Pd

"Sorvolando su linguaggi e modalità comunicative usate dall’ing. Casalino, ci tengo solo a sottolineare che il rispetto per la
Cultura politica altrui, per la diversità, per la storia politica di migliaia di donne e uomini sono alla base del confronto democratico.
Non mi stupisce tuttavia che sopravviva in quell’area politica una forma di aggressività, di demonizzazione e di scherno dell’avversario che nulla hanno a che fare con la vita civile del Paese. Non mi stupisce che nelle sue parole il giudizio prevalga sull’ascolto, l’accusa sul confronto, l’offesa sull’intelligenza".

Prima l'invasione e gli insulti delle #Sardine, poi le frasi violente ed inqualificabili di Rocco #Casalino. La discussione e il dibattito aperto nel
@pdnetwork non autorizza nessuno ad offenderlo e denigrarlo. Basta sciacallaggio. La comunità democratica merita rispetto!

Tweet di Michele Bordo, deputato Pd

Nel @pdnetwork non ci sono "cancri da estirpare. @roccocasalino chieda scusa per quanto detto, che è grave e inaccettabile. Il dibattito interno ai partiti, anche se aspro, va sempre rispettato.

“La politica debba essere serietà e rispetto. Sentire il portavoce (ex?) di un ex presidente del Consiglio definire alcuni parlamentari del Pd dei “cancri da estirpare” è una totale vergogna. Toni che aiutano a spiegare la fine infelice di quella esperienza di governo”.

Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Gianluca Benamati.

“L'ex (?) portavoce di Giuseppe Conte definisce "cancri da estirpare" alcuni parlamentari ed esponenti del Pd, facendo una classifica dei buoni e cattivi. Ritengo che questo linguaggio qualifichi la persona e sia terribilmente offensivo nei confronti di chi vive dolore e malattia. L'operazione in corso per spaccare il Pd è miserevole e meriterebbe una risposta ferma e unita da parte di tutta la nostra comunità. Il Pd non può accettare in nessun modo che qualcuno si esprima con questi toni su nessuno dei suoi esponenti. Adesso anche basta”.

Nel giorno in cui Santori delle Sardine, quello che dorme in tenda sotto l’immagine di Berlinguer, ci insulta e ci accusa di essere tossici, arriva anche l’ex portavoce di Giuseppe Conte e cioè Rocco Casalino a dire che “ci sono alcune persone del Pd che sono straordinarie come Zingaretti e anche Franceschini che ho conosciuto. E poi ci sono alcuni cancri che riescono a distruggere il bello del Pd. Bisognerebbe estirpare questi cancri".

È un linguaggio inaccettabile, violento, insultante. Si intromette nella vita di un altro Partito.

Professor @GiuseppeConteIT , il suo portavoce ha appena definito molti parlamentari Pd che l’hanno sostenuta “cancri da estirpare”. È ancora il suo portavoce? Nel caso, rappresenta il suo pensiero?! In caso contrario, attendiamo dissociazione.

Così il deputato dem Enrico Borghi

“Mi hanno insegnato da piccolo che quando cominciano ad insultarti hai iniziato a vincere la partita. Oggi, dopo giorni di una sequela di altissime perle, abbiamo raggiunto l’acme e siamo stati annoverati ”cancri da estirpare”. Ben arrivato sul terreno della sconfitta, ing. Casalino”.

Così su Twitter il deputato dem Enrico Borghi a proposito delle affermazioni fatte da Rocco Casalino in una trasmissione televisiva.

“Mi auguro che, dopo questa spiacevole parentesi, la segreteria di Zingaretti possa uscire rafforzata dalla prossima assemblea. Come LiberalPd, e in linea con le parole del nostro presidente Enzo Bianco, sono convinto che le varie sensibilità siano sempre state state una ricchezza del Partito democratico. Confido si possa trovare una sintesi per tornare al più presto, in maniera unitaria, a dare il nostro, fondamentale, contributo per il governo del Paese”.

Così il deputato dem, Santi Cappellani.

“Spero che Zingaretti riveda la sua decisione. In questi due anni ha avuto il grande merito di ridare protagonismo al Pd, nonostante la sconfitta elettorale del 2018 sia stata la più pesante della nostra storia. Adesso dobbiamo proseguire con questo lavoro. L’obiettivo deve essere quello di dare al partito un’identità forte e riconoscibile. Il Pd deve essere sempre di più la forza del lavoro, delle piccole imprese, dei giovani, degli ultimi, delle classi sociali più deboli. Servirebbe una rifondazione del partito.