“Un bonus di pochi centesimi per chi lavora a oltre 40 gradi non è solo un insulto alla dignità, ma un ricatto che mette a rischio la vita delle persone. È l’ennesima dimostrazione di come i rider vengano considerati: manodopera sacrificabile, da incentivare con qualche spicciolo anche nei momenti di massimo rischio per la salute. La dignità del lavoro non può valere 5, 10 o 20 centesimi a consegna. Queste proposte sono la diretta conseguenza di un clima politico alimentato dal governo di destra che ha soltanto tolto diritti e tutele, soprattutto ai lavoratori fragili": così Emiliano Fossi, deputato del Partito Democratico e segretario regionale della Toscana, commentando la decisione della piattaforma Glovo di riconoscere un "bonus caldo" proporzionale alla temperatura esterna sugli ordini completati, pari a pochi centesimi per ciascuna consegna.
“Come ho avuto modo di ribadire in numerose occasioni i rider sono oggi il simbolo di un lavoro precario, sottopagato, con turni estenuanti, pochissimi diritti e pericoli continui. Il loro numero è in crescita – si parla di circa 100mila in Italia – ma le tutele non crescono con loro. Anzi, diminuiscono. Non possiamo più accettare che la logica del profitto a tutti i costi prevalga sulla sicurezza e la dignità delle persone. Servono regole nuove, giuste, coraggiose: da mesi giace a Montecitorio la mia proposta di legge che va in questa direzione; si tratta di un punto di partenza aperto al contributo di tutti: sindacati, forze politiche, enti locali e associazioni. Ma il tempo delle parole è finito: adesso bisogna agire”.
“La Toscana anche sul tema del fine vita è la terra dei diritti civili: la legge regionale rappresenta una iniziativa coraggiosa e necessaria che ha disciplinato per prima in Italia le procedure per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito secondo le prescrizioni della Corte Costituzionale. Molto resta però da fare perché questa destra oscurantista sta dimostrando ancora una volta di non saper governare, non solo impugnando la normativa regionale, ma proponendo soluzioni divisive, ideologiche che calpestano la dignità e libertà personali”: così il segretario dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi intervenendo oggi al convegno “Fine vita tra libertà e diritti” alla Camera.
“Finanziamenti certi per garantire un piano complessivo di interventi per la Via Francigena: un percorso visitato ogni anno da decine di migliaia di pellegrini, provenienti da oltre 50 paesi”. Questo l’obiettivo della proposta di legge depositata a Montecitorio da Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Dem della Toscana, per recuperare l’antico itinerario che rappresenta non soltanto un volano di sviluppo turistico sostenibile e destagionalizzato ma una vetrina internazionale per le eccellenze enogastronomiche e artigianali del paese, capace inoltre di valorizzare un tessuto umano e sociale ricco di storia, cultura e tradizione.
“Da tempo si parla di inserire la Via Francigena tra i siti Unesco patrimonio dell’Umanità ma manca una normativa organica in materia, per promuovere un coordinamento a livello nazionale capace anche di attirare contributi pubblici e privati. Fino ad oggi si sono infatti susseguiti interventi efficaci (statali, regionali in particolare della Toscana e territoriali) senza però una regia unitaria in grado di mettere realmente in rete e sviluppare il patrimonio diffuso”.
“Recentemente sono arrivate risorse attraverso il fondo per i cammini religiosi, istituito dalla Legge di Bilancio 2022: riteniamo però che la Via Francigena, per storia, cultura e tradizione debba ottenere un riconoscimento peculiare specifico. Una normativa quindi finalizzata a elevare la fruibilità dell'intero itinerario attraverso la corretta manutenzione, la conservazione e il recupero del patrimonio esistente, la messa in sicurezza del tracciato, la valorizzazione di strutture ricettive e un'adeguata informazione promozionale”.
“L'articolo 1 definisce le finalità della legge, stabilendo le modalità di intervento per la salvaguardia e la valorizzazione della Via Francigena. L'articolo 2 sancisce l'istituzione del Fondo annuale mentre l'articolo 3 indica poi le modalità di finanziamento, specificando che saranno le regioni interessate, nel pieno rispetto dell'autonomia e del decentramento amministrativo, a individuare le proposte e le priorità degli interventi. L'articolo 4 promuove progetti di collaborazione fra soggetti pubblici e privati, mentre l'articolo 5 prevede, infine, la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni della legge pari a 20 milioni di euro l’anno”, conclude Emiliano Fossi.
"Nell'ultimo biennio le morti sul lavoro nel nostro paese sono aumentate: i numeri sono purtroppo chiari ed evidenti. Se oggi il Ministro Calderone deve venire in Parlamento per riferire annualmente su una piaga drammatica della nostra società e non limitarsi a parlarne soltanto in conseguenza di eventi terribili è grazie ad una iniziativa del Partito Democratico. Le politiche della destra, nonostante i continui proclami non sono state né incisive né efficaci. Al contrario: svilendo diritti, rifiutando il salario minimo, la settima corta e non definendo responsabilità precise sui subappalti a cascata hanno inevitabilmente promosso un sistema privo di tutele e quindi più pericoloso. Serve un cambio di passaggio che fini ad oggi la Premier Meloni ha promesso soltanto a parole": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi a seguito delle comunicazioni del Ministro Elvira Calderone sulla sicurezza sul lavoro, svolte oggi giovedì 12 giugno a Montecitorio.
“Congratulazioni a Silvia Salis ed Alessandro Barattoni per aver vinto al primo turno le elezioni a sindaco di Genova e Ravenna. Sono due risultati molto importanti che mostrano che con una coalizione ampia e progressista fondata su un programma e contenuti condivisi si può battere la destra, che non è così imbattibile come pensa. La partita per il centrosinistra è aperta e questo passaggio è fondamentale per le città che sono andate al voto e che avranno sindaci capaci di rimediare ai disastri fatti dove era presente la destra e di governare invece bene dove il centrosinistra era presente con una coalizione coesa. Sono vittorie che confermano inoltre che il lavoro intrapreso dal Pd Toscana è il percorso giusto per costruire una coalizione di centrosinistra progressista e il più ampia possibile, rafforzando la nostra volontà di percorrere una strada unitaria che ci porti a battere la destra nelle prossime elezioni regionali e in quelle politiche” dichiara il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
“La strategia del Governo Meloni sulle Aree Interne è chiara e ha non bisogno di interpretazioni perché è scritta testualmente nel Psnai (Piano strategico nazionale delle aree interne): in alcuni casi, quando un territorio diventa marginale, non vanno messe in campo risorse, incentivi e norme per rivitalizzarlo e recuperarlo ma va promosso un ‘dignitoso accompagnamento al declino’. Questi sono i termini utilizzati dalla destra e rivolti alle migliaia di cittadini che anche in Toscana vivono in questi comuni”: è quanto dichiara il deputato Dem e Segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi.
“Ad una destra irresponsabile e patriottica a giorni alterni che vorrebbe cancellare centri storici, culturali ricchi di tradizioni, esperienze e potenzialità, noi opponiamo il Modello Toscana che ha recentemente approvato una legge che va nella direzione opposta. Mi riferisco a ‘Toscana diffusa’ che ha stanziato risorse per valorizzare i borghi, le aree interne e rurali dal punto di vista sociale ed economico, implementando i servizi essenziali e riconoscendo a queste popolazioni una valenza straordinaria come presidio per la tutela del territorio”: conclude Emiliano Fossi.
“L’impugnazione della legge sul fine vita da parte del governo è una scelta codarda e di deresponsabilizzazione fatta sulla pelle di tante persone che stanno male e che con questo provvedimento avrebbero potuto esercitare un proprio diritto fondamentale: quello all’autodeterminazione nella fase più difficile del loro drammatico calvario di dolore. Lo scorso marzo la Regione Toscana aveva fatto quello che il legislatore nazionale non ha avuto il coraggio ancora di fare, cioè di dare seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del 2019, ma il governo e la destra se ne lavano le mani e anzi attaccano in maniera ideologica la scelta di quella regione che ha fatto ciò che loro non hanno avuto il coraggio di fare. La loro è una mossa vigliacca verso la quale reagiremo con tutto l'impegno possibile, utilizzando tutti gli strumenti che il sistema democratico ci dà. Non rinneghiamo quanto fatto sul fine vita, ma anzi la rilanciamo, perché noi abbiamo avuto la forza e anche la grande capacità di arrivare ad un risultato importantissimo con l'impegno del Pd, delle forze politiche che l'hanno votata in Consiglio regionale e soprattutto dei consiglieri regionali che hanno fatto una scelta anche talvolta travagliata, ma di livello personale, facendo prima di tutto un esame delle proprie coscienze e prendendo poi questa direzione”. Così il deputato dem e segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
“L’onorevole Sasso non è nuovo a queste imperversate, deve avere rispetto per la Regione Toscana che da sempre è terra di inclusione e di diritti per tutte e per tutti. Capiamo che sia una fissazione la sua, continua a vedere ‘ideologie’ ovunque, immaginando un mondo che esiste solo nella sua testa anche dove ci sono solo educazione, rispetto e buon senso. La sua è ormai una battaglia contro i mulini a vento, che gli ha fatto fare più di uno scivolone, costruita su slogan stanchi e paure inventate. Il progetto della Regione Toscana non indottrina nessuno: aiuta bambini e bambine a crescere senza pregiudizi, a rispettarsi e a conoscere sé stessi e gli altri.
Se per Sasso questa è una minaccia, forse il problema non è nelle scuole, ma nella sua visione della società.
Qui nessuno fa lezioni ai genitori, tantomeno 'ideologizzati'. Si lavora fianco a fianco con famiglie e insegnanti per costruire percorsi di educazione all’affettività e al rispetto, che sono fondamentali per contrastare discriminazioni e violenze. Altro che 'ideologia gender': questo è civiltà.
Già a settembre eravamo scesi in piazza, insieme a tante associazioni e cittadini, contro quella risoluzione che vuole mettere il bavaglio alla scuola e negare l’educazione all’affettività e al rispetto. Siamo orgogliosi di essere stati in quelle piazze, con Tocca a Noi, Arcigay e tante realtà che ogni giorno lavorano per una società più aperta e inclusiva. Come Pd Toscana difendiamo con orgoglio questi progetti, ci porremo sempre a difesa dell’autonomia scolastica - cosa a Sasso sconosciuta - e diciamo con chiarezza che non ci faremo intimidire da chi preferisce il buio dell’ignoranza alla luce dell’educazione” dichiara il deputato dem e segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
"C'è una evidente schizofrenia della destra che tradisce una sconcertante incapacità ad affrontare i problemi reali dei territori. Sul Decreto Pa i comuni geotermici della Toscana avevano chiesto di assumere personale per gestire in modo efficace i nuovi investimenti previsti nei Piani pluriennali finanziati da Enel con il rinnovo delle concessioni: una norma di buonsenso, peraltro a costo zero, che veniva incontro alle necessità delle popolazioni. Il governo ha però bocciato il nostro emendamento, facendo però marcia indietro dopo poche ore approvando l'ordine del giorno Pd con le medesime motivazioni. Siamo di fronte ad una continua approssimazione sulle norme in discussione che lascia francamente esterrefatti e conferma la cronica incapacità della destra e del Governo Meloni di confrontarsi sul merito con le opposizioni".
Così i deputati del Partito Democratico, Marco Simiani ed Emiliano Fossi.
“Per riconoscere lo stato di emergenza delle alluvioni che si sono verificate in Toscana a febbraio e marzo scorsi il governo ha perso mesi di tempo, si attivi adesso per velocizzare l’immediata sospensione del pagamento delle fatture per le utenze delle bollette di acqua, luce e gas di famiglie ed imprese dei territori colpiti”. Lo chiede il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi in un ordine del giorno presentato al Decreto Bollette attualmente in discussione a Montecitorio.
“Le zone interessate sono moltissime: le province di Livorno, Pistoia e Grosseto dal maltempo di febbraio mentre a marzo la Città metropolitana di Firenze, le province di Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Gli aiuti stanziati fino ad oggi sono parziali e palesemente insufficienti. Servono norme immediate a sostegno di cittadini ed imprese in difficoltà e la sospensione delle bollette può rappresentare una boccata d’ossigeno fondamentale”, conclude Emiliano Fossi
“Le dichiarazioni scomposte del governatore della Liguria Marco Bucci avvalorano pienamente i risultati dell’inchiesta del Sole 24 Ore che colloca la provincia di Genova tra le ultime in Italia per percezione di sicurezza: tirando in ballo altre realtà metropolitane di cui non sa niente, e che secondo lui ‘starebbero peggio’ come Firenze o Bologna, il Presidente della Regione conferma di fatto il totale fallimento delle sue politiche di contrasto alla criminalità, come sindaco del capoluogo, e le stesse iniziative assunte in questi anni dal governo Meloni; dal momento che proprio a Genova sono in aumento quasi tutti i reati. E’ veramente sconcertante come questa destra, anche dopo aver governato per anni, continui a dare la colpa agli altri dei propri clamorosi ed evidenti insuccessi”: è quanto dichiara il deputato Pd Emiliano Fossi.
"Le borse mondiali stanno bruciando centinaia di miliardi di euro a causa dei dazi di Trump. L'Italia sta già registrando perdite consistenti che non riguardano soltanto le imprese ma anche le casse dello Stato; le partecipare stanno infatti crollando: Leonardo meno 16 per cento, Eni ed Enel meno 7 per cento, Mps meno 11 per cento per fare qualche esempio. In questo quadro Giorgia Meloni minimizza, il vicepremier Salvini, quello che considera i dazi una opportunità, pensa soltanto alla poltrona del Viminale e Forza Italia minaccia la crisi. Il governo è platealmente allo sbando": è quanto dichiara Il deputato Dem e segretario PD della Toscana Emiliano Fossi
"Come ho avuto modo di ribadire in numerose occasioni i rider sono oggi il simbolo del lavoro precario, sottopagato, con turni estenuanti, pochi diritti e pericoli continui. Il loro numero è in crescita (di parla di circa 100mila nel nostro paese) ma le tutele diminuiscono; cifre precise sono comunque difficili da ottenere, dato che molti di questi lavoratori sono autonomi e non tutti si registrano alla gestione separata Inps. Circa due anni fa decisi di iniziare la mia campagna come segretario Dem della Toscana portando un fiore dove Sebastian Galassi, rider fiorentino di 26 anni, aveva perso la vita nell’ottobre del 2022 mentre stava lavorando. Oggi porto idealmente nello stesso luogo proposte concrete per migliorare la vita di queste persone": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale della Toscana Emiliano Fossi sulla sua proposta di legge assegnata alle Commissioni Giustizia e Lavoro di Montecitorio.
"La proposta di legge ha alcuni obiettivi espliciti: contrastare il caporalato digitale, tutelare i dati sensibili dei lavoratori e introdurre nuovi obblighi a carico del committente che utilizzi le piattaforme online. Nello specifico il committente dovrà monitorare e valutare periodicamente l’impatto sulle condizioni di lavoro delle decisioni prese dai sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati nonché valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Vengono inoltre contrastati i fenomeni di sfruttamento e somministrazione fraudolenta di lavoro. Questo testo, che chiederò di calendarizzare prima possibile, è comunque un punto di partenza aperto alle proposte migliorative di tutti: forze politiche, sindacati, enti locali ed associazioni": conclude Emiliano Fossi.
Interrogazione a Musumeci: chiarire motivo ritardo
“A due settimane dall’ondata di maltempo che ha investito la Toscana provocando danni ingenti a famiglie, aziende e infrastrutture, il governo - nonostante le ripetute richieste del presidente Eugenio Giani - non ha ancora proclamato lo stato di emergenza per la nostra regione. L’area del Mugello è tra quelle più duramente colpite: frane e allagamenti hanno reso inagibili molte abitazioni, oltre che aver interrotto collegamenti stradali e ferroviari. I comuni interessati hanno la necessità di ripristinare nel minor tempo possibile le infrastrutture, ma non esiste nei loro bilanci margine di manovra che permetta di investire risorse. È necessario che il governo non rinvii più il riconoscimento dello stato di emergenza per la Toscana, condizione essenziale per snellire le procedure che permetteranno a enti locali, famiglie e aziende di ottenere le risorse nazionali necessarie a ripristinare le infrastrutture compromesse e sostenerli nella fase di ripresa. Non possiamo lasciare soli le cittadine ed i cittadini del Mugello. Per questo abbiamo presentato alla Camera e al Senato un’interrogazione rivolta al ministro della Protezione civile, Musumeci, per chiarire i motivi di questo ritardo”.
Lo dichiarano i parlamentari Pd eletti in Toscana, Emiliano Fossi, Marco Furfaro, Silvio Franceschelli, Dario Parrini e Ylenia Zambito firmatari delle interrogazioni.
"In un paese normale la ministra Calderone avrebbe già sgombrato ogni dubbio sulla sua reale formazione, molto prima di essere invitata a chiarire i suoi titoli accademici in Parlamento. Evidentemente la titolare del dicastero del Lavoro, in un governo dove siedono già da tempo numerosi indagati per reati gravi, ritiene che non essere trasparenti sulla laurea verso elettori e cittadini rappresenti una minuzia insignificante. Come darle torto? Anche perché, come emerse due anni fa sulla stampa, fu scelta da Giorgia Meloni proprio per il suo curriculum". E' quanto dichiara il deputato Dem Emiliano Fossi in una nota sulla laurea della ministra Calderone all'Università degli studi Link.