27/10/2023 - 14:59

“Da quando si è insediato, il Governo ha attaccato e indebolito il Sud in ogni azione. Dal progetto di autonomia differenziata secessionista della Lega, ai tagli del reddito di cittadinanza e dei fondi per la non autosufficienza, dalla cancellazione dei 13 miliardi di euro del Pnrr di investimenti dei Comuni per le periferie, al taglio di 500 investimenti in ospedali e case di comunità previsti sempre nel Pnrr, fino al definanziamento di 300 milioni di euro dello stesso Pnrr per valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. Tutte misure che stanno producendo o rischiano di produrre un impatto drammatico in particolare nel Mezzogiorno”.

Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.

“Come se nulla fosse – continua De Luca -  il Governo approva un Decreto che si occupa del Sud solo nel titolo ma che nella sostanza rappresenta l'ennesimo atto ostile nei confronti del Meridione. Si blocca e complica l'utilizzo delle risorse FSC, circa 26 miliardi di euro, e si cancella l'attuale strumento delle Zes prendendo in giro il Paese con l'idea di un'unica Zes in tutto il Sud. La verità è che resta solo il titolo di questo strumento che viene completamente depotenziato è svuotato. Un becero gioco delle tre carte. Una vera e propria truffa ai danni dello sviluppo del Mezzogiorno e quindi dell'intero Paese. Continueremo la nostra battaglia in Parlamento e nelle piazze per bloccare i disastri della destra”.

 

27/10/2023 - 14:58

“Il reato di tortura va sempre perseguito. È quanto afferma la Corte Costituzionale che definisce come ‘non accettabile la paralisi sine die del processo per i delitti di tortura commessi da agenti pubblici, quale deriverebbe dall’impossibilità di notificare personalmente all’imputato gli atti di avvio del processo a causa della mancata cooperazione dello Stato di appartenenza’. Nella fattispecie del caso Regeni, su cui la Corte si è pronunciata ieri, l’impossibilità della notifica non può creare ‘un’immunità de facto’. Alla luce di questa sentenza sarebbe un’assurdità giuridica se il governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene, proseguissero nei loro intenti di modifica e addirittura di abolizione del reato di tortura, che, come ci ricorda la Corte, lede, tra l’altro, i diritti inviolabili della vittima (articolo 2 della Costituzione) e il principio di ragionevolezza (articolo 3 della Costituzione)”. Lo dichiara in una nota la deputata dem Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.

27/10/2023 - 14:45

Dichiarazione on. Anthony Barbagallo, componente pd in Commissione Antimafia e segretario regionale del Pd Sicilia

“Dovrebbe chiamarsi decreto contro il Sud, quello che è approdato oggi alla Camera e concepito da un governo che non ama il Mezzogiorno. E che, cosa ancora più grave, oltre ai tagli agli Enti locali, al ridimensionamento delle Zes e all'incertezza dello stanziamento dell’80% dei fondi Fsc al Sud, rischia pericolosamente di schiacciare l’occhiolino alla mafia, proprio in un momento in cui, invece, dopo l’arresto di Messina Denaro bisognerebbe intensificare il contrasto e non invece tagliare di oltre 300 milioni il fondo per la valorizzazione dei beni confiscati”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e componente della commissione antimafia, Anthony Barbagallo, durante il suo intervento in discussione generale a Montecitorio sul decreto Sud.
“L’anno scorso abbiamo ricordato – rincara  Barbagallo nel suo  intervento in aula - i 40 anni dall'approvazione della legge Rognoni-La Torre, frutto dell’intuizione dell’allora segretario del PCI siciliano che per questo pagò con la vita, venendo trucidato assieme a Rosario Di Salvo dai killer mafiosi di Totò Riina.  Oggi – prosegue  - registriamo un calo preoccupante della  lotta alla mafia e ci troviamo a celebrare l'ennesimo scivolone del governo sui temi della legalità. Non solo sono i provvedimenti che si votano ma i ‘segnali’ che da essi vengono lanciati alla criminalità organizzata: sui beni confiscati il pugno deve essere fermo e l’azione dello stato inflessibile. Il taglio alle risorse, subappalti senza adeguate verifiche e affidamenti diretti,  vanno invece in senso contrario a quanto La Torre ci ha insegnato. Una scelta ancora più grave considerando che l’80% di questi beni confiscati alla mafia si trovano nella mia regione, la Sicilia, in cui è assordante il silenzio su questo tema da parte di un ignavo presidente della Regione”.

27/10/2023 - 14:11

"Il tema della casa non può essere affrontato senza prima affrontare il tema del diritto all'abitare. Migliaia di famiglie, di bambini e di anziani questo diritto se lo vedono negato quotidianamente a causa di scelte incomprensibili fatte da chi governa. Il governo Meloni purtroppo aggrava la situazione cancellando il fondo affitti e contro la morosità incolpevole  mettendo così a rischio sfratto 630mila famiglie. Una follia.
Questo Paese ha il dovere di affrontare con urgenza il tema delle fragilità e delle solitudini, in primis il tema degli anziani ma quello che vediamo attraverso questa legge di bilancio va in direzione opposta. È una scelta grave e dannosa ma ci mostra ancora una volta che questo governo non ha chiaro quanta sofferenza ci sia in questo Paese sull'emergenza casa e quanto sia necessario agire e smetterla con gli slogan. Vogliono fare una cosa concreta: ripristinino il fondo affitti e contro la morosità contro incolpevole con la legge di bilancio". A dirlo il deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico Marco Furfaro, dal palco del 58/o congresso nazionale dei notai, a Roma.

27/10/2023 - 13:07

"Salvini ossessionato solo dal Ponte sullo Stretto"

Il settore della logistica e del trasporto ferroviario delle merci costituisce un comparto economico imprescindibile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, «circolarità» dell'economia, sostenibilità della circolazione delle merci e integrazione tra le diverse modalità di trasporto. Tuttavia, in Italia, tale settore rappresenta una quota ancora minoritaria in riferimento al complesso della mobilità delle merci in Europa. Sono necessari investimenti ed interventi mirati per sostenere la competitività della logistica e del trasporto ferroviario delle merci che risulta decisivo per concorrere sui mercati internazionali e per realizzare la transizione ecologica. Al contrario, il ministro Salvini appare concentrato solo ed esclusivamente su questioni di propaganda politica connesse al progetto del ponte sullo Stretto di Messina che non solo rischia di divorare tutte le risorse per le infrastrutture dei prossimi anni, ma già oggi monopolizza l’attenzione del governo causando ritardi su tutti gli altri fronti. Chiediamo con la nostra interpellanza urgente al governo Meloni di aprire gli occhi sulla situazione e avviare immediatamente un tavolo tecnico di confronto con gli operatori del sistema logistico ferroviario per individuare tutte le criticità emergenti, mettere in campo le più adeguate soluzioni per l'intero comparto del trasporto su ferro, soprattutto nel corso della fase attuativa del PNRR, con riferimento agli investimenti che prevedono interventi e lavori sull'infrastruttura ferroviaria. Il ritardo di 10 mesi nell'adozione dei provvedimenti attuativi per l'erogazione del contributo «ferrobonus» per l'annualità 2023 e l’assenza di indicazioni chiare per il 2024 è un campanello di allarme che non può essere ignorato.

Così il deputato PD Andrea Casu primo firmatario del l’interpellanza urgente depositata insieme alla Presidente del Gruppo PD Chiara Braga, ai Capigruppo in Commissione Trasporti e Ambiente Barbagallo e Simiani e ai parlamentari Bakkali, Ghio, Morassut, Curti, Ferrari, Scarpa.

27/10/2023 - 12:17

"Un mix tra un thriller e un horror. La finanziaria della destra è stata approvata in Cdm il 16 ottobre ma il testo non esiste. Non è un caso. La maggioranza è divisa e si oscilla tra soluzioni sbagliate e assenza di soluzioni" . Lo scrive su X il deputato dem Nicola Zingaretti.

26/10/2023 - 19:21

"Salvini e Meloni finanziano una parte del ponte sullo Stretto, che non ha ancora un progetto, togliendo risorse alle infrastrutture stategiche del centro sud, i cui progetti sono pronti da anni. Non sappiamo se i lavori del Ponte inizieranno il prossimo anno ma siamo sicuri che sono stati sottratti soldi già stanziati ad opere già immediatamente cartierabili come l’Interporto di Livorno, la Roma-Pescara, la Orte-Falconara, la chiusura dell’anello ferroviario di Roma ed il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria. Ma non finisce qui: la destra al governo per assicurare altre risorse al Ponte ripristina la Legge Fornero, taglia le pensioni, aumenta l'iva sui prodotti per l'infanzia, aumenta le tasse sulla casa: dopo le mirabolanti promesse elettorali la vergogna non ha limiti": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

26/10/2023 - 18:11

Dichiarazione di Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali e della segreteria nazionale del Pd

“Un altro annuncio per prendere tempo, a fronte di zero fatti. Questa volta sulla pelle dei caregiver. E’ insopportabile che ancora una volta anziché affrontare in Parlamento i problemi reali della vita delle persone, il governo annunci l’ennesimo tavolo che rimanda a data da destinarsi le condizioni di vita di milioni di persone. La problematica dei caregiver è conosciuta e se ne discute da anni. Mancano fondi e un quadro normativo approfondito di tutela. Non solo. Il Parlamento serve esattamente a questo: quando si discute una proposta di legge si attivano audizioni e confronti con chi vive le problematiche in prima persona e chi se ne occupa. Non servono tavoli, ma azioni. Abbiamo depositato le nostre proposte da mesi e da mesi chiediamo che si discuta in Parlamento. Perché i caregiver non possono aspettare, tanto più dopo che la pandemia ha aggravato il carico di cura e ridotto i servizi di supporto e sollievo. Il governo ha trovato il tempo in questi mesi per occuparsi della farina di insetto e della carne coltivata, ma non dei caregiver. Non ci sono ancora i decreti attuativi sulla non autosufficienza e sulla disabilità, ma soprattutto non sì è ancora messo un euro per aiutare le persone in difficoltà. Vogliono occuparsi dei caregiver? Calendarizzino la discussione in Parlamento e insieme daremo una risposta a chi ne ha bisogno”. Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari Sociali e componente della Segreteria nazionale del Partito Democratico.

26/10/2023 - 18:09

"Oggi, nell'aula di Montecitorio, abbiamo votato a favore del provvedimento del governo sul contrasto della violenza contro le donne e la violenza domestica, nonostante evidenti limiti. Limiti dovuti al fatto che il testo include prevalentemente misure cautelari e penali,  così come la mancanza di stanziamenti. Abbiamo contribuito a migliorare il testo attraverso nostri emendamenti e abbiamo votato a favore per dare un segnale di disponibilità e collaborare su un tema così drammatico. Disponibilità data anche per l'impegno preso dalla ministra Roccella di dare seguito alle nostre richieste di introdurre prima possibile norme volte alla formazione di assistenti sociali, giudici, forze dell'ordine, avvocati, medici, psicologi e consulenti tecnici, così come all'educazione affettiva e sessuale dei nostri ragazzi e ragazze nelle scuole. Sono infatti proprio l'educazione e la formazione le misure necessarie e indispensabili per sconfiggere la violenza di genere e la violenza domestica fin dalle sue fondamenta culturali.
La repressione serve, ma non basta: la violenza va, infatti, riconosciuta quando si verifica e non minimizzata come troppo spesso ancora accade. Vanno riconosciuti gli abusi e anche le molestie. E vanno prevenuti educando le nuove generazioni al rispetto, alla parità e al consenso perché ogni atto sessuale senza consenso è stupro. Vigileremo sull'impegno che la ministra Roccella ha preso verso l’opposizione e verso tutte le donne e le ricorderemo, costantemente, che la sicurezza delle donne vale una voce di bilancio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

26/10/2023 - 17:16

Dichiarazione di Sara Ferrari, dell’ufficio di presidenza gruppo Pd Camera

“Siamo soddisfatti di aver contribuito a migliorare il testo del governo con le raccomandazioni della commissione femminicidio: dalla formazione obbligatoria dei diversi professionisti che prendono in carico le donne e del personale della giustizia alle misure cautelari più’ gravi se il braccialetto non funziona. Abbiamo inoltre evitato che la violenza sessuale fosse trattata con il semplice ammonimento.  Ci aspettiamo ora la stessa collaborazione da parte del governo per la prevenzione primaria, quella scolastica rinviata a successiva norma e perché nel bilancio si trovino i finanziamenti che qui non ci sono. La sicurezza  delle donne lo merita.”

26/10/2023 - 17:11

“Il lavoro svolto dalla commissione Giustizia per un testo condiviso ci ha portato ad un risultato positivo. Certo, avremmo voluto norme più coraggiose. Come Pd, siamo però riusciti ad apportare modifiche che hanno migliorato il testo e che ci consentono di votare a favore del provvedimento. Il nostro impegno ora continua, perché auspichiamo che si possa intervenire ulteriormente soprattutto sui temi della formazione, dell’educazione e della prevenzione. Solo così riusciremo a rafforzare gli strumenti necessari per contrastare la violenza di genere in modo efficace”. Lo dichiara la deputata democratica Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd.

26/10/2023 - 16:43

“Pretendiamo di conoscere i contenuti del Memorandum”

L’audizione del ministro Urso sul futuro dell’Ex Ilva non ci ha per niente tranquillizzato, anzi ha aggiunto soltanto ulteriore incertezza ad una crisi già molto complicata. Urso si è trovato costretto ad ammettere che il memorandum firmato dal ministro Fitto con Arcelor-Mittal esiste, ma di fatto non ne ha illustrato i contenuti di cui presumibilmente è all’oscuro lui stesso. Pretendiamo a questo punto che il sia Parlamento che le rappresentanze sindacali vengano immediatamente informati dei contenuti del Memorandum, che costituirebbe un cambio di rotta radicale rispetto alla riconversione dello stabilimento siderurgico più importante d’Italia. Se poi si confermassero le indiscrezioni a proposito del protocollo, definito eufemisticamente una tappa dall’ignaro Urso, che riferiscono di due miliardi di euro trasferiti ad Acelor senza chiari impegni sul processo di rilancio di Ilva, ci troveremmo di fronte alla conferma della politica “dell’assegno in bianco” già praticata dal governo con il cosiddetto decreto Ilva. Soldi pubblici utilizzati per ripianare una gestione fallimentare dei privati. Chiediamo inoltre di sapere che fine abbia fatto il miliardo di euro del Pnrr stanziato per accelerare il processo di decarbonizzazione, che il governo Meloni ha deciso di cancellare per spostarlo sui Fondi per lo sviluppo e la coesione. Oggi il ministro Urso ha parlato di un trasferimento tecnico, ma di fatto non abbiamo nessuna certezza di quelle risorse.

Così i deputati PD della commissione Attività produttive della Camera.

26/10/2023 - 16:33

“Le colpe dei padri non possono ricadere sui figli, ma da chi è chiamato a rappresentare la Sicilia non possiamo accettare zone d’ombra”. Così il segretario regionale del pd Sicilia Barbagallo in relazione  alle anticipazioni della puntata di Report in cui l’assessora della Dc di Cuffaro, Nuccia Albano, non rinnega e non prende le distanze dalla  storia e dalla figura del padre, il boss di Borgetto Domenico Albana.  “Se umanamente possiamo capire - continua Barbagallo- i sentimenti di una figlia non possiamo, però, accettare parole ambigue da parte dell’assessora. Riteniamo moralmente grave quanto avvenuto e auspichiamo un intervento rapido del presidente Schifani affinché rimuova l’Albano. Non può esserci spazio in nessuna giunta di qualsiasi colore per chi non censura e si dissocia dalla storia più nera è orribile della Sicilia”, dichiara  il deputato democratico Anthony Barbagallo, segretario regionale siciliano e componente ufficio di presidenza della commissione Antimafia.

26/10/2023 - 16:11

“Per salvare la Pineta mediterranea occorrono risorse ed interventi urgenti: non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo. Monitorare la situazione come promette di fare il ministero dell’Ambiente non è purtroppo sufficiente a contrastare con efficacia malattie delle piante e degrado”: è quanto dichiarano i deputati Pd, Marco Simiani e Stefano Vaccari, rispettivamente capogruppo in commissione Ambiente ed Agricoltura di Montecitorio sulla risposta del dicastero all’interrogazione sulle attuali criticità delle pinete che riguardano tutta Italia.

“La Pineta mediterranea è un presidio ambientale e paesaggistico straordinario ricco di biodiversità. Da tempo le piante sono aggredite da insetti difficilmente debellabili. Avevamo lanciato questo allarme quasi un anno fa, proponendo appositi fondi per finanziare i progetti e gli interventi senza però alcun risultato. Il Ministero ci risponde dopo mesi dandoci ragione, ma senza stanziare risorse: questo è il governo delle destre, purtroppo”: concludono.

26/10/2023 - 15:59

“Con i nostri emendamenti abbiamo provato a migliorare un decreto che anziché parlare di coesione e sviluppo, crea solo una grande illusione. L’illusione nei confronti delle imprese che vorranno usufruire dei vantaggi che offrono le Zes, ma che al momento, non hanno alcuna copertura economica. Per non parlare delle tante piccole e medie imprese che verranno tagliate fuori da una norma insensata che prevede una soglia minima di investimento pari a 200mila euro. Avevamo chiesto inoltre di avere nuove assunzioni per la nostra pubblica amministrazione, così come la stabilizzazione degli attuali lavoratori precari che hanno acquisito importanti conoscenze. Ma questo decreto, oltre a non affrontare nessuna delle importanti questioni che riguardano il Sud continente anche due articoli che il Pd ritiene assolutamente inaccettabili. Due articoli in materia di immigrazione che non solo aumentano fino a diciotto mesi la possibilità di trattenere in un Cpr chi fugge da guerra e povertà, ma che definisce addirittura tali strutture quali siti per la difesa e la sicurezza nazionale. Per queste ed altre ragioni ci siamo opposti e continueremo ad opporci ad un provvedimento che è contro il Mezzogiorno, mentre dovrebbe rappresentare una grande occasione di sviluppo e crescita del nostro Paese. Ma da un governo che sostiene un progetto come quello dell’autonomia differenziata, c’era da aspettarselo”.

 

Lo scrivono in una nota i componenti della commissione Bilancio della Camera.

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