Card. Matteo Zuppi

Nell’omelia di commiato da David Sassoli, il Cardinal Zuppi aveva parlato degli uomini che sono di parte ma appartengono a tutti perché, proprio come David, la loro parte è quella della persona e di una democrazia sempre inclusiva, umanitaria e umanista. Oggi quelle parole così dense di significato tornano alla mente assieme alla convinzione che la forte vocazione sociale e l’attenzione per i più fragili del Cardinal Zuppi saranno di grande aiuto in questo nostro tempo così difficile e delicato.

“Mons. Matteo Maria Zuppi è il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Un grande impegno verso la Chiesa italiana che il Card. Zuppi siamo sicuri ricoprirà con lo stesso amore e la stessa cura che sta dedicando alla Chiesa bolognese. A lui tutti i nostri migliori auguri di buon lavoro”.

Lo scrive sulla sua pagina facebook il deputato del Pd, Gianluca Benamati.

I migliori auguri di buon lavoro al cardinale Matteo Zuppi, nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana. La sua sensibilità sociale e la costante azione accanto ai più deboli saranno di grande aiuto in questo tempo, che la pandemia e le conseguenze della guerra hanno reso così difficile per tutta la società, alla Chiesa e all’Italia intera..
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera

"Auguri affettuosi e sinceri di buon lavoro al Cardinale Zuppi, nuovo Presidente della Cei. Una nomina che onora la mia Città, Bologna, che è legata al suo Arcivescovo da un sentimento profondo di affetto e rispetto. Una nomina che offre alle istituzioni italiane un interlocutore di altissimo profilo, da sempre in prima fila per affermare, a partire dal suo impegno di Fede, nella società civile, i valori costituzionali di Pace, Solidarietà, Democrazia".

Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.

“L’elezione del Cardinale di Bologna Matteo Zuppi a Presidente della CEI è una notizia meravigliosa, densa di significato e speranza, che premia un uomo che ha fatto della sua vita, in tutti i ruoli ricoperti, una missione di ascolto, attenzione e relazione con gli ultimi e i penultimi, non con la retorica, spesso sterile e ipocrita, di tanti ma con la concretezza di una costante azione capacitante, in grado di migliorare davvero la vita di tante persone.