05/11/2024 - 16:16

L’audizione degli amministratori delegati di Trenitalia e Italo in commissione Trasporti nella giornata dello sciopero proclamato dopo l'accoltellamento di un capotreno a Genova, ha ulteriormente evidenziato l'assenza di risposte concrete del ministro Salvini ai problemi ormai cronici nel trasporto ferroviario. Da parte del Mit continuano a mancare indicazioni chiare sulla programmazione degli interventi migliorativi per la tutela della sicurezza dei lavoratori del sistema ferroviario, oltre che una pianificazione seria per affrontare i ritardi di percorrenza che soprattutto su alcune tratte molto frequentate, sono ormai una costante. Invece che fare propaganda politica sulle aggressioni al personale, dal ministro Salvini ci saremmo aspettati risorse adeguate in manovra di bilancio, pianificazione e controllo, per dare risposte a lavoratori, viaggiatori e pendolari, tutto quello che fino ad oggi è mancato e manca.

Così Valentina Ghio, vicepresidente Gruppo PD alla Camera e componente della commissione Trasporti.

04/11/2024 - 18:23

“Mentre il Ministro dell’Interno si dichiarava fiducioso che con il nuovo decreto potesse "riprendere il trasporto dei migranti verso l’Albania”, il Tribunale di Catania aveva già reso noto di non aver autorizzato il provvedimento di trattenimento nei confronti di un cittadino egiziano sbarcato in Sicilia, dichiarando l'impossibilità giuridica di ritenere l’Egitto un Paese sicuro.
Le ipotesi sono due. O il Ministro dell'Interno viene tenuto all'oscuro anche di quello che è già pubblico. Oppure Piantedosi e tutto il Governo non vedono l'ora di aprire l'ennesimo scontro con la Magistratura. Che loro vorrebbero asservita all'Esecutivo e non al servizio della Legge. Chiediamo al Governo di smetterla con questo gioco pericoloso per le istituzioni. Evitate altri inutili sprechi e interrompete il nuovo  trasferimento dei migranti che, a quanto apprendiamo dalla stampa sarebbe in corso proprio in queste ore a largo di Lampedusa con il coinvolgimento della nave Libra” così il responsabile nazionale sicurezza del Pd, il deputato democratico Matteo Mauri.

25/10/2024 - 18:52

"La decisione del Governo Meloni di scaricare sulle spalle degli enti locali il peso preponderante del piano di rientro dal debito è scellerata. Le scelte operate con la legge di bilancio, con i forti contenimenti alla spesa, metteranno in primo luogo in ginocchio i servizi dei comuni italiani". Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.

"Parliamo di tagli della spesa corrente pari a quasi cinque miliardi in quattro anni per le Regioni e a quasi 1,5 miliardi per gli enti locali" evidenzia Di Biase.

"Tradotto significa riduzione di servizi alle famiglie e all'infanzia, del trasporto locale, di scuole. I comuni rischiano una paralisi amministrativa senza precedenti, bisogna fermarsi per non compromettere la situazione" conclude la deputata Pd.

25/10/2024 - 12:19

Andrea Casu, vicepresidente PD della Commissione Trasporti della Camera e promotore di un’interpellanza urgente presentata lo scorso 27 settembre per chiedere il potenziamento immediato del Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), esprime “forti critiche sulla manovra del governo che conferma tutte le preoccupazioni di Regioni, Enti Locali, imprese, sindacati e cittadini sui drammatici tagli ai servizi pubblici locali, a partire dai trasporti. Se si ferma il trasporto pubblico locale, si ferma il Paese”, ha dichiarato Casu, sottolineando come: "sia inutile che il governo si nasconda dietro il balletto delle cifre e dei criteri. I numeri sono molto chiari e la conseguenza non potrà che essere il taglio dei servizi essenziali per i cittadini e una riduzione dei diritti dei lavoratori”.

"L'incremento previsto dalla manovra di soli 120 milioni di euro", ha continuato Casu, "non è sufficiente neppure a coprire l’aumento dei costi del Tpl, figurarsi a garantire il rinnovo dei contratti dei lavoratori. Serve un’azione concreta per evitare una crisi che metterebbe a rischio la mobilità collettiva in tutto il Paese".

23/10/2024 - 18:45

“È una manovra che colpisce i servizi pubblici che in un colpo solo falcidia il sistema sanitario nazionale e dà un colpo di grazia al trasporto pubblico locale che sta già vivendo una profonda crisi” così in una nota il deputato democratico, Andrea Casu che sottolinea come “questa manovra non tiene conto dell’aumento dei costi dell’inflazione e della necessità del rinnovo dei contratti di lavoro. Inutile giocare sui numeri per difendere l’indifendibile, l’unico effetto concreto di queste scelte sarà un drastico taglio dei servizi per i cittadini e dei diritti dei lavoratori”.

22/10/2024 - 13:10

“In Italia l’urbanistica è morta. Forse lo è in assoluto. L’urbanistica è organizzazione dello spazio fisico secondo principi che rispondono ad una visione della vita. Persa la visione. Ogni visione, l’urbanistica è morta. Galleggiamo tra relitti di slogan, falsità, illusioni, conformismo verbale. Il piano casa è diventato sinonimo di speculazione edilizia. In venti anni non ha prodotto mezza casa popolare”. Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, durante il convegno “Pro­get­to di fu­tu­ro: in qua­li cit­tà e ter­ri­to­ri vo­glia­mo vi­ve­re?”, che si è svolto alla Camera dei Deputati.

“La rigenerazione urbana ha spiegato l’ex sottosegretario all’Ambiente - è un trucchetto per fare edifici più belli nelle zone già pregiate dove il metro quadro ha valori stellari e può reggere i costi più alti delle innovazioni. Le città sono diventate e diventeranno in Italia luoghi infernali con gironi più crudeli laddove la povertà sociale e territoriale appare indomabile”.

“L’unico modo per dare sostanza a tante parole come ‘rigenerazione’, ‘sostenibilità’, ‘accessibilità’, ‘prossimità’, che oggi sono diventate vuote omelie - continua Morassut - è affrontare il nodo della fiscalità urbana. Chi ci mette le risorse per fare città più belle? Come finanzi l’edilizia sociale e dove la fai? Come finanzi il trasporto pubblico? Come mantieni lo spazio pubblico? Parliamo di sussidiarietà. Che non è una poesia. È lotta sociale. Equilibrio sociale. Tra soggetti diversi e classi  diverse. Con interessi diversi che lo stato e le leggi devono regolare”.

“Diciamola chiara: il Italia - spiega ancora il deputato dem - gli oneri per le obbligazioni pubbliche delle trasformazioni territoriali arriva a mala pena al 5% del valore. In Europa oscilla tra il 20 e il 50. Qui le opere  pubbliche le fa praticamente solo il pubblico. Quando può. In secondo luogo la rigenerazione urbana: in Italia, ha un carattere edilizio, puntuale. Invece deve essere un’azione integrata di comparti e pezzi di città e per farlo ci vogliono efficaci politiche incentivanti. Ma qui si dà il premietto di cubatura sul palazzetto. Come i piani casa che dal 94 si sono spammati in tutto il paese. Facciamo una legge seria, moderna, sul governo del territorio (che è cosa diversa e più ampia della rigenerazione urbana) che tolga di mezzo il vecchiume della 1150 del 42 ma ne conservi  la filosofia di visone generale”.

“Purtroppo - conclude Morassut - sono discussioni che il sistema politico italiano e anche l’impresa italiana non sanno fare. Perché sono malati di miopia cronica. Si guarda la normetta, il ‘particulare’. Viva Guicciardini e abbasso Machiavelli, si potrebbe dire. Alla Camera una Pdl del Pd c’è. Se ne discuta. È una legge complessiva. C’è una proposta dell’Inu. Se ne discuta. Non facciamo più opera lirica, per favore”.

22/10/2024 - 12:18

“Sinceramente non capiamo a quale Italia la presidente Meloni si stia riferendo quanto auto-celebra due anni di governo a dir poco fallimentari. Non parla certo del sistema dei trasporti al collasso e la totale assenza di azioni migliorative! Meloni racconta un sistema Paese fatto di propaganda e ideologia, ma i numeri - confermati anche dalle recenti figuracce degli aeroporti di Milano e Palermo - raccontano altro. Nessuna politica del governo per il controllo delle società di gestione aeroportuali, nessuna azione concreta a tutela dei passeggeri e dei loro diritti e il piano nazionale aeroporti ancora in alto mare. Per non parlare del trasporto ferroviario e dei ritardi dei treni: un'apocalisse! Un po' di modestia avrebbe prodotto un miglior risultato ma evidentemente questa parola è inesistente nel pensiero del governo, così come la parola 'trasporti'”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti, commenta le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sui due anni di governo.

22/10/2024 - 11:04

Per il tpl in manovra mancano 1 miliardo e 700 milioni di euro

"Giorgia Meloni e il governo possono preparare tutte le slide che vogliono e ne possono fare ben più di 59, ma quello che interessa davvero agli italiani è la realtà che toccano con mano ogni giorno. La situazione del Paese è drammatica, ci sono gravi problemi sociali, per fare un esempio il trasporto pubblico locale: c'è una grave crisi del trasporto pubblico locale dilagante, dal nord Italia al sud soprattutto nelle aree interne e nelle periferie. Si chiama Tpl ma è una grande questione nazionale e mancano in questa manovra le risorse per il tpl che chiedono le Regioni, la maggioranza delle regioni che sostengono questo governo, che chiedono le imprese, i sindacati, lavoratori e cittadini". Lo ha detto Andrea Casu, vicepresidente Pd della commissione Trasporti di Montecitorio, intervistato alla Camera.
"Tutte le imprese del trasporto, oltre 900, e tutti i sindacati scenderanno in piazza il prossimo 8 novembre, per protestare contro il governo perché servono un miliardo e settecento milioni di euro in più rispetto alle esigue risorse stanziate: 800 milioni per l’adeguamento all’inflazione e 900 milioni di euro per il rinnovo dei contratti del trasporto. Noi abbiamo chiesto con molti emendamenti di utilizzare almeno in parte i fondi utilizzati per i sussidi ambientalmente dannosi. Non sono d'accordo ad usare quelle risorse? Ne trovino altre. Sono loro che stanno al governo ma non possono uccidere il trasporto pubblico locale solo per scaricare la responsabilità sui sindaci e amministratori locali", ha proseguito Casu.
Potremmo anche parlare di sanità, di scuola - ha concluso Casu - ma è una manovra che non risolve i problemi, anzi illude gli italiani. Da questo punto di vista noi porteremo avanti una netta opposizione politica e sociale alla direzione che sta dando questo governo".

18/10/2024 - 16:07

"Il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 12 migranti che al momento si trovano nel cpr di Gjader, in Albania. Questo significa che dovranno essere liberati e riportati in Italia perché, secondo gli accordi tra Meloni e Rama, non possono restare sul suolo albanese.
E' la conferma che l'operazione Albania, tanto sbandierata, è mera propaganda di Meloni sulla pelle dei migranti e in spregio delle normative che l'Italia è tenuta a rispettare.
Un esito che avevamo ampiamente previsto perché i giudici italiani non possono che attenersi alla sentenza della Corte di giustizia europea secondo cui un paese non può essere considerato sicuro se non lo è in tutto il suo territorio e per tutte le persone che vi abitano.
Il primo, fallimentare, trasporto di migranti in Albania è costato, finora, 20 mila euro per ogni persona trasferita, come riportato da diversi organi di stampa, a cui bisognerà aggiungere i costi per portarli in Italia. Con che risultato? Nessuno". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/10/2024 - 14:58

“E’ una manovra di galleggiamento, è una manovra che non porta risposte, né alle persone, né alle famiglie, né ai grandi problemi che l'Italia ha oggi. Pensiamo alla sanità, saremmo alle comiche se non ci fossero di mezzo le vite delle persone. Il ministro Schillaci è andato a letto pensando di avere 3,4 miliardi per poi scoprire che invece quest'anno alla Sanità arriveranno solo 880 milioni. Pochissime risorse per un Paese dove la Sanità pubblica è davvero a rischio, con liste d’attesa lunghissime. Per non parlare dei Comuni. Abbiamo avuto un ministro che aveva promesso non ci sarebbero stati altri tagli, invece i Comuni, che devono garantire i servizi alle persone, si troveranno 1,6 miliardi di tagli nei prossimi tre anni”. Lo ha detto la deputata dem Silvia Roggiani, componente della commissione Bilancio, intervistata dal sito web dei Deputati Pd.

“Mancano - ha concluso Roggiani -alcuni temi fondamentali per la vita delle persone: non c'è niente sulle politiche per la casa, un problema che riguarda tantissime famiglie. Niente sul trasporto pubblico locale. Non c'è niente che davvero aiuti le persone contro il carovita, ad esempio, non c'è niente sul caro bollette”.

16/10/2024 - 15:15

“Anche nella manovra 2025 il Governo Meloni dimentica il Trasporto Pubblico Locale. Solo Palazzo Chigi non vede la crisi che sta bloccando il Paese: a nulla è servito l’appello di Regioni, Enti Locali, Sindacati e Imprese, negli annunci di queste ore nemmeno l’ombra del potenziamento del fondo nazionale indispensabile per garantire la sicurezza e il rinnovo dei contratti per lavoratrici e lavoratori e servizi più efficienti per tutte le cittadine e i cittadini sempre più penalizzati nelle aree interne e nelle periferie. E il ministro Salvini evidentemente è troppo occupato a organizzare vertici con Orban e Le Pen per accorgersene”. Lo scrive su X il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera.

16/10/2024 - 14:27

“Nella manovra del governo Meloni la parola trasporti è del tutto inesistente. Nessun investimento strutturale sul comparto, nessun incentivo sul fondo insularità e nessuna misura per fermare il caro voli. A questo si aggiunga il mancato incremento del fondo nazionale sul trasporto pubblico locale è la frittata è fatta!”. Questo il commento del deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti, sulla manovra 2025.
“Neanche le cose più evidenti sono state prese in esame – continua il parlamentare -: dopo un'estate e un autunno drammatico per i viaggiatori, è stato ignorato anche il potenziamento del monitoraggio delle criticità delle rete ferroviaria”. “Insomma una manovra completamente sbagliata dove i trasporti sono i grandi assenti”, conclude Barbagallo.

16/10/2024 - 11:56

“L’Italia spenderà circa un miliardo per attuare il famoso accordo per i migranti con l’Albania; ingenti risorse pubbliche che potevano essere utilizzate per destinarle ai bisogni dei cittadini italiani a partire dalla prossima legge di bilancio. Ieri in Aula ci siamo permessi di ricordare alla premier Meloni che questo accordo, con il quale immaginava di risolvere tutto il problema dei migranti, è disumano, inefficace, e costa alle casse del Paese circa un miliardo di euro nei prossimi anni. Sono risorse buttate a mare. Un’operazione di pura propaganda ideologica che non risolve un’emergenza strutturale, ma aggrava solo il carico di difficoltà nella gestione dei flussi e vìola i diritti umani. Ma soprattutto costa risorse che potevano essere indirizzate anzitutto alla sanità, ma anche alla scuola, alle politiche sociali, al trasporto pubblico locale. Dal nostro punto di vista, un errore clamoroso. Abbiamo semplicemente chiesto conto di quello che si prefigura come un enorme danno erariale. La premier ha voluto buttare la palla in tribuna con una battuta diciamo sgrammaticata, ma non ha risposto sul tema. Non è stata sul merito”. Lo ha detto a Restart su Rai3 Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche dell’Unione europea alla Camera, replicando all’attacco della premier di cui è stato oggetto ieri a Montecitorio.

15/10/2024 - 13:34

Per disservizi chiediamo rimborso immediato dei passeggeri

“Avete ammesso crescenti interferenze e ritardi ma non ci avete spiegato cosa sta facendo il Governo. Come sta esercitando i poteri di indirizzo e vigilanza il Ministro Salvini? Avete ricevuto nuove direttive per fronteggiare l’emergenza quotidiana per cui nella percezione dei cittadini ormai ogni guasto rischia di diventare un disastro”. È quanto chiede il dem Andrea Casu intervenendo in audizione dell’ad di RFI Gianpiero Strisciuglio in commissione Trasporti alla Camera, alla luce dei recenti disservizi e criticità del sistema ferroviario italiano.

“Anche perché di fronte a una rete intasata e disservizi crescenti serve un chiaro indirizzo politico: avete detto che siete al lavoro per alleggerire e specializzare ma con quale criterio? Tagliando fuori ancora di più le aree interne e penalizzando ancora di più il trasporto ferroviario merci o intervenendo complessivamente con azioni di sistema? Perché quello che serve a nostro avviso sono interventi strutturali di sistema e non continui interventi spot di cui pagano il prezzo più alto ogni giorno cittadini e lavoratori”, ha aggiunto Casu.

E infine sulla questione dei passeggeri il dem Casu ha detto: “Uso spesso la app di Trenitalia. E qui le informazioni sui ritardi sono sempre più difficili da trovare. È un problema di coordinamento informativo? I cittadini hanno diritto ad avere informazioni puntuali sull’andamento della viabilità ferroviaria ed eventuali ritardi non vanno nascosti ma evidenziati al fine di mettere il cittadini nelle migliori condizioni di conoscerle in tempo reale. Inoltre ribadiamo che i rimborsi in caso di annullamento, ritardi e disservizi devono essere semplici e immediati: chi ha aspettato per ore un treno che non è partito non deve poi aspettare oltre ore nella stazione in fila per capire come ottenere un rimborso.”

10/10/2024 - 11:35

“Meloni e Salvini sono direttamente responsabili della paralisi del Tpl nelle città italiane: senza maggiori  risorse al fondo nazionale, richiesto non solo dal Pd e dalle opposizioni ma da Regioni, Comuni, sindacati e imprese, i servizi sono a rischio per i maggiori costi dei fattori della produzione, dal carburante alla manutenzione e per la carenza di autisti dovuta ai bassi salari, con conseguenze devastanti soprattutto nelle aree interne e nelle periferie già più penalizzate. Serve dare una risposta immediata al rinnovo del Contratto collettivo nazionale che riconosca il giusto salario per far fronte alla diminuzione del potere di acquisto delle retribuzioni”. Lo scrivono in una mozione i deputati Pd Casu, Barbagallo, Pagano, Bakkali, Ghio, Guerra, Lai, Mancini, Morassut e Roggiani.
“Lo scorso 27 settembre - continuano i parlamentari- rispondendo a una nostra specifica interpellanza in Aula il Governo ha ancora una volta scelto di non impegnarsi direttamente per garantire subito le risorse necessarie a salvare il trasporto pubblico locale. Ha però aperto perlomeno alla possibilità di una mediazione del Mit tra le parti interessate al rinnovo del contratto nazionale non più rinviabile. A distanza di oltre 10 giorni da quella risposta abbiamo deciso di convertire la nostra interpellanza in mozione per chiedere che questo tavolo ministeriale per la risoluzione della vertenza venga convocato al più presto”. “Anche nelle audizioni sul Piano Strutturale di Bilancio enti locali e regioni hanno evidenziato la mancanza di fondi adeguati per i trasporti ci aspettiamo dunque che nella scrittura della legge di Bilancio il Governo apra gli occhi e si renda conto che senza un immediato intervento si sta assumendo la responsabilità politica di bloccare il paese”, concludono i deputati Pd.

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