“Dopo l’episodio avvenuto al Beccaria di Milano, tutti gli esponenti della maggioranza e del governo di destra si sono affannati nell’assicurare un cambio di passo per affrontare il tema dell’emergenza carcere e giustizia. Noi però stiamo ai fatti: con la Legge di bilancio sono state tagliate le risorse per questo fondamentale comparto. Avevamo presentato un emendamento alla manovra per ripristinare le risorse al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, cancellando contestualmente i tagli fatti dal governo, ma la nostra richiesta non è stata accolta. Nella lunga notte dell’approvazione della manovra abbiamo di nuovo presentato un ordine del giorno per impegnare il governo a ripristinare le risorse per la giustizia al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ma l’atto ha ricevuto parere contrario dal governo ed è stato respinto dalla maggioranza. Basta, dunque, con le inutili chiacchiere. Ciò che conta sono i fatti. Il governo smentisca sé stesso, come è già più volte avvenuto in queste settimane, e ripristini le risorse necessarie. Altrimenti è meglio un più decoroso silenzio”.
Così la presidente del Gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, e il capogruppo dem in commissione Giustizia, Federico Gianassi.
Dichiarazione di Debora Serracchiani, capogruppo Pd e Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia
“Stiamo trovando un muro da parte della maggioranza ma continueremo a batterci affinchè il testo venga cambiato”.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd e Federico Gianassi, capogruppo del Pd in commissione Giustizia, in merito al decreto Giustizia in discussione alla Camera.
“Oggi sono stati bocciati gli oltre cento emendamenti presentati dalle opposizioni – hanno commentato Serra e Gianassi-, che aggiungono: “non c’è disponibilità di modificare un testo che critichiamo duramente, dal nuovo reato per raduni musicali - che con più carcere e più intercettazioni contraddice la linea Nordio- alle preoccupanti misure per il Covid che rinviano le sanzioni per chi non ha rispettato le regole sui vaccini.
Ci batteremo fino in fondo affinchè la maggioranza recepisca le nostre proposte e modifichi il testo”, hanno concluso Serracchiani e Gianassi.
Dichiarazione di Debora Serracchiani, capogruppo Pd e Ubaldo Pagano capogruppo Pd commissione Bilancio
Il governo ha accolto, riformulandolo, l’emendamento del Pd che incrementa a 15mila euro la prestazione riconosciuta ai malati di mesotelioma (causato dal contatto con amianto) per esposizione familiare o ambientale e incrementa del 17 per cento la prestazione aggiuntiva per i percettori erogata per patologia absesto- correlata. Un segnale importante per coloro che soffrono e hanno bisogno di cure .
“Sul bonus psicologo abbiamo ottenuto un grande risultato con un nostro emendamento che rende il fondo per la copertura della misura strutturale. Il contributo sarà finanziato con 5 milioni per il 2023 e 8 milioni a decorrere dal 2024. Siamo contenti per questa misura che è stata purtroppo molto utilizzata, oltre ogni aspettativa e che potrá continuare a contribuire al miglioramento del benessere psicologico di tante persone di ogni età duramente provate da questi anni di pandemia e crisi”. Lo dichiarano le deputate dem Debora Serracchiani, presidente del Gruppo Pd alla Camera e Marianna Madia.
“Una manovra inadeguata alle esigenze del Paese, priva di strumenti in grado di dare impulso alla crescita e contrastare disuguaglianze. Solo grazie alla nostra azione sono stati inoltre evitati gravi passi indietro sul contrasto all’evasione, come la questione dei pagamenti Pos, e scongiurata la sciagurata norma sullo scudo penale. Tutte le proposte che siamo riusciti ad inserire nel corso di un esame caotico che ha dimostrato incapacità e divisioni nel governo e nella maggioranza sono unicamente rivolte a concreti interessi dei cittadini”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.
“Un emendamento del Partito democratico è stato accolto dal Governo e fatto proprio da tutti i capigruppo della Camera. Grazie a questo nostro emendamento aumenterà la cosiddetta quota premiale del Fondo sanitario nazionale, vale a dire la quota di maggior finanziamento che le regioni possono ottenere a seguito dell'effettuazione di alcuni adempimenti.
Una conclusione positiva nel merito, a vantaggio delle regioni virtuose su determinate attività, e nel metodo, perché finalmente governo e maggioranza riconoscono la giustezza e l’efficacia di nostre proposte finora non considerate”.
Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e e il capogruppo in commissione Affari sociali Marco Furfaro.
Una gestione improvvisata e assolutamente non all’altezza di un efficace andamento dei lavori. Aspettiamo da ore gli emendamenti del governo preannunciati prima alle 14 poi alle 18. Ancora non ce ne è traccia. Fanno roboanti manifestazioni ma sembrano tutt’altro che ‘pronti’ nell’affrontare la legge più importante da esaminare in Parlamento. La commissione procede nel caos, governo e maggioranza dimostrano di non essere in grado di svolgere il loro lavoro.
Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani
“Si riempiono la bocca sulla dignità del lavoro, ora vedremo alla prova dei fatti se andranno nella direzione opposta. L’occasione è l’accoglimento o la bocciatura del nostro emendamento per ora accantonato, che prevede un finanziamento del Fondo per l’indennità di discontinuità destinata ai lavoratori dello spettacolo. Si tratta di un impegno che darebbe attuazione concreta al Codice dello Spettacolo dal vivo, approvato nello scorso luglio con il sostegno anche di forze politiche dell’attuale maggioranza. Non fate mancare questo aiuto ai lavoratori ”. Lo dichiarano la capogruppo del Pd Debora Serracchiani, la capogruppo Pd in commissione Cultura, Irene Manzi e il deputato dem Matteo Orfini.
“Dietro a una serie di giri di parole rassicuranti, la manovra contiene 10 veri e propri condoni che maggioranza e governo, a parte la fantasia del linguaggio, non cercano neanche di nascondere. Li hanno chiamati: definizione agevolata, regolarizzazione, adesione agevolata, conciliazione agevolata, rinuncia agevolata, stralcio, ma si tratta di condoni che fra l’altro riguardano periodi in cui non sussistevano particolari criticità.
Basta guardare l’elenco per ricavarne il reale significato:
1) Definizione agevolata avvisi bonari
2) Regolarizzazione irregolarità formali
3) Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (regolarizzazione di violazioni non ancora contestate)
4) Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (regolarizzazione di violazioni già contestate)
5) Definizione agevolata delle controversie tributari
6) Conciliazione agevolata delle controversie tributarie
7) Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione
8) Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione, e conciliazione giudiziale
9) Stralcio dei debiti fino a 1000 euro affidati agli agenti della riscossione
10) Definizione agevolata carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022)
Gli effetti finanziari sono impressionanti: nel complesso costano 1,1 miliardi nel 2023, poi ci si attendono maggiori entrate nel 2024 e nel 2025 per, rispettivamente 878 e 737 milioni. Ma in questi casi la perdita è sicura e l’introito futuro no.
Questi i motivi per i quali abbiamo presentato emendamenti per cancellare tutti i condoni e bloccare un’iniziativa che avrà come conseguenza solo di indebolire la fedeltà fiscale e incentivare il mancato pagamento del dovuto, tanto prima o poi un condono arriva”.
Lo dichiarano la capogruppo del Pd-Idp alla Camera Debora Serracchiani, il capogruppo in commissione Bilancio Ubaldo Pagano e la deputata Maria Cecilia Guerra.
“Con il no al nostro emendamento sul taglio del cuneo fiscale, governo e maggioranza dimostrano la distanza dal mondo del lavoro. Tagliare le tasse per i lavoratori avrebbe significato una busta paga più pesante in un momento particolarmente difficile per l’alta inflazione. Una scelta in grado di dare anche impulso alla nostra economia”.
Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e il capogruppo in commissione Bilancio Ubaldo Pagano.
E’ molto grave che il governo, che non manca mai di sottolineare il proprio impegno a favore delle famiglie e della natalità, abbia trascurato di prevedere in legge di bilancio l’adeguamento dell’assegno unico all’aumento dell’inflazione. Per questo, per evitare alle famiglie con figli di vedere eroso dall’inflazione l’assegno, abbiamo presentato un emendamento alla legge di bilancio. Dimostrino di non brandire il tema della famiglia solo a fini di propaganda.
Così Debora Serracchiani capogruppo Pd alla Camera e Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio
“Ci dispiace rilevare che oggi, all’avvio dei lavori della commissione Bilancio per approvazione della Legge di Bilancio, la maggioranza di governo ha brillato per il vuoto assoluto di presenza tra i loro banchi. Quindi non abbiamo capito bene quale aiuto o accordo chiedano alle opposizioni se mancano anche la presenza fisica nei luoghi del confronto parlamentare. Le nostre proposte per correggere e migliorare la manovra iniqua e ingiusta che ci troviamo davanti sono chiare, già segnalate e ora a disposizione di governo e maggioranza se vorranno seriamente aprire un reale confronto in Parlamento. Opzione Donna, senza assurde discriminanti introdotte dal governo, transizione 4.0, credito d’imposta Sud e Zes, decontribuzione assunzioni nel Mezzogiorno e maggiori fondi per la sanità pubblica. In particolare, chiediamo, inoltre, che le risorse messe a disposizione del Parlamento non siano polverizzate per accontentare l’ansia di prestazione di qualche deputato, ma centrate sugli investimenti e per le fasce più deboli. Su questi e altri temi ci sono proposte puntuali e dettagliate del Partito democratico per contrastare disuguaglianze, sostenere lavoratori e pensionati, garantire diritti”.
Così la presidente del Gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, e il capogruppo del Pd in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano.
“Misura per sostenere famiglie e regolarizzare lavoro badanti”
“Un aumento dell’indennità di accompagnamento è la risposta più efficace per sostenere le famiglie che incontrano sempre maggiori difficoltà ad affrontare i costi della non autosufficienza. Per questo abbiamo presentato un emendamento alla legge di bilancio che affronta questo grave problema e che ha l’obiettivo di aumentare l’assegno e regolarizzare il lavoro di badante, oggi ci sono oltre un milione di occupati nel nostro Paese, di cui il 60 per cento non assunto in regola. Con l’approvazione dell’emendamento, gli utenti (al momento l’11,2 per cento degli ultrasessantacinquenni) che scelgono di utilizzare le risorse per impiegare badanti assunti regolarmente riceverebbero 800 euro mensili, mentre per chi vorrà riceverlo senza vincoli d’uso resterebbe l’attuale cifra di 529 euro. Questo un fondamentale passo in avanti, fra l’altro previsto in tutte le ipotesi di riforma presentate, in attesa dell’approvazione della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti prevista dal Pnrr”. Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani, i capigruppo nelle commissioni Bilancio e Affari sociali, Ubaldo Pagano e Marco Furfaro.
“Le nostre proposte per correggere e migliorare una legge di bilancio che giudichiamo iniqua e inadeguata alle esigenze del Paese sono state segnalate ed ora a disposizione di governo e maggioranza se vorranno seriamente aprire un reale confronto in Parlamento. Fra le nostre priorità c’è di certo la questione Opzione Donna: ci batteremo a difesa dei nostri emendamenti perché sia garantita la possibilità di andare in pensione a 58 anni per le donne, allargando quindi la potenziale platea rispetto alle assurde discriminanti introdotte dal governo. In particolare, chiediamo, inoltre, che le risorse messe a disposizione del Parlamento non siano polverizzate e indirizzate a una serie di micro-interventi, ma centrate su questioni fondamentali: riduzione delle tasse sul lavoro, salario minimo, incremento dei fondi per la sanità pubblica, lotta al dissesto idrogeologico, sostegno agli enti locali. Su questi ed altri temi ci sono proposte puntuali e dettagliate del Partito democratico per contrastare disuguaglianze, sostenere lavoratori e pensionati, garantire diritti.”. Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e il capogruppo in commissione Bilancio Ubaldo Pagano.
Auguri di pronta guarigione al Presidente Mattarella. Anche a nome dei Deputati del Partito Democratico.
Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati.