12/12/2025 - 13:25

“Il Ministero dell’Istruzione continua a minimizzare i ritardi nei cantieri delle scuole finanziate con il PNRR, fornendo una rappresentazione che non corrisponde alla realtà dei territori. I dati diffusi dallo stesso dicastero, secondo cui il problema riguarderebbe pochi casi isolati, sono smentiti dalle segnalazioni che arrivano quotidianamente dai comuni di tutta Italia, che si trovano con lavori fermi o in forte ritardo non per responsabilità amministrative, ma per le inadempienze delle ditte appaltanti, che stanno causando gravi difficoltà a docenti, studenti e famiglie". Lo dichiara la vicepresidente dei deputati Dem Simona Bonafè sulla discussione della interpellanza urgente su tale tema svolta oggi, venerdì 12 dicembre, nell'Aula di Montecitorio.
“È gravissimo che, di fronte a queste evidenze, il Ministero tenti di scaricare il problema o di ridimensionare il ruolo di Invitalia, che in molti casi ha indetto le gare e avrebbe dovuto almeno vigilare sull’andamento dei cantieri. I comuni hanno agito correttamente, contattando subito il Ministero e chiedendo interventi. E' altrettanto grave che il fondo dell'edilizia voluto dal Pd proprio per cercare di risolverle queste criticità venga invece utilizzato, come ammesso oggi, per altre finalità. Siamo di fronte ad atteggiamento sbagliato e non costruttivo che danneggia tutti: enti locali, comunità e istituzione scolastica", conclude Bonafè.

12/12/2025 - 13:24

"Ancora una volta il governo viene in Aula a dirci che la scuola non è una priorità. Edifici demoliti e cantieri fermi, le misure PNRR a rischio fallimento e nonostante l'allarme dei sindaci e le nostre sollecitazioni, la Sottosegretaria all'Istruzione Frassinetti viene a dirci in risposta alla nostra interpellanza urgente che va tutto bene. Parla di pochi casi isolati, mentre dai territori arriva un quadro drammatico: sono almeno venti i Comuni con cantieri bloccati e nessuna prospettiva di completamento. Una situazione gravissima, che non solo mette in ginocchio intere comunità lasciate sole, ma che rappresenta un danno incalcolabile per studentesse e studenti rimasti senza aule. L'esecutivo nasconde la testa sotto la sabbia per non ammettere i propri errori, oltre che l'incapacità di Invitalia di far fronte al problema. Perché la colpa non è solo delle imprese esecutrici, come dichiarato dalla sottosegretaria Frassinetti, ma anche di Invitalia e del ministero che avrebbe dovuto controllare e monitorare i lavori. Dire che è ‘tutto sotto controllo’ è un insulto ai sindaci che oggi rischiano il dissesto perché non hanno i milioni necessari per coprire i progetti rimasti senza finanziamento. È il governo che deve risolvere questo caos, senza fare scaricabarile sugli enti locali, lasciati soli ad affrontare criticità che hanno solo subito. Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo tecnico nazionale e risorse aggiuntive dedicate ai cantieri PNRR in difficoltà. Ogni giorno perso significa studenti senza scuola, Comuni allo stremo e un Paese che rinuncia al proprio futuro. Non permetteremo che l’incapacità del governo faccia fallire il più grande investimento sull’istruzione degli ultimi decenni", così i deputati Pd Ascani, Casu, Malavasi, Manzi e Bonafè.

 

11/12/2025 - 17:39

Il Governo rivendica la riduzione delle risorse PNRR per le Comunità Energetiche Rinnovabili come un semplice 'riallineamento' al fabbisogno effettivo, ma la risposta ricevuta oggi in Commissione non chiarisce le reali conseguenze della scelta: il taglio del 64% della dotazione, da 2,2 miliardi a 795 milioni, rischia di compromettere la capacità dei territori di sviluppare pienamente le CER e mette in discussione progettualità già avviate. Il sottosegretario Barbaro ha spiegato che la rimodulazione è stata concordata con l’Unione europea per evitare di lasciare inutilizzate risorse, sostenendo che la dotazione iniziale si basava su scenari non più attuali. Ma ciò non risponde al punto politico centrale: oggi moltissimi Comuni, enti e comunità energetiche che hanno lavorato seriamente su progetti pronti sono di fronte a un quadro radicalmente mutato e a risorse drasticamente ridimensionate. Il Governo sostiene che l’obiettivo PNRR di almeno 1.730 MW sarebbe già stato superato grazie alle istanze presentate. Ma questo dato, da solo, non basta: non abbiamo alcuna garanzia che l’intera pipeline di progetti maturi possa essere finanziata, né è stato chiarito come l'Esecutivo intenda sostenere lo sviluppo delle CER oltre l’orizzonte del PNRR. Dire che non c’è stata ‘chiusura anticipata’ della misura non è convincente. La proroga formale dello sportello non compensa il fatto che la maggior parte delle risorse è stata tagliata e riorientata. Questa è una scelta politica, non un automatismo europeo. Le Comunità Energetiche sono uno strumento strategico per democratizzare la transizione energetica e ridurre i costi per le famiglie e le imprese. Per questo chiediamo al Governo non giustificazioni tecniche, ma un impegno politico chiaro: rifinanziare la misura e garantire continuità alle CER.
Così il vicepresidente in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo, primo firmatario dell’interrogazione presentata insieme ai deputati del Pd Pandolfo, De Micheli, Di Sanzo, Gnassi.

 

11/12/2025 - 15:35

Un appello ai sindaci di tutta Italia per conoscere casi di criticità nell’attuazione del PNRR Scuola e richiamare il governo a interventi immediati. I deputati PD Anna Ascani, Simona Bonafè, Piero De Luca, Ilenia Malavasi, Irene Manzi, Andrea Rossi hanno organizzato oggi una conferenza stampa alla Camera dei deputati per richiamare l’attenzione su un’emergenza che riguarda la missione del PNRR destinata alla costruzione di scuole nuove, moderne, sicure e sostenibili. A partire dalle testimonianze dei territori: i sindaci di Città di Castello in Umbria, di San Polo d’Enza in Emilia Romagna, di Barberino Tavarnelle e San Gimignano in Toscana hanno raccontato i problemi che si trovano a fronteggiare, con edifici demoliti in attesa di lavori sospesi per ritardi, gravi inadempienze o fallimenti delle ditte appaltatrici. Episodi che rischiano di essere la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio.

“Quando si tratta del PNRR il governo celebra successi, ma la realtà è fatta di territori in difficoltà con scuole ridotte in cumuli di macerie, contratti rescissi e nessuna garanzia di riuscire a completare i lavori entro i termini stabiliti. Nonostante gli aggiornamenti tempestivi al ministero dell’Istruzione e del Merito niente è stato fatto. Lanciamo un appello ai sindaci per raccogliere i casi problematici e impegnare l’esecutivo a trovare una soluzione per non sprecare un’occasione straordinaria per studentesse e studenti”, ha dichiarato Anna Ascani.

Irene Manzi ha aggiunto: "La Missione del PNRR, che punta a sostituire circa 195 scuole obsolescenti, rischia di fallire. Nonostante i propositi iniziali, i cantieri sono in grave ritardo e questo rischia di condizionare pesantemente il raggiungimento degli obiettivi. La scuola italiana, fondamentale per il nostro futuro, è ancora una priorità solo a parole. È ora che il governo prenda misure concrete per evitare che l'intero progetto di ristrutturazione delle scuole venga compromesso, mettendo a rischio un investimento così importante".

Piero De Luca ha sottolineato: "Con questa conferenza stampa vogliamo accendere un faro su una criticità estremamente preoccupante del PNRR: i ritardi nel completamento delle nuove scuole programmate, con la spesa ferma al 50% del miliardo destinato a questi interventi. Il Governo deve assumersi la responsabilità di mettere in campo azioni straordinarie per salvaguardare investimenti strategici per la sicurezza, la qualità educativa e il futuro delle nuove generazioni. Perdere questi fondi sarebbe davvero imperdonabile”.

“Quando un'opera finanziata con fondi del PNRR non può essere completata nei tempi previsti per cause comprovate e non imputabili alla stazione appaltante, è dovere dello Stato intervenire. Grazie a un emendamento del PD al DL 25/2025, sono stati stanziati 20 milioni di euro per il 2025 proprio per affrontare queste situazioni. Ma i decreti attuativi interministeriali non sono ancora stati emanati e le risorse disponibili appaiono largamente insufficienti. Il governo acceleri l’emanazione dei decreti attuativi e preveda stanziamenti adeguati per garantire che nessun comune sia costretto a rinunciare a progetti strategici”, ha aggiunto Simona Bonafè.

“Il PNRR avrebbe dovuto rappresentare un'opportunità storica anche per rinnovare l'edilizia scolastica. Tuttavia, a meno di tre anni dal lancio, i cantieri sono fermi, con scuole demolite e lavori non completati. Inadempienze e ritardi nei processi burocratici stanno mettendo a rischio milioni di euro di fondi europei, con un danno diretto alla sicurezza e al futuro educativo di migliaia di studenti. La gestione di questo investimento da parte del governo è stata davvero superficiale", ha concluso llenia Malavasi.

 

11/12/2025 - 14:56

"Per i Comuni accedere ai fondi del Pnrr è stata una grande opportunità, soprattutto per l'edilizia scolastica, per la costruzione di nuove scuole, asili, mense e palestra. È stato così anche per la provincia di Reggio Emilia. Oggi però arriva una richiesta di aiuto da parte di questi amministratori locali che hanno scelto di aderire ai bandi nazionali per utilizzare i fondi del Pnrr per l'edilizia scolastica, nello specifico di scuole che prevedevano la demolizione e la ricostruzione in situ di edifici scolastici, ma la cui ricostruzione va molto a rilento. Nel caso per esempio del comune di San Polo in provincia di Reggio Emilia siamo molto in ritardo, le scuole sono state demolite, ma la ricostruzione ancora non si vede. Parliamo di amministrazioni che si sono affidate ad Invitalia che ha gestito oltre 131 gare di appalto; non hanno scelto direttamente loro il progetto e oggi pur avendo messo a disposizione il loro territorio purtroppo non hanno ancora la scuola. La paura è che entro settembre la scuola non venga completata, che i bambini non possano rientrare nella loro scuola. Chi pagherà questa inefficienza, visto che il comune non ha alcuna responsabilità? Chi ha la responsabilità di aver minato la fiducia nelle istituzioni? Il Ministro Valditara intervenga e dia il supporto necessario a questi Comuni per portare a compimento la realizzazione di questi edifici scolastici". Lo ha detto Ilenia Malavasi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, intervenuta in conferenza stampa Pd su edilizia scolastica e fondi Pnrr.

11/12/2025 - 14:13

"E' un allarme e una sollecitazione forte che vogliamo lanciare al Ministero dell'Istruzione. Molti Comuni registrano difficoltà a portare a compimento importanti progetti di edilizia scolastica che sono stati finanziati grazie al Pnrr. Non possiamo affrontare il problema solo burocraticamente ma occorre un'attenzione e una sensibilità politica. Chiediamo al ministro Valditara di non abbandonare i Comuni, perché ci sono realtà che registrano una situazione di incertezza e difficoltà. Di fronte a questo genere di allarmi, di fronte all'effetto che può avere la perdita di una scuola su una comunità non si può far finta di nulla. L'obiettivo comune della politica deve essere proprio quello di non sprecare la grande opportunità politica del Pnrr legato all'edilizia scolastica. E' una occasione imperdibile e non possiamo permetterci di fallire. Scuole nuove, istituti adeguati sismicamente, asili nido, mense, spazi didattici moderni ed inclusivi. Sono tutti obiettivi che il Pnrr tracciava e registriamo da più parti una condizione di allarme e di difficoltà. Oggi chiediamo al ministro Valditara di non essere indifferente a questo per portare a compimento opere importanti di modernizzazione per una scuola più all'avanguardia e inclusiva". Lo ha detto Irene Manzi, deputata Pd e responsabile nazionale Scuola del partito, intervistata a margine della conferenza stampa Pd su edilizia scolastica e Pnrr.

11/12/2025 - 11:13

Cosa succede alle scuole che dovrebbero essere sostituite con edifici sicuri, moderni e sostenibili grazie alle risorse del PNRR se dopo la demolizione intervengono ritardi, inadempienze o fallimenti delle ditte appaltatrici che compromettono il completamento dei lavori?

È questo il focus della conferenza stampa “Scuole e PNRR - Scongiurare il fallimento”, organizzata dai deputati dem Anna Ascani, Simona Bonafè, Piero De Luca, Ilenia Malavasi, Irene Manzi, che si terrà oggi, giovedì 11 dicembre alle ore 13.00 nella Sala Conferenze Stampa della Camera dei deputati (via della Missione, 4).

Un appuntamento voluto per richiamare l’attenzione su un problema che accomuna diverse realtà scolastiche e, allo stesso tempo, chiedere un intervento risolutivo al governo.

 

10/12/2025 - 19:32

“Il Ddl Concorrenza è un provvedimento povero, privo di contenuti riformatori e incapace di incidere sugli ostacoli regolatori e amministrativi che frenano la concorrenza in Italia. Non solo ignora le raccomandazioni europee, le segnalazioni dell’Autorità garante della concorrenza e gli impegni del Pnrr, ma trascura anche le esigenze concrete di famiglie e imprese. La verità è che il governo Meloni ha paura di decidere, non vuole aprire, non vuole modernizzare. Preferisce la rendita alla competizione, l’attesa al cambiamento, la propaganda alle riforme. Il nostro giudizio è dunque severo. La concorrenza non è una parola astratta: è un diritto dei cittadini, è uno strumento di giustizia sociale ed economica, è un fattore di crescita e di innovazione”.

Così in una nota il deputato dem, Alberto Pandolfo, in cui spiega le ragioni del voto contrario del Gruppo Pd al Ddl Concorrenza.

“Le nostre proposte - aggiunge - avevano un tratto comune semplice ma essenziale: considerare la concorrenza come un impegno concreto di sviluppo, una promessa di libertà e progresso. Il nostro voto è contrario perché questa non è la legge che l’Italia merita, che le famiglie si aspettano, non è che le imprese chiedono e che servirebbe per attuare il Pnrr e per competere in Europa. Continueremo a proporre riforme vere, a difendere i consumatori, a batterci per mercati più aperti, trasparenti e giusti”.

 

10/12/2025 - 15:41

“Questo decreto non rafforza l’economia, non supporta gli enti locali, non tutela i giovani, non rilancia gli investimenti. Per tutte queste ragioni il Partito Democratico esprimerà convintamente un voto contrario, perché l’Italia merita una politica economica che guardi avanti e non misure casuali per sopravvivere un giorno di più o di meno”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio durante le dichiarazioni di voto finale al Dl Economia.

“Questo provvedimento – ha proseguito l’esponente dem - è l’ennesima dimostrazione di ciò che questo esecutivo intende per politica economica: una sorta di collage di norme disorganiche e un mosaico confuso, che non affronta le debolezze del Paese e non offre prospettiva. Il governo Meloni resta assolutamente inerte, a partire dai dazi imposti dal vostro carissimo e decantato amico d'oltreoceano, al calo della competitività europea e alla stagnazione della crescita. Avevamo già contestato in commissione la mancanza di una visione e la bocciatura di emendamenti con motivazioni piuttosto fragili, spesso puramente politiche, poiché il decreto presenta misure scollegate che disperdono risorse e tempo”.

“Il decreto – ha concluso Pagano - penalizza il Mezzogiorno, cui mancano ancora 3,7 miliardi di euro del Fondo perequativo infrastrutturale, e i Comuni con l’irrigidimento delle scadenze del Piano complementare al PNRR, ignorando che molti ritardi dipendono dallo Stato. Gli emendamenti PD per proroghe ai progetti già avviati sono stati respinti senza motivo. La nostra proposta sul Fondo prima casa per impedire polizze assicurative aggiuntive ai giovani è stata respinta, definendo la scelta un favore alla rendita bancaria. La gestione delle risorse per Milano-Cortina, con straordinari negati alla città che ospita la cerimonia inaugurale e la norma sulla cooperazione di polizia finanziata con venti milioni di euro sottratti alla riforma della polizia locale e destinati a iniziative non note, è una sorta di delega in bianco, inaccettabile e irresponsabile”.

 

10/12/2025 - 11:23

Cosa succede alle scuole che dovrebbero essere sostituite con edifici sicuri, moderni e sostenibili grazie alle risorse del PNRR se dopo la demolizione intervengono ritardi, inadempienze o fallimenti delle ditte appaltatrici che compromettono il completamento dei lavori?

È questo il focus della conferenza stampa “Scuole e PNRR - Scongiurare il fallimento”, organizzata dai deputati dem Anna Ascani, Simona Bonafè, Piero De Luca, Ilenia Malavasi, Irene Manzi, che si terrà giovedì 11 dicembre alle ore 13.00 nella Sala Conferenze Stampa della Camera dei deputati (via della Missione, 4).

Un appuntamento voluto per richiamare l’attenzione su un problema che accomuna diverse realtà scolastiche e, allo stesso tempo, chiedere un intervento risolutivo al governo. Saranno presenti all’appuntamento anche alcuni sindaci che testimonieranno casi di criticità.

Sarà possibile seguire la conferenza stampa al seguente link: https://webtv.camera.it/evento/29871. Per accrediti: segreteria.ascani@camera.it

 

25/11/2025 - 13:26

“Il governo ha operato un definanziamento silenzioso e inaccettabile delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) all'interno del PNRR, tagliando le risorse da 2,2 miliardi di euro a soli 795,5 milioni. Questa scelta, combinata con la decisione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) di confermare la chiusura dello sportello per i contributi al 30 novembre, configura di fatto una chiusura anticipata della misura, in totale contrasto con gli impegni europei e la visione di una transizione energetica giusta e partecipata. Stiamo parlando di un atto grave che rischia di vanificare le progettualità già avviate da centinaia di Comuni, enti del Terzo Settore e cooperative che, confidando nella dotazione originaria, si sono impegnati per contrastare la povertà energetica e favorire l’autoconsumo diffuso. Chiediamo se il governo sia a conoscenza degli effetti combinati della riduzione della dotazione finanziaria e della chiusura dello sportello GSE al 30 novembre 2025 e se non ritenga che tale scelta configuri una chiusura anticipata della misura rispetto agli obiettivi e agli impegni originariamente assunti, compromettendo il pieno conseguimento del target e di disperdere progettualità già avviate”. Così il vicepresidente in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo e il capogruppo dem Alberto Pandolfo in un’interrogazione parlamentare.
“L’obiettivo originario del PNRR per le CER, che prevedeva l'installazione di 2 GW entro giugno 2026 e 5 GW entro fine 2027 di nuova potenza rinnovabile, è messo seriamente a rischio da questa gestione confusa e al ribasso da parte dell'esecutivo. Nonostante il ministero dell’Ambiente abbia prorogato lo sportello per recuperare i ritardi accumulati, il taglio drastico delle risorse e la chiusura forzata del bando creano incertezza, penalizzando proprio quei soggetti (in particolare i Comuni fino a 50.000 abitanti) che solo di recente hanno potuto finalizzare i progetti. È essenziale che il governo fornisca una risposta chiara e un piano di rifinanziamento strutturale che permetta alle CER di diventare il pilastro della decentralizzazione energetica del Paese, evitando che le scelte attuative si traducano in una clamorosa occasione persa a danno dei territori”.

21/11/2025 - 13:33

“I dati Istat elaborati dall'Unione Nazionale Consumatori sono inequivocabili: mangiare costa sempre di più e, rispetto ad un anno fa, le famiglie spendono circa 174 euro in più per fare la spesa. I dati sono inequivocabili per tutti tranne che per il governo Meloni che continua con il suo mantra del tutto va bene e dei nuovi record storici. Insomma la realtà fa a pugni con propaganda ideologica di un esecutivo che dopo aver portato l’economia al ristagno, o meglio in recessione se non ci fosse il Pnrr, ora si accanisce sulle persone e non riesce a fermare il morso dell’inflazione”. Così in una nota la deputata Pd, Ilenia Malavasi commenta i dati sul rincaro dei prezzi sulla spesa.
“La risposta più ovvia è pronta da tanti mesi in Parlamento: il salario minimo aiuterebbe chi è più in difficoltà e darebbe un nuovo dinamismo all’economia italiana da troppo tempo ferma”, conclude Malavasi.

21/11/2025 - 13:16

“Mentre il governo si inventa complotti immaginari, tira fuori dal cilindro l’ennesima presa in giro del condono e sopravvive della solita propaganda quotidiana, le famiglie italiane sono alle prese con un’inflazione drammatica che decurta il valore reale di salari e stipendi e fa volare i costi dei prodotti nei supermercati. Chiediamo alla destra un sussulto di dignità. Il governo e la maggioranza si rendano con conto che il Paese sta vivendo una fase drammatica, con un’economia che sarebbe in recessione senza il Pnrr che non hanno mai sostenuto. Servono risposte concrete. Il Partito Democratico è pronto a dare il suo contributo già nella manovra di bilancio. Vengano in Parlamento e approvino i nostri emendamenti per riscrivere radicalmente una manovra di austerity che ad oggi rischia di peggiorare gravemente le condizioni di vita degli italiani”.

Così il capogruppo Pd in commissione Politiche europee e segretario dem in Campania, Piero De Luca.

 

20/11/2025 - 13:45

"Oggi, mentre il governo Meloni continua a fare marcia indietro su se stesso, si fa sempre più evidente la crisi di leadership e di coesione all'interno della sua stessa maggioranza. Le turbolenze politiche sono ormai all'ordine del giorno, con vertici che si susseguono a ritmo frenetico, accordi che sembrano sfuggire di mano, e un numero esorbitante di proposte emendative depositate dalla stessa maggioranza che rendono la legge di bilancio più simile a un cantiere in perenne costruzione che a una manovra economica strutturata". Lo dichiara Piero De Luca, deputato e capogruppo PD commissione politiche UE.

"Eppure, nonostante il caos che regna a Palazzo Chigi, prosegue il dem, c'è una costante: sulle tasse così come su sanatorie e condoni, semmai lanciati per pura propaganda elettorale, la destra è perfettamente allineata. Ad oggi tra emendamenti di maggioranza e pezzi ancora in piedi, restano solo queste coordinate certe.

Il dato di fatto è che il governo non riesce a dare risposte ai problemi delle famiglie e il nostro Paese non cresce. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fortemente osteggiato dalla destra, oggi è l'unica risorsa che ci ha impedito di sprofondare e andare in recessione. Eppure i ritardi nella spesa stanno producendo modesti tassi di crescita, che ci collocano agli ultimi posti in Europa.La verità è che il governo non ha nessuna visione per il Paese, se non quella di un equilibrio instabile che, giorno dopo giorno, mostra tutta la sua fragilità".

 

 

19/11/2025 - 15:27

“Di fallimento in fallimento il governo Meloni non ne azzecca una. Oggi è il caso della misura Transizione 5.0, dove l’esecutivo prima taglia 3,8 miliardi dei 6,3 previsti nel Pnrr e poi esaurisce le poche risorse rimaste a disposizione in pochi giorni dal varo. Le imprese che volevano accedere alla misura sono dunque costrette ad aggiungersi ad una lista d’attesa, sapendo già che il loro turno non arriverà mai”. Lo dichiara il deputato Pd e vicepresidente della Commissione Attività produttive, Vinicio Peluffo.
“Insomma l’ennesima promessa non mantenuta - sottolinea l’esponente dem – perché mentre mancano le risorse per la misura, nel frattempo le ‘mance’ a fini elettorali si sprecano nelle regioni coinvolte nelle prossime elezioni amministrative. Se i termini per la Transizione 5.0 non saranno prorogati e le risorse ripristinate, il governo non potrà fare da scaricabarile della nuova disfatta sul Pnnr: la colpa e le responsabilità sono solo di Meloni e Urso”, conclude Peluffo.

 

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