Memoria: Di Biase, giustizia riparativa, memoria e responsabilità: il dolore delle vittime fondamento della nostra democrazia

  • 08/05/2025

“Il dolore delle vittime non può restare fuori dalla Storia. Deve avere cittadinanza nella memoria collettiva e nel lavoro delle Istituzioni. Solo così possiamo costruire una giustizia più umana, capace di ricucire le fratture del nostro tempo.” Lo ha dichiarato l’On. Michela Di Biase introducendo l’incontro promosso dall’Associazione Fare nell’ambito del ciclo 'Le parole della giustizia'.

Di Biase: dare piena attuazione alla giustizia riparativa nel Paese

  • 06/02/2025

“La giustizia riparativa è giustizia dell’incontro, segna il passaggio da una giustizia verticale ad una giustizia orizzontale.  Il diritto penale con le condanne, le carceri speciali e le pene espiate sembra non aver soddisfatto la domanda di giustizia tanto dalla parte delle vittime che da quella dei responsabili, sembra infatti incapace di offrire ricomposizione”.

Giustizia: Di Biase, dialogo su modello riparativo

  • 25/03/2024

“Avremmo potuto scegliere parole diverse per questo nostro dialogo sulle parole della giustizia, avremmo potuto individuare altre parole per parlare di giustizia riparativa: dialogo, confronto, ascolto, mediazione, riparazione. Abbiamo scelto perdono, che è forse la parola più potente, quella che in questo nostro tempo si presta a maggiori strumentalizzazioni, quella più complessa da comprendere”. Così la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase introducendo i lavori del convegno “Parole della giustizia” che si è tenuto presso la sala Matteotti della Camera dei Deputati.

Giustizia: Miceli, giustizia riparativa è modernità e umanità

  • 19/04/2021

“La manifestata volontà della ministra Cartabia di investire sulla giustizia riparativa è un positivo salto di qualità nella visione della pena. Il migliore dei modi per recuperare l’autore del reato è quello di metterlo dinanzi a un percorso di consapevolezza che lo induca a rimediare alle conseguenze lesive della sua condotta, coinvolgendo attivamente, ove possibile, tanto la vittima quanto la comunità-contesto in cui il reato ha avuto luogo. Su una impostazione moderna e umana come questa il governo sappia che noi ci siamo”.