11/11/2025 - 14:24

"Questa mattina sono stata in Piazza di Monte Citorio al fianco delle precarie e dei precari del CNR e degli Enti Pubblici di Ricerca. Parliamo di migliaia di ricercatrici, ricercatori, tecnologi, tecniche e personale amministrativo che da anni portano avanti la ricerca italiana in condizioni di precarietà intollerabile. Il governo non può continuare a ignorare la loro voce: servono subito fondi per le stabilizzazioni nella Legge di Bilancio". Così la deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa.

"Solo al CNR - aggiunge la deputata Pd - ci sono 4000 lavoratrici e lavoratori precari, molti dei quali rischiano di rimanere senza contratto già nei prossimi mesi con la fine dei progetti PNRR. Almeno 1500 di loro hanno pieno diritto alla stabilizzazione ai sensi della legge Madia. È assurdo che, mentre l’Italia dice di voler investire in innovazione, università e ricerca, chi manda avanti i laboratori e i progetti fondamentali per il Paese venga lasciato nell’incertezza più totale. L’anno scorso, grazie alla mobilitazione dei Precari Uniti CNR e all’impegno parlamentare trasversale di AVS, M5S e PD, si erano ottenuti 10 milioni di euro per le stabilizzazioni, fondi ancora oggi non spesi e comunque sufficienti appena per il 10% degli aventi diritto. È evidente che ora serva un intervento strutturale: non si costruisce ricerca con contratti a tempo, ricatti e fughe all’estero, ma investendo sul capitale umano".

"Sarò accanto a queste lavoratrici e lavoratori in Parlamento e nelle piazze, perché non c’è futuro per il Paese che non metta al centro la ricerca e chi la fa vivere ogni giorno. Il governo dimostri serietà: investa nella stabilizzazione e riconosca dignità a chi tiene in piedi la conoscenza", conclude Scarpa.

10/11/2025 - 16:12

"La posa della chiglia della nave oceanografica Arcadia rappresenta un segnale significativo per la tutela del nostro patrimonio marino e per il rilancio di Piombino. Si tratta di un progetto dedicato alla ricerca e alla tutela degli ecosistemi ed un tema centrale per il nostro futuro ambientale ed economico".

Lo dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.

"La costruzione della Arcadia, destinata all’Ispra e sostenuta dal Pnrr, è un passo significativo nel rafforzare la capacità dell’Italia di studiare e proteggere il Mediterraneo. Per Piombino, si tratta di un’occasione di rilancio industriale e di valorizzazione delle competenze locali, pur in un contesto che resta complesso, segnato da difficoltà occupazionali e ambientali che non possiamo ignorare. Proprio per questo, iniziative come questa devono ricordarci quanto sia urgente coniugare sviluppo e sostenibilità, lavoro e tutela del mare. È su questo equilibrio che si gioca il futuro della nostra comunità e del territorio costiero": conclude.

 

08/11/2025 - 11:48

“A meno di due mesi dalla scadenza della misura finanziata nell’ambito del Pnrr, Transizione 5.0, le risorse pari a soli 2,5 miliardi di euro, risultano completamente assorbite dalle comunicazioni presentate dalle imprese. La dotazione iniziale del piano, 6,3 miliardi di euro è stata tagliata di 3,8 miliardi dal governo e ora le aziende che presenteranno domanda finiranno in una lista d’attesa, ricevendo solo una 'ricevuta di indisponibilità delle risorse'. È evidente che la chiusura anticipata non è dovuta a un 'successo' della misura, bensì a una rimodulazione politica del Governo, un vero fallimento operativo della misura, un grave errore politico e strategico dell'esecutivo  che crea un danno reputazionale e operativo per il Paese e per il sistema produttivo”. Così si legge nell'interrogazione presentata dai deputati Pd Pandolfo – primo firmatario - Ghio, Simiani, De Micheli, Di sanzo, Gnassi, Peluffo e Curti al ministro Urso sulla Transizione 5.0.
“Come Pd riteniamo inaccettabile che la principale misura industriale del PNRR sia stata trasformata in un imbuto burocratico che genera sfiducia e blocca gli investimenti. Chiediamo se il Governo intenda garantire che le imprese già prenotate non perdano il diritto all’incentivo e quali siano i criteri di priorità per la gestione della lista d’attesa”, concludono i parlamentari dem.

06/11/2025 - 12:56

“Il Pil italiano è fermo da tre trimestri consecutivi e la produzione industriale ristagna da oltre due anni. In questo contesto, il governo Meloni approva una legge di bilancio che, secondo gli stessi documenti del MEF, non avrà alcun impatto positivo sulla crescita. È scritto nero su bianco: la manovra non farà aumentare i consumi interni e avrà effetti negativi sugli investimenti”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata e responsabile nazionale Lavoro del Partito Democratico.

“La premier Meloni – spiega l’esponente dem - racconta un’Italia che non esiste, promettendo un rilancio che non arriverà. Se oggi non fossimo sostenuti dai fondi del PNRR, il Paese sarebbe già in recessione. Il problema non è solo economico ma politico: manca una strategia industriale capace di orientare la crescita e affrontare le sfide globali. Il Partito Democratico chiede al governo di unirsi a un’iniziativa comune in Europa per rafforzare le politiche su innovazione, energia e infrastrutture. Non possiamo competere da soli con giganti come Cina e Stati Uniti: servono investimenti di scala e una transizione tecnologica sostenuta a livello europeo”.

“Sul piano nazionale – conclude Guerra – è urgente intervenire sul costo dell’energia. Le nostre proposte mirano a sganciare il prezzo del gas da quello delle rinnovabili, in modo da far scendere le bollette e migliorare la competitività delle imprese. Inoltre, il governo non può continuare a ignorare le conseguenze delle politiche economiche americane: i dazi di Trump impongono una strategia di sostegno alle esportazioni e alla manifattura italiana. Serve una politica industriale seria, non propaganda”.

 

05/11/2025 - 14:18

“L’Italia è ormai in una fase di stagnazione tecnica, con il Pil fermo per il terzo trimestre consecutivo e i consumi in frenata. La legge di bilancio 2026, secondo le stime del Mef, non produrrà alcun effetto positivo sulla crescita”. Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico e componente della commissione Bilancio.

L’esponente dem sottolinea come “perfino il Centro Studi di Confindustria riconosce che l’attuale, debole crescita è soltanto l’ultima coda degli investimenti del Pnrr. Senza quei fondi, l’Italia sarebbe già in recessione. La manovra del governo Meloni è la prima in molti anni a non avere alcun impatto sulla crescita: se si facesse o non si facesse, sarebbe esattamente la stessa cosa. Il Pnrr è stato usato per coprire spese ordinarie, sottraendo risorse a scuola, sanità, transizione digitale ed ecologica. Così si condanna il Paese a un futuro di bassa crescita e scarse opportunità”.

“Il Partito Democratico – conclude Lai - presenterà una contromanovra che punti davvero sullo sviluppo industriale, sulla ripartenza e sulle infrastrutture sociali. In Italia la povertà cresce, la disoccupazione aumenta e i giovani restano senza prospettive. Questo è un governo di pura propaganda, incapace di gestire l’economia di un Paese e di costruire una visione per il futuro. Serve un piano alternativo che rimetta al centro il lavoro, gli investimenti e la coesione sociale”.

 

04/11/2025 - 14:26

“Il crollo di parte della Torre dei Conti a Roma si intreccia con la discussione in corso sulla riforma di Roma Capitale. Roma deve avere nuovi strumenti e nuove risorse, anche per la manutenzione di strutture così delicate. I lavori che si stavano svolgendo erano finanziati con i fondi del PNRR, ma in futuro quei fondi non ci saranno più. Spero che su questo non ci siano divisioni tra gli schieramenti politici e che presto Roma e altri territori possano giovare di una riforma ormai non più rimandabile". Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, in un’intervista a Radio Radicale.

04/11/2025 - 11:50

“Confindustria conferma ciò che il Partito Democratico denuncia da settimane. La manovra è a saldo zero, nessun impatto sulla crescita del Paese. Il Governo parla di “responsabilità” e “prudenza”, la realtà è che non c’è un euro per la competitività, per gli investimenti, per il lavoro e per l’innovazione. Come ha ricordato Tarquini in audizione, la crescita allo “zero virgola” non garantisce il futuro dell’Italia, e infatti senza le risorse del PNRR oggi il nostro Paese sarebbe già in recessione. Per rilanciare il Paese serve una politica industriale e fiscale che premi chi investe, chi innova e chi crea lavoro stabile, non un bilancio di mera sopravvivenza.” Così in una nota il capogruppo del Partito Democratico, in commissione bilancio alla camera, Ubaldo Pagano.

03/11/2025 - 16:30

“Indegno attacco all’Italia e ennesimo tentativo di disinformazione russa con cui la Zahkarova dimostra non solo di non avere rispetto del nostro paese e di essere capace delle azioni di più becero sciacallaggio ma al tempo stesso di non sapere nemmeno di che cosa sta parlando perché proprio per la Torre dei Conti sono previsti fondi PNRR Caput Mundi per un intervento complessivo di 7 milioni di euro. Quello che dice non è solo una vergogna, anche una figuraccia internazionale. Prima di parlare dell’Italia farebbe bene a sciacquarsi la bocca e magari studiare un po’”

Dichiara il Deputato Pd Andrea Casu.

 

28/10/2025 - 14:10

“C’è un Paese reale diverso da quello che ci racconta il Governo, secondo cui va tutto bene solo perché sopravvive da tre anni: gli italiani non stanno e non staranno meglio con questa Manovra”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, in diretta su RaiNews24.

“I dati Istat di cui si vanta Meloni sono legati, in parte, all’unico strumento che ha permesso un po’ di crescita: il Pnrr, su cui il suo partito era contrario - ha proseguito la deputata dem - L’altro dato, che volutamente il Governo continua a ignorare, è quello della povertà reddituale: abbiamo lavoratori poveri che non arrivano a fine mese”.

“Con questa Manovra non si fa nulla in tal senso: non c’è niente di nuovo, nessun riferimento ai redditi. Con questa Legge di Bilancio ci si limita a far galleggiare il Paese, senza alcuna redistribuzione della crescita o visione sul futuro, industriale ed economico. Del Governo Meloni ricorderemo solo la pressione fiscale più alta degli ultimi 10 anni e i continui tagli ai servizi, come mense scolastiche e asili nido, nei confronti dei Comuni.” ha concluso Gribaudo.

 

 

27/10/2025 - 16:30

“Il Governo deve rivedere subito il provvedimento che riduce del 10% le risorse destinate ai progetti sui beni confiscati alla criminalità organizzata. È un taglio miope e ingiusto, che colpisce soprattutto i piccoli Comuni, già impegnati con lavori appaltati e interventi avviati grazie ai fondi PNRR.
Queste risorse non sono solo numeri di bilancio, ma strumenti di riscatto civile e di rigenerazione sociale. Ogni bene confiscato che torna alla collettività è un simbolo concreto di legalità, e bloccare o ridurre questi progetti significa indebolire la risposta dello Stato contro le mafie.
Penso al caso di Cesa e a tanti altri Comuni del Mezzogiorno che rischiano di fermare cantieri già avviati per mancanza di copertura finanziaria. È inaccettabile. Il Governo Meloni garantisca la piena copertura dei fondi originari e introduca norme di salvaguardia per i progetti in corso. La lotta alla criminalità non può subire tagli: servono coerenza, visione e rispetto per il lavoro dei sindaci e delle comunità locali”. Lo dichiara Stefano Graziano, deputato del Partito Democratico, in seguito all’appello del sindaco di Cesa, Enzo Guidi, ai parlamentari casertani, alla presidente del consiglio Meloni e all’Anci sul no al taglio del 10% dei fondi per i beni confiscati per progetti già appaltati.

27/10/2025 - 15:31

“Il Governo deve rivedere subito il provvedimento che riduce del 10% le risorse destinate ai progetti sui beni confiscati alla criminalità organizzata. È un taglio miope e ingiusto, che colpisce soprattutto i piccoli Comuni, già impegnati con lavori appaltati e interventi avviati grazie ai fondi PNRR.
Queste risorse non sono solo numeri di bilancio, ma strumenti di riscatto civile e di rigenerazione sociale. Ogni bene confiscato che torna alla collettività è un simbolo concreto di legalità, e bloccare o ridurre questi progetti significa indebolire la risposta dello Stato contro le mafie.
Penso al caso di Cesa e a tanti altri Comuni del Mezzogiorno che rischiano di fermare cantieri già avviati per mancanza di copertura finanziaria. È inaccettabile. Il Governo Meloni garantisca la piena copertura dei fondi originari e introduca norme di salvaguardia per i progetti in corso. La lotta alla criminalità non può subire tagli: servono coerenza, visione e rispetto per il lavoro dei sindaci e delle comunità locali”. Lo dichiara Stefano Graziano, deputato del Partito Democratico, in seguito all’appello del sindaco di Cesa, Enzo Guidi, ai parlamentari casertani, alla presidente del consiglio Meloni e all’Anci sul no al taglio del 10% dei fondi per i beni confiscati per progetti già appaltati.

24/10/2025 - 18:31

“Innovazione e competenze tecnologiche sono i due cardini necessari per creare sviluppo anche in una terra come la Sicilia attraverso la diffusione e l’incremento delle tecnologie satellitari. La new space economy è la chiave di volta, per una regione come la nostra che offre svariate caratteristiche favorevoli – una su tutte la posizione strategica nel Mediterraneo – ma occorre avere una visione di presente e di futuro per lo sviluppo della nostra Isola che non può alimentare la solita offerta formativa di estetisti, pizzaioli e parrucchieri ma deve attrezzarsi per colmare questo gap e investire su figure innovative e di alta specializzazione”.

Lo ha detto il segretario del Pd Sicilia e capogruppo Pd in commissione Trasporti e telecomunicazioni alla Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo al decennale di Sicilsat Communications, una eccellenza del settore da rimarcare ancora di più essendo una azienda siciliana specializzata nella progettazione di stazioni satellitari e sistemi di comunicazione avanzati, con sede nell’hinterland catanese.
“Dal dissesto idrogeologico al monitoraggio dei cambiamenti climatici – prosegue – si possono trarre spunti e informazioni utili in svariati ambiti sia produttivi, come l’agricoltura e la logistica, sia per quanto altri aspetti legati alla salute e alla sostenibilità. Il PNRR prevede - solo per la Sicilia - oltre 1 miliardo e mezzo di euro per la digitalizzazione, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo, prestando particolare attenzione allo sviluppo connessioni satellitari in vista della transizione digitale e verde e a contribuire allo sviluppo del settore spaziale. Questo governo finora – conclude - non ha brillato per l’attuazione delle misure del Pnrr ma sarò nostro compito vigilare e sollecitare interventi perché non sia un’ennesima occasione sprecata”.

 

16/10/2025 - 15:44

“È ormai evidente anche ai suoi amici sovranisti europei che la politica economica di Meloni non esiste. L’unica crescita registrata nel Paese è possibile esclusivamente grazie ai fondi del PNRR, ereditati dai governi precedenti guidati dalle opposizioni, che oggi vengono irresponsabilmente accusate dalla Premier di essere alla stregua dei terroristi di Hamas”. Così il capogruppo del PD in Commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca, riferendosi alle parole di Le Pen, che ha minimizzato l’impatto delle politiche del governo Meloni.

“La manovra economica e l’indeterminatezza che ancora oggi la circonda confermano il completo fallimento della strategia del governo. Senza le risorse del PNRR, l’economia sarebbe stagnante, dimostrando che Meloni non ha alcuna politica economica propria e si limita a gestire ciò che le è stato lasciato dai governi precedenti”.

 

16/10/2025 - 14:19

“Dall'abolizione della legge Fornero all'aumento di tre mesi dell'età pensionabile il passo è breve. C’è riuscita la destra che presa dal furore propagandistico aveva dato i numeri sulle pensioni, inservibili anche per il gioco del lotto. Via la Fornero avevano gridato ai quattro venti insieme alla proposta di fissare il tetto a quota 100 che poi è stata archiviata, con il silenzio di Salvini, che ha fatto ammenda, perché risultata troppo costosa. E poi proposte su proposte per tentare di catturare consenso. Ed ora si apprende che ci si appresta ad alzare l'età pensionabile di altri tre mesi. Servono soldi ed il bidone è stato già raschiato. Se non ci fossero le risorse del Pnrr, ormai prossimo alla scadenza, saremmo già in recessione. Ecco spiegata la manovra finanziaria 2026 improntata alla stagnazione e senza nessuna misura per favorire ripresa e sviluppo e tutelare famiglie ed imprese”.

Lo dichiara il deputato PD della commissione Bilancio, Silvio Lai.

 

15/10/2025 - 18:55

Presentata interrogazione a ministro dell'Ambiente

La deputata del Pd, Giovanna Iacono, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per segnalare una grave ingiustizia che colpisce la Provincia di Agrigento e i suoi cittadini. Il decreto dell’8 agosto 2025, che disciplina gli incentivi del Pnrr per l’acquisto di veicoli elettrici, prevede contributi maggiorati esclusivamente per i residenti nelle cosiddette ‘Functional Urban Area’ (Fua). Tuttavia, Agrigento - pur essendo capoluogo di provincia e pur possedendo le caratteristiche di un’area che necessita di un forte sostegno nella transizione ecologica - è stata inspiegabilmente esclusa da questo elenco. Questa esclusione rappresenta una penalizzazione evidente per gli agrigentini, che vivono in un territorio caratterizzato da redditi medi più bassi, infrastrutture carenti e un parco auto tra i più vecchi d’Italia. Proprio queste condizioni dovrebbero giustificare un intervento pubblico rafforzato, non un’ulteriore discriminazione.

Con l’interrogazione presentata, si chiede al governo di rivedere i criteri adottati o di introdurre misure correttive che consentano anche alla Provincia di Agrigento di accedere agli incentivi per la mobilità sostenibile previsti dal Pnrr. “La transizione ecologica non può essere un privilegio riservato solo ad alcune città - dichiara Giovanna Iacono - ma deve essere un processo realmente nazionale, equo e inclusivo, che non lasci indietro nessun territorio, a partire da quelli più fragili e svantaggiati”.

 

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