• 07/02/2024

“L’audizione in commissione Giustizia alla Camera del capo del Dap, Giovanni Russo, richiesta e fortemente voluta dal Partito Democratico, è stata molto utile perché ha permesso al Parlamento di avere una fotografia dello stato dell’arte del pianeta giustizia. Le nostre domande sulle emergenze del comparto hanno avuto come focus il tema dei suicidi in carcere, del sovraffollamento delle celle e degli istituti, dei bambini reclusi, delle relazioni familiari dei detenuti, della salute mentale, della mancanza di organici, della digitalizzazione. Le risposte di Giovanni Russo hanno confermato di fatto come le politiche del governo sull'affollamento delle carceri non sono soltanto inefficaci, ma controproducenti. La situazione si sta infatti aggravando. Il ministro Nordio, appena insediato, aveva rimarcato la necessità di attuare una forte riduzione dei reati e il ricorso a misure alternative al carcere. Alla prova dei fatti il garantismo annunciato dal ministro si è però scontrato con il giustizialismo di Meloni: in pochi mesi sono stati creati oltre dieci nuovi reati puniti con il carcere. Il risultato è purtroppo evidente. La sicurezza non è aumentata, mentre le carceri stanno esplodendo. Il numero dei detenuti in un anno è salito dell'8 per cento, ben 400 detenuti al mese in più ha detto Russo, mentre la capienza complessiva degli istituti di pena si è addirittura ridotta. Con queste cifre anche il piano carceri annunciato dal governo sarà insufficiente per garantire qualità di vita dignitose ai detenuti e alla polizia penitenziaria, peraltro sempre sotto organico. Ci auguriamo che il capo del Dap possa al più presto tornare in Parlamento per completare il quadro delle emergenze e per approfondire la questione delle case di reinserimento sociale per i detenuti che devono scontare ancora un anno di carcere e su cui il capo del Dap ha aperto”

Lo dichiarano i componenti dem della commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi (capogruppo), Debora Serracchiani (responsabile Giustizia Pd), Michela Di Biase, Alessandro Zan, e Marco Lacarra; e Paolo Ciani e Antonella Forattini che hanno partecipato ai lavori di oggi.