• 26/02/2022

“Mentre da Kiev giungono notizie sempre più drammatiche a causa dell’intensificarsi dell’aggressione armata russa alla resistenza ucraina e le piazze italiane si riempiono al grido ‘No alla guerra di Putin’, ancora in queste ore Salvini è invece impegnato in calcoli economici sul prezzo da pagare per la libertà di un popolo e la democrazia. Le sanzioni, ripete come un mantra, devono essere ‘intelligenti’, mentre mettere Mosca fuori dal sistema bancario Swift, aggiunge, vorrebbe dire provocare un ‘black out’ per l’Italia. Al leader della Lega, che passeggiando sulla Piazza Rossa diceva di sentirsi più a casa a Mosca che a Bruxelles e che avrebbe scambiato due Mattarella per mezzo Putin, chiediamo una volta per tutte: si possono negare i valori di democrazia e libertà per un tornaconto economico? I diritti e l’indipendenza possono essere scambiati per un bonifico bancario? A Salvini chiediamo di fare una scelta di campo definitiva. Queste acrobazie sulle alleanze internazionali, che ricordano quelle politiche nostrane, un po' al governo e un po' all’opposizione, gettano discredito sul ruolo dell’Italia. La realtà è che per affrontare la sfida di Putin occorre farsi carico anche delle conseguenze economiche svantaggiose che ne derivano. Dobbiamo essere sempre pronti alle ipotesi negoziali, ma preparandoci allo stesso tempo anche a un terzo round di sanzioni più dure. Poi affronteremo insieme ai partner europei il come gestirne le ricadute, anche con interventi mirati a tutela delle categorie che ne pagherebbero maggiormente le conseguenze”.

Così la deputata dem, Lia Quartapelle, responsabile Affari internazionali ed Europa nella Segreteria del Pd.