• 18/07/2019

Governo si attivi per diffusione e monitoraggio

“I dati forniti dal ministero del Lavoro sono allarmanti e mostrano che non c’è abbastanza informazione sui diritti delle lavoratrici vittime di violenza di genere. A fronte delle quasi 50 mila donne hanno chiesto aiuto alla rete dei centri antiviolenza e alle 33mila che sono state accolte ne percorso uscita dalla violenza nel 2017, solo 159 sono state le domande per il congedo indennizzato per svolgere percorsi di protezione, previsto per le lavoratrici dipendenti del pubblico e del privato, per le lavoratrici autonome e domestiche nel 2017, e 216 nel 2018”.  

Lo dichiara la deputata Elena Carnevali della Presidenza del Gruppo del Partito Democratico commentando la risposta del sottosegretario Durigon alla sua interrogazione sul tema ministero del Lavoro

“La norma è stata pensata, voluta e introdotta dai governi a guida Pd.  Le donne lavoratrici vittime di violenza di genere hanno diritto, quando sono inserite in un percorso di protezione, ad assentarsi dal lavoro e a usufruire di un congedo retribuito, per un periodo massimo di tre mesi. Ma – spiega la deputata Dem – sono ancora in poche quelle al corrente di questa forma di sostegno introdotta nel 2015 dal Jobs act, ed esteso alle lavoratrici domestiche nella Legge di Bilancio approvata nel 2017. È una norma di civiltà – sottolinea -, oltre che un aiuto concreto che potrebbe fare la differenza per molte”.

“Purtroppo il governo gialloverde sta facendo poco per il contrasto alla violenza di genere e ancor meno per monitorare l’efficacia delle norme. Da più di un anno di fatto è bloccato il piano nazionale antiviolenza, non vi è stato alcun trasferimento di fondi alle regioni per i centri antiviolenza e le case rifugio, e soprattutto mancano anche le azioni a costo zero, cioè le relazioni sull’attuazione e sull’uso delle risorse già stanziate dal precedente governo. Ora – conclude Carnevali - è necessario che questa maggioranza permetta a quelle che sono buone leggi di prendere vita attraverso una piena attuazione e si faccia carico di sostenerne la diffusione e il monitoraggio”