"La Legge di Bilancio è un disastro su tutta la linea: una maggioranza ormai in frantumi penalizza pensioni, lavoratori dipendenti e famiglie, distribuendo però mance e mancette. Soltanto in una occasione la destra si è mantenuta unita: nel penalizzare la Toscana. Nonostante le promesse e tre anni di annunci non ci sono norme per la Regione: nessuna risorsa per le infrastrutture, a partire dalla Tirrenica, nessun ripristino dei fondi per l'Interporto di Livorno, nessun ristoro per i danni causati dalle alluvione che hanno devastato i territori; nell'assoluto silenzio e con la colpevole complicità dei parlamentari di destra eletti in Toscana": è quanto dichiara il deputato Dem e segretario PD della Toscana Emiliano Fossi.
"Il governo ha prorogato lo stato di emergenza per le alluvioni del 2023 in Toscana, ma ha di fatto bocciato ogni nostra iniziativa per rendere questa proroga realmente incisiva ed utile. È un atto grave e irresponsabile: a fronte di oltre 2,7 miliardi di euro di danni accertati, nei territori colpiti è arrivato poco più di un decimo delle risorse necessarie. Senza fondi adeguati, la proroga dello stato di emergenza rischia quindi di essere solo un annuncio sterile. Le comunità di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara, Pisa e Livorno aspettano da oltre due anni risposte concrete su ricostruzione, sicurezza del territorio e ristori a famiglie e imprese. Respingerle significa voltare le spalle a una regione che ha pagato un prezzo altissimo". Lo quanto dichiara il deputato e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi in merito all'ordine del giorno, respinto, a sua prima firma al Decreto sicurezza sui luoghi di lavoro.
"La destra - conclude Fossi - non ha più alibi. C’erano almeno tre provvedimenti all’esame del Parlamento in queste ultime settimane, dal Decreto Ristori alla Legge di Bilancio oltre alla legge attuale, per stanziare subito almeno 500 milioni di euro. Eppure, nonostante le opportunità, la Toscana è stata completamente dimenticata. Le comunità locali hanno dimostrato una straordinaria solidarietà, ma sono state lasciate sole dallo Stato. Il continuo respingimento delle richieste di chi ha perso casa, lavoro e sicurezza ha alimentato crisi economica, spopolamento e sfiducia. Il governo deve assumersi le proprie responsabilità e garantire risorse all’altezza dei danni subiti: senza questo, lo stato di emergenza rimane una scatola vuota".
“Altro che miracolo occupazionale: i dati reali certificano che nel 2024 oltre l’80 per cento dei nuovi occupati ha più di 50 anni. È la fotografia di un paese che non offre futuro ai giovani, costretti a emigrare o a restare intrappolati nella precarietà, mentre il lavoro stabile e di qualità continua a mancare. Crescono i numeri, ma non cresce la prospettiva: l’Italia invecchia come popolazione e come economia, e il ricambio generazionale è fermo”, dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del Pd Toscana, commentando la nuova indagine dell’I-AER, Institute of Applied Economic Research, sull’occupazione delle Pmi italiane.
“Questa è la realtà che smentisce la propaganda del Governo Meloni: un mercato del lavoro che si regge sui lavoratori più anziani, mentre centinaia di migliaia di giovani, spesso laureati, lasciano il Paese. Aspettiamo ora il prossimo post celebrativo della Presidente del Consiglio sui presunti successi dell’esecutivo, ma i dati parlano chiaro: senza investimenti su salari, diritti, formazione e politiche industriali, il lavoro in Italia resta povero e precario. E senza giovani non c’è futuro né per le imprese né per il paese”: conclude.
"Esprimiamo massima soddisfazione per la decisione della Corte Costituzionale di salvare il testo unico della Regione Toscana in materia di turismo, respingendo l'impugnazione presentata dal governo". Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Dem della Toscana.
"Quello del governo è stato un atto retrogrado e conservatore da parte di chi guida il nostro Paese" prosegue Fossi. "Noi crediamo in città accoglienti, ma regolate, con un turismo - che rappresenta una delle entrate principali della nostra regione - caratterizzato da elementi di regolamentazione precisi e necessari".
"La legge della Regione Toscana ha fornito strumenti concreti agli amministratori locali per gestire efficacemente il fenomeno degli affitti brevi. Questa sentenza rappresenta una delle nostre grandi soddisfazioni e conferma la Toscana come regione all'avanguardia nella legislazione progressista a livello nazionale" conclude il segretario del Pd Toscana.
«La Darsena Europa è l’opera strategica più importante per il futuro del porto di Livorno e dell’intera economia toscana. È un’infrastruttura decisiva per rafforzare la competitività del nostro sistema logistico, creare occupazione e garantire alla Toscana un ruolo centrale nei traffici del Mediterraneo. Per questo ogni incertezza sui finanziamenti è inaccettabile.»
Lo dichiarano il consigliere regionale Alessandro Franchi (PD) e gli onorevoli Emiliano Fossi e Marco Simiani (PD), che sollecitano un impegno concreto da parte del Governo: «Chiediamo con forza che l’Esecutivo ripristini il finanziamento dei 300 milioni necessari per i raccordi ferroviari e stanzi subito tutte le risorse necessarie per completare la Darsena Europa, in particolare per consolidare la seconda vasca di colmata e per assicurare il collegamento di tutta l’opera alle vie di terra, prolungando la FI PI LI e realizzando i binari ferroviari interni. Senza finanziamenti certi, rischiamo di bloccare una delle poche vere opportunità di sviluppo strategico per Livorno e per l’intera Toscana.»
«Finora il Governo, la Regione Toscana, l’Autorità di Sistema Portuale, le istituzioni locali e gli operatori hanno fatto la loro parte e intendono continuare a farla. Ma adesso serve un’ulteriore assunzione di responsabilità a livello nazionale, in linea con l’impegno assunto dal Ministro Salvini durante la sua recente visita in porto. Se altri porti italiani possono contare su nuovi investimenti, è indispensabile che anche Livorno ottenga quanto necessario per non rimanere indietro. Non chiediamo corsie preferenziali, ma equità e visione.»
«Il Governo – concludono Franchi, Fossi e Simiani – abbandoni ogni tentennamento e garantisca subito le risorse per la Darsena Europa. È un progetto che può cambiare il volto dell’economia regionale e rendere più competitivo l’intero sistema portuale italiano. Rimandare ancora sarebbe un errore imperdonabile e l’incertezza sui tempi e sulle risorse rischierebbe di veder allontanare i capitali privati, fondamentali per il completamento dell’opera e per la gestione futura delle banchine. E questo sarebbe un danno enorme per Livorno e per tutta la Toscana.»
Destra spregiudicata pronta a tutto pur di mistificare realtà
"Il balletto indecente della destra sulla Cannabis Light umilia un settore che registra quasi 2 miliardi di euro di fatturato annuo e impiega nell'intera filiera oltre 22.000 lavoratori. Siamo di fronte ad una maggioranza ed un governo che pur di distrarre l'opinione pubblica dai propri fallimenti è pronta a tutto: prima a criminalizzare imprese e lavoratori onesti, successivamente a tassare il comparto senza alcuna giustificazione oggettiva per poi ritirare ogni proposta senza dare spiegazioni. Ci sono aziende che hanno fatto investimenti e che rischiano di fallire, ci sono famiglie che rimangono senza reddito: ma la risposta del Governo Meloni è sempre la stessa, giocare sulla pelle delle persone mistificando la realtà ed ingannare chi ha bisogno facendo false promesse": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd, sulla vicenda dell'emendamento sulla Cannabis Light, prima presentato e poi ritirato da Fratelli d'Italia alla Legge di Bilancio.
Promuovere formazione esuberi call center
"La decisione di Paycare di avviare la liquidazione e chiudere le attività rappresenta un colpo durissimo per la Toscana: presenterò un’interrogazione al Ministeri del Lavoro e delle Imprese affinchè intervengano con urgenza a tutela dei 33 dipendenti del sito di Monteriggioni e degli oltre 80 interessati in tutta la regione. A loro va la mia totale solidarietà, insieme al riconoscimento dell’impegno con cui, in questi anni, hanno affrontato periodi di incertezza, ammortizzatori sociali e l’assenza di un piano industriale credibile. È necessario garantire immediatamente strumenti di sostegno al reddito e attivare un tavolo istituzionale con Regione Toscana, enti locali e sindacati per evitare l’ennesima ferita occupazionale in un territorio già provato da troppe crisi": è quanto dichiara il segretario Dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi.
"La vicenda di Paycare non è un caso isolato, ma il segnale di una crisi strutturale che sta investendo il settore dei call-center, dove automazione e sistemi di intelligenza artificiale stanno ridisegnando modelli produttivi e posti di lavoro. Nell’interrogazione ho chiesto anche al governo quali misure intenda adottare per accompagnare questa transizione, sostenere i lavoratori coinvolti e promuovere investimenti in attività ad alto valore aggiunto nei territori più fragili. È il momento di una strategia nazionale che non lasci indietro nessuno e che trasformi il cambiamento in un’occasione di rilancio industriale e occupazionale": conclude.
"I ritardi che ancora gravano sulle opere di compensazione della Variante di Valico sono ormai ingiustificabili e rappresentano una ferita aperta per il Mugello. A dieci anni dall’apertura del nuovo tracciato, molte delle opere Prevam previste sul versante toscano, dalle bonifiche ai ripristini ambientali, dalla riqualificazione della viabilità locale fino agli acquedotti, restano incompiute o prive di un avvio concreto. Una situazione che continua a penalizzare Barberino e le sue comunità, che attendono la restituzione di aree e infrastrutture promesse e concordate sin dalla Convenzione del 2002". Lo dichiara il deputato dem e segretario regionale Pd Toscana Emiliano Fossi depositando una interrogazione a Montecitorio.
"Per questo ho chiesto ai ministri delle Infrastrutture e dell’Ambiente di chiarire con precisione le cause di questi ritardi, garantire tempi certi per gli appalti ancora in sospeso, assicurare trasparenza sui fondi impiegati e ripristinare il pieno coinvolgimento degli enti locali nell’Osservatorio ambientale. Serve un cronoprogramma vincolante e immediatamente operativo. Il governo e Autostrade per l’Italia devono assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e completare quanto dovuto: solo così il territorio potrà recuperare equilibrio, qualità ambientale e opportunità di sviluppo", conclude Fossi.
“Nel voto di ieri c'è anche un pezzo di Toscana. La vittoria del Pd e l'affermazione forte del campo progressista portano con sé il lavoro, l'impegno e la visione della nostra regione. Alla Toscana, al nostro Partito democratico e alla nostra coalizione si deve un pezzo fondamentale della costruzione di quell'alleanza larga che ha permesso di vincere in Puglia e Campania. Ricordo la fatica, la pazienza, la perseveranza nel costruire questa opzione anche qui da noi: l’impegno del Pd Toscana in stretto collegamento con il nazionale, la volontà delle altre forze politiche di credere in questo progetto, il lavoro del presidente Giani in questa direzione. In certi momenti, molti ci guardavano come allucinati, come marziani. Oggi si capisce che eravamo terrestri con una visione ancorata alla concretezza.
Oggi il Pd e il campo progressista escono più forti nelle regioni che torniamo a governare, con una prospettiva vera e realistica: essere competitivi per le politiche del 2027 e per le amministrative del prossimo anno. È stata premiata la politica che parla di proposte, contenuti, idee. La politica che sta vicina ai problemi delle persone. Quanto più siamo davvero prossimi alle persone - e non occupati in discorsi politicisti - tanto più il Pd e il centrosinistra vengono premiati. Siamo contenti, soddisfatti, pronti a continuare questo percorso”. Così il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
“In Italia i diritti dei lavoratori stanno diventando un optional”
“Quanto sta accadendo nei punti vendita Pam-Panorama non è più un caso isolato né un fatto territoriale: siamo davanti a un problema nazionale che coinvolge Toscana, Lazio e altri territori, con decine di lavoratrici e lavoratori licenziati attraverso il cosiddetto ‘test del carrello’, una pratica opaca e mai concordata con i sindacati. Alla chiusura del punto vendita de I Gigli e ai licenziamenti disciplinari di Siena e Livorno, si sommano ora almeno dieci casi a Roma, con episodi che sfiorano l’assurdo: prodotti nascosti in scatole di latte, etichette invertite e perfino lettere di lamentela mai mostrate agli interessati. È una gestione inaccettabile che rischia di trasformare i diritti sul lavoro in un semplice optional": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana che ha depositato nei giorni scorsi una interrogazione su tale tematica.
“Servono verifiche puntuali sulle procedure adottate da Pam, una regolamentazione chiara sull’uso dei ‘mystery shopper’ a fini disciplinari e l’apertura di un tavolo istituzionale con azienda, sindacati e Regioni coinvolte. Le testimonianze dei dipendenti e le denunce delle sigle sindacali raccontano di un clima interno sempre più teso, richiami pretestuosi, pressioni psicologiche e lavoratori trattati come vigilanti invece che come cassieri. È un confine che non può essere superato".
“Se, come sembra emergere dai casi più recenti, risultano penalizzati anche lavoratori con incarichi sindacali, è legittimo chiedersi se il clima nazionale – segnato dai continui attacchi del governo ai sindacati – non stia alimentando una pericolosa delegittimazione diffusa. Per questo il governo ha il dovere politico e istituzionale di seguire la vicenda con attenzione e favorire un confronto serio per ripristinare condizioni di lavoro dignitose e tutelare chi oggi sta pagando sulla propria pelle un utilizzo distorto degli strumenti disciplinari”.
“Quanto sta accadendo in Toscana con Pam-Panorama è molto preoccupante: la chiusura del punto vendita de I Gigli con 45 lavoratrici e lavoratori coinvolti e i licenziamenti disciplinari di Siena e Livorno basati sul ‘test del finto cliente’ evidenziano un quadro di gestione poco trasparente e potenzialmente lesivo dei diritti delle persone”: è quanto dichiara il segretario Dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi depositando una interrogazione a Montecitorio.
“Con l’interrogazione chiediamo al Ministro del Lavoro verifiche puntuali sulle procedure adottate dall’azienda, una regolamentazione chiara sull’uso dei cosiddetti ‘mystery shopper’ ai fini disciplinari e l’apertura di un tavolo istituzionale che coinvolga tutte le parti interessate, a partire da Regione e sindacati, vista la rilevanza occupazionale del gruppo sul territorio. È necessario che il governo segua con attenzione questa vicenda e favorisca un confronto serio con l’azienda, per individuare soluzioni praticabili sia per la tutela dei lavoratori sia per la gestione complessiva della crisi”: conclude.
Giunti solo un decimo dei fondi, emendamenti in tre provvedimenti ad esame Camere
“Servono subito almeno 500 milioni di euro per rimettere in sicurezza e risarcire i danni causati dalle alluvioni del 2023 in Toscana. Con questo obiettivo è stato presentato un apposito emendamento sia al Decreto Ristori alla Camera che alla Legge di Bilancio al Senato, mentre una proposta similare verrà depositata al Decreto che ha prorogato lo stato di emergenza nelle zone colpite. La destra non ha più scuse per mantenere gli impegni presi da ormai due anni fa, dal momento che oggi del miliardo di euro necessario è arrivato poco più di un decimo”.
Così il segretario Dem della Toscana e deputato Pd, Emiliano Fossi.
“Nel 2023 - aggiunge - le province di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara, Livorno e Pisa, hanno subito danni enormi a infrastrutture, abitazioni, attività produttive e terreni agricoli. Le comunità locali hanno risposto con una straordinaria solidarietà, ma il governo deve garantire continuità negli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza. Lo Stato di emergenza per le alluvioni in Toscana è stato prorogato ma rischia di essere inutile se non vengono stanziati i fondi necessari. I nostri emendamenti sono chiari: ci sono tre provvedimenti attualmente in discussione in Parlamento che possono attivare le risorse. La maggioranza - conclude - non può respingere per sempre le richieste di famiglie e imprese in difficoltà”.
“Con la nuova rottamazione il Governo Meloni regala circa 1,5 miliardi nel 2026 a chi non ha pagato le tasse, invece di investirli in ospedali e riduzione delle liste d’attesa. Ancora una volta vengono penalizzati i cittadini onesti, mentre si tagliano servizi essenziali come sanità trasporti e istruzione. E intanto cresce solo l’età pensionabile, a conferma di una manovra sbagliata ed ingiusta”. Lo dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.
“L’ondata di licenziamenti che sta colpendo gli Stati Uniti, con oltre 128 mila posti di lavoro tagliati in un solo mese e riconducibili allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. L’IA non sostituisce più solo il lavoro manuale, ma quello intellettuale: programmatori, impiegati, contabili, giornalisti e professionisti di ogni settore. Secondo il Censis, in Italia sei milioni di persone rischiano di perdere il lavoro entro il 2035, mentre altre nove milioni vedranno cambiare radicalmente le proprie mansioni”. E’ quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd e segretario Dem dalla Toscana.
“Senza azioni e indirizzi chiari significa accettare che l’intelligenza artificiale diventi una macchina di disuguaglianza sociale. Il Governo Meloni ha buttato come sempre la palla in tribuna facendo approvare una legge che accentra i poteri a Palazzo Chigi senza stanziare un euro. Non intervenire significa però lasciare che la tecnologia decida chi lavora e chi no. Servono investimenti pubblici nella formazione, nella ricerca e nelle politiche di protezione del lavoro, altrimenti milioni di famiglie pagheranno il prezzo di una transizione senza guida.”
“La politica deve tornare a governare il cambiamento. L’innovazione può essere una grande opportunità, ma solo se al centro restano le persone. Il futuro del lavoro non può essere lasciato agli algoritmi o ai mercati: serve un patto sociale e industriale che metta al primo posto la dignità del lavoro umano”, conclude il parlamentare dem .
“Sul Decreto Sicurezza attendiamo di avere il testo approvato dal Cdm per fare le opportune valutazioni sul merito ma i proclami della destra in un paese come l’Italia dove si sono registrati nei primi nove mesi del 2025, 791 morti sul lavoro (con un aumento del 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024 e con cifre molto superiori rispetto alla media europea) ci lasciano però perlomeno perplessi. Da quanto emerge dai media sarebbero state finalmente recepite alcune indicazioni del Pd delle associazioni sindacati come l’introduzione del badge digitale nei cantieri e l’aumento di personale preposto ai controlli. Rimarrebbero però escluse norme fondamentali per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro come lo stop ai subappalti selvaggi, la verifica della competenza della manodopera impiegata e l’istituzione di una Procura nazionale per i reati sul lavoro, capace di assicurare giustizia rapida e uniforme. Quello che appare certo è che le risorse, annunciate da mesi da Giorgia Meloni, slitteranno almeno al 2026. L’obiettivo del Partito Democratico sarà adesso quello di migliorare questo decreto in Parlamento”. Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato dem in commissione Lavoro e segretario Pd della Toscana.