• 02/02/2022

Nell’ambito del decreto sostegni-ter, la misura più importante purtroppo non ha nulla a che fare con il sostegno all'economia, ma, anzi, rischia di avere un impatto molto negativo sulla ripresa in corso. Si tratta dell'ennesima modifica all'articolo 121 del decreto rilancio che impedisce l'effettuazione di cessioni multiple dei crediti d'imposta da agevolazioni edilizie ulteriori rispetto alla prima. Una misura che ha anche effetti retroattivi sui contratti già stipulati e che creerà ulteriori e inevitabili incertezze per imprese, piccole banche e cittadini. Non si cambiano così in corso le regole, soprattutto in un momento tanto delicato.

Un intervento che appare assolutamente negativo per l'economia e che non tiene conto della disciplina del superbonus il cui successo è stato determinato proprio dalla possibilità di consentire ai cessionari di effettuare ulteriori cessioni del credito acquisito. Il mercato edilizio è in espansione e finalmente -dopo due anni difficili- vede la luce in fondo al tunnel. Con questa misura, invece, si rischia una grave crisi di liquidità in relazione agli impegni assunti per tante aziende e problemi di sostenibilità per molte piccole banche. Si rischia di generare migliaia di contenziosi e di bloccare interventi già avviati con gravi ripercussioni per famiglie e imprese. Il Parlamento deve impegnarsi a correggere questa norma che non fa altro che creare ulteriori problemi a chi, tra mille difficoltà, sta provando a rilanciare le sue attività e con esse il paese. E il governo deve favorire la ripresa e non certamente ostacolarla con norme poco lungimiranti”. Lo dichiara in una nota il capogruppo Pd in commissione d’inchiesta banche, Umberto Buratti