• 19/10/2018

"Quella fornita dal governo sugli 'indicatori di performance' introdotti dall’Inps  per i medici e legali è insufficiente e pilatesca". Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell'esito dell'interpellanza presentata dal Pd sugli incentivi economici previsti dall'Inps ai medici in relazione al numero di invalidità revocate.

"Rinviare alla prossima programmazione triennale degli obiettivi - spiega - l’impegno a stralciare questa ingiusta previsione, significa di fatto lavarsene le mani. Nulla, poi, sui dati richiesti circa il rapporto tra gli onerosi ricorsi per invalidità civile da parte degli assistiti e le riammissioni. Un conto è agire per contrastare gli abusi di prestazioni dirette di malattia, altra è introdurre criteri che rischiano di piegare il rigore clinico scientifico a logiche di puro contenimento dei costi, a scapito dei diritti di persone in condizioni di fragilità. L’unico criterio ammissibile per valutare i casi di malattia o invalidità dovrebbe essere l'appropriatezza. A poco valgono i vuoti richiami ai diritti dei malati e dei disabili, su cui si è esercitato dal governo nella sua risposta".

"Sarebbe invece utile stabilizzare i medici precari o a partita Iva, condividere con le rappresentanze dei medici e delle persone con disabilità obbiettivi di premialità che qualifichino l’attività svolta, accelerare le risposte alle istanze delle persone. Sia che si tratti di gravi patologie croniche, sia che si tratti di condizioni transitorie, in esito ad incidenti o altri eventi", conclude.