"Il rischio di condizionamento dell’attività politica e delle prossime elezioni è un fatto concreto. Salvini che è solito liquidare come sciocchezze queste notizie farebbe bene ad ascoltare l’allarme lanciato dal presidente del Copasir che parla precisamente di Stati che esercitano “una sistematica attività di ingerenza nei processi democratici” e, ancor più, a fare chiarezza sugli ambigui legami suoi e dei suoi collaboratori con la Russia. Tanto più che proprio la Lega è finita nel mirino del Parlamento europeo per gli accordi di cooperazione con il partito putiniano di Russia Unita in una risoluzione votata nel marzo scorso da una larghissima maggioranza, tra cui anche Forza Italia e FdI, di condanna delle formazioni sovraniste che veicolano forme di ingerenza e disinformazione di Mosca e Pechino nelle democrazie europee. Non ci possono essere zone grigie quando è in questione la sovranità e la sicurezza nazionale né alcun tentennamento sulla collocazione internazionale italiana. Cavarsela, come fa Salvini, con un’alzata di spalle è irricevibile come l’imbarazzata presa di distanza della leader dello schieramento Meloni".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera