Sul decreto Infrastrutture si consuma un’ennesima forzatura per le opere della difesa. Il Ministro dell’Ambiente viene completamento esautorato delle competenze sulla Valutazione di impatto ambientale di progetti destinati alla difesa nazionale, che passa nelle mani del Ministero della Difesa. Opere anche rilevanti che non saranno più assoggettate alla VIA, su decisione autonoma del Ministro della Difesa.
Senza nessuna competenza, nessuna garanzia di rispetto delle normative ambientali e nemmeno delle ragioni dei territori che si vedranno calare dall’altro infrastrutture militari.
Un attacco inaccettabile alle norme e uno stravolgimento delle normative ambientali, che non trova nessuna giustificazione se non quella di eliminare ogni minima garanzia di tutela. Esiste ancora un Ministero dell’Ambiente in questo Paese?
Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Domani, mercoledì 9 luglio alle ore 16:00, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, sarà presentato ‘Green Art Maremma’, un progetto che unisce creatività, rigenerazione urbana e attenzione all’ambiente. “L’arte è uno strumento concreto di rinascita urbana, un messaggio importante, soprattutto per i giovani, che dimostra come si possa migliorare la propria città con scelte sostenibili, senza rinunciare alla bellezza” dichiara Marco Simiani, Capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio e promotore dell'iniziativa.
Prenderanno inoltre parte alla conferenza stampa Leonardo Marras, assessore al turismo Regione Toscana; Pierluigi Sanna, vicepresidente della Città Metropolitana di Roma; Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto; Maria Vittoria Capitanucci, docente di Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico di Milano; Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club; Elena Stoppioni, vicepresidente The Planet Onlus. Saranno poi presenti Claudio Reginali, Davide Braglia e Lapo Simeoni, rispettivamente ideatore, coordinatore tecnico e curatore del progetto Green Art Maremma. Coordina l’evento Cristina del Tutto, direttore di Radio Parlamentare. La conferenza stampa sarà visibile dalla webtv della Camera dei Deputati.
“Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è in grave sofferenza. Mancano oltre 4.000 vigili operativi e 2.500 amministrativi. Molti presìdi lavorano sotto organico e le emergenze si moltiplicano. Non possiamo più rimandare: insieme ai colleghi del Partito Democratico abbiamo presentato un’interrogazione al governo per sapere nel dettaglio dove sono focalizzate le carenze e quali azioni concrete il governo intenda mettere in campo per rafforzare strutturalmente il Corpo e garantire la sicurezza dei cittadini”. E’ quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente alla Camera, annunciando l'iniziativa parlamentare alla luce dei recenti episodi drammatici in Italia e nel mondo: dagli incendi e allagamenti in Lombardia all’esplosione a Roma, fino ai disastri climatici che stanno colpendo numerosi paesi. L'atto di sindacato ispettivo è stato sottoscritto anche dai deputati Dem: Matteo Mauri, Arturo Scotto, Ilenia Malavasi, Simona Bonafè, Emiliano Fossi, Stefano Vaccari, Virginio Merola, Marco Lacarra, Maria Cecilia Guerra, Maria Stefania Marino, Augusto Curti, Sara Ferrari, Eleonora Evi, Andrea Casu, Rosanna Filippin, Gian Antonio Girelli e Nadia Romeo.
“Serve un piano straordinario di assunzioni, stabilizzazioni, concorsi e ammodernamento delle dotazioni, ha aggiunto Simiani. I Vigili del Fuoco sono il cuore operativo della nostra protezione civile, ma oggi il sistema si regge solo sul loro coraggio e sulla loro abnegazione. Non possiamo più permettercelo: ogni euro investito nel rafforzamento del Corpo è un euro speso per la sicurezza e la resilienza del paese. Fino ad ora abbiamo lavorato solo sulla protezione civile, oggi la sfida è la prevenzione civile”, conclude il parlamentare Dem.
“Se l’uomo è un cosi efficace bioregolatore, come afferma Lollobrigida, il Ministro ci dovrebbe spiegare come sia possibile che la specie più distruttiva sul pianeta sia proprio quella umana. Ha aggiunto che l’uomo è l'unico essere senziente che riesce a tradurre dati scientifici in azioni concrete. Dunque quando l’uomo porta all’estinzione o quasi diverse specie di animali, tra cui peraltro, il cinghiale italiano decidendo poi, in questo caso, di importarne una razza dell’est Europa piú grossa, prolifica, e oggi diventata “problematica”, stava bioregolando la natura? E quando adesso decide di accanirsi contro il lupo, aprendo a “quote legali” di uccisioni di questo animale che, quest’ultimo si, è un vero bioregolatore ed è predatore proprio del cinghiale e di ungulati, sta agendo in base alla sua virtuosa capacità senziente, scientifica, bioregolatoria? Noi ci opponiamo a questa visione distorta e mistificatoria e riteniamo che questo tipo di azioni umane siano state spinte, e continuino ad essero, da logiche ben diverse che puntano a difendere l’interesse di pochi, a dominare e sfruttare la natura e assecondare armieri. Altro che “uomo bioregolatore”. E per difendere attività umane importanti, da quelle agricole al turismo, servono informazione, misure di prevenzione e cultura della convivenza, fronti su cui si è sempre fatto troppo poco”. Lo dichiarano in una nota congiunta le deputate del Pd, Eleonora Evi e Patrizia Prestipino, rispettivamente membro della commissione Ambiente di Montecitorio e Garante degli animali per Roma Capitale.
"La chiusura della redazione storica de Il Tirreno di Viareggio rappresenta una ferita profonda per la Versilia e un colpo all’intero sistema dell’informazione locale. Ribadiamo la nostra piena solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti che da anni con passione e professionalità raccontano il territorio, dando voce a cittadini, imprese, associazioni e istituzioni locali": dichiara in una nota Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera.
"La sede di Viareggio è da sempre un presidio di democrazia, un simbolo dell’identità del giornale e della comunità versiliese. In un contesto segnato da crescente disinformazione, dalla frammentazione delle fonti e da una crisi strutturale dell’editoria, tagliare l’informazione di prossimità significa impoverire il dibattito pubblico e allontanare i cittadini dalla conoscenza della realtà che li circonda. Chiediamo al Gruppo Sae di rivedere questa decisione, di aprire un confronto serio con il territorio, con i lavoratori e con le istituzioni. Difendere l’informazione locale significa difendere la democrazia. E Viareggio ha diritto a rimanere un luogo illuminato, non una zona d’ombra": conclude
"Sulla ridicola gestione dell'aumento dei pedaggi la premier Meloni non si è smentita, per l'ennesima volta di fronte ad un fallimento clamoroso ha clamorosamente addossato tutta la colpa a Salvini: segno evidente di una premier sempre più allo sbando, inconcludente sul piano internazionale e confusa su quello interno. Tutto nasce dai tagli del governo agli enti locali per la sicurezza delle strade che la maggioranza ha cercato ridicolmente di recuperare aumentando i caselli agli automobilisti, contando sull'aumento del traffico con le vacanze di agosto e con un emendamento depositato quando i lavori parlamentari erano sospesi e firmato peraltro da tutte le forze politiche che sostengono l'esecutivo. Per fortuna ce ne siamo accorti e li
abbiamo costretti ad una miserabile retromarcia; poi si sono incolpati a vicenda e non hanno spiegato dove e come recupereranno la risorse per garantire la sicurezza delle strade gestite dagli enti territoriali. Questo governo è palesemente allo sbando". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
Parlare di salute in Africa significa curare le persone, ma anche mettere in sicurezza ospedali e strutture, garantire nascite sicure e porre attenzione alla salute delle donne. Mai come in questi tempi è chiaro il legame tra sanità e ambiente, tra salute e crisi climatica: l’Africa è l’esempio più evidente della correlazione tra carestie, malattie e migrazioni. Grazie anche alle esperienze come quelle del Cuamm, possiamo dare significato all’espressione “aiutarli a casa loro” che sempre più deve voler dire mantenere impegni su fondi destinati ad aiuti e cooperazione e riconoscere il ruolo delle ong e degli organismi multilaterali.
Lo stesso Piano Mattei, di cui attendiamo la relazione annuale come da impegno dello stesso governo, non può essere solo un progetto imprenditoriale ma deve arricchirsi di una interazione costante con le realtà che già operano nei territori per abbattere barriere geografiche, economiche e culturali”.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati durante la presentazione del libro di Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM, “Quello che possiamo imparare in Africa. La salute come bene comune”.
Non violenza, dialogo, difesa dell’ambiente. Ma anche curiosità per il mondo, coraggio e sguardi lunghi. L’eredità di Alex Langer parla oggi, dopo 30 anni, a chi crede ancora che lavorare per la pace tra le persone e con il creato non è tempo perso.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Il governo difende i potenti, non i fragili.
“La tecnologia non è mai neutrale. E senza trasparenza rischiamo di rafforzare nuove oligarchie, mettendo in pericolo la democrazia e i diritti dei cittadini”. Lo dichiara la vicepresidente della Camera e deputata del Partito Democratico Anna Ascani, intervistata sui social dei deputati dem in merito al disegno di legge in materia di intelligenza artificiale.
“La tecnologia – prosegue l’esponente Pd - può rappresentare un’opportunità straordinaria: può aiutarci a curare malattie oggi considerate incurabili, a migliorare la sicurezza sul lavoro, la tutela dell'ambiente, la formazione. Ma tutto questo è possibile solo se c’è chiarezza su come vengono addestrati gli algoritmi, su come si usano i nostri dati, su chi decide e con quali finalità. Se questo non accade, lasciamo che a beneficiarne siano solo pochi grandi attori privati, mentre i cittadini restano esposti. E ancora una volta il governo Meloni preferisce schierarsi con i forti, come Elon Musk, piuttosto che proteggere i più deboli”.
“Il Partito Democratico – conclude Ascani – ha chiesto di specificare che i dati, in particolare sensibili e strategici, devono essere conservati in server collocati in Italia o nell’UE, in linea con il regolamento europeo sull’AI e con il GDPR. Inspiegabilmente il governo ha bocciato i nostri emendamenti su questo come quelli sulla trasparenza degli algoritmi e sull'addestramento degli LLM. Stessa sorte per quelli indirizzati a investire nella ricerca, unica via per evitare di essere colonie dei nuovi imperi tecnologici. L’Italia deve contribuire a costruire un modello europeo di intelligenza artificiale: etico, trasparente, e fondato sulla tutela dei diritti, non sull’arricchimento di pochi”.
"La sentenza della Corte d’Assise di Vicenza sul disastro ambientale da PFAS rappresenta un passaggio cruciale nella lotta contro l'inquinamento industriale e rafforza la necessità non più rinviabile di iniziare un processo graduale che metta al bando queste sostanze pericolose". Lo dichiara Marco Simiani, apogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
"Il riconoscimento – sottolinea il parlamentare dem - seppur in primo grado, delle gravi responsabilità degli ex vertici delle aziende coinvolte dimostra quanto sia fondamentale il lavoro portato avanti in questi anni dai comitati, dalle associazioni ambientaliste e dalla società civile. Occorre intervenire con tempestività, per evitare che i Pfas siano il nuovo amianto" conclude Simiani.
“Sulla generazione di energia elettrica rinnovabile per i consumi delle aziende energivore, detta 'energy release' il governo assume decisioni sempre più paradossali e non si assume alcuna responsabilità per i gravi ritardi. Alle parole della Presidente Meloni sul tema del caro energia non seguono fatti e il ministro Pichetto Fratin non spiega il perché non siano ancora noti i risultati del bando, inizialmente attesi per aprile 2025 né, tanto meno, le firme dei contratti di anticipazione la cui scadenza era entro il 30 maggio 2025”. Così in una nota congiunta i deputati Pd, Christian Di Sanzo, Vinicio Peluffo e Alberto Pandolfo sullo sviluppo dell'energy release.
“Ma non solo – continuano gli esponenti dem - a creare ulteriore incertezza e immobilismo, arrivano le parole della sottosegretaria Gava che, rispondendo ad una nostra interrogazione, dichiara che la comunicazione dei risultati del bando è sospesa additando la colpa alla Commissione europea che ancora non ha dato il via libera con una 'comfort letter'.” “In altre parole è sempre responsabilità di qualcun altro e mai dell'inefficienza del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica che dovevano muoversi prima con la Commissione. Adesso, tra silenzi e rinvii sine die, chi ci rimette sono gli operatori del settore e le imprese energivore italiane che continueranno a soffrire del differenziale di prezzo rispetto ai competitor europei”, concludono i deputati Pd.
Glielo abbiamo fatto notare durante il dibattito parlamentare e, come se niente fosse, dopo due giorni, invece di ammettere l’omissione, hanno semplicemente aggiornato il sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente, nel tentativo di nascondere quanto accaduto.
Purtroppo, nel frattempo sono stati gestiti, in violazione delle regole, ben otto enti con il presidente in scadenza, tra cui quelli delle Cinque Terre e dell’Arcipelago Toscano. Per molto meno, in un Paese normale, qualcuno si sarebbe dimesso o sarebbe stata avviata un’indagine interna. Noi chiederemo, attraverso gli strumenti parlamentari, se negli ultimi due anni gli atti e le nomine deliberate dal Ministero siano conformi alla Legge numero 394 sui Parchi nazionali": così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente alla Camera.
"Il governo Meloni vuole riaprire le centrali nucleari ma non riesce nemmeno a gestire in maniera seria ed efficace la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi presenti attualmente nel nostro Paese. Sul deposito unico siamo tornati al punto di partenza e il ministro Pichetto Fratin in audizione oggi alla Camera continua ad alimentare l’incertezza sullo smaltimento delle scorie nucleari dopo un imbarazzante avanti e indietro che ha fatto perdere tre anni di tempo e che sta creando solo problemi.
Sulle politiche energetiche in generale e sul nucleare in particolare non c’è nessuna programmazione seria, mentre viene boicottato il rilancio delle rinnovabili. Ancora oggi non sappiamo quale sia davvero il piano del governo e i risultati sono purtroppo evidenti: costi insostenibili e in aumento per famiglie ed imprese ed extraprofitti solo per i grandi colossi del settore”.
Così in una nota congiunta la presidente del Gruppo Pd della Camera Chiara Braga e i deputati Pd in Commissione Ambiente ed Attività Produttive di Montecitorio Simiani, Pandolfo, Curti, Evi, Ferrari, De Micheli, Di Sanzo, Gnassi e Peluffo.
“La proposta di nomina del nuovo Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese appare gravemente viziata: da quanto apprendiamo non risulta pubblicato alcun avviso pubblico, come invece richiesto dalla legge nazionale, e la carica è già legittimamente ricoperta dal dott. Giuseppe Priore, reintegrato dal Consiglio di Stato con sentenza definitiva. Alla luce di questi fatti, è indispensabile sospendere immediatamente l’iter in corso e attivare ogni approfondimento necessario, coinvolgendo l’Avvocatura della Camera e il Ministro dell’Ambiente. La legalità non si aggira: si rispetta” così il capogruppo democratico nella commissione Ambiente della Camera, Marco Simiani.
La legge 157 va migliorata in un confronto aperto
“L’attacco brutale alla natura e alla fauna selvatica sferrato dal Ministro Lollobrigida e dalla maggioranza, che dopo una serie di annunci si è concretizzato nella pdl a prima firma del senatore Malan, oggi vede in risposta il deposito in Cassazione di una proposta di legge di iniziativa popolare da parte di diverse associazioni animaliste che puntano a raccogliere 50.000 firme per poterla discutere. Sono sempre di più le persone che hanno a cuore la biodiversità e il benessere degli animali e che non vogliono arrendersi alla deriva di una deregolamentazione totale per una caccia selvaggia nel nostro paese. Noi non possiamo accettarla e riteniamo che questo modo di agire da parte della maggioranza porti solo ad un’aspra e pericolosa contrapposizione su questo tema per cui a pagare saranno gli animali, l’ambiente, le persone. La legge 157 va difesa e semmai migliorata con un percorso aperto, plurale, bipartisan e basato su di un solido approccio scientifico che tenga conto della fragilità degli ecosistemi, in modo particolare oggi nell’era delle crisi sistemiche, quella climatica e di biodiversità. La legge 157 non si tocca se non per migliorarla, non certo per sbranarla come vuole fare la destra”. Lo dichiarano in una nota congiunta le deputate del Pd, Eleonora Evi e Patrizia Prestipino, rispettivamente membro della commissione Ambiente di Montecitorio e Garante per gli animali di Roma Capitale.