“Servono chiarezza e impegni concreti sul futuro dei lavoratori precari del PNRR Giustizia impiegati nei tribunali e nelle procure della Sicilia. Parliamo di centinaia di persone – a Palermo, Catania, Trapani, Agrigento, Ragusa, Siracusa – che da anni contribuiscono, spesso in maniera decisiva, a garantire le attività degli uffici giudiziari della nostra regione: riducono l’arretrato, migliorano i tempi dei procedimenti, digitalizzano gli atti, garantiscono servizi fondamentali ai cittadini”: è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino depositando una interrogazione parlamentare al Ministro Nordio.
“La loro professionalità è ormai parte integrante del sistema. Eppure a pochi mesi dalla scadenza dei contratti, prevista per il 30 giugno 2026, il governo non ha ancora dato alcuna risposta concreta sulla stabilizzazione. Anzi: dalle informazioni rese note dai sindacati, l’esecutivo prevedrebbe l’assorbimento soltanto della metà dei lavoratori complessivi (6mila su 12mila). In Sicilia, ciò significherebbe la perdita di competenze indispensabili e un inevitabile aggravamento della già complessa situazione dei nostri tribunali”.
“Non si può parlare di riforma della giustizia e contemporaneamente scaricare chi ha reso possibili i progressi del Pnrr. Il personale assunto con il Piano di Ripresa e Resilienza non è una parentesi: è un investimento sul funzionamento dello Stato. Il governo apra subito un confronto con i sindacati e garantisca stabilizzazioni vere, non slogan. La Sicilia non può permettersi di tornare indietro”: conclude.