• 11/08/2022

“15 Luglio 2020. In Parlamento si votava la risoluzione Delrio con la quale si dava mandato al Governo di negoziare l'adozione del Next Generation EU e del relativo Piano di Ripresa. Tutta la destra centro voto compattamente contro. Il 13 ottobre 2020, il Senato approvò la relazione delle commissioni riunite 5° e 14° che avallava le linee guida presentate dal governo per la definizione del Pnrr. Tutti i partiti del Centrodestra, si astennero dal voto sulla risoluzione di maggioranza.
Poi se vogliamo continuare, al Parlamento Europeo, Il 10 febbraio 2021 si votò per l’istituzione ufficiale del “dispositivo per la ripresa e la resilienza” (il cosiddetto “Recovery Fund”), Fratelli d’Italia si astenne, il 24 marzo 2021, sempre a Bruxelles si votò l’approvazione di nuove entrate proprie dell’Unione “per preparare l’avvio del Recovery Fund”, sei su sette di Fratelli d’Italia si astennero, di nuovo a Roma Infine, il 26 aprile 2021, in occasione delle comunicazioni del governo in vista della trasmissione del Pnrr alla Commissione Ue, il partito di Giorgia Meloni si astenne sulla risoluzione di maggioranza, che impegnava il governo a trasmettere il Pnrr alla Commissione Ue.
Ora Giorgia Meloni cortesemente ci potrebbe dire in che senso vale la sua affermazione: "Noi siamo sempre stati favorevoli al #RecoveryFund, ci siamo astenuti sul Pnrr perché #Draghi lo ha consegnato in Parlamento un'ora prima della discussione e io non posso votare un documento che impegna 250 miliardi per gli italiani se non so che cosa c'è scritto dentro" ?
Ora, va bene la campagna elettorale, ma gli italiani sono abbastanza maturi per sapere la verità. Voi non siete mai stati favorevoli al Pnrr, ne a Roma ne a Bruxelles. Carta canta. E non da Draghi in poi, da prima”. Lo scrive su facebook il deputato della presidenza del gruppo Pd alla Camera Emanuele Fiano