• 09/06/2020

“È bene un ulteriore chiarimento rispetto all'eventuale utilizzo da parte degli Stati della linea di credito sanitaria nell'ambito del Mes. In alcuni ambienti si continua a paventare il rischio di un obbligo di aggiustamento macroeconomico e di una sorveglianza finanziaria rafforzata per gli Stati che vi accedono. Sul punto c’è ancora un’enorme confusione. Per questo è bene chiarire che sia il regolamento c.d. Two Pack (n. 472 del 2013), sia lo statuto del Mes, precisano che non si prevede l’attivazione di nessun obbligo di aggiustamento macroeconomico e, quindi, di nessuna conseguente sorveglianza rafforzata, sul modello Troika per la Grecia, nei confronti dei Paesi che decidono di accedere alle misure di natura precauzionale, come le risorse per spese e investimenti sanitari del Mes. L'unico controllo, l'unica 'sorveglianza', riguarda la destinazione corretta e puntuale delle risorse per le finalità legate all'esigenza di rafforzare il nostro sistema sanitario a seguito dell'emergenza Coronavirus. Sgombriamo dunque il campo da false paure e preoccupazioni. Ragioniamo piuttosto in modo laico sulla reale esigenza per il nostro Paese di ottenere 36 miliardi di euro a tasso estremamente agevolato”.

Così il capogruppo dem in commissione Politiche europee, Piero De Luca, in un commento a margine delle audizioni in corso alla Camera.

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