• 02/02/2022

“L’Italia ed il bacino del Mediterraneo rappresentano una delle aree del pianeta più vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici. L'importante catena delle Alpi e delle Prealpi non fanno eccezione. Nel corso degli ultimi 150 anni, la regione alpina ha purtroppo registrato un aumento della temperatura media annua quasi doppio rispetto alla media dell'emisfero settentrionale. Aumento della temperatura, alternarsi di siccità e precipitazioni meteorologiche violente, hanno un impatto drammatico su molti ambiti della vita di comunità e imprese . Lo dimostra la difficile situazione idrometrica del Po considerata ormai critica in pieno inverno. A Pontelagoscuro (Ferrara) il valore puntale di portata rilevato è di 765 metri cubi al secondo, -32% sul valore medio; mentre la sezione di Piacenza risulta esser quella con valori maggiormente negativi, con una portata di 369 m3/s, prossimo alle minime mensili. A peggiorare la situazione è poi la secca dei laghi alpini: il totale della riserva idrica invasata nei grandi laghi, nei bacini artificiali, anche sotto forma di neve, risulta inferiore alla media del 51% nel periodo 2006-2020. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione al Ministro Cingolani per l'istituzione urgente di un tavolo tecnico nazionale con Regioni, Ispra, Istituzioni locali, ANBI e rappresentanze dei settori economici più interessati,  affinché si metta in campo ogni iniziativa utile ad affrontare la siccità in vista della prossima primavera. È necessario attivarsi con tempestività e capacità di coordinamento per scongiurare i danni gravissimi che questa situazione potrebbe avere su intere filiere agricole e sulla sicurezza stessa del territorio del bacino padano”