07/12/2022 - 15:36

Dichiarazione di Debora Serracchiani, presidente gruppo Pd e Federico Gianassi capogruppo Pd in commissione Giustizia.

Siamo preoccupati per l’impostazione data dal ministro Nordio nel tracciare stamane in commissione alla Camera le linee programmatiche del suo ministero.
In particolare, dal ministro sono emerse tante contraddizioni e posizioni che reputiamo divisive e che rischiano di fare della giustizia solo un terreno di scontro. Il rischio è di tornare indietro negli anni, quando invece la giustizia ha bisogno di guardare al futuro con capacità innovativa valorizzando quanto è stato fatto con le riforma Cartabia. Anche stamane il ministro della Giustizia ha ribadito di essere contro l’ampliamento della sfera penale, che l’esecuzione della pena non può essere solo in carcere e che devono essere limitate le intercettazioni. Osserviamo però che il primo provvedimento, il cosiddetto decreto rave, crea un nuovo reato, prevede il carcere e l’uso delle intercettazioni. Una contraddizione totale, tanto da creare fibrillazioni nella stessa maggioranza, come dimostrano i tanti emendamenti presentati da Forza Italia.
Nordio sembra mosso prevalentemente dal desiderio di introdurre temi identitari, come la separazione delle carriere, l’attacco alle intercettazioni, il superamento dell’obbligatorietà dell’azione penale. Eppure, non sono stati citati i tanti passi in avanti fatti nella scorsa legislatura con la riforma Cartabia su questi temi. L’attacco alle intercettazioni sembra rivolto più allo strumento, che alle violazioni della norma. Troviamo in definitiva pericoloso,  come fa Nordio, alimentare un terreno di scontro.
Apprezziamo invece l’impegno a non rinviare l’entrata in vigore della riforma Cartabia, a cui sono collegate le risorse del PNRR. Come Pd saremo inflessibili e garanti dell’applicazione di quella riforma e lavoreremo per mobilitare le migliori energie del Paese e delle diverse anime della giurisdizione contro culture e approcci divisivi perché la giustizia non sia terreno di scontro ma occasione di sviluppo e potenziamento della qualità della nostra democrazia.

07/12/2022 - 13:53

“Le gravi minacce alla presidente del consiglio e a sua figlia sono un atto vile e inaccettabile. Difronte a questo nuovo attacco, ribadiamo la nostra ferma condanna a ogni violenza, in qualsiasi forma si manifesti, ed esprimiamo la nostra solidarietà a Giorgia Meloni e alla sua famiglia”. Lo dichiara a nome delle deputate e dei deputati democratici la capogruppo alla Camera Debora Serracchiani.

07/12/2022 - 13:34

“Su opzione donna non bastano vaghe rassicurazioni o parziali marce indietro rispetto alle vergognose discriminazioni contenute nella legge di bilancio. Governo e maggioranza devono accogliere i nostri emendamenti che annullano quelle proposte e permettono di mantenere le attuali condizioni. Tutte le donne devono poter continuare a utilizzare questa opzione per andare in pensione a 58 anni senza introdurre assurde discriminanti sull’avere avuto o no figli e, nello stesso tempo, essere invalide o svolgere attività caregiver. Sulle pensioni, fra l’altro, con questa manovra, il governo sta conducendo una vera e propria offensiva con misure come quella del taglio delle indicizzazioni o non prevedendo nulla per l'adeguamento della quattordicesima all'inflazione. Anche su questi temi ci sono precise nostre proposte emendative per correggere quelle miopi e sbagliate del governo che punta soltanto a far cassa sui più deboli”.

Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani

06/12/2022 - 16:26

Non c’è più la Transizione ecologica. In compenso è entrato il “merito” ma senza uguali opportunità. Non cambiano solo il nome ai ministeri. Cambiano le priorità. Certi temi escono dall’urgenza. Il paese rischia di tornare indietro.

Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, Capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati.

05/12/2022 - 19:24

“Misure su evasione grave danno per economia e società. Governo le ritiri”

 

“L’arroganza con la quale il sottosegretario Fazzolari vuole mettere a tacere Bankitalia perché ha osato criticare le misure della legge di bilancio che indeboliscono la lotta all’evasione fiscale, anzi che la favoriscono, ha dell’incredibile. A parte l’assurda argomentazione secondo la quale Bankitalia non deve intromettersi in quanto partecipata dalle banche, dimenticando che stiamo parlando di un’istituzione indipendente e di diritto pubblico, sarebbe il caso che Fazzolari e gli altri esponenti Fd’i intervenuti oggi rispondessero nel merito. La lotta all’evasione fiscale stava producendo importanti risultati e indebolirla è un grave danno alla nostra economia e alla nostra società. Riascolti, Fazzolari, tutte le audizioni svolte dalla commissione Bilancio, scoprirà che l’attacco alle misure del governo sui limiti su contante e Pos sono arrivate da molti altri soggetti a cominciare dalla Corte dei Conti. Tutti partecipi di un complotto? La realtà è che quelle misure sono profondamente sbagliate e maggioranza e governo dovrebbero avere solo il coraggio di ritirarle. Ci aspettiamo che la presidente Meloni smentisca rapidamente il suo sottosegretario”.

Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

02/12/2022 - 15:35

L'avvio ieri del lavoro del Comitato costituente servirà a fare un tagliando dopo 15 anni al Partito democratico, che ha certamente bisogno di aggiornarsi rispetto alla propria identità e al proprio modo di essere partito in questo momento e in questa società così profondamente cambiata. Personalmente penso che non sia da buttare ciò che ci ha condotto fin qui e in particolare quel Manifesto dei valori del 2007 e il discorso del Lingotto di Walter Veltroni. Credo infatti che lì ci sia stata una profonda innovazione politica che ha portato, per esempio, anche il Partito socialista europeo a correre in qualche modo ai ripari e a dover cambiare il proprio nome di gruppo parlamentare proprio quando entrò il Partito democratico e quindi diventammo i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. Quell'innovazione politica non può essere messa da parte, deve certo continuare ad aggiornarsi, ma non può essere buttata via come magari qualcuno pensa.

Così la capogruppo dei deputati Pd Debora Serracchiani ai microfoni di Radio Immagina.

02/12/2022 - 15:07

La manovra del governo è davvero piccola e peraltro anche dal centrodestra qualcuno l'ha definita una tisana calda. Negli incontri che abbiamo fatto in questi giorni con le parti sociali, sia con le associazioni datoriali che sindacali, sono stati tutti concordi nel ritenerla deludente e soprattutto iniqua.
Questa manovra interviene sulle fragilità ancora molto forti nel nostro Paese, ad esempio togliendo ai cosiddetti occupabili il reddito di cittadinanza senza dare alcuna alternativa e senza soprattutto aver impostato adeguatamente i fondi del Pnrr sulle politiche attive. È stato fatto un obbrobrio su opzione donna, che è in questo momento una delle pochissime possibilità che hanno le donne di andare in pensione prima, tra l'altro rinunciando già al 30% dell'assegno. L'allungamento dell'età a 60 anni, per di più collegato a situazioni di gravi difficoltà, non fa altro che fare cassa sulle pensioni delle donne e soprattutto non aiuta chi sperava di avere in questo strumento una forma strutturale di fuoriuscita dal mondo del lavoro. Come PD interverremo sicuramente, abbiamo già predisposto emendamenti per rendere strutturale opzione donna e vorremmo addirittura allargare la platea, ma soprattutto cercare di aiutare le donne che hanno un montante contributivo molto basso e fanno fatica ad andare in pensione.

Così la capogruppo dei deputati Pd Debora Serracchiani, ai microfoni di Radio Immagina.

02/12/2022 - 14:37

“Dura, seria, intransigente, costruttiva? Su come svolgere opposizione, in questi primi mesi di legislatura, ne abbiamo sentite tante e da tutte le parti. Un dibattito che francamente non ci appassiona: anche perché abbiamo le idee abbastanza chiare e forse chi si affanna a dare consigli lo fa solo per convenienza propagandistica. Per noi fare opposizione seria significa essere intransigenti e ottenere risultati, non per noi ma per cittadini, lavoratori, imprese, insomma per il paese., senza passerelle accompagnate da grancasse mediatiche.
Ed ecco che un esempio che chiunque può capire arriva dalla possibile soluzione del caso Isab-LUKOIL, una questione fondamentale per garantire l’approvvigionamento energetico del nostro paese.
Abbiamo analizzato a fondo la questione, fatto proposte concrete e il Pd, n particolare con il senatore Antonio Nicita, abbiamo proposto misure concrete al governo per individuare la via d’uscita. Se, come appare possibile, il governo procederà su quanto da noi suggerito, avremo dato una dimostrazione semplice ed efficace di come intendiamo fare opposizione”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani

02/12/2022 - 11:27

“Siamo vicini e solidali con Susanna Schlein per il grave atto intimidatorio subito ad Atene. Un abbraccio a nome mio e delle deputate e dei deputati Pd-Idp alla nostra collega Elly, sorella di Susanna e solidarietà alla nostra sede diplomatica della capitale greca”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla camera Debora Serracchiani

01/12/2022 - 10:37

“Con la scomparsa di Gerardo Bianco perdiamo una personalità di grande cultura e passione politica. Le sue idee, la sua fedeltà alle istituzioni repubblicane sono state un esempio per il nostro Paese e per noi sempre punto di riferimento”.

Così la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

30/11/2022 - 15:44

“La miope stretta del governo che colpisce le donne è resa facilmente evidente dai numeri provocati dalle modifiche contenute nella legge bilancio a Opzione Donna. Si riduce in modo drammatico lo stanziamento delle risorse destinate a questa riforma: da 110 milioni a poco più di 20; si restringe quindi il numero delle possibili beneficiarie: solo 2.900 a fronte di 17mila potenziali richiedenti. Questo il frutto della drastica riduzione dei profili riservati a questa opzione: non si andrà più in pensione con opzione donna a 58 anni, ma a 60 anni di età, abbassata di due anni solo se si hanno 2 figli e si è contemporaneamente caregiver o invalidi al 75 per cento o se si è stati licenziati! Un passo indietro a cui ci opporremo con forza sia in Parlamento che nella società a fianco delle donne e delle forze sociali e sindacali con le quali condividiamo questa battaglia”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

29/11/2022 - 11:34

“Il nuovo governo deve affrontare il tema del conflitto in Ucraina con chiarezza, senza ambiguità e senza scorciatoie. Non si può pensare di presentare la proroga degli aiuti all’Ucraina con un emendamento dei relatori, e non del governo, a un decreto con tutt’altro oggetto (il cosiddetto decreto Calabria). Quell’emendamento deve essere ritirato. E deve essere seguita la linea inaugurata nel marzo scorso. Quella di uno specifico decreto, previo indirizzo delle Camere, seguito poi da successivi passaggi parlamentari di informativa con i ministri competenti almeno ogni tre mesi, come da noi chiesto ed ottenuto nel decreto del marzo scorso. Il Partito Democratico ha sostenuto da subito la scelta di sostenere con tutte le forme di assistenza necessarie l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa e continuerà a farlo anche per il 2023. Ma è irrinunciabile l’esigenza che il Parlamento si confronti su un provvedimento specifico e che una decisione così importante non venga presa con un emendamento frettoloso ed estemporaneo”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

28/11/2022 - 13:33

“Rinnoviamo oggi il cordoglio per le vittime e la nostra riconoscenza a quanti sono impegnati nei soccorsi e nell’assistenza alla popolazione colpita. Una tragedia che ci obbliga a ricordare come il nostro sia un paese fragile, segnato dal dissesto idrogeologico, da un consumo di suolo dissennato, dall’abusivismo edilizio. Sosterremo in questa fase tutte le iniziative che hanno l’obiettivo di aiutare i cittadini del territorio colpito. Non possiamo però dimenticare a questo proposito quanto sia stata sbagliata e dannosa la scelta del condono fatta nel 2018 dal primo governo Conte e supportata dal Movimento 5s e dalla Lega, con il voto favorevole di Fratelli d’Italia e l’astensione di Forza Italia. Ne va dimenticato come il gruppo del Partito democratico abbia combattuto, spesso solo, in Parlamento per evitarla e votato contro l’intero provvedimento proprio per la presenza nello stesso del condono edilizio. I goffi tentativi di negare la gravità di quell’errore lasciano sconcertati. Quello fu un condono vero e proprio, fatto passare con l’argomento inaccettabile che bisognava fare presto per il ponte di Genova.
Con l’articolo 25 del decreto del 2018 si stabilì infatti che tutte le pratiche di condono pendenti dovessero essere evase nei successivi sei mesi, applicando esclusivamente le norme del condono del 1985, il condono Craxi Nicolazzi. Ciò consentiva di sanare migliaia di abusi edilizi mai sanati e che sarebbero stati insanabili per i condoni successivi. Significava sanare abusi realizzati in aree a rischio idrogeologico, con la beffa di finanziare con risorse pubbliche dei cittadini italiani la ricostruzione di immobili abusivi anche in aree pericolose ed anche a beneficio di soggetti condannati in via definitiva per reati di stampo mafioso, esclusi invece ad esempio dal condono del 2003. L’effetto fu l’applicazione impropria proprio a Ischia del condono più permissivo di sempre con il blocco di tutte le pratiche di abbattimento degli immobili abusivi. Questa la semplice verità.
La nostra speranza, ora, è che dopo questa tragedia, l’indignazione generale aiuti ad approvare finalmente la legge contro il consumo di suolo, ad attuare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, e a contrastare ogni nuovo condono dando invece strumenti e risorse a sindaci e prefetti per abbattere gli immobili abusivi. Solo così potremo evitare nuove catastrofi e di sopportare nuovi lutti”.

Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e la deputata Chiara Braga, responsabile transizione ecologica Pd.

26/11/2022 - 11:24

Ci stringiamo alle famiglie colpite dalla frana di Ischia e alle comunità locali, ringraziamo i sindaci, tutte le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per il grande lavoro che stanno facendo per

trovare i dispersi e mettere in sicurezza persone e case.

Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati

24/11/2022 - 18:11

“Nove mesi fa la Russia ha dato l’avvio alla brutale aggressione contro l’Ucraina. In questi nove mesi l’Ucraina ha resistito, ha liberato il 55% delle zone occupate dal 24 febbraio, grazie anche alla solidarietà internazionale. La Russia è sempre più isolata come dimostra anche il voto del Parlamento europeo alla risoluzione sulla definizione di stato terrorista del regime di Putin.
Chiediamo che a nove mesi dall’avvio del conflitto, il governo Meloni venga subito a riferire in Parlamento sulla guerra della Russia contro l’Ucraina anche in attuazione del decreto legge Ucraina nella parte in cui si prevede che il Governo riferisca trimestralmente alle Camere sull'andamento del conflitto”. Lo dichiarano la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani e la responsabile Esteri Pd Lia Quartapelle.

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