• 27/07/2021

“Tra le varie questioni emerse ieri durante la discussione della mozione volta a potenziare il contrasto di infiltrazioni mafiose con particolare riferimento alla realizzazione dei progetti previsti dal PNRR, discussa ieri dall’Aula voglio segnalarne con forza una, molto coraggiosa che era stata prontamente indicata nella relazione sulle infiltrazioni mafiose in epoca Covid a mia firma, votata all’unanimità dalla Commissione Antimafia lo scorso giugno.

Come ho scritto nella relazione, credo sia doveroso escludere da qualsiasi beneficio, nello specifico i bandi per le assegnazioni delle varie risorse previste dal PNRR, le imprese oggetto di procedimenti penali per reati gravi (associazione a delinquere di stampo mafioso, corruzione, frode, delitti ambientali etc.) e quelle che pagano le imposte nei paradisi fiscali, pur operando in Italia.

Se vogliamo lottare seriamente contro le mafie, dobbiamo proteggere i fondi del PNRR e contemporaneamente proteggere le imprese italiane da quelle zone grigie di commistione che potrebbero crearsi. Come ho già detto non basta più dire siamo contro le mafie ma come siamo contro le mafie. Proteggere i fondi del Pnrr dalle aggressioni mafiose è la prima necessità”.

Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, membro della Commissione Antimafia e presidente del Comitato per le infiltrazioni mafiose in epoca Covid.