• 27/06/2017

“La Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera ha deciso l'ammissibilità per i tre emendamenti che ho presentato sul tema energia. Le proposte introducono un capo nella legge europea dedicato all'energia e alle fonti rinnovabili", lo afferma il deputato del Pd Francesco Sanna.

"Il primo emendamento - aggiunge il deputato -  dopo il recentissimo via libera della Commissione Europea,  attribuisce al ministro dello Sviluppo Economico i poteri per ridefinire le imprese a forte consumo di energia elettrica ed il loro contributo agli oneri generali del sistema elettrico. Si tratta sia della rideterminazioni  disposte con l'articolo 39 del decreto legge 83/2012, in vigore sino alla fine dell'anno, sia il nuovo piano negoziato dal ministro Carlo Calenda.  I decreti del ministro ridefiniranno i criteri e le modalità con i quali l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico provvederà alla attuazione del piano. La proposta, adeguandosi alle linee guida comunitarie, introduce il criterio del  valore aggiunto lordo quale parametro per determinare quanto devono pagare le imprese più energivore; per le altre imprese energivore varrà il diverso criterio dell’intensità elettrica sul fatturato. Altri parametri introdotti e modulabili nel "fine tuning" a disposizione di Governo e Autorità, saranno l'efficienza del consumo di energia elettrica e l’esposizione al commercio internazionale dei diversi settori produttivi. A carico di tutte le imprese energivore sarà ovviamente imposta una contribuzione minima, richiesta dalla disciplina europea".

"Il secondo emendamento", continua Sanna, "estende ai grandi consumatori di gas naturale il sistema previsto per gli energivori elettrici. Quindi: definizione delle imprese grandi consumatrici anche in funzione della concorrenza internazionale nel settore e dell’incidenza del costo del gas naturale sul fatturato e/o sul valore aggiunto lordo. Da questa classificazione delle imprese, fatta salva una contribuzione minima, entro sei mesi dalla approvazione della legge si rimodulerà il contributo che quelle classificate grandi consumatrici di metano dovranno offrire alle politiche per la decarbonizzazione del sistema produttivo. Il terzo emendamento interviene sulle norme nazionali per l'agevolazione delle fonti rinnovabili. Qui si prevedono gare sempre obbligatorie per impianti pari o superiori ad un megawatt (oggi la soglia è fissata a 5 megawatt) e non discriminatorie. Il nuovo sistema dovrà essere tecnologicamente neutrale: nel senso che ad una medesima gara potranno partecipare impianti alimentati da fonti diverse e si sceglierà l'offerta migliore. Lo Stato tuttavia può dimostrare che ricorrono talune condizioni -  ad esempio, la necessità di diversificazione, vincoli di rete, costi di integrazione nel sistema elettrico - per limitare a fonti rinnovabili specifiche la procedura di evidenza pubblica", conclude l'esponente democratico. L'iter della Legge Europea continua ora con l'esame della manovra emendativa nelle Commissioni di merito.