27/10/2025 - 15:31

“Il Governo deve rivedere subito il provvedimento che riduce del 10% le risorse destinate ai progetti sui beni confiscati alla criminalità organizzata. È un taglio miope e ingiusto, che colpisce soprattutto i piccoli Comuni, già impegnati con lavori appaltati e interventi avviati grazie ai fondi PNRR.
Queste risorse non sono solo numeri di bilancio, ma strumenti di riscatto civile e di rigenerazione sociale. Ogni bene confiscato che torna alla collettività è un simbolo concreto di legalità, e bloccare o ridurre questi progetti significa indebolire la risposta dello Stato contro le mafie.
Penso al caso di Cesa e a tanti altri Comuni del Mezzogiorno che rischiano di fermare cantieri già avviati per mancanza di copertura finanziaria. È inaccettabile. Il Governo Meloni garantisca la piena copertura dei fondi originari e introduca norme di salvaguardia per i progetti in corso. La lotta alla criminalità non può subire tagli: servono coerenza, visione e rispetto per il lavoro dei sindaci e delle comunità locali”. Lo dichiara Stefano Graziano, deputato del Partito Democratico, in seguito all’appello del sindaco di Cesa, Enzo Guidi, ai parlamentari casertani, alla presidente del consiglio Meloni e all’Anci sul no al taglio del 10% dei fondi per i beni confiscati per progetti già appaltati.

24/10/2025 - 18:31

“Innovazione e competenze tecnologiche sono i due cardini necessari per creare sviluppo anche in una terra come la Sicilia attraverso la diffusione e l’incremento delle tecnologie satellitari. La new space economy è la chiave di volta, per una regione come la nostra che offre svariate caratteristiche favorevoli – una su tutte la posizione strategica nel Mediterraneo – ma occorre avere una visione di presente e di futuro per lo sviluppo della nostra Isola che non può alimentare la solita offerta formativa di estetisti, pizzaioli e parrucchieri ma deve attrezzarsi per colmare questo gap e investire su figure innovative e di alta specializzazione”.

Lo ha detto il segretario del Pd Sicilia e capogruppo Pd in commissione Trasporti e telecomunicazioni alla Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo al decennale di Sicilsat Communications, una eccellenza del settore da rimarcare ancora di più essendo una azienda siciliana specializzata nella progettazione di stazioni satellitari e sistemi di comunicazione avanzati, con sede nell’hinterland catanese.
“Dal dissesto idrogeologico al monitoraggio dei cambiamenti climatici – prosegue – si possono trarre spunti e informazioni utili in svariati ambiti sia produttivi, come l’agricoltura e la logistica, sia per quanto altri aspetti legati alla salute e alla sostenibilità. Il PNRR prevede - solo per la Sicilia - oltre 1 miliardo e mezzo di euro per la digitalizzazione, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo, prestando particolare attenzione allo sviluppo connessioni satellitari in vista della transizione digitale e verde e a contribuire allo sviluppo del settore spaziale. Questo governo finora – conclude - non ha brillato per l’attuazione delle misure del Pnrr ma sarò nostro compito vigilare e sollecitare interventi perché non sia un’ennesima occasione sprecata”.

 

16/10/2025 - 15:44

“È ormai evidente anche ai suoi amici sovranisti europei che la politica economica di Meloni non esiste. L’unica crescita registrata nel Paese è possibile esclusivamente grazie ai fondi del PNRR, ereditati dai governi precedenti guidati dalle opposizioni, che oggi vengono irresponsabilmente accusate dalla Premier di essere alla stregua dei terroristi di Hamas”. Così il capogruppo del PD in Commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca, riferendosi alle parole di Le Pen, che ha minimizzato l’impatto delle politiche del governo Meloni.

“La manovra economica e l’indeterminatezza che ancora oggi la circonda confermano il completo fallimento della strategia del governo. Senza le risorse del PNRR, l’economia sarebbe stagnante, dimostrando che Meloni non ha alcuna politica economica propria e si limita a gestire ciò che le è stato lasciato dai governi precedenti”.

 

16/10/2025 - 14:19

“Dall'abolizione della legge Fornero all'aumento di tre mesi dell'età pensionabile il passo è breve. C’è riuscita la destra che presa dal furore propagandistico aveva dato i numeri sulle pensioni, inservibili anche per il gioco del lotto. Via la Fornero avevano gridato ai quattro venti insieme alla proposta di fissare il tetto a quota 100 che poi è stata archiviata, con il silenzio di Salvini, che ha fatto ammenda, perché risultata troppo costosa. E poi proposte su proposte per tentare di catturare consenso. Ed ora si apprende che ci si appresta ad alzare l'età pensionabile di altri tre mesi. Servono soldi ed il bidone è stato già raschiato. Se non ci fossero le risorse del Pnrr, ormai prossimo alla scadenza, saremmo già in recessione. Ecco spiegata la manovra finanziaria 2026 improntata alla stagnazione e senza nessuna misura per favorire ripresa e sviluppo e tutelare famiglie ed imprese”.

Lo dichiara il deputato PD della commissione Bilancio, Silvio Lai.

 

15/10/2025 - 18:55

Presentata interrogazione a ministro dell'Ambiente

La deputata del Pd, Giovanna Iacono, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per segnalare una grave ingiustizia che colpisce la Provincia di Agrigento e i suoi cittadini. Il decreto dell’8 agosto 2025, che disciplina gli incentivi del Pnrr per l’acquisto di veicoli elettrici, prevede contributi maggiorati esclusivamente per i residenti nelle cosiddette ‘Functional Urban Area’ (Fua). Tuttavia, Agrigento - pur essendo capoluogo di provincia e pur possedendo le caratteristiche di un’area che necessita di un forte sostegno nella transizione ecologica - è stata inspiegabilmente esclusa da questo elenco. Questa esclusione rappresenta una penalizzazione evidente per gli agrigentini, che vivono in un territorio caratterizzato da redditi medi più bassi, infrastrutture carenti e un parco auto tra i più vecchi d’Italia. Proprio queste condizioni dovrebbero giustificare un intervento pubblico rafforzato, non un’ulteriore discriminazione.

Con l’interrogazione presentata, si chiede al governo di rivedere i criteri adottati o di introdurre misure correttive che consentano anche alla Provincia di Agrigento di accedere agli incentivi per la mobilità sostenibile previsti dal Pnrr. “La transizione ecologica non può essere un privilegio riservato solo ad alcune città - dichiara Giovanna Iacono - ma deve essere un processo realmente nazionale, equo e inclusivo, che non lasci indietro nessun territorio, a partire da quelli più fragili e svantaggiati”.

 

14/10/2025 - 19:21

“Ancora un nulla di fatto sulla manovra. La maggioranza continua a rimandare la presentazione di un testo, paralizzata da un braccio di ferro interno che dimostra l’assenza di una visione comune. Non emergono misure concrete e tutto lascia prevedere che sarà il terzo flop della politica economica del governo Meloni. In questi anni solo le risorse del PNRR hanno permesso al Paese di non scivolare in recessione, mentre il ministro dell’Economia Giorgetti si sta rivelando ininfluente: non c’è traccia di una vera politica economica né di una politica industriale. Le dichiarazioni odierne del ministro – “La prospettiva è abbastanza delineata, venerdì i particolari” – confermano la confusione e l’improvvisazione con cui il governo sta affrontando una fase delicata per famiglie, imprese e conti pubblici. L’Italia ha bisogno di scelte serie e di una manovra capace di sostenere crescita, lavoro e investimenti, non di annunci e rinvii continui” così il capogruppo democratico nella commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano commenta l’ennesimo rinvio da parte del CdM, dell’approvazione della manovra.

 

14/10/2025 - 17:00

“Con una disinvoltura impressionante, la maggioranza cancella o minimizza i tagli che ha fatto ai Comuni e poi ha persino la faccia tosta di vantarsi di piccoli, irrilevanti stanziamenti. Il governo Meloni ha tagliato un miliardo di euro di spesa corrente ai Comuni con la legge di bilancio 2024 e un altro miliardo e 350 milioni con quella del 2025. Risorse fondamentali per i servizi essenziali”.

Lo ha dichiarato in Aula la deputata Silvia Roggiani, prima firmataria della mozione di minoranza in materia di sostegno agli enti locali e agli amministratori, nel corso della dichiarazione di voto alla Camera.

Il governo – ha proseguito la deputata dem – ha cancellato il fondo per le piccole opere nei Comuni più piccoli e ha tagliato 1.900 interventi del Pnrr, nonostante siano stati proprio i Comuni a realizzare con maggiore efficacia questi progetti. C’è poi la presa in giro sul tema della casa, dove il governo ha tagliato il Fondo sostegno affitti e morosità incolpevole, portandolo da 350 milioni a soli 30 milioni in due anni, e annunciato un piano casa da 660 milioni che partirà, semmai partirà, solo nel 2027, a fine legislatura, mentre nel frattempo ci sono già 40 mila sfratti nell’ultimo anno. Anche sul tema dei minori stranieri non accompagnati si continua a scaricare le responsabilità sui sindaci, lasciando soli i Comuni di fronte a un’emergenza che andrebbe invece gestita con risorse e strumenti nazionali adeguati”.

“Invece di assumersi le proprie responsabilità – ha concluso Roggiani – la destra continua a scaricare i problemi sui sindaci e sulle sindache. Noi oggi accogliamo le riformulazioni della maggioranza ma la aspettiamo alla prova della legge di bilancio: lì vedremo se per loro la priorità saranno davvero le nostre comunità locali o se si tratta ancora una volta della solita propaganda”.

 

10/10/2025 - 14:21

“L’allarme lanciato da Ance sul rischio di paralisi dei cantieri pubblici è gravissimo. Mancano 2,5 miliardi di euro per coprire le compensazioni dovute alle imprese e, senza un intervento immediato, si rischia di fermare opere fondamentali del Pnrr e delle ricostruzioni post-calamità”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati del Partito Democratico Marco Simiani, Augusto Curti e Andrea Casu, che hanno presentato sul tema una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Il governo chiarisca subito la reale entità degli ammanchi e garantisca, già nella prossima legge di bilancio, le risorse necessarie a evitare il blocco dei lavori. Mettere in crisi il settore delle costruzioni significa mettere a rischio crescita, occupazione e sicurezza del paese", concludono i dem.

 

09/10/2025 - 18:00

“Sul Dpfp il governo è reticente e il documento tace perché non dice ciò potrebbe e dovrebbe dire. Il governo non ha mai fornito al Parlamento informazioni adeguate sul documento che sulla programmazione resta oscuro, allusivo, incomprensibile. La manovra programmatica porterà ad un aumento del Pil pari a zero nel 2026 e 0,1 nel 2027/28. Senza gli investimenti del Pnrr, ereditati dai governi precedenti, sarebbe recessione. Questo governo sa solo galleggiare”. Così la deputata e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra nella dichiarazione di voto sul Documento programmatico di finanza pubblica.
“Dal 2027 – continua la parlamentare dem - l'età per il pensionamento aumenta di tre mesi e peggiorano i canali di uscita anticipata, esattamente il contrario di quanto dichiarato dall'attuale maggioranza in campagna elettorale attaccando la ministra Fornero. Non c'è nulla sulla spesa degli enti decentrati che non tiene più il passo dell'inflazione e cala in termini reali: come faranno a fornire i servizi ai cittadini?”
“Sulla sanità mancano le risposte su spesa e finanziamento e, secondo la Corte dei Conti, mancheranno 13 miliardi nel 2028. La pressione fiscale cresce smentendo il punto principale del governo Meloni: con il fiscal drag, il sistema tassa di più i lavoratori che hanno aumenti contrattuali che li difendono appena dall'inflazione. Il governo è reticente, il documento tace: che pena”, conclude Guerra.

09/10/2025 - 16:20

"Meloni dipinge un'Italia inesistente, con indicatori rosei e cittadini entusiasti per le strade. Se uscisse da Palazzo Chigi, vedrebbe una realtà ben diversa da quella raccontata su TeleMeloni e sui social. I salari restano bassi, da quando c’è lei al governo ne abbiamo perso uno all’anno per colpa del caro vita a cui non è stata data risposta, la pressione fiscale tocca il 42,8%, e la spesa sanitaria, insufficiente, lascia il 10% della popolazione senza cure a causa di liste d'attesa infinite e costi proibitivi del privato. Le politiche del governo si confermano spot elettorali, prive di visione. Questo governo è incapace di invertire un trend economico che, senza il PNRR, sarebbe ancora più negativo". Così in una nota il Vice Presidente del Gruppo parlamentare del Partito Democratico alla Camera, Toni Ricciardi.

08/10/2025 - 15:55

“A pochi mesi dal suo annuncio, il disegno di legge “Consolidamento e sviluppo del settore agricolo”, ribattezzato “Coltivitalia”, non è altro che carta straccia. Presentato dal Governo il 24 luglio come collegato agricolo alla legge di bilancio, rilanciato in pompa magna dal ministro Lollobrigida a fine agosto per un impegno economico di un miliardo, si è perso nei meandri del Mef, in un rimpallo con la Ragioneria. Nell’imbarazzo dei rappresentanti del Governo e dei parlamentari di maggioranza, oggi abbiamo sollevato la questione in Commissione Agricoltura della Camera, senza ricevere risposte adeguate. Ora leggiamo che nel Dpfp, che anticipa la prossima manovra di bilancio, verrà riproposto il collegato. È lo stesso scomparso nel nulla? Sarà diverso perché dovrà rispondere ad alcune criticità che nel frattempo sono emerse? Nel Documento discusso oggi, sul quale abbiamo espresso parere contrario nel silenzio generale, tra i temi da affrontare con urgenza nella legge finanziaria non sono contemplati i contraccolpi dei dazi sul comparto agroalimentare italiano, a cominciare dalla crisi del grano. Un comparto già duramente colpito dalla annunciata decisione della Commissione Europa di inglobare le risorse della Pac nel Fondo Unico Europeo che ricomprende le politiche di coesione, con dotazione ridotta di 8 miliardi di euro.
Se queste sono le premesse, si prefigura un’insopportabile presa in giro per gli operatori e una pessima legge di bilancio per il comparto agricolo, nonostante il soccorso della rimodulazione delle risorse Pnrr, utile peraltro a risanare i contenziosi dei contratti di filiere, bloccati nei tribunali”
Così la capogruppo democratica in commissione agricoltura alla Camera, Antonella Forattini.

08/10/2025 - 11:41

Presentata interrogazione su banda ultralarga Open Fiber

“Chiediamo chiarimenti urgenti sullo stato di attuazione del Piano Italia a 1 Giga e sulla gestione delle risorse pubbliche affidate a Open Fiber.
La situazione rappresenta un fallimento industriale e manageriale. I ritardi accumulati da Open Fiber nella realizzazione delle reti in fibra ottica hanno costretto l’Italia a ridurre di circa 700.000 i civici previsti dal piano, una vera e propria umiliazione per il Paese e un danno d’immagine incalcolabile”. Lo dichiara il deputato del  Pd e capogruppo in commissione Attività produttive della Camera, Alberto Pandolfo, che ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione sulla questione della banda ultralarga e Open Fiber.

“Nonostante anni di inadempienze e segnalazioni da parte di regioni e comuni, non è mai stata attivata alcuna procedura di revoca o sanzione, lasciando intendere una grave carenza di controllo da parte del Governo e delle autorità competenti.
Tale comportamento rischia di determinare un danno erariale di grandi proporzioni e di sollevare seri dubbi di conformità alle norme europee sugli aiuti di Stato, sulla concorrenza e sulla neutralità tecnologica”, spiega il dem.

“Il Governo non ritiene di dover intervenire sulla gestione di Open Fiber davanti a un tradimento degli obiettivi del PNRR? Perché non sono mai state applicate penali o revocate le concessioni?
Non è forse necessario procedere alla sostituzione di Open Fiber con operatori alternativi seri e qualificati, in grado di completare i lavori senza ulteriori sprechi di denaro pubblico? Chiediamo che il Governo intraprenda misure strutturali per evitare che in futuro risorse strategiche vengano concentrate nelle mani di un monopolio che poi si dimostra inefficiente, garantendo invece una competizione sana, trasparente e meritocratica nell’interesse dei cittadini”, conclude Pandolfo.

 

07/10/2025 - 17:07

“La crisi climatica sconvolge tutto e in particolare i cicli dell’acqua oggi sempre più imprevedibili. La resilienza idrica non è solo una sfida ma una necessità: attrezzarsi per adattarci e affrontare la crisi è prioritario”. Lo afferma la deputata Pd Eleonora Evi durante il VII Forum nazionale Acqua di Legambiente organizzato a Roma.
“Mentre il consumo di suolo avanza senza sosta impermeabilizzando tutto – continua l’esponente dem -, i soldi per l’acqua non ci sono mai. Anche quelli stanziati nel Pnrr per sistemare la rete di distribuzione ‘colabrodo’ faticano a essere messi a terra. Dal governo giungono solo misure di corto respiro senza una seria programmazione”.
“Non ci sono soluzioni semplici a problemi complessi ma per iniziare a risolverli è quanto meno necessario smettere di nascondere la testa sotto la sabbia e smettere di perpetrare modelli produttivi devastanti e ingiusti, oltre che estremamente idrovori, come la zootecnia intensiva e la produzione di energia da fonti fossili. Il nesso tra acqua, energia e cibo è lì davanti ai nostri occhi, è ora di affrontarlo”, conclude Evi.

 

07/10/2025 - 15:43

“Nell’ottica degli obiettivi posti dalla transizione energetica, il Pnrr richiede un rafforzamento strutturale delle reti di distribuzione elettrica anche al fine di sostenere lo sviluppo dei nuovi carichi e la domanda sempre crescente. Come conferma la Corte dei conti europea, le reti elettriche europee dovranno essere potenziate fino a raddoppiare la loro capacità attuale. È dunque necessario che la gestione della rete di distribuzione, e in primis Enel, adotti un modello industriale di più ampio respiro rispetto al passato, che preveda organici adeguati e competenze interne solide”. Così si legge nell’interrogazione presentata dai deputati Pd, Vinicio Peluffo, primo firmatario, e Maria Cecilia Guerra ai ministri delle Imprese e dell’Ambiente.
“Negli ultimi dieci anni – continuano i parlamentari dem - gli organici di Enel risulterebbero sostanzialmente stabili o in diminuzione, nonostante l’aumento delle esigenze operative e regolatorie, con il personale spesso chiamato a turni straordinari e reperibilità frequenti. Le nuove assunzioni annunciate non si sono realizzate o sono state finora conseguenti a vertenze sindacali. È dunque urgente che il governo intervenga per assicurare che Enel definisca un piano industriale coerente con gli obiettivi del PNRR e attui l’adeguamento degli organici e la reinternalizzazione delle attività strategiche”, concludono Peluffo e Guerra.

 

03/10/2025 - 13:12

“Prendiamo atto della risposta del governo in Aula oggi per cui - diversamente da quanto sostenuto dal sottosegretario Butti in Commissione Semplificazione - si va verso una proroga della convenzione per il servizio Spid di 24 mesi estensibile a 36 mesi. E' una scelta opportuna che il Pd sollecita dalla scorsa primavera quando l'orientamento del governo era quello di dismettere lo Spid all inizio del 2026". Lo dichiara il capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo in un'interpellanza urgente.
"Sono confortanti pure le notizie relative all'erogazione dei 40 milioni alle aziende interessate che da anni svolgono un servizio di grande rilevanza senza percepire le somme pattuite", continua il parlamentare dem. "Continueremo nei prossimi mesi a monitorare l'utilizzo dell'identità digitale per accertare che si raggiunga l'obiettivo previsto dal Pnrr di 42,3 milioni di identità digitali attivate. Oggi siamo a circa 40 milioni che coprono l '80% della popolazione maggiorenne grazie proprio allo Spid. Sullo sfondo resta la sfida della carta di identità elettronica con accessi di poco superiori ai 6 milioni per cui serve un cambio di marcia da parte del governo sulle aree interne e sulle persone più anziane su cui i risultati sono scarsi e l'azione del governo assente", conclude Barbagallo.

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