11/01/2024 - 17:00

Leggo dalle agenzie di stampa che esponenti della maggioranza di governo - gli onorevoli Lupi e Semenzato - hanno dichiarato che dopo aver azzerato il fondo contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA), ora vogliono renderlo strutturale per legge. Dovrebbero spiegarci perché non hanno proferito parola mentre la loro stessa maggioranza affossava il fondo con la legge di bilancio, svuotandolo e mettendo a rischio progetti, cure e ambulatori per 3 milioni di persone. E perché hanno ritrovato la parola solo dopo che abbiamo denunciato il totale definanziamento, ma non importa. Visto che ci interessa l’obiettivo e non la polemica, siamo pronti ad approvare immediatamente una legge che renda il fondo strutturale. Ad ora, gli ambulatori rischiano di chiudere e i fondi per il 2024 non ci sono, se vogliono davvero ripristinarli e non tradire le ennesime promesse ai malati e alle loro famiglie, calendarizzino subito la proposta di legge. Abbiamo una proposta del Partito Democratico sullo stesso tema e ci mettiamo a disposizione del confronto per approvarla in tempi brevissimi. Altrimenti, sarà l’ennesima presa in giro a danno di milioni di persone che aspettano fondi e cure, non chiacchiere.

11/01/2024 - 15:39

"Lo scorso 10 luglio 2023, con voto definitivo della Camera dei deputati, veniva approvata la proposta di legge per sostenere iniziative in occasione del centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti. La memoria della sua figura rappresenta un riferimento fondamentale per la nostra democrazia e la stessa proposta di legge è stata sostenuta da tutti i gruppi parlamentari. Non sono state ancora assunte decisioni di competenza per rendere effettiva l'attuazione della legge. Depositerò alla Camera, come stanno facendo anche i colleghi del Senato, un'interrogazione per sollecitare il Governo a mettere in atto le azioni di sua competenza".

10/01/2024 - 17:14

“Il ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi, come intende procedere e con quali tempi nell’approvazione del regolamento per il riparto dei diritti televisivi, in merito alla percentuale del 5% relativo al minutaggio dei giovani? Darà seguito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa, e confermerà con precisi atti normativi che queste corrispondano effettivamente all’orientamento politico del Governo, fatte successivamente al superamento del Decreto Crescita?"

Sono le domande contenute nell’interrogazione rivolta al ministro, Andrea Abodi, a prima firma del deputato democratico, Andrea Rossi e del collega Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd.

Nell’interrogazione, in particolare, si fa riferimento alla “mancata emanazione da parte della Presidenza del consiglio dei regolamenti relativi alla definizione di criteri rispetto al parametro di tempo di gioco dei giovani. Un impianto normativo che deriva dall’introduzione della Legge Melandri e successivamente dalla Legge di Bilancio 2018, dove l’allora ministro dello Sport, Luca Lotti, potenziava il peso del tempo di gioco dei giovani compresi tra i quindici e i ventitré anni formati nei settori giovanili italiani quale parametro da considerare nel calcolo del concetto di ‘radicamento sociale’. Con lo scopo principale, appunto, di incentivare le società sportive ad utilizzare maggiormente e per più tempo i giovani talenti. Il governo - conclude Andrea Rossi - ha ora l’occasione per dimostrarsi veramente e non a parole dalla parte delle società che investono nei giovani calciatori”.

08/01/2024 - 15:55

“Il 7 gennaio del 1978 a Via Acca Larenzia a Roma  furono uccisi tre ragazzi, militanti di destra. Vittime dell’assurdo clima di violenza politica di quegli anni. Mi ricordo quei fatti. Ero un ragazzo anche io. Simpatizzavo per il Pci al quale poco dopo mi iscrissi. Ho visto morire tanti coetanei di opposte sponde politiche per motivi assurdi. Oggi il mio ricordo e anche il mio dolore vanno a tutte le ragazze e i ragazzi morti così. Senza distinzioni”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

“Penso che il modo migliore per onorare il loro sacrificio - continua il deputato eletto nel collegio uninominale del Tuscolano - sia mettere definitivamente da parte i simboli e le parole di morte che hanno prodotto quella violenza. Per questo la manifestazione rituale che gruppo di militanti in camicia nera organizzano a via Acca Larenzia, è il modo più sbagliato per ricordarli. Sogno il girono in cui tutti potranno raccogliersi in silenzio e con riflessione commossa nei luoghi dove tutte le ragazze e i ragazzi di sinistra è di destra hanno lasciato la vita”.

05/01/2024 - 14:03
"E' grave che dal 20 dicembre scorso il Museo della Liberazione di via Tasso, a Roma, sia senza cda perché il Ministro Sangiuliano non ha provveduto alla nomina, non l’abbia ritenuta una pratica urgente, degna del suo tempo e della sua attenzione. Un luogo simbolo della barbarie nazifascista diventato testimonianza della lotta di liberazione della Capitale merita invece massima attenzione, cura e tutela. "Un servizio pubblico essenziale" lo ha definito il presidente uscente Antonio Parisella. Perché essenziale è la memoria del ventennio peggiore della storia contemporanea del Paese, delle sue tantissime vittime e di chi si ribellò per liberarci. 
In via Tasso vennero detenute circa 2mila persone: prigionieri politici, partigiane e partigiani che venivano torturati dalle SS di Kappler. Alcuni vennero trucidati nell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Nel Museo è custodita e raccontata una storia fondamentale per Roma e per l'Italia.
E' solo grazie alla dedizione di Parisella e di tutto il personale se il Museo è ancora aperto e fruibile, nonostante tutto. A loro va la mia solidarietà e il mio ringraziamento.
Sangiuliano nomini immediatamente il cda per permettere al Museo di svolgere la sua normale e preziosissima attività". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

 

04/01/2024 - 13:18

“Ha risposto a domande senza rispondere al Paese. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a descrivere un Paese dei balocchi, ma non ha un minimo di contezza dei problemi dell’Italia, dalla sanità al lavoro. Per i conti pubblici si affida al buon andamento dell’economia, rifiuta responsabilità diretta su questioni delicate come Mes, Patto stabilità e leggi sulla concorrenza. Pensa a un’Europa a la carte in cui l’Italia conta sempre meno. Gravi sono le falsità che continua a raccontare. Dice che taglia le tasse con i risparmi alla spesa, ma si dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l’intelligenza di tutti raccontando che la sua pessima riforma costituzionale non tocca i poteri del presidente della Repubblica. Come sempre molta propaganda e attacchi ingiustificati all’opposizione. Sarà un anno complesso ha detto Meloni. Ma né lei, né il suo governo, sono all’altezza di quello che ci aspetta”.

 

Così in una nota i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia.

03/01/2024 - 16:53

"La legge di bilancio ha tagliato qualsiasi sostegno a favore delle persone più fragili, della cura e del sociale. Dopo aver tagliato di 400 milioni di euro al fondo a sostegno delle persone con disabilità, aver definanziato il fondo affitti ed eliminato il reddito di cittadinanza, la destra ha avuto il coraggio di non rifinanziare il Fondo dedicato al contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna). Un piccolo fondo che negli ultimi due anni ha potuto contare su 25 milioni che servivano agli enti, alle associazioni e alle famiglie per costruire una progettualità inclusiva in tutte le regioni d’Italia. Nel 2023, in Italia circa 4.000 persone sono morte per la mancanza di cure connesse ai disturbi alimentari.  Purtroppo di anoressia, bulimia, binge eating e di tutte le sfumature meno conosciute di DCA si muore. E non perché siano malattie incurabili, ma perché non ci si può curare subito e bene. Servirebbero risorse, il governo le taglia. E non solo hanno tagliato le poche risorse indispensabili per fronteggiare questo dramma, ma il governo si ostina a non voler riconoscere i DNA autonomamente nei LEA per garantire prestazioni sanitarie e sociosanitarie adeguate ai singoli casi. Il governo premia gli evasori e fa cassa sulla pelle di persone che hanno delle patologie, una roba inquietante". Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali e componente della segreteria del Partito Democratico.

01/01/2024 - 13:49

“Ormai ci sono pochi dubbi: il sottosegretario alle infrastrutture Rixi si può candidare all'Oscar dell'inaffidabilità politica. I requisiti ci sono tutti, soprattutto se si guarda alla Toscana ed alla portualità. Dopo aver cancellato d'imperio 300 milioni per le opere di connessione ferroviaria tra il porto di Livorno e l'interporto di Guasticce ed aver promesso, inutilmente, un loro pronto ripristino, l'inneffabile sottosegretario ne ha combinata un'altra delle sue. Azzerando la sua già precaria credibilità politica è riuscito laddove nessuno si era mai spinto, ovvero ad annunciare provvedimenti che poi non è riuscito a portare definitivamente a casa. Cose incredibili e che sarebbero anche esilaranti se non riguardassero la vita di lavoratori ed imprese visto che si parla della proroga dell’ex articolo 199 che, nonostante ripetute rassicurazioni, è incredibilmente saltata, suscitando sconcerto tra i lavoratori. Ed alzi la mano chi è disponibile adesso a credere alla nuova promessa fatta, ovvero alla presentazione di un emendamento in Parlamento durante la conversione del decreto. I discorsi però stanno a zero e attualmente nel “Milleproroghe” manca il prolungamento delle misure a sostegno del lavoro portuale e questo sta creando grandissima preoccupazione sulle banchine.
E come hanno giustamente evidenziato i nostri parlamentari Valentina Ghio e Marco Simiani, che ringraziamo per il loro lavoro ed impegno, ‘in ogni occasione utile, dal Decreto Anticipi alla Manovra, noi abbiamo presentato emendamenti a sostegno della proroga al lavoro portuale e siamo pronti a ripresentarne al Milleproroghe, e se il Governo non dara’ una risposta certa e concreta, oltre alla perdita della credibilità dei rappresentanti istituzionali del MIT che piu’ volte hanno dato vaste rassicurazioni, a perdere saranno soprattutto i lavoratori portuali a rischio di pesanti crisi occupazionali’.
Anche il PD della Toscana è pronto a mobilitarsi per richiamare l'attenzione su questa vicenda per la quale il Governo nazionale deve assolutamente trovare una soluzione. Si tratta di un tema che nel corso dei mesi era stato più volte evidenziato sia a livello regionale che grazie al lavoro condotto dalla Federazione di Livorno insieme all'Unione Comunale labronica ed al circolo tematico di economia marittima. Insomma il PD, in costante ascolto del mondo portuale, c'è ed è pronto a fare la sua parte: quella che servirebbe è adesso l'autorevolezza e l'affidabilità politica di chi dovrebbe essere all'altezza di temi e sfide complesse. Caro sottosegretario Rixi, ci stupisca e raccogliendo le proposte del PD predisponga soluzioni all'altezza delle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori portuali che non meritano parole a vuoto ma fatti concreti. Ma lo faccia in tempi rapidi perché di promesse vane non sappiamo più che farcene”.

Così Emiliano Fossi, deputato e segretario Pd Toscana, e Francesco Gazzetti, responsabile infrastrutture, in merito all’assenza, nel decreto “Milleproroghe," del prolungamento delle misure a sostegno del lavoro portuale, impattato dal calo di traffico dovuto ai conflitti in Ucraina, Medio Oriente e Mar Rosso.

29/12/2023 - 15:13

“Il Governo ha bocciato un ordine del giorno del Pd, il numero 113, in cui si chiedeva di dare seguito ad alcuni aspetti in materia di rafforzamento dei contratti collettivi nazionali presenti nelle indicazioni contenute nel documento del Cnel ‘elementi di riflessione sul salario minimo in Italia’. Dopo avergli commissionato un report con l’evidente obiettivo di smontare la proposta delle opposizioni sul salario minimo, ora la cestina definitivamente. Il Cnel non deve essere menzionato, nemmeno in un ordine del giorno. Una clamorosa giravolta che rischia di minare ulteriormente la credibilità del rapporto tra il Governo, il Parlamento e il Cnel. Ci troviamo come al solito davanti a un costume ormai consolidato che usa le istituzioni come dependance a uso e consumo di Palazzo Chigi. Quando non servono più, vengono gettate via come una scarpa vecchia”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

29/12/2023 - 12:26

“Abbiamo chiesto al governo con un emendamento del Pd   alla legge di Bilancio di definire risorse chiare e definitive  per i danni causati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna lo scorso maggio. Ma evidentemente al governo e questa maggioranza non interessa, poiché è stato bocciato.
L’Emilia Romagna è una regione che produce ricchezza economica e sociale per il nostro paese. Ma è stata colpita da un evento alluvionale che non ha una memoria storica fino a 500 anni una tragedia che ha causato danni enormi . Oggi dopo 7 mesi a cittadini e imprese ancora non è arrivato nulla o quasi nulla .Sono state stanziate meno della metà delle risorse rispetto ai danni di oltre 8, 5 miliardi, che per altro il Commissario ha potuto impegnare solo per le “ somme urgenze” della parte pubblica con un ritardo che porta gli interventi necessari da fare in pieno inverno con tutte le difficoltà e a volte le impossibilità di agire .
Con la nuova legge di Bilancio , bocciando la nostra proposta non vi è alcuna certezza su indennizzi a cittadini e imprese, per beni mobili  colpiti , dai macchinari agli elettrodomestici , dalle macchine agli arredi .100 % di indennizzi è una promessa che oggi si rivela una bugia. È un fatto che Le procedure scelte dal governo e i tempi dilatati , le inadeguate risorse quelle ulteriori negate  , non hanno consentito al commissario Figliuolo di emanare ordinanze necessarie  in favore di imprese e famiglie .  Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Andrea Gnassi, intervenendo sulla legge di Bilancio.

29/12/2023 - 11:49

"La prima pagina di un quotidiano di destra, oggi, definisce Giorgia Meloni "uomo dell'anno", con toni molto trionfalistici. Perché non "donna dell'anno"? E' chiaro: ad essere simbolo di (presunto, in questo caso) successo non può che essere un uomo. Del resto, lei stessa ha deciso di farsi chiamare al maschile: il presidente del Consiglio.
Aspettiamo che commenti questa prima pagina per capire se le sta bene che il suo "sono una donna", pronunciato in un comizio con tanta enfasi con l'intenzione di attaccare le persone LGBTQIA+ accusate di voler "cancellare le donne", sia stato fatto fuori in tre parole. Ora che "Il  presidente del consiglio" è stata accolta nel club degli uomini perché brava, il suo essere donna non va più rivendicato? "Uomo" portatore di successo, prestigio, potere e valori. "Donna" no, acquista valore solo accanto a "madre". Un distillato di insopportabile sessismo a cui anche lei dovrebbe ribellarsi. Cara Meloni, si può essere capaci rivendicando di essere donne. È una bella esperienza, non negartela!". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

28/12/2023 - 20:02

“La legge di bilancio è la madre di tutte le leggi, non si tratta solo di far quadrare dei conti, di scrivere numeri, ma di definire priorità. Scegliere che cosa è più e che cosa è meno importante per il Paese. Per il mondo della scuola questa non è una legge di bilancio. Non sono solo definanziamenti, tagli, numeri. È il manifesto ideologico di una destra che urla al Paese che studiare non è un diritto per tutti, ma il privilegio di qualcuno!

Potrei citare mille donne e uomini maestri del pensiero per spiegare il pericolo di una visione come questa.

Faccio una sola citazione: “I CAPACI E I MERITEVOLI, ANCHE SE PRIVI DI MEZZI, HANNO DIRITTO DI RAGGIUNGERE I GRADI PIÙ ALTI DEGLI STUDI”.

È l’articolo 34 della nostra Costituzione. La destra è qui per demolirla. Noi siamo qui per difenderla”.

Lo dichiara il deputato democratico Mauro Berruto.

28/12/2023 - 19:37

“Sul superbonus ci aspettavamo una norma certa, rapida ed operativa per garantire famiglie ed imprese sui lavori già iniziati ma ci ritroviamo, secondo le agenzie di stampa, un decreto con annunci mirabolanti di proroghe indefinite e risarcimenti differenti in base al reddito, che creeranno inevitabilmente contenziosi e caos nei condomini. Attendiamo il testo del provvedimento ma delle due l’una: o siamo di fronte all’ennesimo bluff della destra o fino ad ora Meloni e Giorgetti hanno mentito agli italiani sui danni economici del superbonus”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

27/12/2023 - 13:00

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera

"Secondo Meloni, Doveva essere il Governo che non ostacolava chi produce, invece con la manovra di bilancio 2024 arriva il primo conto salato per le imprese che secondo l'ISTAT vale un effetto di cassa negativo del 10,5% nel 2024 ." lo scrive sui social il deputato Dem Silvio Lai,  della commissione bilancio. "L'abolizione dell'ACE, l'agevolazione fiscale che premiava chi reinveste gli utili in azienda, consentendo di pagare meno imposte e rendere conveniente investire risorse proprie e che favoriva la crescita del dimensionamento delle imprese, ha consentito al Governo di recuperare 4,6 miliardi nel 2024 ma comporta un aggravio di imposta che non sarà compensato dalla deduzione IRES  sul costo del lavoro dei nuovi assunti che "costa" solo 1,8 miliardi. Sempre secondo ISTAT sarà una impresa su 4 ad essere colpita da questo aggravio delle imposte casuato dall'imprevista cancellazione dell'ACE. “Non solo, Per Lai, “le imprese che avranno bisogno di risorse dovranno chiederle al sistema bancario con interessi impossibili, solo parzialmente e limitatamente compensati dalla nuova Sabatini, finanziata per solo 100 milioni di euro. Tra taglio dell'ACE, nuove deduzioni e nuova Sabatini, il conto delle imprese ammonta a 2,7miliardi in meno di risorse, cui si aggiungono lo stop di industria 4.0 e la nebulosa del sostegno alle imprese del mezzogiorno con la nuova ZES che doveva sostituire il credito d'imposta Sud ma di cui non si vedrà nulla sino a Giugno 2024 quando dovrà essere definito il piano di sviluppo da una delle tante task force del ministro Fitto. A questo si aggiungono i ridimensionamenti dei bonus assunzioni e le crisi che arriveranno sulle imprese edilizie per i tagli al PNRR sui finanziamenti ai comuni e il blocco del bonus 110%. Insomma,  alla fine per le imprese non sarà un gioco a somma zero ma a perdere, al nord come al Sud: da un Governo che prometteva solo deregulation emerge l'assenza di una politica industriale, per le piccole come per grandi imprese, come dimostrano le situazioni di crisi dell'ILVA, di ITA, e gli effetti su TIM e su MPS a seguito delle decisioni del Governo.
Lo dichiara Silvio Lai, deputato PD della Commissione Bilancio della Camera

27/12/2023 - 12:49

“Oggi in audizione il ministro Giorgetti non potrà sottrarsi in audizione alle domande sul Mes e sulla riforma del patto di stabilità, temi sui quali in Europa il governo ha perso su tutta la linea. Il Ministro dell’Economia sa bene che non è possibile parlare di manovra senza toccare questi due punti fondamentali, visto che questa sarà l’ultima manovra che potremo fare in deficit e che molte misure del governo come quella sul cuneo fiscale non potranno essere riconfermate”.

Così la deputata Pd in Commissione bilancio Silvia Roggiani, intervenendo questa mattina a Radio Popolare.

Pagine