“Ormai è evidente che nella manovra di bilancio il Governo Meloni ha fatto un errore grave visto che é stato ampiamente dimostrato che non c’erano motivi tecnici per non iscrivere i 50 milioni per il completamento della Metro C che erano già stati programmati e che con i nostri emendamenti abbiamo chiesto di ripristinare. La scelta sollecitata con forza dal Partito Democratico e dalle opposizioni di mettere nel bilancio regionale 50 milioni di euro per la Metro C é certamente una buona notizia ma se il Governo correggesse finalmente il suo errore queste risorse potrebbero essere utilizzate per garantire l’acquisto dei treni necessari per la tratta T1, coprire le spese di manutenzione e migliorare la funzionalità della linea. Per questa ragione continueremo anche nei prossimi passaggi parlamentari a chiedere al Governo di correggere l’errore e ripristinare al più presto tutti i 50 milioni di euro che erano previsti dal livello nazionale.”
Dichiara in una nota Andrea Casu, Deputato Pd e Vice Presidente Commissione Trasporti della Camera.
“Mentre il Ministro Salvini si dice “orgoglioso” della situazione ferroviaria e invita l’Ad Donnarumma a “farlo arrabbiare il meno possibile nel 2026”, milioni di cittadini continuano a subire ritardi, soppressioni e disservizi quotidiani. Il Ministro invece di fare ‘battute all’Ad di Ferrovie dello Stato lavori per ottenere risultati tangibili. La realtà è ben diversa dalla narrazione del governo e sono gli stessi dati e chi viaggia quotidianamente a smentirlo. Gli Intercity registrano ritardi significativi per oltre il 40% e in alcune tratte, come la Bari–Milano, si supera addirittura il 70%. Dati che parlano chiaro: il sistema ferroviario non funziona come Salvini sostiene e il Ministro continua a non prendersi le sue responsabilità. Invece di battute, i cittadini meritano trasparenza sui dati, oltre che puntualità e investimenti risolutivi sulle tratte più critiche. Il Ministro dovrebbe spiegarci perché ancora non si è arrivati a indennizzi automatici e più equi per chi subisce ritardo, ma questo richiederebbe un ministro che risolve i problemi, non che scherza mentre i pendolari restano bloccati. La mobilità è un diritto: Salvini lo rispetti”, così la vicecapogruppo PD alla Camera Valentina Ghio, componente Commissione Trasporti.
“Ennesimo guasto sulla rete ferroviaria, ennesima giornata d’inferno per pendolari e lavoratori. Questo il tabellone adesso a Roma Termini e a Firenze e Bologna si registrano ritardi di 120 minuti. Il consueto caos informativo conferma l’unica certezza dei passeggeri anche con il Natale alle porte c’è da aver paura: con Meloni e Salvini le giornate nere nel trasporto ferroviario non finiscono mai.”. Così il vicepresidente della commissione trasporti della Camera il deputato democratico Andrea causo sui social dove ha pubblicato la foto del tabelloni di Roma Termini e Firenze, dove si evidenziano enormi ritardi su tutta la linea ferroviaria.
https://www.instagram.com/p/DRu1Ih0DC4U/?igsh=MTVyeHM5dHF2YzB1bw==
“La modifica dell’orario del treno regionale Livorno–Pisa San Rossore delle ore 8.00 sta creando notevoli difficoltà a molti studenti universitari e pendolari di un vasto territorio, non solo della città labronica ma anche dei comuni limitrofi (Rosignano, Cecina e zone della costa sud), costretti a cambiare abitudini o a ricorrere all’auto privata per raggiungere le sedi di studio e lavoro". Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, il quale, tramite un'interrogazione, ha chiesto l’intervento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere il ripristino dell’orario originario.
“Si tratta - conclude Simiani - di un collegamento fondamentale per la vita universitaria tra Livorno e Pisa e la sua rimodulazione, anche se di pochi minuti, ha avuto un impatto significativo sull’organizzazione quotidiana di molti ragazzi. Confidiamo che Trenitalia, di concerto con la Regione Toscana, possa valutare con attenzione le richieste dei cittadini e individuare una soluzione rapida e sostenibile, nel rispetto del diritto alla mobilità e allo studio”.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata pd
«La notizia che i lavori sulla tratta ferroviaria Ponte nelle Alpi–Calalzo di Cadore si protrarranno fino al 2030 è sconcertante. Parliamo di oltre undici anni di cantieri per appena quaranta chilometri di linea: un tempo inaccettabile, che comporterà la chiusura della ferrovia per circa sei mesi ogni anno, isolando un intero territorio» – dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico.
«Si tratta di un’opera fondamentale, non solo per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini del Cadore e dei pendolari, ma anche in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. È incomprensibile che RFI e il Governo non abbiano ancora fornito un cronoprogramma aggiornato e trasparente, né spiegato perché i lavori si protraggano così a lungo» aggiunge Scarpa.
«Per questo, assieme a Casu, Fassino, Filippin e Romeo, ho depositato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per chiedere chiarimenti precisi sulle tempistiche, sulle motivazioni tecniche di questi ritardi e sulle misure da adottare per ridurre i disagi. Non è accettabile che i residenti e le imprese del territorio debbano subire per anni interi i costi economici e sociali di una gestione inefficiente, senza adeguati servizi sostitutivi né compensazioni» conclude.
"Salvini come ministro dei Trasporti blocca l'Italia ogni giorno con treni fermi, ritardi ed incidenti. Tra lui e chi decide di scioperare c'è però una differenza sostanziale: mentre i lavoratori rinunciano ad una giornata dei loro stipendi, Salvini utilizza il suo compenso esclusivamente per fare campagna elettorale ed insultare i cittadini che manifestano per la pace". Lo dichiara il deputato Pd Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
"Salvini come ministro dei Trasporti blocca l'Italia ogni giorno con treni fermi, ritardi ed incidenti. Tra lui e chi decide di scioperare c'è però una differenza sostanziale: mentre i lavoratori rinunciano ad una giornata dei loro stipendi, Salvini utilizza il suo compenso esclusivamente per fare campagna elettorale ed insultare i cittadini che manifestano per la pace". Lo dichiara il deputato Pd Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
“Invece di andare in tv ad attaccare ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori il ministro Salvini venga in aula a rispondere a questa interpellanza sui conti che non tornano per il ponte sullo stretto e sui danni che il suo operato sta causando al Paese.
Non solo oggi ma ogni giorno per la crisi dei trasporti che solo lui e Giorgia Meloni fingono di non vedere gli italiani perdono visite mediche, giornate di lavoro, clienti e occasioni che attendevano da mesi e il Governo non sta facendo nulla per risarcirli. Evidentemente per il peggior ministro dei trasporti della storia disagi e disservizi sono un problema solo nei giorni di sciopero.
Invece di puntare il dito contro le lavoratrici e i lavoratori che rinunciano a una parte importante del proprio salario per esercitare un proprio sacrosanto diritto costituzionale che deve essere sempre difeso e rispettato cominci piuttosto a cercare i miliardi di euro che dovrà risarcire lui quando dovrà mettere le mani in tasca per rispondere del costo che dovremo sostenere come paese per la sua cartolina elettorale del ponte sullo stretto: un progetto che non sta in piedi come dimostrano le 5 pagine di rilievi della corte dei conti sulla delibera Cipess”. Lo ha detto in Aula in apertura di seduta Andrea Casu, deputato Pd e vicepresidente della commissione trasporti, illustrando l’interpellanza urgente presentata del gruppo Pd a prima firma della capogruppo Braga a proposito del ponte sullo stretto.
“La Flotilla rischia di oscurare una trattativa? Mi pare eccessivo, anzi: questo è il tempo della responsabilità, quella vera. Quel movimento dal basso risponde a questa necessità e a un principio di umanità che per fortuna sopravvive all’inerzia di Governi e politici deboli. Il ministro Salvini e la premier Meloni seguano l’esempio”.
Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, in diretta a Tagadà su La7.“Non si deve usare la parola pace a sproposito. Ci sono ministri, come Crosetto, che parlano con cognizione - ha proseguito la deputata dem - Ma Giorgia Meloni deve smettere di attaccare la Flotilla e iniziare a condannare i crimini vergognosi di Netanyahu: riconosca lo Stato di Palestina. Poi c’è Salvini, che ha detto parole indecenti: pensi ai treni e a ciò che gli compete”.
“Ci auguriamo che le imbarcazioni non vengano fermate, o peggio. Servono attenzione e mobilitazione, sono doverose Se ciò avverrà, saremo in piazza con i sindacati” ha concluso Gribaudo.
“Le agevolazioni per l’utilizzo dei nuovi Frecciarossa sulla tratta Torino–Genova–Roma rivolte ai pendolari residenti in Liguria, devono essere estese anche ai lavoratori e studenti di Toscana, Piemonte e Lazio, che percorrono quotidianamente le stesse linee ferroviarie. Si tratta di una evidente disparità di trattamento che va sanata”: è quanto dichiarano i deputati del Partito Democratico Marco Simiani, Andrea Casu, Valentina Ghio e Federico Fornaro presentando un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
“Dal 25 agosto Trenitalia ha sostituito i collegamenti Frecciabianca 8606 (Roma–Genova–Torino) e 8623 (Torino–Genova–Roma) con due Frecciarossa. Una decisione che non comporta alcun vantaggio in termini di tempi di percorrenza, ma che si traduce in un aumento del prezzo del biglietto: da 68 a 75 euro per la tariffa base in seconda classe. L’introduzione di un accordo transitorio con la Regione Liguria, valido fino al 31 ottobre 2025, consente comunque ai titolari della carta Tuttotreno di viaggiare sul Frecciarossa 8623 senza sovrapprezzo, ma solo per i residenti liguri. Una scelta che discrimina pendolari toscani, piemontesi e laziali, altrettanto colpiti dall’aumento dei costi”.
“Chiediamo al Ministro Salvini di intervenire con urgenza, di concerto con Trenitalia e con tutte le Regioni interessate, per estendere le agevolazioni anche a Toscana, Piemonte e Lazio e per garantire che la sostituzione dei Frecciabianca con i Frecciarossa non si traduca in un aggravio insostenibile a carico dei cittadini. È necessario tutelare i lavoratori e gli studenti, assicurando al contempo un servizio di qualità e un’equità di trattamento tra utenti di territori diversi”: concludono.
"L’unico a non accorgersi delle difficoltà che ogni giorno incontrano milioni di passeggeri e pendolari sulla rete ferroviaria è il ministro Salvini: anche oggi ritardi e disservizi per inconvenienti tecnici tra la Capitale e il nodo di Napoli. A Roma Termini ancora una volta tabelloni, annunci, siti e app stanno dando informazioni diverse o sono del tutto assenti. Esprimo la mia sentita solidarietà a lavoratrici e lavoratori costretti a fronteggiare le conseguenze di questo costante caos informativo". Così in una nota il deputato Pd Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera.
«Anche l’onorevole Bignami si accoda al trenino degli extraterrestri, rilasciando dichiarazioni gravemente avulse dalla realtà sperimentata ogni giorno dai cittadini marchigiani» dichiara l’On. Augusto Curti. «Bignami vive in Emilia-Romagna, una regione dove la sanità è universalmente riconosciuta come un’eccellenza. Lo invitiamo dunque a venire nelle Marche, a Torrette, ad ascoltare le grida di quei cittadini che – indipendentemente dall’appartenenza politica – oggi erano lì a rappresentare ad Elly Schlein il dramma delle liste d’attesa. Un marchigiano su dieci rinuncia ormai a curarsi: questa è la vera emergenza da affrontare». Quanto alle critiche rivolte alla Segretaria del Partito Democratico, Curti ribatte: «Bignami chiede di informarsi, ma giunge decisamente impreparato. Dimentica infatti che se Torrette è stato premiato dall’Agenas per tre anni consecutivi, come miglior ospedale pubblico d’Italia, è grazie all’illuminata guida del dottor Caporossi e alla programmazione delle giunte di centrosinistra tra il 2016 e il 2022. In quegli anni sono stati avviati oltre settanta cantieri per 110 milioni di euro di investimenti, è nato il Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche ed è stata introdotta la Rm-Pet, tecnologia d’avanguardia unica in Italia insieme al San Raffaele di Milano. Sono risultati concreti, non slogan».
“Trenitalia continua a cancellare convogli in maniera unilaterale e senza confrontarsi con gli enti locali competenti. Su sollecitazione del Comune di Cecina ho depositato oggi un’interrogazione al Ministro del Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere di sospendere la soppressione delle fermate Frecciabianca nella stazione locale. Si tratta di una scelta grave e incomprensibile, che penalizza pendolari, studenti, lavoratori e turisti di tutta la costa toscana": è quanto o dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.
“La stazione di Cecina è un nodo ferroviario fondamentale, recentemente riqualificato anche con investimenti pubblici e comunali. È del tutto illogico ridurre i servizi proprio mentre il territorio lavora per potenziare la mobilità sostenibile e favorire l’uso del treno. Il Ministro Salvini ed il governo devono intervenire con urgenza presso Trenitalia per garantire la continuità del servizio e aprire subito un tavolo di confronto con Regione Toscana e Comuni interessati. Non possiamo permettere che si comprometta un diritto essenziale come quello della mobilità": conclude.
“La tragedia sfiorata stamattina a causa dell’urto che ha coinvolto 2 treni tra Mezzocorona e Trento non riguarda solo i passeggeri e i lavoratori direttamente coinvolti in questa ennesima giornata da incubo ma la sicurezza dell’intera rete ferroviaria e deve essere affrontata con la massima serietà. Il ministro Salvini stavolta impari dai propri errori e invece di pensare solo a come scaricare le responsabilità dell’accaduto su altri si adoperi da ministro per fare direttamente piena luce e chiarezza su quello che è necessario fare per evitare che scontri di questo tipo possano nuovamente ripetersi”. Così il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti, commentando le parole del ministro Salvini che in merito all’incidente ha chiesto che siano avviate con urgenza verifiche approfondite per chiarire dinamiche e responsabilità dell’accaduto.
"Anche oggi ritardi e cancellazioni per i treni italiani e anche oggi commentiamo l'ennesimo incidente sulla rete ferroviaria. Tuttavia, a fronte di questi disastri, il ministro Salvini continua a commentare ogni tema dell’attualità politica e sportiva, ma dimentica il compito fondamentale che dovrebbe svolgere: occuparsi dei trasporti. E possibilmente dalla sua scrivania di Piazzale Porta Pia e non dalle spiagge di tutta Italia. È un paradosso che mentre la rete ferroviaria e stradale del Paese presentano evidenti disfunzioni, certificate quotidianamente dai disagi dei cittadini e dei pendolari, il titolare del dicastero preferisca polemizzare con gli allenatori di calcio o con la commissione vaccini”. Lo afferma il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo del Partito Democratico in commissione Trasporti.
“Da tempo – aggiunge l’esponente dem – denunciamo queste criticità e lo abbiamo ribadito più volte anche all’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Stefano Antonio Donnarumma, in commissione. Siamo molto preoccupati, perché nonostante gli annunci e le promesse, i problemi rimangono irrisolti e ricadono sui cittadini, che hanno diritto a un sistema di trasporti moderno, efficiente e sicuro”.
“Il ministro si concentri finalmente sul suo lavoro e affronti con serietà i nodi strutturali del settore – conclude Barbagallo – invece di trasformare ogni occasione pubblica in una passerella di dichiarazioni estemporanee che nulla hanno a che fare con il mandato affidatogli”.