa dell’intesa siglata tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e SpaceX per l’invio di esperimenti scientifici italiani verso Marte, nell’ambito delle prime missioni Starship. Un’iniziativa di rilievo, che include una stazione meteo, un sensore di radiazioni e studi sulla crescita delle piante, con l’obiettivo dichiarato di raccogliere dati durante il viaggio interplanetario e sul suolo marziano. Tuttavia, un accordo di tale portata – che coinvolge investimenti pubblici, tecnologie strategiche e possibili ricadute industriali – non può essere trattato con superficialità. Chiediamo al Governo di chiarire immediatamente e presenteremo un’interrogazione parlamentare per sapere quali sono i contenuti specifici dell’accordo siglato con SpaceX e quali attori pubblici e privati italiani sono coinvolti. E anche qual è il costo complessivo dell’operazione, quali ritorni scientifici, tecnologici ed economici sono previsti per il nostro Paese, quali procedure sono state adottate nella definizione dell’intesa” così il vicepresidente della commissione trasporti della camera, il deputato democratico Andrea Casu.
“Altro che giornata storica: oggi è una giornata triste per il Mezzogiorno e per tutto il Paese. Il via libera del CIPESS al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto rappresenta un colossale spreco di risorse pubbliche, un monumento all’inutilità e alla propaganda di Salvini. Un’opera vecchia, contestata, irrealizzabile nei tempi e nei modi raccontati, che cancella con un colpo di spugna le vere priorità del Sud: trasporti locali, ferrovie moderne, scuole sicure, sanità accessibile e infrastrutture sostenibili.”
“Il ministro dei selfie oggi festeggia con emozione, mentre affossa ogni seria politica di riequilibrio territoriale. Parla di punto di partenza, ma l’unico punto certo è la distrazione di miliardi da opere davvero utili. Altro che sviluppo: ci troveremo con contenziosi, cantieri fantasma e promesse non mantenute. Il Partito Democratico continuerà a opporsi in tutte le sedi a questa scelta scellerata. La battaglia non è finita.”
Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.
“È inaccettabile che, ancora una volta, la maggioranza abbia fatto mancare il proprio impegno sulle nomine delle Autorità di Sistema Portuale lasciando numerosi scali strategici del nostro Paese senza una guida. Parliamo di infrastrutture centrali per la competitività dell’Italia, per la logistica, per l’economia del mare, ma anche per l’occupazione e lo sviluppo dei territori. L’inerzia del Governo sta bloccando decisioni cruciali e ostacolando una programmazione efficiente, in un momento in cui la portualità italiana dovrebbe invece essere protagonista delle sfide europee e internazionali legate alla transizione ecologica e digitale. L’assenza di queste figure compromette la capacità dei porti italiani di attrarre investimenti, coordinarsi con le politiche europee e rispondere alle esigenze del sistema produttivo nazionale. Chiediamo al Governo di uscire dall’impasse e di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità istituzionali, procedendo senza ulteriori ritardi alla nomina dei presidenti delle Autorità Portuali ancora vacanti. L’Italia non può permettersi di lasciare in sospeso il futuro di nodi logistici così rilevanti”. Lo dichiara Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente Commissione trasporti
“La sentenza del TAR del Lazio che annulla il decreto Salvini sul foglio di servizio NCC certifica il fallimento del Ministro Salvini che sul tema da tempo ha scelto di agire con l’unico obiettivo di colpire gli operatori del settore e il diritto alla mobilità dei cittadini. Sotto la sua guida il Mit ormai totalmente ostaggio di singoli interessi corporativi ha completamente perso di vista l’interesse generale e continua a commettere errori macroscopici, invece di ascoltare per tempo le osservazioni delle associazioni comparativamente più rappresentative. Per garantire un trasporto pubblico non di linea efficiente il governo deve chiudere la stagione delle crociate contro e affrontare in Parlamento il tema di una riforma di sistema che possa innovare un quadro normativo fermo da più di 30 anni e tenere il passo dei cambiamenti tecnologici e sociali che sta attraversando la nostra società. Le norme non devono più essere usate come clave per affermare interessi di parte ma come strumenti per garantire i diritti e i servizi per tutti i cittadini e lavoratori” così il responsabile economia, finanze, impresa e infrastrutture della segreteria nazionale del Pd, il senatore Antonio Misiani e il vicepresidente della commissione trasporti della
Camera, il deputato democratico Andrea Casu.
“Mentre Salvini suona la fanfara e e si appresta a celebrare l'approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto da parte del CIPESS come una “giornata storica”, la realtà racconta ben altro. Non c’è nulla di storico, se non lo spreco colossale che questo intervento rappresenta: miliardi di euro destinati a un’opera inutile, che sarà ricordata nei manuali di storia come uno dei più grandi errori nella gestione delle risorse pubbliche italiane.
Il Governo, anziché affrontare con serietà il divario infrastrutturale che penalizza il Mezzogiorno — investendo su trasporti efficienti, scuole, sanità e mobilità sostenibile — sceglie la strada della propaganda, dell’improvvisazione e dell’irregolarità. Le violazioni delle norme sono numerose e gravi, e tutto lascia presagire che questa vicenda si concluderà tra carte bollate e contenziosi, con un enorme dispendio di tempo e denaro pubblico. Altro che sviluppo del Sud: questo progetto è l’ennesima occasione persa per il Paese” così il capogruppo Pd in commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.
"Condanno con fermezza la violenta aggressione ai danni di un autista del trasporto pubblico ed esprimo la mia piena solidarietà a lui ed a tutto il personale di Autolinee Toscane": è quanto dichiara Marco Simiani, deputato Pd, sull'episodio avvenuto a Gavorrano, in provincia di Grosseto.
"E' un fatto inaccettabile che conferma la necessità di mantenere i controlli sui bus, soprattutto nelle tratte estive più affollate. Chi ha criticato queste misure spero si sia ricreduto: la sicurezza viene prima di tutto e non può essere oggetto di polemica politica".
"Ringrazio le Forze dell’Ordine, Prefettura e operatori del trasporto per il lavoro che svolgono ogni giorno. Continueremo a chiedere più risorse per prevenzione e per la presenza sul territorio. Il Partito Democratico farà la sua parte, con responsabilità e concretezza": conclude Simiani.
“Garantire al più presto l’inquadramento normativo certo e unitario del settore data center è una urgenza non più rinviabile. Il testo base che abbiamo condiviso in commissione mette a sistema le proposte delle differenti forze politiche e rappresenta un punto di partenza fondamentale. Adesso è importante che il Governo raccolga questo messaggio forte e unitario e proceda nella direzione indicata agendo per quanto di competenza per consentire all’Italia di svolgere pienamente la funzione di hub digitale europeo e mediterraneo: scegliere di interrompere un iter parlamentare così avanzato per imporre l’ennesimo decreto legge senza tenere conto dei principi che in questi mesi abbiamo condiviso sarebbe l’ennesimo schiaffo non solo nei confronti delle opposizioni ma di tutto il parlamento e del Presidente Fontana che anche durante la cerimonia del Ventaglio ha ribadito la necessità di una battaglia per ridurre le decretazioni d’urgenza.”
Dichiara Andrea Casu, deputato (PD) e vicepresidente commissione trasporti poste e comunicazioni intervenendo in discussione generale sulle proposte di legge a prima firma Pastorella (Azione), Centemero (Lega) Amich (FdI) Ascani (PD) Iaria (M5S).
“Un’altra vita spezzata, altri feriti, ancora un’auto contromano in autostrada. È inaccettabile continuare ad assistere a tragedie annunciate senza che si intervenga in modo serio. Anche stavolta a essere coinvolto è un conducente anziano, ma il governo continua a ignorare il tema dell’idoneità alla guida. Il nuovo Codice della strada voluto da Salvini si dimostra, ancora una volta, inutile e pericoloso.”
Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti alla Camera, commentando la notizia del grave incidente stradale sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza di Borgone di Susa, dove due auto si sono scontrate frontalmente: una era contromano.
“Servono verifiche mediche più rigorose, prevenzione vera, non propaganda. La sicurezza stradale è una cosa seria e non può essere affrontata a colpi di slogan – ha aggiunto Barbagallo ricordando che: “Nel corso della discussione parlamentare sul nuovo Codice della strada avevamo presentato una serie di emendamenti per introdurre controlli puntuali sull’idoneità alla guida per gli over 80, proprio per prevenire situazioni drammatiche come quella di oggi. Ma la destra, con Salvini in testa, ha bocciato ogni proposta di buon senso.”
“Pedagogia da quattro soldi e ossessione punitiva per il ministro Salvini, che oggi si è spinto a dire che bisogna equiparare le pene per i reati dei minorenni a quelle degli adulti. Sono affermazioni gravissime, che mostrano ancora una volta il chiaro tentativo di una certa parte di questo Governo di voler smantellare il diritto penale minorile, un modello che rappresenta un’eccellenza sul piano internazionale. La via del carcere per i minorenni è la scelta più sbagliata, un fallimento per lo Stato. Serve semmai investire di più sulla rieducazione per un vero riscatto sociale. Mi sento di dare un consiglio al ministro: si occupi dei trasporti e delle infrastrutture, che di problemi ne hanno già molti forse anche a causa della sua distrazione”. Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
Siamo molto preoccupati a seguito delle annunciate intenzioni del governo Meloni di voler archiviare la stagione dello Spid. A tal riguardo abbiamo presentato una interpellanza urgente alla Presidente del Consiglio e al ministro per la Pubblica amministrazione. Oggi lo Spid è uno strumento indispensabile che permette a cittadini, professionisti e operatori del settore di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e delle aziende private aderenti con un’unica identità digitale. Dal 2016 è diventato un elemento chiave per facilitare l’interazione digitale tra i cittadini e le istituzioni, semplificando l’accesso a numerosi servizi online in modo sicuro e conveniente. Le intenzioni del governo di passare al sistema della Carta d'identità elettronica non sono supportate da nessuna certezza ne sui tempi ne sulle risorse. Inoltre il passaggio dallo Spid alla Cie potrebbe essere difficile per tanti cittadini, in particolare per quelli meno digitalizzati o residenti in aree con minori possibilità di accesso ai servizi pubblici, e rischia di produrre disordine e interruzioni nell'accesso ai servizi digitali. Pertanto chiediamo al governo di adottare tutte le necessarie iniziative per garantire che il servizio Spid resti comunque in vigore almeno fino a quando la Cie non abbia raggiunto un livello di diffusione, copertura e facilità di accesso analogo a quello dello Spid; chiediamo pure che si adottino misure affinché il servizio Spid sia gratuito per le famiglie con Isee fino a 30.000 euro.
Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera.
“Purtroppo ci troviamo a raccontare un altro week-end di sangue sulle nostre strade. L'incidente più grave con quattro vittime, ha visto un 82enne, deceduto, imboccare contromano l'autostrada Torino-Milano, la cui auto si è scontrata frontalmente contro un suv su cui viaggiavano quattro persone, tre delle quali decedute. Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione del fallimento del nuovo Codice della strada voluto da Salvini. Una norma spot, utile solo alla propaganda, che non affronta in modo serio e strutturale i problemi reali della sicurezza stradale.”
Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera.
“Durante l’esame del provvedimento – prosegue l'esponente dem – presentammo una serie di emendamenti per introdurre verifiche puntuali e rigorose sull’idoneità alla guida per gli over 80, proprio per prevenire situazioni drammatiche come quella di ieri. Ma la destra, con Salvini in testa, ha detto no, rifiutando ogni proposta di buon senso. Il ministro continua a vendere slogan, raccontando di aver migliorato la sicurezza sulle strade, mentre in realtà si è limitato a interventi superficiali e insufficienti. Nulla di serio sui monopattini, nulla sulla sicurezza attiva e passiva dei veicoli, e totale disinteresse verso una valutazione medica più stringente per gli anziani alla guida, che in alcuni casi, va detto con chiarezza, non sono più nelle condizioni psicofisiche per guidare”.
“Salvini - conclude Barbagallo - la smetta con la propaganda e si impegni come dovrebbe davvero per la sicurezza stradale, che è una cosa seria e non può essere affrontata a colpi di tweet o dirette social”.
“Nel dibattito parlamentare e nell’agenda del governo Meloni le aree interne continuano a essere completamente assenti. Nessuna visione, nessun investimento strutturale, nessuna strategia per contrastarne lo spopolamento. È una scelta politica precisa: Giorgia Meloni ha abbandonato questi territori”. Lo dichiara Marco Sarracino, deputato Pd e responsabile nazionale per il Mezzogiorno, intervistato sui social dei deputati dem.
“Per questo – prosegue l’esponente Pd - come Partito Democratico, abbiamo presentato una proposta di legge per proteggere e valorizzare le aree interne, con la prima firma della segretaria Elly Schlein. Riteniamo che la vivibilità di questi territori sia una priorità nazionale. Non accettiamo l’idea, contenuta nel Piano strategico del governo, secondo cui lo spopolamento sarebbe un fenomeno irreversibile: è possibile invertire la rotta”.
“Lo si può fare – conclude Sarracino - sostenendo chi vuole avviare attività imprenditoriali, incentivando lo smart working, investendo in trasporto pubblico locale e sanità di prossimità. Per farlo, proponiamo un piano da 6 miliardi di euro, indicandone con chiarezza la copertura: non un euro in più, ma un euro speso meglio. Togliamo risorse da un’opera inutile e dannosa come il Ponte sullo Stretto e le destiniamo ai bisogni reali delle persone. Dopo tre anni di tagli infrastrutturali e alla decontribuzione per il Sud, il governo continua a voltare le spalle alle aree interne. Noi, invece, le consideriamo la più grande occasione di sviluppo sostenibile, sociale ed economico per tutto il Paese”.
I dati sui costi dei Cpr in Albania analizzati da Action aid e Univerisità di Bari – 114 mila euro a posto – sono uno schiaffo in faccia a tutte le spese utili che si sarebbero potute sostenere con quelle cifre. Parliamo di sanità, asili nido, trasporti pubblici, oppure centri accoglienza rispettosi della dignità umana. Invece la presunzione e l’arroganza del governo e in primo luogo della Premier hanno trasformato un errore politico, la gestione dell’immigrazione fuori dall’Italia, in un enorme spesa a carico della collettività. Ecco i patrioti: stravolgono le regole, sprecano risorse e poi cantano vittoria. Basta con la propaganda: chiudete quei centri.
Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.