08/07/2025 - 15:24

“La coltivazione della castagna, oltre ad essere un fattore di sostentamento economico per molte comunità, costituisce un presidio decisivo anche dal punto di vista paesaggistico e del contrasto al fenomeno del dissesto idrogeologico. Nei 10,5 milioni di ettari occupati da boschi, la frazione investita a castagno rappresenta il 7,53 per cento di quella forestale, per un totale di circa 780mila ha. In questo contesto abbiamo chiesto al governo, con un ordine del giorno approvato dalla Camera nel Dl Montagna, di adottare iniziative normative volte ad istituire nello stato di previsione del ministero dell'Agricoltura un Fondo destinato a promuovere e favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti dei territori montani di particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale, abbandonati ed esposti al rischio di dissesto idrogeologico”.

“Così il segretario di Presidenza della Camera e deputato Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari.
“Con l’ordine del giorno n. 7 - aggiunge - che ho presentato a mia prima firma al Dl Montagna, insieme ai colleghi del Pd Forattini, Marino, Romeo, Andrea Rossi, ed accolto
dal Governo, abbiamo sottolineato che per i castagneti abbandonati e frammentati non vanno previste solo azioni di accorpamento fondiario ma anche forme di gestione associata che non modificano le piccole proprietà ma consentono di fare insieme gli interventi necessari per il recupero forestale e la commercializzazione dei prodotti e per invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne. Il rilancio dell'economia montana dovrà basarsi prevalentemente sulla valorizzazione del patrimonio forestale riservando risorse non solo al sostegno di questa attività ma anche alla formazione di professionalità, che ora scarseggiano o mancano completamente, indicate dai consorzi agroforestali e dalle associazioni di produttori presenti in montagna. Un segnale importante - conclude - per invertire la tendenza e sostenere un settore importante”.

 

05/07/2025 - 12:32

“I dazi Usa sui prodotti agroalimentari italiani ed europei al 17% rappresenterebbero una tassazione insopportabile per le imprese e il comparto agricolo. Una scelta ignobile che si abbatterebbe sui consumatori con conseguenza di perdita di mercato per le nostre produzioni che faticherebbero a competere con le merci di scarsa qualità provenienti da altre parti del mondo. Senza contare che il 17% si sommerebbe alla svalutazione del 13,5% del dollaro dall'inizio dell'età Trump. I dati attestano che già c'è una riduzione significativa dell'export. Servirebbero spalle dritte ma il nostro governo le ha decisamente ricurve per non disturbare l'alleato Trump e non fa sentire come dovrebbe la voce dell'Italia in sede Europea a difesa delle nostre eccellenze e del settore agricolo”.
Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo dem in commissione Ecoreati, Stefano Vaccari.

03/07/2025 - 17:32

“Sul tema del gioco pubblico e del suo riordino il governo ha innestato la retromarcia. La riforma del gioco fisico è stata spostata in avanti al 31.12.2026, non si dovrà più operare una 'diminuzione' dell’offerta come da delega al Governo, ma solo una 'revisione'. In aggiunta non saranno più disponibili i dati sul gioco, si tornerà indietro sulla pubblicità degli operatori dell’azzardo,  dopo l'abolizione dell’Osservatorio nazionale e la riduzione delle risorse per affrontare il problema. Tutto questo favorisce la crescita delle dipendenze e della ludopatia, e l'espansione della criminalità organizzata che pesca nel disagio e inquina il settore soprattutto online”. Lo dice Stefano Vaccari, deputato Pd e coordinatore dell'Intergruppo parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d'azzardo a margine degli 'Stati Generali del Gioco d'azzardo' in corso nella Sala Matteotti della Camera.
“Il problema dell'azzardo gioco va analizzato e approfondito meglio soprattutto per la parte online, socialmente pericolosissimo vista la grande diffusione tra i minori. È chiaro che la normativa vigente non funziona”, sottolinea il deputato dem.
“Serve una riforma diversa, fondi per campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi dell’azzardo, fondi per contrastare e intervenire sulle dipendenze. Servono più controlli sulle giocate fisiche e online, e monitorare l’intera filiera del gioco per conoscere meglio chi sono gli esercenti e i consumatori. Oggi abbiamo tentato di fare dialogare le parti ma questo è un compito che spetterebbe al governo per definire una riforma condivisa”, conclude Vaccari.

02/07/2025 - 12:05

“Sui dazi imposti dagli Stati Uniti il nostro Paese rischia di capitolare, ma dal governo Meloni solo parole di circostanza e nessuna iniziativa concreta per non disturbare l’alleato Trump. Si parla del 10% sui nostri prodotti ma in realtà si arriva al 23% con la svalutazione del 13% del dollaro dall’insediamento di Trump, come ha ricordato anche il presidente di Confindustria Orsini, ai quali aggiungere lo stop alla global minimum tax sulle multinazionali americane e l'accordo Nato per aumentare le spese per difesa e sicurezza al 5 per cento del Pil entro il 2035, con un costo aggiuntivo per i contribuenti italiani di oltre 400 miliardi di euro in dieci anni. Un vero e proprio disastro peraltro già certificato da alcuni dati preoccupanti che arrivano dal settore agroalimentare.  Ad aprile, quando sono entrate in vigore le tariffe aggiuntive sulle merci di importazioni europee la crescita delle esportazioni di cibo made in Italy negli Stati Uniti è crollata al +1,3% rispetto al +28,7% dell’anno precedente
Si registra al contempo una diminuzione significativa di consumo di vino italiano negli Stati Uniti,  6,3 per cento in meno sia in quantità e sia nel giro d’affari. La media generale della domanda di vino negli Stati Uniti nel loro complesso segna un -14,4% rispetto a maggio 2024 e un -9%, considerando i primi 5 mesi dell’anno in corso. Ed allora prima di riempirsi la bocca di Eccellenze e Made in Italy il governo Meloni dovrebbe impegnarsi di più sul fronte europeo per alimentare quella trattativa vera che fino ad ora con l’Usa di Trump non vi è stata anche perché, erroneamente a quanto si pensa, l’Italia non esporta solo prodotti di lusso che potrebbe non risentire dell’aumento del prezzo ma anche e soprattutto prodotti dai costi più contenuti e per un mercato di acquirenti molto più vasto. Intanto in Italia riprende la crescita dell’inflazione e l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima ricadute, per una famiglia media, pari a +535,50 euro annui, di cui +174,60 euro solo nel settore alimentare”.

Così il capogruppo Pd in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

02/07/2025 - 10:39

Riforma nasca da confronto e tuteli persona

Si svolgerà domani, giovedì 3 luglio, dalle ore 15 alle ore 18, nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati, in Piazza del Parlamento 19, il convegno “Gli Stati Generali del Gioco. La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona”.

A promuovere l’evento la Fondazione Bruno Buozzi e l’Intergruppo Parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d'azzardo. Presiede e coordina Luciana Cimino, giornalista de Il Manifesto. Introduce Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi. Partecipano: Gennaro Schettino, presidente Agic; Antonio Giuliani, dirigente Ufficio Gioco a distanza e scommesse, Direzione Giochi/Adm; Paolo Jarre, psicoterapeuta; Don Armando Zappolini, Mettiamoci in gioco; Geronimo Cardia, presidente Acadi; Riccardo Pedrizzi, già presidente commissione Finanze XIV legislatura Senato; Emmanuele Cangianelli, presidente Egp Fipe Confcommercio; Stefano Locatelli, vicepresidente Anci; Massimo Fabi, assessore Regione ER e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni; cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente Cei (in videomessaggio); i parlamentari componenti dell'Intergruppo.

Conclude Stefano Vaccari, coordinatore dell’Intergruppo parlamentare e segretario di Presidenza della Camera.

Per accreditarsi scrivere a segreteria.vaccari@camera.it.

01/07/2025 - 11:50

Riforma nasca da confronto e tuteli persona

Si svolgerà giovedì 3 luglio, dalle ore 15 alle ore 18, nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati, in Piazza del Parlamento 19, il convegno “Gli Stati Generali del Gioco. La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona”.

A promuovere l’evento la Fondazione Bruno Buozzi e l’Intergruppo Parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d'azzardo. Presiede e coordina Luciana Cimino, giornalista de Il Manifesto. Introduce Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi. Partecipano: Gennaro Schettino, presidente Agic; Antonio Giuliani, dirigente Ufficio Gioco a distanza e scommesse, Direzione Giochi/Adm; Paolo Jarre, psicoterapeuta; Don Armando Zappolini, Mettiamoci in gioco; Geronimo Cardia, presidente Acadi; Riccardo Pedrizzi, già presidente commissione Finanze XIV legislatura Senato; Emmanuele Cangianelli, presidente Egp Fipe Confcommercio; Stefano Locatelli, vicepresidente Anci; Massimo Fabi, assessore Regione ER e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni; cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente Cei (in videomessaggio); i parlamentari componenti dell'Intergruppo.

Conclude Stefano Vaccari, coordinatore dell’Intergruppo parlamentare e segretario di Presidenza della Camera.

Per accreditarsi scrivere a segreteria.vaccari@camera.it.

 

01/07/2025 - 10:13

A Modena situazione catastrofica, ripristinare dignità

“La Costituzione italiana, all’articolo 27, stabilisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Nelle carceri italiane avviene tutt’altro. Sovraffollamento, assenza di servizi, strutture fatiscenti, personale insufficiente sono fatti che segnano negativamente la vita di tutti, reclusi e personale.  Autorevolmente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilevato le abnormi criticità. Dal governo però, a cominciare dal ministro Nordio, solo parole di circostanza che non lasciano intendere alcuna iniziativa di immediato intervento. Anzi, l’unico obiettivo del governo è quello di dare l’impressione che si occupa di sicurezza aumentando pene e reati e nominando commissari che gestiscono la routine. Invitiamo Nordio e la presidente Meloni a visitare gli istituti penitenziari. Vadano anche a Modena, dove sono stato con la senatrice Rando e il consigliere comunale Luca Barbari e si troveranno di fronte, nonostante il prezioso lavoro svolto dalla direzione, dalla polizia penitenziaria e dagli operatori sanitati e sociali, ad una situazione catastrofica. Più della metà di detenuti in più, ora 586. Nelle celle la temperatura supera i 50 gradi perché l’impianto elettrico è vetusto e non sopporta il carico di ventilatori aggiuntivi, vi sono infiltrazioni d’acqua negli interrati. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Nordio per sapere come intende risolvere le gravissime e diversificate problematiche e se non ritiene di attivare un piano straordinario di intervento per la casa circondariale di Modena, per ripristinare la dignità umana oggi negata, promuovendo al contempo trasparenza, umanità ed equità nel trattamento dei detenuti, aumentando altresì la dotazione di personale oggi rapportato alla capienza originaria, e mettendolo nelle condizioni di svolgere al meglio il loro prezioso lavoro”.

Così il capogruppo Pd in commissione Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

27/06/2025 - 15:52

“Decreto Sicurezza un vero disastro. A certificarlo la Corte di Cassazione con la relazione dell'Ufficio del Massimario e del Ruolo, Servizio Penale. Cosa diranno ora Meloni e le destre Che è sempre colpa dei giudici politicizzati o che, come si dovrebbe, avvieranno una rigorosa riflessione per correggere le astruse e pericolose norme approvate? Non siamo in realtà così ottimisti poiché è ormai chiaro che le destre non vogliono governare ma comandare, su tutto e su tutti, anche annullando i poteri di equilibrio e di bilanciamento imposti dalla Costituzione. Ed allora continuano ad abusare della decretazione d'urgenza anche quando le circostante non lo consentirebbero, mettendo insieme argomenti tra loro eterogenei”.

Così il capogruppo Pd in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Severa - aggiunge - è la critica della Cassazione su questa metodologia ma anche nel merito sono molti i rilievi che attestano l'esuberanza legislativa del governo pronta a colpire il dissenso anche quello pacifico, ad aggravare le criticità nelle carceri, a superare il buon senso con l'allargamento dello spettro dei reati e delle pene.
Come se non bastasse il governo si inventa la misura proibizionista sulla canapa in spregio alle regole comunitarie e inventandosi una pericolosità inesistente. Mettono sul lastrico un intero comparto senza prevedere periodi transitori per consentire, attraverso sostegni economici dovuti, la riconversione delle imprese. Ed ora? Sorgeranno conflitti costituzionali e ci saranno vertenze nel Tribunali. Non se ne sentiva davvero il bisogno - conclude - ma ancora una volta in sede di governo si ragiona con la pancia e le manette anziché utilizzare testa e costituzione per rispondere agli interessi del Paese”.

 

20/06/2025 - 13:44

“Manifestano per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro ed ora rischiano dopo l'approvazione del decreto Sicurezza di essere denunciati perché a Bologna i metalmeccanici hanno imboccato la tangenziale bloccando il traffico. Assurdo che possa succedere ed assurdo che possano essere colpiti lavoratori che rivendicano certezza di diritto per il lavoro che svolgono. A questo si è arrivati con il governo Meloni che pur di tarpare le ali alla protesta e al dissenso ha fatto approvare norme liberticide e da stato di polizia. Piena solidarietà a quei lavoratori. Saremo al loro fianco nelle giuste battaglie che stanno portando avanti”.

Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Ecoreati, Stefano Vaccari.

 

19/06/2025 - 10:50

“In un’Italia dove un cittadino su dieci vive in condizione di povertà assoluta, la risposta del governo Meloni è istituire una giornata della ristorazione italiana, con una spesa prevista di 43 mila euro per distribuire medaglie. Un'iniziativa di facciata, del tutto inadeguata rispetto alla gravità della crisi che il Paese sta attraversando.” Lo dichiara Stefano Vaccari, deputato del Partito Democratico, componente della Commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

“Davanti a dati allarmanti forniti da Istat e Caritas – prosegue l’esponente dem – servirebbero misure concrete, risorse vere, azioni efficaci. Ma l’esecutivo preferisce dedicarsi alla propaganda, mentre gli agricoltori, già colpiti duramente dai cambiamenti climatici, dall'aumento dei costi energetici e ora minacciati da nuovi dazi, restano senza risposte. Il governo Meloni non sta sostenendo con forza l’azione dell’Unione Europea. È rimasto alla finestra, prigioniero di un atteggiamento di sudditanza verso il presidente Trump. Invece di difendere gli interessi del comparto agroalimentare italiano, tace di fronte ai ricatti statunitensi: dai dazi punitivi al gas liquido, dai disciplinari imposti su alcuni prodotti europei fino alla pressione per ridurre le misure Ue sulle auto americane.”

“Quello che emerge – conclude Vaccari – è un’Italia priva di visione strategica e incapace di difendere i propri interessi. Il settore agricolo ha bisogno di risposte strutturali, non di passerelle o medaglie. Serve una politica estera commerciale forte, capace di tutelare davvero il made in Italy e di rispondere alle sfide globali con serietà e determinazione”.

 

17/06/2025 - 17:30

“Sembra quasi che lo faccia apposta: quando c’è da assumere una decisione importante, il Ministro Urso non riesce a resistere alla tentazione di optare per la più controversa delle soluzioni. Se, come pare emergere in queste ore, dovesse trovare conferma l’ipotesi della nomina di Gianmaria Sparma a consulente del Ministro, saremmo difronte all’ennesima scelta incomprensibile fatta da Urso, evidentemente molto più interessato a trovare un posto ai suoi amici che a risolvere la questione.”
Così Ubaldo Pagano e Stefano Vaccari, deputati del Partito Democratico, rispettivamente Capogruppo in Commissione Bilancio e Segretario di Presidenza della Camera.
“Non si comprende quali competenze o talenti particolari possa vantare Sparma per assumere un ruolo così decisivo in una fase così delicata, come quella che coinvolge ad esempio l’ex Ilva, visto che l’ex Assessore ed ex dirigente generale della Regione siciliana è noto alle cronache perlopiù per la condanna a 18 mesi per corruzione nell'inchiesta sull'ente di formazione "Ciapi". Incapace di sciogliere i tanti nodi dei dossier sul suo tavolo – concludono i dem – Urso sta trasformando il MIMIT in un centro di riabilitazione. Ma così facendo tradisce il suo mandato e condanna definitivamente tutte le comunità interessate a finire nel dimenticatoio. Una fine che non possiamo tollerare.”

10/06/2025 - 13:17

“Nel 2026 il Gran Premio di Imola non farà parte del circuito della Formula Uno. Una brutta notizia anche se preannunciata. Hanno prevalso altri interessi che hanno portatogli organizzatori del circuito mondiale a preferire la città di Madrid ed ora la Spagna potrà contare sulla disputa di due gran premi. Bisogna dare atto agli amministratori della città e della Regione, insieme a tanti partner, di aver fatto di tutto per tentare di confermare Imola nel circuito mondiale. Vi erano tutte le caratteristiche: dalla bellezza del circuito alla sua sicurezza, dall’innovazione ai servizi, da una adeguata mobilità per i tifosi al contesto geografico, storico e culturale. Non è bastato. Questo però non significa arrendersi di fronte ad una decisione che non condividiamo. Bene l’impegno degli amministratori comunali e regionali di tornare a riprovarci per gli anni successivi riorganizzando idee, progetti e allargando il sistema delle alleanze. Imola merita il Gran Premio perché lo merita il nostro Paese. Ed allora avanti tutta, la partita è appena cominciata”.

 

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

30/05/2025 - 16:42

“Dal tribunale di Parma prima risposta al furore ideologico del Governo che con il decreto Sicurezza ha vietato la produzione, la commercializzazione e l'utilizzo della canapa. La cannabis light non è droga. Per questo dopo tre anni di inchiesta e tre anni di processo, con conseguente disastro economico per la sua azienda, è stato assolto con formula piena Luca Marola, pioniere della cannabis light e patron di EasyJont. Per il codice penale le infiorescenze della canapa non sono assimilabili alla droga. È questo un precedente che porterà in tribunale molti casi simili dopo l'antiscientifica e propagandistica scelta del governo che con l’art. 18 del decreto Repressione ha voluto chiudere una intera filiera produttiva che coinvolge 3mila imprese dirette da giovani e 23mila lavoratori e lavoratrici, con un miliardo di fatturato. Noi glielo avevamo detto più volte: fermatevi che andate a sbattere. Dopo questa ennesima conferma riproporremo in Parlamento l'abrogazione di quella assurda norma e continueremo la battaglia per ottenere ammortizzatori sociali e sostegni per la transizione delle 3mila imprese”.

Così il capogruppo Pd in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

29/05/2025 - 14:39

“Il decreto Sicurezza introduce 14 nuovi reati e aggravanti, in molti casi in palese violazione del principio costituzionale della proporzionalità. Ci troviamo dinnanzi ad un obbrobrio dettato dalla volontà della destra di innalzare una bandierina ideologica con i colori della propaganda politica e dell’inciviltà. Un manganello giuridico rivolto verso chi protesta contro un licenziamento ingiusto o contro politiche sbagliate riguardo i cambiamenti climatici. Voglio però segnalare il clamoroso e colpevole errore che riguarda il comparto della canapa industriale: cartina al tornasole di questa folle deriva. Stabilire per legge che le infiorescenze di canapa sotto i limiti di legge italiane ed europee saranno, comunque, considerate come uno stupefacente è una decisione antiscientifica, grave e assurda. Abbiamo tentato di fare ragionare la maggioranza fin dalla presentazione, un anno e mezzo fa, del disegno di legge, poi tramutato in decreto. Gli abbiamo chiesto di fermarsi: il tempo c'era. Abbiamo evidenziato tutti gli aspetti giuridicamente discutibili della norma sulla canapa. Abbiamo raccolto il grido d'allarme di tanti imprenditori, per lo più giovani. Questa destra non ha voluto ascoltare nessuno e ha preso in giro un intero comparto, raccontando che avrebbe trovato soluzioni che, però, non sono mai arrivate. Noi continueremo a chiedere di tutelare i 23mila operatori e le migliaia di famiglie per garantire i necessari ammortizzatori sociali e le risorse per la gestione delle giacenze dentro una transizione forzata”.

 

Così il capogruppo Pd in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

29/05/2025 - 12:14

“L’introduzione dell’Organismo di vigilanza, la struttura interna alle aziende che hanno adottato il Modello organizzativo ai sensi del decreto legislativo 231/2001, ha segnato una svolta profonda, determinando una corresponsabilizzazione delle persone giuridiche. Il Parlamento è chiamato a offrire un contributo per garantire regole chiare e stabili”.

Così il capogruppo Pd in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari, intervenendo alla Camera al convegno ‘L’organismo di vigilanza nel sistema 231’, un’occasione di confronto tra istituzioni, imprese e operatori del diritto su uno degli snodi fondamentali del sistema di prevenzione della criminalità economica nel nostro ordinamento.

“Il dl 231/2001 - ha sottolineato il deputato dem della commissione Finanze, Claudio Stefanazzi - ha imposto alle imprese un salto di qualità nell’assetto organizzativo ma, allo stesso tempo, la normativa lascia margini di incertezza, e per questo è richiesto l’apporto degli operatori per individuare best practices realmente efficaci”.

Durante l’evento è stata presentata la seconda edizione del volume “L’Organismo di vigilanza nel sistema 231”, curato dal dottor Ciro Santoriello e dall’avvocato Enrico Di Fiorino, che hanno auspicato un “restyling normativo” e ribadito l’importanza del confronto tra magistratura, imprese e professionisti. Nel corso dei due panel, moderati dagli avvocati Cosimo Pacciolla e Giuseppe Fornari, si sono alternati interventi di esperti del settore. Pacciolla ha evidenziato che il confronto tra accademia, imprese e magistratura aiuta a far crescere “la cultura della legalità d’impresa”. Critica la professoressa Elisa Scaroina, che ha denunciato l’eccessivo carico di responsabilità affidato all’Organismo di vigilanza, non in linea con i compiti attribuitigli dal dato normativo.

 

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