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NASCE IL DIRITTO ALLO SPORT
Approvata la modifica alla Costituzione
La proposta di legge costituzionale volta ad introdurre espressamente lo sport tra i valori tutelati dalla nostra Carta fondamentale, dopo essere stata approvata dal Senato il 13 dicembre 2022, all’unanimità dalla Camera nella seduta del 4 aprile 2023 e nuovamente dal Senato il 17 maggio 2023, è tornata alla Camera, che l’ha approvata il 20 settembre ancora una volta all’unanimità. Avendo ottenuto questa quarta ed ultima lettura la maggioranza dei due terzi, è stato raggiunto il quorum che consente l’approvazione definitiva della riforma senza che si svolga il referendum.
A comporre il testo è un unico articolo che modifica l’articolo 33 della Costituzione – che tratta di arte, scienza, istruzione e alta cultura – aggiungendo un nuovo ultimo comma, ai sensi del quale: “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Con questa modifica, si fa per prima cosa espresso riferimento al valore educativo dello sport, legato allo sviluppo e alla formazione della persona. A questo si affianca il suo valore sociale: lo sport, infatti, rappresenta spesso un fattore di aggregazione e uno strumento d’inclusione. Infine, lo sport ha un’evidente correlazione con la salute, intesa nella sua più moderna concezione di benessere psico-fisico integrale della persona, anziché come mera assenza di malattia.
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NUOVA FATTISPECIE PENALE: L’OMICIDIO NAUTICO
Necessarie campagne di prevenzione
È legge la proposta di iniziativa parlamentare relativa all’introduzione nell’ordinamento dei delitti di omicidio nautico e lesioni nautiche gravi o gravissime. Alla Camera i voti favorevoli sono stati 268, tra i quali quelli del Pd. Un solo contrario e due astenuti.
L’approvazione di questa legge colma una lacuna del nostro ordinamento. Stabilisce, infatti, che le stesse sanzioni previste per l'omicidio stradale siano estese anche per i medesimi fatti delittuosi che avvengono in mare. L’obiettivo è quello di favorire la cultura della navigazione responsabile, del rispetto delle regole di condotta, in modo da navigare per mare, sui laghi, nelle lagune e nei fiumi in totale sicurezza per sé e per gli altri.
Il solo inasprimento delle sanzioni, ovviamente, non è sufficiente a risolvere il dramma delle morti causate dagli incidenti stradali o nautici. Serve prevenzione, servono campagne di sensibilizzazione, serve maggiore consapevolezza alla guida, che sia sulle strade o in mare. La vittoria non è punire con maggior rigore ma non avere nessuno cui infliggere una pena, né di cui piangere la morte.
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NO A UNO SVILUPPO BASATO SU SALARI BASSI E SCARSA SICUREZZA SUL LAVORO
Eliminare i subappalti a cascata
Durante il dibattito in Aula sulla sicurezza sul lavoro, abbiamo sottolineato che non ci divide dalla maggioranza di governo lo sconcerto, il dolore e la rabbia per quello che accade sui luoghi di lavoro di un Paese che ha tre morti al giorno, secondo i dati Inail. Ci divide l’idea di un modello di sviluppo fondato su una competizione al ribasso su tutele, salari e investimenti. Ci divide l’idea di un Paese che non scommette sulla qualità del lavoro.
All’indomani della strage di Brandizzo, il governo non ha avuto la sensibilità di varare un decreto per assumere subito mille ispettori in più e aumentare i controlli. Ha preferito tagliare mezzo miliardo sulla sicurezza delle tecnologie nelle ferrovie, cambiare il codice degli appalti e inserire subappalti a cascata, tacere sul massimo ribasso anche nella pubblica amministrazione. Come Pd abbiamo proposto di modificare subito il codice degli appalti ed eliminare il ricorso ai subappalti a cascata.
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IL GOVERNO RIDUCE LA SICUREZZA SUL LAVORO
Sulla sicurezza sul lavoro dalla ministra Calderone solo uno scaricabarile dinanzi a una verità fattuale: mentre avvengono nei luoghi di lavoro grandi tragedie, il governo ha allargato i subappalti a cascata.
Inoltre, sta circolando una bozza di accordo con le Regioni che prevede il taglio delle ore di formazione sulla sicurezza, peraltro non discussa neanche in Conferenza Stato-Regioni. Si tratta di una scelta che danneggia le lavoratrici e i lavoratori, e testimonia il fatto che il governo non ha alcuna volontà di agire concretamente per contrastare le morti sul lavoro. L’esecutivo non manda alcun segnale che vada nella direzione di attuare una strategia nazionale di contrasto. Mentre la sicurezza dovrebbe essere in cima alle priorità, come ha ricordato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Durante il question time, abbiamo chiesto alla ministra di correggere quella bozza di accordo con le Regioni, non solo per non pregiudicare il livello di formazione dei lavoratori ma per renderla sempre più appropriata e al passo con l’evoluzione della ricerca scientifica e tecnologica.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Processo penale e PA Da lunedì, esame e votazioni sul provvedimento riguardante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione.
Sicurezza personale scolastico Da lunedì, esame e votazioni sulla proposta di legge in merito alle modifiche agli articoli 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico.
Istituzione giornata STEM Lunedì, discussione e votazioni sulla proposta di legge in merito all' istituzione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.
Mozioni Da lunedì all'esame dell'Aula anche le seguenti mozioni: diritto allo studio; governance economica dell’Unione europea .
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