18/12/2025 - 15:54

“Il Governo presenta da giorni una pioggia di emendamenti last minute sulla propria bozza di manovra, già debole e dannosa, trasformando la legge di bilancio in un pasticcio ingestibile. Ma una cosa resta e svela le bugie raccontate negli anni: niente per la crescita, con l'Italia che senza il Pnrr sarebbe in recessione, l’impoverimento che colpisce soprattutto chi lavora, età pensionabile sempre più alta, tasse ai massimi da 10 anni, tagli a sanità, scuola e trasporti. Ma chi governa davvero? Chi scrive i testi del governo se tutti ne prendono le distanze? A forza di denunciare le “manine” e riempire il testo di correzioni confuse, ci aspettiamo che la Premier Meloni dia la colpa alla Dea Kali. A 10 giorni dall’esercizio provvisorio siamo ancora nel caos: il Governo ha perso credibilità e gli italiani pagano il conto di un’improvvisazione senza precedenti”. Così il capogruppo del PD nella commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca.

18/12/2025 - 13:03

“La manovra di bilancio in discussione al Senato non guarda al futuro del Paese, ma scarica costi e rischi sulle nuove generazioni mentre ignora i fattori strutturali che frenano opportunità e sviluppo”, dichiara il deputato del Partito Democratico Silvio Lai. "I dati ISTAT indicano che l’inflazione acquisita per il 2025 si attesta intorno all’1,7%, con una dinamica doppia sui prezzi dei generi alimentari fondamentali nella  spesa delle famiglie.  Questo contesto economico richiederebbe scelte proactive di sostegno al reddito delle famiglie e sulle spese  per la formazione, la scuola e la ricerca, invece la destra va in senso contrario".

Sulla questione del riscatto della laurea, la presidente Meloni ha sostenuto che le nuove regole varranno ‘solo da questo momento in poi’. È una giustificazione insufficiente: per i giovani di oggi e per chi si iscriverà all’università domani, l’effetto è lo stesso – rendere più costoso investire in competenze e rendere più incerta la prospettiva previdenziale. Così questa manovra non contrasta la fuga dei cervelli, la rafforza. Quando si rende più difficile e costoso percorrere studi superiori e si indeboliscono i servizi essenziali come scuola e sanità pubblica, si invia un messaggio negativo: chi ha talento e competenze è spinto a cercare opportunità altrove. Il quadro disegnato da questa legge di bilancio mette a rischio il futuro delle nuove generazioni e disegna un Paese che funziona per chi ha già risorse e opportunità, un Paese per élite e per ricchi, mentre ai giovani e ai ceti medi si chiede di fare sacrifici senza visione”, conclude Lai.

 

17/12/2025 - 15:46

Quella sull’accesso a Medicina non è una riforma, ma purtroppo un bluff”. Lo afferma Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, commentando gli effetti del cosiddetto “semestre filtro” voluto dalla ministra Bernini. “Si parla di semestre, ma in realtà si tratta di poco più di due mesi di lezione, spesso in modalità mista o addirittura solo a distanza, che hanno prodotto solo confusione e disagi”.

“Nel primo appello – spiega l’esponente dem - il numero di studenti che ha superato la prova di fisica è stato ridottissimo e sono stati registrati da più parti problemi nello svolgimento delle prove. Era purtroppo ciò che avevamo previsto quando questa riforma è stata approvata: non sono state date risorse alle università, che sono state lasciate sole, insieme alle famiglie e agli studenti, convinti di trovarsi davanti a una vera riforma. Così non è stato. Non basta gestire l’emergenza di queste settimane o chiarire come sarà formata la graduatoria nazionale che uscirà a gennaio. Questa riforma va rivista nel suo impianto, perché oggi sta producendo danni ovunque”.

“La ministra ha annunciato modifiche al sistema, è già un passo avanti rispetto alla difesa d’ufficio ascoltata in questi giorni ed è un punto che il Partito Democratico ha insistentemente chiesto nelle settimane passate . Quando si interviene con prepotenza e senza ascoltare la comunità accademica, i docenti e gli studenti che vivono ogni giorno l’università – conclude Manzi - il risultato è il caos. Lo vediamo anche nella scuola: ogni intervento, dalla scuola all’università, provoca un piccolo tilt. Le riforme fatte per propaganda, senza confronto e senza risorse, finiscono per peggiorare il sistema invece di migliorarlo”.

 

17/12/2025 - 12:03

“Il ministro Calderoli passerà alla storia non solo per il maldestro tentativo di dividere l'Italia con l'Autonomia differenziata, ma per aver provato a dividere anche la montagna, le Alpi e gli Appennini. Ma oggi il ministro realizza anche un'impresa riuscita solo a pochi: fare unire tutto il Paese contro di lui. Tutti, da destra a sinistra, senza esclusioni, contestano la nuova riclassificazione dei comuni montani”. Così il deputato e responsabile Coesione territoriale del Pd, Marco Sarracino durante il Question time con il ministro Calderoli.
“Ci domandiamo – continua il parlamentare dem - come le è venuto in mente di tagliare risorse e servizi, dalla scuola alla sanità, a 1200 comuni italiani? La risposta è purtroppo ovvia: il governo Meloni è quello che se la prende con chi è più debole, che odia chi è più fragile, che trasferisce risorse dai poveri ai ricchi e che aumenta i divari territoriali”. “Il Paese intero e il Pd non consentiranno l'ennesima vergogna”, conclude Sarracino.

12/12/2025 - 18:23

"Il modello Valditara per la scuola punta a limitarne sempre più l'autonomia, fino al punto di mandare ispezioni negli istituti che hanno organizzato incontri con Francesca Albanese. Un'iniziativa da polizia politica, più che da ministro dell'istruzione. Sfugge, probabilmente, a Valditara che Albanese è Relatrice speciale dell'Onu per i territori occupati della Palestina e riveste dunque un ruolo istituzionale. Quale sarebbe la ragione per cui l'incontro con una figura istituzionale deve dare origine a un'ispezione del ministero? Perché Albanese dice cose che al ministro Valditara e al governo non piacciono?
È l'ennesima riprova di quanto male sopportino posizioni diverse dalle loro e quanto vogliano omologare perfino scuola, insegnanti e studenti ai loro diktat.
Ci opporremo a questa logica da regime in tutte le sedi necessarie". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

12/12/2025 - 16:02

“Valditara preferisce il mestiere di epuratore a quello di Ministro della Repubblica. E’ di oggi la notizia che manderà gli ispettori in alcune scuole toscane che hanno ospitato conferenze con Francesca Albanese. La relatrice dell’Onu per i territori occupati della Palestina, una figura istituzionale, non una passante. D’altra parte, la circolare ministeriale inviata ai dirigenti scolastici nella stessa giornata di oggi richiama a linee guida ferree per gli inviti alle conferenze all’interno delle scuole. Un vero e proprio attacco all’autonomia scolastica attraverso la museruola ai docenti, agli studenti e ai presidi. Presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere se siamo davanti alle prove generali di un regime”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

12/12/2025 - 13:24

"Ancora una volta il governo viene in Aula a dirci che la scuola non è una priorità. Edifici demoliti e cantieri fermi, le misure PNRR a rischio fallimento e nonostante l'allarme dei sindaci e le nostre sollecitazioni, la Sottosegretaria all'Istruzione Frassinetti viene a dirci in risposta alla nostra interpellanza urgente che va tutto bene. Parla di pochi casi isolati, mentre dai territori arriva un quadro drammatico: sono almeno venti i Comuni con cantieri bloccati e nessuna prospettiva di completamento. Una situazione gravissima, che non solo mette in ginocchio intere comunità lasciate sole, ma che rappresenta un danno incalcolabile per studentesse e studenti rimasti senza aule. L'esecutivo nasconde la testa sotto la sabbia per non ammettere i propri errori, oltre che l'incapacità di Invitalia di far fronte al problema. Perché la colpa non è solo delle imprese esecutrici, come dichiarato dalla sottosegretaria Frassinetti, ma anche di Invitalia e del ministero che avrebbe dovuto controllare e monitorare i lavori. Dire che è ‘tutto sotto controllo’ è un insulto ai sindaci che oggi rischiano il dissesto perché non hanno i milioni necessari per coprire i progetti rimasti senza finanziamento. È il governo che deve risolvere questo caos, senza fare scaricabarile sugli enti locali, lasciati soli ad affrontare criticità che hanno solo subito. Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo tecnico nazionale e risorse aggiuntive dedicate ai cantieri PNRR in difficoltà. Ogni giorno perso significa studenti senza scuola, Comuni allo stremo e un Paese che rinuncia al proprio futuro. Non permetteremo che l’incapacità del governo faccia fallire il più grande investimento sull’istruzione degli ultimi decenni", così i deputati Pd Ascani, Casu, Malavasi, Manzi e Bonafè.

 

11/12/2025 - 15:35

Un appello ai sindaci di tutta Italia per conoscere casi di criticità nell’attuazione del PNRR Scuola e richiamare il governo a interventi immediati. I deputati PD Anna Ascani, Simona Bonafè, Piero De Luca, Ilenia Malavasi, Irene Manzi, Andrea Rossi hanno organizzato oggi una conferenza stampa alla Camera dei deputati per richiamare l’attenzione su un’emergenza che riguarda la missione del PNRR destinata alla costruzione di scuole nuove, moderne, sicure e sostenibili. A partire dalle testimonianze dei territori: i sindaci di Città di Castello in Umbria, di San Polo d’Enza in Emilia Romagna, di Barberino Tavarnelle e San Gimignano in Toscana hanno raccontato i problemi che si trovano a fronteggiare, con edifici demoliti in attesa di lavori sospesi per ritardi, gravi inadempienze o fallimenti delle ditte appaltatrici. Episodi che rischiano di essere la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio.

“Quando si tratta del PNRR il governo celebra successi, ma la realtà è fatta di territori in difficoltà con scuole ridotte in cumuli di macerie, contratti rescissi e nessuna garanzia di riuscire a completare i lavori entro i termini stabiliti. Nonostante gli aggiornamenti tempestivi al ministero dell’Istruzione e del Merito niente è stato fatto. Lanciamo un appello ai sindaci per raccogliere i casi problematici e impegnare l’esecutivo a trovare una soluzione per non sprecare un’occasione straordinaria per studentesse e studenti”, ha dichiarato Anna Ascani.

Irene Manzi ha aggiunto: "La Missione del PNRR, che punta a sostituire circa 195 scuole obsolescenti, rischia di fallire. Nonostante i propositi iniziali, i cantieri sono in grave ritardo e questo rischia di condizionare pesantemente il raggiungimento degli obiettivi. La scuola italiana, fondamentale per il nostro futuro, è ancora una priorità solo a parole. È ora che il governo prenda misure concrete per evitare che l'intero progetto di ristrutturazione delle scuole venga compromesso, mettendo a rischio un investimento così importante".

Piero De Luca ha sottolineato: "Con questa conferenza stampa vogliamo accendere un faro su una criticità estremamente preoccupante del PNRR: i ritardi nel completamento delle nuove scuole programmate, con la spesa ferma al 50% del miliardo destinato a questi interventi. Il Governo deve assumersi la responsabilità di mettere in campo azioni straordinarie per salvaguardare investimenti strategici per la sicurezza, la qualità educativa e il futuro delle nuove generazioni. Perdere questi fondi sarebbe davvero imperdonabile”.

“Quando un'opera finanziata con fondi del PNRR non può essere completata nei tempi previsti per cause comprovate e non imputabili alla stazione appaltante, è dovere dello Stato intervenire. Grazie a un emendamento del PD al DL 25/2025, sono stati stanziati 20 milioni di euro per il 2025 proprio per affrontare queste situazioni. Ma i decreti attuativi interministeriali non sono ancora stati emanati e le risorse disponibili appaiono largamente insufficienti. Il governo acceleri l’emanazione dei decreti attuativi e preveda stanziamenti adeguati per garantire che nessun comune sia costretto a rinunciare a progetti strategici”, ha aggiunto Simona Bonafè.

“Il PNRR avrebbe dovuto rappresentare un'opportunità storica anche per rinnovare l'edilizia scolastica. Tuttavia, a meno di tre anni dal lancio, i cantieri sono fermi, con scuole demolite e lavori non completati. Inadempienze e ritardi nei processi burocratici stanno mettendo a rischio milioni di euro di fondi europei, con un danno diretto alla sicurezza e al futuro educativo di migliaia di studenti. La gestione di questo investimento da parte del governo è stata davvero superficiale", ha concluso llenia Malavasi.

 

11/12/2025 - 14:56

"Per i Comuni accedere ai fondi del Pnrr è stata una grande opportunità, soprattutto per l'edilizia scolastica, per la costruzione di nuove scuole, asili, mense e palestra. È stato così anche per la provincia di Reggio Emilia. Oggi però arriva una richiesta di aiuto da parte di questi amministratori locali che hanno scelto di aderire ai bandi nazionali per utilizzare i fondi del Pnrr per l'edilizia scolastica, nello specifico di scuole che prevedevano la demolizione e la ricostruzione in situ di edifici scolastici, ma la cui ricostruzione va molto a rilento. Nel caso per esempio del comune di San Polo in provincia di Reggio Emilia siamo molto in ritardo, le scuole sono state demolite, ma la ricostruzione ancora non si vede. Parliamo di amministrazioni che si sono affidate ad Invitalia che ha gestito oltre 131 gare di appalto; non hanno scelto direttamente loro il progetto e oggi pur avendo messo a disposizione il loro territorio purtroppo non hanno ancora la scuola. La paura è che entro settembre la scuola non venga completata, che i bambini non possano rientrare nella loro scuola. Chi pagherà questa inefficienza, visto che il comune non ha alcuna responsabilità? Chi ha la responsabilità di aver minato la fiducia nelle istituzioni? Il Ministro Valditara intervenga e dia il supporto necessario a questi Comuni per portare a compimento la realizzazione di questi edifici scolastici". Lo ha detto Ilenia Malavasi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, intervenuta in conferenza stampa Pd su edilizia scolastica e fondi Pnrr.

11/12/2025 - 14:13

"E' un allarme e una sollecitazione forte che vogliamo lanciare al Ministero dell'Istruzione. Molti Comuni registrano difficoltà a portare a compimento importanti progetti di edilizia scolastica che sono stati finanziati grazie al Pnrr. Non possiamo affrontare il problema solo burocraticamente ma occorre un'attenzione e una sensibilità politica. Chiediamo al ministro Valditara di non abbandonare i Comuni, perché ci sono realtà che registrano una situazione di incertezza e difficoltà. Di fronte a questo genere di allarmi, di fronte all'effetto che può avere la perdita di una scuola su una comunità non si può far finta di nulla. L'obiettivo comune della politica deve essere proprio quello di non sprecare la grande opportunità politica del Pnrr legato all'edilizia scolastica. E' una occasione imperdibile e non possiamo permetterci di fallire. Scuole nuove, istituti adeguati sismicamente, asili nido, mense, spazi didattici moderni ed inclusivi. Sono tutti obiettivi che il Pnrr tracciava e registriamo da più parti una condizione di allarme e di difficoltà. Oggi chiediamo al ministro Valditara di non essere indifferente a questo per portare a compimento opere importanti di modernizzazione per una scuola più all'avanguardia e inclusiva". Lo ha detto Irene Manzi, deputata Pd e responsabile nazionale Scuola del partito, intervistata a margine della conferenza stampa Pd su edilizia scolastica e Pnrr.

09/12/2025 - 15:31

"Quando la Dichiarazione universale dei diritti umani fu approvata, rientrava in quelle azioni che il mondo intero, rappresentato dall'Onu, decise di intraprendere perché quel "mai più" pronunciato dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale non fosse solo un'intenzione.
Oggi, però, 77 anni dopo quell'approvazione, i diritti umani sono sotto attacco e le guerre aumentano invece di diminuire. E aumentato proprio dove si voltano le spalle ai diritti umani e si scelgono regimi autoritari e illiberali.
Per questo, alla vigilia della Giornata mondiale sui diritti umani, abbiamo scelto di parlarne con oltre 250 ragazze e ragazzi delle scuole. Perché come disse Eleanor Roosevelt, i diritti umani universali iniziano "in piccoli luoghi, vicino a casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona; il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, la fattoria o l’ufficio dove si lavora".
Insieme a loro abbiamo parlato di come oggi i diritti umani siano sotto attacco e di come sia fondamentale reagire, ogni giorno, ognuno nel suo ambito e senza mai soccombere all’indifferenza.
Ed è proprio con i ragazzi che bisogna tornare a parlare dell'importanza della pace e dei diritti umani.
Stamattina, con gli interventi di Parisa Nazari, attivista iraniana e difensora dei diritti umani e delle donne, e Yara Abushab, studentessa palestinese di Medicina, uscita da Gaza poco prima del 7 ottobre, che ha perso gran parte della sua famiglia durante il genocidio, abbiamo ascoltato testimonianze dirette di due luoghi dove i diritti umani vengono calpestati: l’Iran e la Palestina. Il racconto di Yara Abushab, la cui vita è stata sconvolta dal genocidio, ha commosso tutta la platea che si è alzata in un applauso solidale che è stato un abbraccio collettivo.
Con Micaela Frulli, docente all'università di Firenze, abbiamo fatto un viaggio nel diritto internazionale, oggi pesantemente messo in discussione, e con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, abbiamo parlato dell'enorme lavoro delle associazioni e delle ONG per sostenere e proteggere chi è attaccato da regimi autoritari.
Ma soprattutto, abbiamo ascoltato le voci delle ragazze e dei ragazzi la cui consapevolezza sul valore dei diritti umani e sull'impegno necessario per difenderli ovunque vengano calpestati è una boccata di ossigeno. Non è vero che ai giovani non interessano questi temi: ce l'hanno dimostrato con le mobilitazioni per Gaza e ce l'hanno dimostrato questa mattina. Chiedono di essere ascoltati e di avere spazi in cui potersi esprimere. Ed è proprio quello che oggi il Comitato diritti umani della Camera ha voluto fare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine dell'evento "Diritti umani sotto attacco - il dovere di reagire" che si è svolto oggi alla Camera dei Deputati.

04/12/2025 - 18:30

“Diamo un giudizio assolutamente negativa della legge di bilancio. Questa è una manovra di austerità, come peraltro ammesso dalla stessa premier ed è tra le più deboli degli ultimi anni. A nostro avviso tradisce la gran parte delle promesse che la destra aveva fatto quando era all’opposizione.
È una manovra che chiede sacrifici agli italiani senza dare risposte ai problemi reali del Paese. Non c’è nulla per sostenere la crescita e le imprese, nulla per difendere salari e potere d’acquisto delle famiglie, mentre il caro bollette, il costo dell’energia e quello del carrello della spesa continuano a pesare.
Aumentano le tasse e la pressione fiscale raggiunge il livello più alto degli ultimi dieci anni. Si alza anche l’età pensionabile: dopo anni di battaglie contro la legge Fornero, la destra oggi compie l’operazione opposta, rendendo più difficile l’accesso alla pensione. Si riducono inoltre le risorse per il trasporto pubblico locale, per la scuola e per la sanità, in un Paese dove già sei milioni di persone rinunciano a curarsi”. Lo ha detto Piero De Luca, deputato e segretario regionale del Pd della Campania, a Tagadà su La7

“Le criticità della manovra non le segnaliamo solo noi: la stessa maggioranza ha presentato 1.600 emendamenti alla legge di bilancio del proprio governo. Un segnale evidente delle divisioni interne e della paralisi che sta bloccando l’azione dell’esecutivo. Alcuni di questi emendamenti, ha aggiunto De Luca, come quello sulle riserve auree della Banca d’Italia, risultano persino grotteschi e senza alcuna utilità per il Paese, oltre a porsi in contrasto con il quadro europeo tutelato dalla BCE.
Noi abbiamo presentato proposte serie: sedici emendamenti unitari per migliorare la manovra e offrire risposte concrete ai cittadini. Il Governo, invece di ascoltare, preferisce tirare dritto e continuare con la propaganda. È il momento che la maggioranza metta da parte slogan e divisioni e inizi finalmente a occuparsi dei reali bisogni dell’Italia”. Così ha concluso il deputato democratico Piero De Luca

 

04/12/2025 - 15:00

“Un appuntamento promosso dal Tavolo interassociativo scuola che riunisce le più importanti associazioni professionali del mondo della scuola per discutere e ragionare insieme su proposte operative a sostegno dei Patti educativi di comunità, progettualità educative importanti e diffuse in molte parti d'Italia, che hanno bisogno di risorse certe e strutturali, per rendere sempre più forte ed efficace l’alleanza tra scuola, comunità, famiglia. E’ fondamentale rafforzare la comunità educante per venire incontro ai bisogni educativi dei territori ed è importante provare a riflettere insieme, tra forze politiche di maggioranza e di opposizione, proprio in nome di progetti e di idee importanti.
E’ da tempo all’esame della Commissione Cultura del Senato la proposta di legge, presentata da Simona Malpezzi, per l’istituzione del Fondo per il sostegno e lo sviluppo della Comunità educante. Proprio per questo motivo, il Partito Democratico ha presentato un emendamento prioritario alla legge di bilancio per riprendere la proposta e rendere strutturale il fondo a sostegno delle comunità educanti.
Abbiamo davanti una grande occasione per dare strumenti concreti per diffondere uniformemente i patti educativi a livello nazionale e cogliere anche lo spirito significativo alla base di questa iniziativa”. Lo ha detto Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio e presidente intergruppo parlamentare sulle povertà educative, intervistata a margine dell’iniziativa alla Camera sui patti educativi.

04/12/2025 - 12:56

Ci ha indicato la strada, ci ha dato coraggio e spinto a chiedere di più. E' stata un esempio per tutte le donne nella politica e nelle istituzioni. La sua scuola fu la Resistenza da cui imparò la lezione di libertà che ha segnato un’intera esistenza. Saremo sempre grate a Nilde Iotti.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, nell'anniversario della scomparsa di Nilde Iotti.

 

03/12/2025 - 16:11

La scuola non è censura ma sempre educazione, confronto e crescita. Quello che manca al provvedimento del Ministro dell’Istruzione e del Merito sull’educazione sessuo-affettiva. Per tenere corsi nelle scuole servirà il consenso dei genitori e comunque solo a partire dalle medie. Un colpo durissimo alla possibilità di costruire strumenti reali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne. Una ferita che continua a lacerare il Paese: oltre cento femminicidi ogni anno, e un sommerso enorme di violenza che riguarda anche le ragazze e i ragazzi più giovani. Lo raccontano l’età sempre più bassa delle vittime e degli autori e i tragici fatti di cronaca di questi giorni. L’Italia va in direzione opposta rispetto ai Paesi più avanzati dell’Unione Europea, dove venti Stati hanno già introdotto l’educazione affettiva e sessuale obbligatoria. Difficile capire perché, se non pensando al bisogno di compiacere una minoranza ideologica che oggi detta gli equilibri della maggioranza. E così si ignorano le richieste che arrivano dalle scuole e dalle famiglie, da tanti educatori che chiedono strumenti veri per aiutare ragazze e ragazzi a non essere lasciati nelle mani di un’“educazione” fatta solo di social e web.
Un altro passo indietro sul fronte dei diritti e delle opportunità.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati. 

 

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